legami! regia di Pedro Almodovar Spagna 1990
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legami! (1990)

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locandina del film LEGAMI!

Titolo Originale: ATAME!

RegiaPedro Almodovar

InterpretiVictoria Abril, Antonio Banderas, Loles León, Julieta Serrano, Maria Barranco, Rossy de Palma, Francisco Rabal

Durata: h 1.51
NazionalitàSpagna 1990
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1990

•  Altri film di Pedro Almodovar

Trama del film Legami!

Ricky è stato rilasciato da un manicomio, e sa esattamente cosa vuole fare: cerca di convincere Marina, una pornostar con la quale una volta aveva fatto sesso, a sposarlo. Lei è riluttante e così lui la lega al letto..

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Voto Visitatori:   6,91 / 10 (33 voti)6,91Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Legami!, 33 opinioni inserite

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alex94  @  18/08/2023 21:59:58
   7 / 10
Commedia grottesca dal sapore thriller dove Almodovar punta su un giovane Banderas e su una bella Abril, un' azzeccata coppia di protagonisti.
Ben girato e ritmato,con una storia nella quale vengono introdotti intelligentemente elementi psicologici e sadomaso,rendendola abbastanza interessante ed originale.
Piacevole la colonna sonora di Morricone che accompagna i momenti salienti e cambia di tono a seconda della situazione in cui si trovano i nostri personaggi.
Non male,classico lavoro di Almodovar con i suoi pregi ed i suoi difetti.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  11/12/2021 23:53:44
   7 / 10
Pellicola bizzarra che ben rappresenta lo stile personale di Almodovar, che sembra voler giocare su più generi poggiando su un soggetto semplice ma spinoso. Film più che buono.

Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  08/08/2020 00:30:49
   8 / 10
Veramente impossibile non affezionarsi ai personaggi di Almodovar. In questa vera pièce teatrale una tossica ex porno star e uno psicopatico in cerca di normalità, si trovano a vivere una situazione paradossale in cui lui fa di tutto per convincerla a sposarlo e a costituire una famiglia. Là dove non ci riesce con la violenza e la forza fisica, sarà il sesso il motore che renderà più umane queste due figure solo apparentemente lontane dalla realtà. La co protagonista Lola rende ancora più colorato il variopinto paniere di personaggi che ruotano attorno allo sviluppo di questa semplice e allo stesso complessa storia di due personaggi eccezionalmente interpretati da Antonio Banderas e Victoria Abril. L'ironia dei dialoghi è sicuramente il punto forte di Almodovar che anche qui dà alta prova della sua regia. Consigliatissimo, come sempre

Filman  @  30/05/2020 20:21:44
   7½ / 10
Il livello tecnico-registico di Pedro Almodovar arrivato a questo punto è qualcosa capace di elevare qualunque sceneggiatura.
Sembra che il repertorio di ATAME! sia così amplio da poter contenere insieme l'eleganza di un film francese, il ritmo incalzante di un thriller italiano nella prima parte e il romanticismo totale del cinema americano nella seconda.
'utilizzo delle musiche è sempre intrigante e inaspettato, le soluzioni di regia sono variegate e tutta la prima metà del film, in qualche modo metacinematografica, è molto interessante. Senza parlare dell'uso degli ambienti interni neoclassici, colorati con rossi, gialli, celesti, rosa e verdini a pastello, con forme che esplodono di modernità.
Il non voler andare oltre alla semplice storia d'amore a cui si assiste è però un limite invalicabile.

Goldust  @  01/06/2016 18:15:47
   7 / 10
Una strampalata storia d'amore a metà strada tra il sadomasochismo spinto e la sindrome di Stoccolma, nobilitata dalle belle interpretazioni di Banderas e soprattutto della Abril. La calda fotografia dai colori pastello dona un'indubbia cifra stilistica all'opera, le musiche di Morricone decisamente meno. Puerile invece il finale, fin troppo accomodante e slegato dal contesto.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  15/09/2013 19:27:51
   9½ / 10
Ho già detto molte cose sul primo cinema di Almodovar. "Legami!" è di sicuro il punto d'arrivo. I film seriori infatti saranno insicuri e maldestri in confronto. Ma il 1990 è una data topica per il grande regista spagnolo. Il muro sta per cadere, una svolta epocale, sentita probabilmente nelle sfere dell'inconscio artistico di questo particolare cantore della cultura spagnola e soprattutto delle passioni umane. Ed ecco come l'ossessione della fragilità dei rapporti interpersonali (un tema che Jameson e altri critici hanno identificato come un carattere strutturale della condizione postmoderna) si trasforma come araba fenice in qualcosa di dolce e profondamente kitsch. La scena finale è un capolavoro di iconoclastia storicistica: la macrocitazione a Hitchcock e a "Vertigo", la trasformazione della donna, la musica, i costumi, la fotografia hanno un che di osmotico tra cinema e televisione, non è più cinema classico, anche se l'omaggio a quella passata estetica è pervasivo. Questi nuovi personaggi popolari sanno di DeLillo, di soap-opera, di cultura pop (condita di spagnolismo), non importa più la fragilità dei rapporti, quanto il racconto rinnovato di una storia a lieto fine, conquistata grazie alla leggerezza di una condizione socio-politica che ci obbliga allo stemperamento. Quando si farà storia del cinema su Almodovar, si parlerà di questo, si storicizzerà la commedia, come si è fatto per tutti. Nella commedia passa tantissimo l'umore politico del tempo, e sebbene ci si dimentichi in fretta di tutta la storia, in Almodovar è la storia stessa che si fa personaggio, un essere che non conosciamo davvero, ma che amiamo.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  06/05/2013 11:18:26
   7½ / 10
Quanta nostalgia per l'Almodovar primo periodo. Melodrammatico ma non buonista, romantico ma mai banale e con un filo rosso di perversione raro anche nel suo cinema successivo.
Nel raccontare una discesa nel sadomasochismo, e nella scoperta dei propri vizi, il regista spagnolo non cerca la risata facile, ma la trova più di una volta, sfrutta al meglio un Banderas ancora non stereotipato e la sua prima musa Victoria Abril.
Spesso si "sporca" le mani in scene ambigue e una liberatoria (e lunga) scena di sesso, confezionando un finale forse prevedibile ma intenso e dal retrogusto che non si dimentica in fretta.

Da riscoprire.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  09/09/2012 18:36:16
   6 / 10
Storia particolare, come quasi tutte quelle di Almodovar, che però non decolla. Siamo ancora agli inizi della sua carriera di regista.

PaulTemplar  @  28/10/2011 17:09:52
   7½ / 10
Un malato di mente, una attricetta tossica: lui la sequestra e lei dopo un pò scopre che lui ha qualità che altri non hanno.
Almodovar gioca finalmente anche con i sentimenti veri e descrive una storia con implicazioni sadomasochiste a metà strada tra la sindrome di Stoccolma e gli affetti veri.
Due grandi artisti come la Abril e Banderas, una splendida fotografia e una regia inappuntabile.
Un'appunto al recensore che ha parlato di Cip e Ciop: conviene che veda davvero i cartoni della Disney, perchè di più a lui non è concesso.

SKULLL  @  05/04/2011 05:27:18
   8 / 10
Uno dei miei preferiti. Considerato spesso minore, per me, tra le sue commedie, non lo è affatto.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  20/01/2011 11:56:20
   7 / 10
La trama non è un granchè, ma la Abril e Banderas sono talmente bravi e convincenti che tutto diventa molto godibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/03/2010 09:05:28
   8 / 10
Strano,ma per adesso è il mio preferito del regista.

La storia pur essendo eccessiva non è mai volgare,nemmeno nelle splendide scene di passione tra Banderas e la Abril che sono splendide.
Probabilmente ci sono personaggi inutili come quello del regista,di cui non ho proprio compreso la reale funzione nella storia. Forse una critica ad un certo tipo di regista? Non so.
La storia è assurda,irreale ma appassiona e in un certo senso ti affezioni ai personaggi.
L'analisi di Almodovar sull'amore è personale,passionale ma anche tenera. Un happy ending(?),raro nella sua filmografia fino ad ora,sembra quasi una scelta forzata ma neanche tanto scontata.
Bravissimo Banderas,bravissima anche Victoria Abril. Come già citato,la scena di passione tra i due è eccezionale e Almodovar a quanto pare spese un bel pò di tempo per girarla.
Ad ogni modo,probabilmente per l'uso del grottesco che mi ha ricordato ora più che mai Bunuel in un film di Almodovar,mi è piaciuto veramente tanto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/10/2009 12:16:50
   6½ / 10
Almodovar ci riprova e stavolta con una storia molto piu' scabrosa della precedente...diciamo che da qui in poi il regista Spagnolo prendera' questa strada!
"legami!" è la storia di un amore impossibile basato sulla costrizione ma che presto si trasforma in passione...anche se dubito in questo passaggio...
niente di particolare...

topsecret  @  13/08/2009 20:19:57
   7 / 10
Non mi è dispiaciuto, anzi l'ho trovato godibile ed abbastanza scorrevole. Una buona regia, due protagonisti capaci di miscelare mania e sentimento, dialoghi e situazioni abbastanza credibili e una storia che riesce ad essere interessante senza scadere nella noia.

epinoderma  @  07/01/2009 11:24:36
   7½ / 10
Allucinante e visionario.
Se ti piace il Pedro DEVI vederlo.
Se lo schifi... puoi lasciare stare (anche se colpevolmente!)

paride_86  @  06/01/2009 03:44:05
   7 / 10
"Légami!" è la storia di un matto che si innamora di una pornodiva tossicomane.
Rispetto agli altri film di Almodovar è molto meno amorale e ben poco dissacrante, pur mantenendo, soprattutto nella prima parte, molti spunti di comicità e momenti divertenti.
I personaggi sono stati costruiti piuttosto bene, e la cosa che più mi ha colpito è la maniera innocente e candida con cui il regista ha voluto rappresentare sia Ricky che Marina.
Tutto sommato è un film buono ma non particolarmente entusiasmante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  25/09/2008 18:15:19
   7½ / 10
Bislacco e assurdo questo film di Almodovar, forse troppo, a tratti. Ma devo dire che gli attori hanno dato una prova eccellente (la sorella di Marina?? Che personaggio!!) e il finale mi ha convinto poco....

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Almodovar ha fatto decisamente meglio, ma l'ambintazione, lo stile unico di questo regista, gli attori super, hanno reso questo film gradevole.

tarax  @  22/12/2007 01:54:18
   6½ / 10
Questo è un buon film in se, ma sicuramente non è un capolavoro, ma non per forza una persona deve veder solo capolavori nella vita:)

freddy1871  @  18/11/2007 13:14:58
   6½ / 10
non è all'altezza di almodovar....buono il contrasto tra sacro e profano.....un pò alla pasolini.....ma niente di più....anzi con qualche errore grossoloano del regista.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Lory_noir  @  12/08/2007 22:41:21
   6½ / 10
In confronto a Tutto su mia madre è solo una piccolezza! Commedia a tratti poetica, a tratti ironicamente stupida. Simpatici i personaggia secondari come Lola, bravissima a mio parere la protagonista che secondo me recitava bene anche quando nel film doveva far finta di nn saperlo fare! Lo consiglio per gli appassionati di Almodovar, da guardare per quello che è: una storia leggera e per nnt impegnativa!

Pink Floyd  @  17/06/2007 16:11:34
   6½ / 10
Almodovar ha fatto di meglio.
A ogni modo piacevole commedia basata sul legame forzato/voluto tra i due protagonisti: per tutta la durata del film c'è un gioco di odio-amore che traspare nell'intreccio della vicenda.
La pecca è sicuramente costituita dal fatto che l'evoluzione del rapporto tra l'attrice e il pazzo avviene troppo velocemente, lasciando scoperti alcuni punti.
Meno coinvolgente e sentimentale di altri lavori del regista castigliano, resta comunque una pellicola valida da inserire nel suo repertorio.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  20/04/2007 12:33:26
   6 / 10
Film incerto che scade (troppo) spesso enll'insulso e nell'inconcludente.
Molto interessante l'incipit e le scelte cromatiche (a tratti però troppo vistose e piene di se), ma lo svolgimento è un pò ripetitivo.
Comunque è in film interessante che ha un suo fascino.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/04/2007 13:27:08
   6 / 10
Film provocatorio che esalta l'interpretazione degli attori davvero in stato di grazia. Storia particolare, che mescola melodramma, erotismo, commedia.
Non tra le migliori opere di Almodovar, film inutilmente eccessivo.

siren  @  11/03/2007 16:48:42
   7 / 10
solo un po' di smarrimento nel capire se Martina soffrisse della sindrome di Stoccolma o fosse effettivamente innamorata di Ricky..il finale ha sciolto il dubbio ad ogni modo..
mi piegano l'arciallupato regista over70 e Lola!Banderas riesce sempre ad accattivarsi le mie simpatie nonostante gli intenti criminali..interessante la visione della normalità da parte del malato di mente(moglie,figli,casa,lavoro),percepita come must e non plus ultra sociale per il reinserimento e l'accettazione.In questo frangente la massima machiavellica il fine giustifica i mezzi è calzante.Esta pelìcula me gustò

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/02/2007 01:24:12
   7 / 10
Tempestosa storia bondage addattata sulle necessità dissacranti di Almodovar, che per la prima volta sfiora pero' il manierismo e il deja vu.
Ma la prova degli attori è straordinaria, e il film gioca tanto abilmente sugli stereotipi del Camp e del cinema hard che merita per questo degno plauso

Crimson  @  05/03/2006 11:06:03
   7 / 10
Una delle commedie migliori di Almodovar. Ottima la caratterizzazione del protagonista (l'ultimo film del regista in cui c'è Banderas, chiamato da Hollywood) così come quella dei personaggi di contorno: dal regista sulla sedia a rotelle ai tossici. Inoltre c'è una sceneggiatura che funziona, con i soliti episodi assurdi tipici delle commedie del regista.

Martina Jo  @  05/06/2005 21:53:40
   10 / 10
L'ho visto minimo 100 volte. Mitico.

aglioween  @  30/12/2004 00:22:04
   9 / 10
Adoro questo film, è davvero carino e a tratti commovente. Da vedere e rivedere.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  25/08/2004 23:16:41
   6 / 10
Un Almodovar sopra le righe

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