le catene della colpa regia di Jacques Tourneur USA 1947
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le catene della colpa (1947)

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locandina del film LE CATENE DELLA COLPA

Titolo Originale: OUT OF THE PAST

RegiaJacques Tourneur

InterpretiRobert Mitchum, Kirk Douglas, Rhonda Fleming, Jane Greer

Durata: h 1.37
NazionalitàUSA 1947
Generethriller
Tratto dal libro "Le catene della colpa" di Daniel Mainwaring
Al cinema nel Settembre 1947

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Trama del film Le catene della colpa

Un detective privato crede di chiudere una fase della sua esistenza, andando a vivere in una cittadina piuttosto periferica. Ma la sua è una vera illusione, destinata a crollare nel momento in cui nel piccolo centro fanno la loro apparizione l'ex capo del detective e la sua attuale moglie, che anni prima è stata amante del private-eyes.

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Voto Visitatori:   8,03 / 10 (20 voti)8,03Grafico
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Voti e commenti su Le catene della colpa, 20 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/01/2020 23:26:39
   7½ / 10
A parte il sorprendente finale negativo il film di Jacques Tourneur si posiziona tra i migliori classici del genere noir. Una storia semplice che si intrica sempre di piu' fino ad arrivare alla difficile comprensione degli ultimi eventi.
Un montaggio frenetico fa scorrere piacevolmente tutto il film.
Forse poco conosciuto, va' sicuramente recuperato.

Dom Cobb  @  09/02/2019 17:47:54
   7 / 10
Jeff Bailey sembra un comune padrone di una pompa di benzina in una sperduta cittadina di provincia; in realtà è un ex detective privato che cerca di lasciarsi alle spalle un passato colmo di errori e rimorsi. Quel passato però torna a bussare alla sua porta sotto forma di un losco affarista che gli chiede un apparentemente innocuo favore...
Ammetto che, non fosse stato per l'alta opinione che certi critici e registi moderni hanno per questo film, non ne avrei mai sentito parlare e, se anche ne avessi scorto il titolo, non gli avrei dato tanta importanza da andarmelo a cercare. Ma le lodi che se ne cantano sono così estreme da avermi fatto salire la curiosità. Alla fine, mi scusino i più esperti in materia, tutto questo mi sa di tanto rumore per nulla.
Intendiamoci, non stiamo parlando di un brutto film, e trattandosi di un genere per cui è impossibile non provare un minimo di fascino, anche questo sa bene come giocare le sue carte e sfruttare gli stereotipi a disposizione. In effetti, questo è uno di quei film che si bea dei cliché in cui naviga, una cosa che si riflette nella disinvoltura con cui tutti indossano le loro palandrane, cappelli e vestiti eleganti e soprattutto nell'ironia nera di cui abbondano i dialoghi.


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Quindi, a voler giudicare il film così com'è, non stiamo parlando di un prodotto disprezzabile, tanto più che, complice la breve durata di poco più di un'ora e mezza, fila via come un bicchiere d'acqua. Tra l'altro, le critiche a chi considera la trama troppo contorta e difficile da seguire sono abbastanza deboli, almeno per quanto riguarda me, visto che a conti fatti sono riuscito a seguire la storia senza troppi problemi; e di certo, questo non è niente in confronto agli autentici capolavori dell'incomprensibile come "Il grande sonno" di Hawks.
Il punto è che non capisco il motivo di tanta adorazione da parte dei suoi fan accaniti; non capisco perché, fra tutti i vari esempi, proprio questo viene menzionato da studiosi e critici come il non plus ultra del genere noir. Perché, dal punto di vista di chi scrive, il film di Tourneur non contiene nessun elemento capace di distinguerlo dalla massa e renderlo unico: la regia è sobria, ma abbastanza anonima, stessa cosa per la fotografia in bianco e nero che si limita a seguire il manuale. Perfino il cast se la cava in modo alquanto incerto: se si esclude Kirk Douglas, che se la cava bene nell'insolito ruolo del cattivo, gli altri sono tutti un po' sottotono, da un Mitchum volenteroso ma troppo giovane per il ruolo che interpreta a una Jane Greer che non regge il confronto con le varie Astor, Bergman e Stanwyck.
In definitiva, il film ha tutto quello che gli occorre per funzionare come puro e semplice divertissement, ma oltre a questo non può aspirare: gli manca uno stile preciso, una voce precisa. In un panorama che comprende titoli come "Il terzo uomo" o "La fiamma del peccato", trovo davvero strano che sia proprio questo ad attirarsi addosso così tanti plausi. Va' a capire...


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Goldust  @  15/01/2019 11:45:42
   7½ / 10
L'inizio è di quelli folgoranti: una quiete faticosamente guadagnata che si interrompe a causa del passato che si ripresenta, un bel flashback che presenta personaggi disillusi e pericolosi, una mezza dozzina di battute ad effetto. La seconda parte non è allo stesso livello causa una sceneggiatura che si fa decisamente intricata ( e dove tutti pedinano tutti ) e dove il buon senso non sempre è contemplato. Ma è un noir dalle tipiche e bellissime atmosfere anni '40, malinconico nei confronti della vita e spietato quando parla di destino. La Greer è una dark lady che funziona, tuttavia non è al livello dei nemici/amici Mitchum e Douglas, quest'ultimo in una delle sue prime, grandi interpretazioni della carriera.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  01/08/2017 11:57:50
   8 / 10
Gran film di Tournier, dalla trama intricatissima quasi come "La fiamma del peccato" (di cui non ha però il fascino) e con un trio di attori pazzeschi nei rispettivi ruoli, anche se ancora acerbi. La Greer incarna una dell emigliori dark lady di sempre, davanti alla quale Mitchum può fare il duro quanto gli pare, ma invano. Splendido il finale.

Niko.g  @  06/09/2016 17:07:41
   8 / 10
L'amore è una cosa semplice. Seee, per Tiziano Ferro forse, non certo per Jeff Bailey, che se potesse parlare gliene direbbe quattro a quel Ferro di un Tiziano.
Un grande Robert Mitchum è Jeff Bailey, ex detective dal passato oscuro e protagonista di questo noir hollywoodiano che unisce gli elementi tipici del genere a quelli del melodramma, delineando il film nella sua essenza narrativa ed estetica.
Luci e ombre sono ovunque, si rincorrono senza tregua tra passato, presente e futuro, tra le suggestioni esotiche di Acapulco, gli scenari urbani di San Francisco e le terre selvagge di Bridgeport.
Scritto da Daniel Mainwaring (autore del romanzo che lo ha ispirato e de "L'invasione degli ultracorpi"), fotografato da Nicholas Musuraca ("Il bacio della pantera" del 1942), il film ha nella sceneggiatura e nella fotografia i suoi punti di forza, tali da oscurare perfino la regia del maestro (per questo è doveroso citare questi due signori).
Peccato che in alcuni frangenti lo sviluppo sia contorto e appesantito, perché nel film c'è la stoffa del capolavoro, ma il vestito che ne è uscito fuori non si può dire cucito alla perfezione.

Jack14the  @  30/06/2016 10:32:40
   10 / 10
Primo film di Jaques Tourneur che vedo ed è un film grande: femme fatale/dark lady , intrighi, tema del passato che ritorna.
Noir intrigante e complesso, atmosfere tese, amori non corrisposti e/o doppiogiochisti, in un film che mescola detective, spionaggi vari con una vita quotidiana che viene disturbata

Grande cast, sceneggiatura ed un finale...

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eruyomè  @  13/03/2016 14:56:11
   7 / 10
Buon film noir, che però non mi ha entusiasmato. Ben confezionato e ben recitato, bella prova di Mitchum e di Douglas, ma eccessivamente contorto, e noioso. Comunque sia, un classico, se si ama il genere va semplicemente visto.

gemellino86  @  19/11/2015 13:44:42
   8½ / 10
Sono rimasto piacevolmente soddisfatto da questo thriller d'epoca con grandi attori tra cui Mitchum e Douglas. Chissà com'è il libro da cui è tratto. Da vedere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/11/2015 23.59.04
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Neurotico  @  30/01/2015 16:39:05
   7½ / 10
Out of the past è uno dei noir che gode di maggior fama e considerazione. Sceneggiatura contorta, fotografia con bellissimi chiaroscuri, personaggi subdoli e ironici, dialoghi frizzanti e mai scontati fanno di questo film un noir davvero eccelso.
Tre gli interpreti principali: Robert Mitchum è un investigatore duro ma anche facilmente manipolabile; Jane Greer è uan dark lady affascinante, attraente, fredda e inganantrice; infine Kirk Douglas è straordinario nel ruolo del minaccioso Sterling.
La regia sublime di Tourneur mi ha colpito soprattutto nella scena dove Mitchum seduto al bar con Douglas rabalta il bicchiere per nervosismo, in quella dove Mitchum e la Greer si rivedono, con l'inquadratura che resta fissa su Mitchum, e nella scena della caduta nel fiume.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/12/2013 11:55:29
   5 / 10
Grande delusione perché era da tanto che volevo vedere questo film del regista di "Il Bacio della Pantera" e mi sono ritrovato con un noir noiosissimo e con una scarsa sceneggiatura. Innanzitutto non mi compiace il fatto che il protagonista (come al solito) si deve innamorare della donna che pedina in soli 5 minuti. Che poi è una situazione fin troppo frequente nei film in quegli anni: l'innamoramento che rallenta o ostacola le indagini.
In genere i difetti sono sempre gli stessi nei film noir anni '40: troppi dialoghi, fotografia che non sfrutta l'ambiente intorno, colonna sonora brutta e stravecchia, personaggi stereotipati (protagonista uguale a Bogart, dark lady misteriosa e maligna...) e assenza di suspense. Se avessi scritto io il film avrei eliminato moltissimi dialoghi stupidi per far posto a qualche scena più "concreta" e soprattutto avrei tolto la stupidissima scena nel fiume, quella con l'amo della canna da pesca, chi ha visto il film capisce. E inoltre, avrei dato più spazio al personaggio sordomuto che avrebbe potuto essere un elemento interessante per la trama, grazie alle sue testimonianze che non può spiegare, ma non è stato sfruttato a dovere. Il finale comunque risolleva le sorti, ma non è abbastanza. Bocciato.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  20/03/2012 12:24:48
   8 / 10
Tendo ad apprezzare storie più semplici nei contesti noir.... meno aggrovigli e più ombre, sguardi e sensualità.... tuttavia la maggior parte dei film del periodo hanno questa caratteristica..... situazioni intricate che si infittiscano in maniera esponenziale anche se si tratta di una banale vendetta.... oggi fanno additittura sorridere ma per l'epoca era cibo goloso per gli appassionati di cinema.... continuo a preferire "Ombre Malesi" e "Il terrore corre sul fiume" sempre con Mitchum, ma non posso non rimanere entusiasta anche per questa pellicola del grande Jac.... cinema sempre e comunque intramontabile...

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/03/2012 12.30.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/10/2011 00:09:02
   8 / 10
Riesce l'escursione nel noir di Tourneur, anche per le caratteristiche peculiari di un genere che trova nell'espressionismo della fotografia in bianco e nero il modo di risaltare il carattere controverso dei personaggi, persguitati da un passato che sembrava chiuso per sempre e che invece presenta il suo conto quando meno te lo aspetti. Stupendi gli attori, la Greer è una dark lady che ha poco da invidiare alla Stanwick e anche Mitchum non fa certo rimpiangere Bogart.

topsecret  @  26/04/2011 16:49:18
   7½ / 10
Noir dal tragico epilogo, che grazie alla prova del cast, Mitchum e Douglas sopra gli altri, riesce ad essere un validissimo esempio di cinema ben congeniato. Ritmo cadenzato, trama ed eventi interessanti anche se parzialmente prevedibili, cast degno di apprezzamento e regia senza sbavature.
Passione e thrilling che si fondono dando vita ad una pellicola certamente da visionare ed apprezzare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  20/09/2010 12:01:49
   7½ / 10
Thriller intrecciato con chiari risvolti Noir ricco di dialoghi sublimi e di un 'atmosfera tipicamente scura di quel tempo. Robert Mitchum in grandissima forma vince il premio come "prima donna" della scena ma sicuramente la prova di R. Fleming merita rispetto. Forse con il passare del tempo lo spettatore rimane un pò confuso e si perde facilmente, almeno nella seconda parte del film, poi con il finale tutto vien chiarito. Non lo inserirei tra i migliori degli anni '40 ma sicuramente uno dei più interessanti.

xxxgabryxxx0840  @  29/09/2008 16:39:15
   8½ / 10
Noir assolutamente imperdibile firmato da un grande Tourneur e che vede una grande interpretazione di Robert Mitchum, il predicatore di "La morte corre sul fiume".

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  16/09/2008 22:01:42
   8 / 10
"Le catene della colpa" esce nell'anno in cui la parabola del genere Noir è all'apice, il 1947 è infatti l'anno di uscita di alcuni tra i film più interessanti di quel periodo: "Morirai a mezzanotte" di Anthony Mann, "Perfido inganno" di Robert Wise, "Il bacio della morte" di Henry Hathaway ecc., a questi titoli si può tranquillamente affiancare per fluidità di azione e cura nella sceneggiatura anche questo "Out of the past", autentico gioiello dove gli schemi caratteristici del cinema noir sono rispettati alla perfezione: l'ex detective privato in cerca di redenzione, il gangster come spettro del passato che vanifica ogni tentativo di ottenerla, la dark lady come incarnazione del male con un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia.
E' il rifiuto di Humphrey Bogart a spalancare le porte ad un grande Robert Mitchum che con il caratteristico impermeabile entra di prepotenza nell'immaginario collettivo come il detective per antonomasia, nonostante un Kirk Douglas in gran spolvero è lui il protagonista della pellicola.
Scenografie e fotografia direi impeccabili e l'uso sapiente del flahback crea continui ritorni indietro nel tempo che interrompono continuità alla progressione della storia aumentando il fascino della suspense. "Due vite in gioco" l'inutile remake di Taylor Hackford del 1984 non si avvicina nemmeno lontanamente ( scusate il gioco di parole ) alle bellissime atmosfere di questo film.

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Ultima risposta 20/09/2008 19.12.00
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  22/12/2007 19:57:50
   9 / 10
Fantastico film, un noir eccellente, l'ho preferito a "Il grande caldo", vorrei sapere chi è l'autore della sceneggiatura, veramente perfetta e dai dialoghi sempre gonfi di ironia, degni di un Wilder in forma, ho riso più volte e di gusto. All'inizio un pò di confusione perchè il doppiatore di MItchum è lo stesso di Douglas per i film di Kubrick, stupenda la protagonista.
I fantasmi del passato raccontati con un flashback iniziale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2007 21.49.39
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Dick  @  28/07/2007 17:13:36
   9 / 10
Molto bello e coinvolgente noir con attori come Mitchum e Douglas in una delle loro prime parti importanti con il fatalismo che impedisce di recidere i legami con il passato.

Beefheart  @  25/05/2007 13:46:20
   9 / 10
Ottimo noir, girato sapientemente, molto ben interpretato, sceneggiato e fotografato. Ovviamente la sua età tradisce un doppiaggio dal linguaggio un po obsoleto ma, ciò nonostante, i dialoghi sono uno dei punti di forza di questo film pressochè perfetto. Il soggetto è quello tipico del genere che vede gli uomini coinvolti, spesso loro malgrado, in vicende torbide di soldi sporchi, tradimenti, intrighi malavitosi ed amori pericolosi. La trama, per quanto corposa ed intrecciata, resta comunque lineare, solida e ben sviluppata. Più luminoso nella fotografia che nell'atmosfera, fluido, scorrevole, dall'ottimo ritmo; tutto regge e si sostiene in un perfetto incastro autobloccante che non lascia spazio a forzature e si mantiene perfettamente credibile dall'inizio alla fine. Semplicemente fantastica l'interpretazione di un eccezionale Robert Mitchum, duro, ironico e malinconico al punto giusto. Perfettamente all'altezza anche i suoi colleghi di set. Bellissimo film. Per chiunque.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  06/10/2005 14:28:13
   10 / 10
Qui si che ragioniamo.

"Le catene della colpa" è un noir bellissimo di Jacques Tourneur, che firma il suo film migliore insieme a "Il bacio della pantera".
Atmosfere tobide, tragedia, Dark lady, il passato che riaffiora.
E' tra l'altro il film che ha lanciato un grande attore: Robert Mitchum.

Cinema Leggenda. Inimitabile.

6 risposte al commento
Ultima risposta 28/07/2007 17.17.49
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