le invasioni barbariche regia di Denys Arcand Canada, Francia 2003
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le invasioni barbariche (2003)

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locandina del film LE INVASIONI BARBARICHE

Titolo Originale: LES INVASIONS BARBARES

RegiaDenys Arcand

InterpretiRémy Girard, Stéphane Rousseau, Marie-Josée Croze, Dorothée Berryman, Louise Portal, Dominique Michel, Pierre Curzi, Yves Jacques, Marina Hands, Sophie Lorain, Johanne-Marie Tremblay, Mitsou Gélinas, Isabelle Blais, Markita Boies, Micheline Lanctôt, Denis Bouchard, Sylvie Drapeau, Dominic Darceuil, Yves Desgagnés, Gilles Pelletier, Jean-René Ouellet, Macha Grenon, Gaston Lepage, Daniel Brière, Sébastien Huberdeau, Rose-Maïté Erkoreka, Roy Dupuis, Sébastien Ricard, Bonnie Mak, Frédéric Gilles

Durata: h 1.42
NazionalitàCanada, Francia 2003
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2003

•  Altri film di Denys Arcand

•  Link al sito di LE INVASIONI BARBARICHE

Trama del film Le invasioni barbariche

Rèmy, cinquant'anni, divorziato, si trova all'ospedale. L'ex moglie Louise, chiama il figlio Sébastien a Londra per convincerlo a tornare a casa in questo momento. Sébastien prima esita, poi parte per Montreal per aiutare la madre e sostenere il padre.

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Voto Visitatori:   7,52 / 10 (120 voti)7,52Grafico
Miglior Film Straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior Film Straniero
Miglior Film Straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior Film Straniero
Miglior filmMigliore regiaMigliore sceneggiatura
VINCITORE DI 3 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura
Miglior sceneggiatura (Denys Arcand)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Denys Arcand)
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Voti e commenti su Le invasioni barbariche, 120 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

outsider  @  05/02/2011 12:54:23
   8½ / 10
film con un grande significato "sussurrato" dalle dinamiche abilmente descritte.
il figlio del vecchio, quasi un berlusconi alla prima maniera, in ogni caso morfologicamente in sintonia con quel modo di essere, oggi, dopo anni dalla mia prima visione, appare quasi come un clichè della società contemporanea, anche leggendo la sua parte positiva.
vedendo la pellicola unirete "i puntini" di quanto da me detto.
La rappresentazione dell'inevitabile decorso del cammino umano; in tal modo sintetizzar oserei.
Tinte fioche, opache, in linea con l'atmosphera da rappresentare. Buon lavoro quello svolto dalla coreografa.
Ripeto, una riflessione ex post, oggi, aggiunge forse un tono blu e grigio al lavoro del figlio incravattato, indipendentemente dalla positività dell'intento.
All is good to save him!
Buona visione a chi, come me, ama i film francesi...a prescindere dalla leggerezza!

9 risposte al commento
Ultima risposta 11/02/2011 22.16.21
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benzo24  @  28/10/2009 15:38:42
   3½ / 10
film paradio*. film liberal-radical, pieno di tronfio intelletualismo, vuoto e fine a se stesso. non capisco come hanno fatto a premiarlo...ah è vero perchè il film si rivolge proprio a quell'elite. un film che è l'esaltazione dello snobbismo.

11 risposte al commento
Ultima risposta 20/07/2014 13.21.37
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bulldog  @  15/07/2009 23:35:47
   7½ / 10
Inferiore al successore 'l'età barbarica' ma comunque buono.
Arcand si conferma regista inteliggente.

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Ultima risposta 05/09/2009 10.35.57
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Gado  @  11/08/2008 18:31:25
   8½ / 10
Lo ritengo uno dei migliori film usciti in questi ultimi anni.
Può essere visto ed interpretato secondo innumerevoli chiavi, ogni volta che lo rivedo mi sorprende.
Lo ritengo ad elevato contenuto metaforico: il titolo descrive appieno il signifiato del film, dove la caduta dell'impero romano non è stata causata dalla potenza dei barbari, ma dalla corruzione e dalla caduta degli ideali dello stesso impero.
Nella narrazione cinematografica si affacciano molteplici figure che interpretano le differenti umanità e psicologie.
L'ammalato, il protagonista, non è altro che lo specchio della passata generazione (la stessa del regista) che malgrado ingenua e inconcludente ha una fede (non certo in Dio), una fiducia ed un'etica di vita, a confronto con la rampante violenza, spregiudicatezza e determinazione dei nuovi Principi (il figlio), la porta verso il nuovo medioevo culturale dell’occidente.

Lo ritengo un film stupendo, da vedere.

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Ultima risposta 13/11/2008 01.22.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  29/04/2007 14:42:46
   5½ / 10
Sarà anche un film da Oscar, ma per me non raggiunge neppure la sufficienza.
Non ho molto da dire. Noiosetto. Un po' scontato. Recitato in qualche maniera.
Nessuna scenografia. Colonna sonora che non si ricorda...

"Conosci il proverbio? A Natale positrone, a Natale la tumulazione".

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Ultima risposta 13/11/2008 00.47.48
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  01/04/2007 23:33:36
   6½ / 10
Metti un personaggio che ricorda Michel Simon, imbastisci uno script à la Big Fish (ci mancano i giganti di cinque metri e i pesciolini d'argento) meets Il grande freddo, ed ecco l'evento inarrivabile del cinema degli ultimi anni.
Una corsa spasmodica a lodarlo, un successo di pubblico inaspettato, osanna della critica, per un'opera di buone intenzioni lastricate pero' sia da un soggetto piuttosto anacronistico (i reducismi generazionali non servono piu' ormai) sia da una storia piuttosto costruita e abilmente (troppo abilmente) confezionata.
Intendiamoci, il film è divertente, ha dialoghi spassosissimi, coinvolge e a volte fa anche pensare (inutile dire che ne penso di chi procura droga per una ragazza tossicomane).
Ma è proprio la vicenda a non saper cogliere i tempi, epoche in cui da Kasdan e dal suo indimenticabile film si passa oggi a... Houllenbecq (perchè è questo che il mondo di oggi ci insegna).
Tantopiu' che il personaggio piu' moderno e meglio costruito (ehm) mi sembra quel figlio rampantino che ha fatto un sacco di soldi e si vanta di non aver mai letto un libro in vita sua. Eloquente almeno questo

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Ultima risposta 13/11/2008 01.26.20
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Kohan  @  26/06/2006 23:16:11
   1 / 10
Pessimo film , nella volgarità vuole apparire divertente , filosofia spiccia e superficiale su temi della vita quotidiana , non meritano neanche di essere tirati in ballo filosofi come è stato fatto con Sartre .
Ho riso nelle scene che volevano essere drammatiche e rattristito in quelle che volevano essere divertenti.
Un film che dimostra la natura sempre protestante e sfottente dei francesi doc contro chi non la pensa come loro.
Vade retro :-)

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Ultima risposta 23/09/2006 20.40.47
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Krypto_06  @  24/12/2004 00:35:08
   6 / 10
un film impegnato pieno di metafore e di contraddizioni.....da vedere ma solo se non stai troppo giu ola


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Ultima risposta 15/02/2005 12.44.48
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norah  @  14/12/2004 12:06:33
   6 / 10
Chissà che mi credevo...anche questo non mi ha convinto,dai francesi ho visto fare mooolto di meglio

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Ultima risposta 15/02/2005 12.45.41
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vale80  @  22/10/2004 00:06:14
   3 / 10
banale e nel complesso piuttosto scadente.

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Ultima risposta 15/02/2005 12.46.32
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Invia una mail all'autore del commento Drughetto  @  21/10/2004 18:15:49
   10 / 10
Film bello e raffinato (molto fancese) sempre in bilico tra commedia e dramma.
La forza del film sta tutta nella bellissima sceneggiatura che con qualche rischio si propone di mettere al fuoco moltissimi temi trattandoli con grande intelligenza e modernità.
Un film statico che forse alla lunga stanca ma fa riflettere senza mai dimenticare un tocco di ironia.
Ottimi gli attori per un oscar più che meritato.

Tengo a precisare che il voto giusto sarebbe stato 8 ma do 10 per alzare la media....

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Ultima risposta 20/04/2005 07.45.59
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Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia  @  01/07/2004 16:08:57
   9 / 10
Toccante ! Uno tra i pù interessanti film visti negli ultimi anni, ottimi gli attori e la regia, ogni scena e ben recitata e lascia motivi pr cui riflettere: sociètà, sanità, vita in comune, sesso, etc.... d'effetto la scena in cui il figlio va dalla polizia per sapere dove trovare l'eroina; in bilico tra tristezza per la morte del protagonsita e comicità con il contorno di amici che sono al suo capezzale, il finale molto commovente e per nulla patetico...in fondo come sempre "la vita continua"........
Meritatissimi i premi !

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Ultima risposta 03/07/2004 14.45.00
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Frasco  @  30/03/2004 12:43:45
   7 / 10
Una cosa è certa: i francesi sono davvero pessimi nel fare i film: rendono tutto estremamente pesante. Per fortuna nel secondo tempo le azioni sono leggermente più vivaci anche per il cambio più frequente di scenari.Nel contesto è a mio parere un buon film, soprattutto grazie alla forte e realistica trama e alla enorme bravura del protagonista.

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Ultima risposta 12/09/2006 13.28.18
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francescot  @  21/03/2004 23:46:56
   6 / 10
non male come contenuti..la pecca più gustosa di cui soffre questo film, ed in generale anche altri film di stampo francese, è che la recitazione è pessima e troppo forzata; fateci caso, ogni battuta viene scandita con un tempo calcolato al millesimo di secondo. gli scambi nei dialoghi sono troppo perfetti ,troppo veloci e troppo calcolati..ne risulta un effetto totale di forzata espressività ed impersonalità degli stessi attori...che paiono robottini con la precisione di un orologio svizzero e vuoti !!!.troppo vuoti..si salva solo il figlio del vecchio...che sembra naturali 10 spanne sopra a tutti gli altri...

...mi chiedo come mai i francesi non sanno recitare ne hanno una pallida idea del tempo narrativo di un film...anche tanguy soffre dello stesso problema..solo che li era ancora peggio ..sembrava di guardare psicopatici maniaco-ossessivi anziche attori...sorry

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Ultima risposta 12/09/2006 13.29.51
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maurizio  @  02/02/2004 23:22:30
   4 / 10
Davvero deludente: un argomento troppo serio per renderlo una commedia, ma non abbastanza approfondito per renderlo drammatico. La morte e la vita, il conflitto tra generazioni, la malasanità, il potere dei soldi, la falsità dei rapporti umani, la droga: troppa carne al fuoco, niente trattato in modo significativo. No, scusate, ma non mi è piaciuto!

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Ultima risposta 09/02/2004 12.18.45
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andreapau  @  19/01/2004 12:58:18
   3 / 10
questo film è un caso di suggestione collettiva...davvero mal realizzato mal recitato,autoreferenziale e inverosimile..gelido e superficiale con dialoghi da recita delle scuole medie.sono rinasto davvero deluso..e poi basta con i continui riferimenti al cinema d'azione pieno di effetti speciali che è tanto brutto...non vado a vedere natale in india ma la fama che avete costruito intorno a questo film è disgustosamente complice;doveva piacervi per forza?

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2004 13.28.51
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nuvolablu  @  19/01/2004 08:53:31
   10 / 10
ho trovato questo sito con google, avevo bisogno di sapere cosa altri pensavano di questo film, che a me è piaciuto immensamente. non so dire se è un capolavoro, certo è da vedere e suscita emozioni, pensieri, silenzio ma anche bisogno di parlarne... Ho letto con attenzione e rispetto tutti i commenti. ho pensato che sarebbe stato interessante conoscere l'età dei commentatori. io ho superato da poco i 50... ho trovato un rarissimo rispetto di valori anche religiosi, le contraddizioni che ci rendono felici e infelici, le possibilità infinite di vivere a fondo la vita senza perdersi... ecco: finalmente un film che emoziona perchè gli autori mettono in gioco i loro "pensieri".

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2004 20.24.47
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G.di Montmirail  @  18/01/2004 22:44:07
   2 / 10
Si potrebbe concedere qualcosa in più sulla strada per la mediocrità ,ma il 2 ci sta tutto considerando
il contenuto semantico e soprattutto la necessità di riportare alla
realtà i fautori delle 10 stelle, col che si arriverebbe comunque ad
una media del 6 che è già troppo per un film del genere.

Trascinato un po'a forza alla proiezione ero comunque incuriosito
dalle interviste televisive dal tono commosso quasi epocale rilasciate
dagli spettatori, del genere "E' un film che tutti dovrebbero vedere".
Ero preparato perciò a sorbirmi la solita commedia in agrodolce,
(dimenticando ingenuamente il leit-motiv de "Il declino dell'impero
americano").Invece niente allusioni velate,la prospettiva sul senso
della vita è frontale, pertanto richiede lo sforzo di confronto in
tutta la sua pesantezza.
Ed' è una pesantezza senza speranza dalla quale non si salva nessuno,
o almeno nessuno di coloro sui quali la società pretenderebbe di mantenere
ancora un minimo di aspettativa,dal prete al poliziotto,dal medico al sindacalista.
Nemmeno per il vecchio padre gaudente attorno al quale ruota la sceneggiatura,
simpatica e chiassosa figura di socialista convinto ,al di là del momento
ricreativo dell'incontro con ex amanti ed ex studenti reclutati dal figlio
rigorosamente a suon di bigliettoni,può esserci qualcosa capace di lenire
l'angoscia per il mistero della morte.
Paradossalmente quelli che ne escono bene ,i veri eroi sono altri,quelli
ai quali non sono richieste particolari doti morali,
il figlio ricco broker e la tossicodipendente,così diversi esteriormente
eppure troppo simili per non concedersi almeno un bacio fugace.
Sarà lei,autentica vestale del paradiso in terra, a compiere nelle intenzioni del regista il vero
gesto di solidarietà verso il vecchio,l'unico ormai possibile.
Il tutto condito con citazioni che ripercorrono in chiave attualistica
un po' tutti i periodi storici ,ivi comprese le immancabili torri gemelle.
Quando si arriva al patetico tentativo di rinverdire il mito di
Pio XII antisemita la tentazione di alzarsi è grande.
Ma siamo ormai al crescendo rossiniano ed Arcand dopo un rapido
excursus sul fallimento delle varie ideologie,ci delizia con una dotta
disquisizione sulle "pompe".Sì, avete capito bene..pompa magna..pompe funebri,
ecc. al che potreste pensare di essere stati teletrasportati improvvisamente
di fronte all'ultima fatica dei bistrattati Boldi e De Sica ,ma si sa che
con un premio d'oltralpe certi argomenti offrono tutta un'altra resa.
Segue ancora un passaggio in bianco e nero sulla sottana di Ines Corsini
(l'interprete del film su S.Maria Goretti) che vorrebbe forse ribadire
per chi non l'avesse ancora capito l'intento provocatorio (sic) in
salsa anticlericale che dà anche il preludio al film,prima dell'unica
vera autentica liberazione:i titoli di coda.
Meglio rischiare la derisione che uniformarsi al conformismo
celebrativo verso un polpettone nichilista di queste dimensioni.


16 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2004 01.27.56
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comparo  @  18/01/2004 13:03:25
   10 / 10
Un'autentica perla rara tra le uscite cinematografiche degli ultimi tempi: un bellissimo film che riesce a commuovere e a far sorridere su molti temi differenti,in maniera sferzante e cinica ma soprattutto molto attuale,mettendo in risalto pregi e difetti della società occidentale,ma soprattutto puntando l'attenzione sui valori e i piaceri della vita, attorno ai quali ha ruotato l'esistenza libertina del protagonista,in fase terminale di malattia. Il tema della malattia viene trattato senza risvolti melodrammatici ,si sorride spesso e la malattia rappresenta un pretesto per porre in evidenza le occasioni mancate, le illusioni,le vittorie e le sconfitte che fanno parte dell'esistenza di ognuno. Dialoghi vivaci e spesso ironici. Emozionante.

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Ultima risposta 18/01/2004 19.48.41
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/01/2004 19:57:28
   9 / 10
Forse il miglior film del 2003.. oddio non è un capavoro ma ha una sceneggiatura perfetta, coinvolge lo spettatore e tocca tutte le corde delle emozioni.. perfino commovente! Il voto è forse eccessivo ma in questi tempi di scarsa qualità cinematografica, il nove se lo merita tutto!

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Ultima risposta 15/02/2005 12.51.13
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Invia una mail all'autore del commento QuasiNeo  @  08/01/2004 18:21:52
   7 / 10
Non capisco perchè la gente si incacchia con chi da giudizi contrari al suo... ma siete dei bambini? Mah.... Il film in questione è bello ma dipende con che stato d'animo lo si guarda.. Il cinismo può far ridere e far riflettere, il tema trattato è un tema spinoso... ma reso molto bene! Ultiamemnte il cinema francese sforna veri gioiellini poco pubbliccizzati perchè gli states con le le loro minchhiate e i loro capolavori oscurano sempre tutto il modno cinematografico!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2004 02.49.23
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tilla  @  08/01/2004 17:08:51
   2 / 10
a cominciare dalla grafica della locandina: veramente penoso.
al regista suggerisco di girare un film chiamato "kill mosk" sulle vicissitudini di una povera mosca di periferia (suggerisco adeguata mosca spiaccicata sulla locandina)...
io penso che capolavori come KILL BILL non li sanno fare tutti, e quindi...

6 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2004 14.39.46
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edgardo  @  07/01/2004 19:13:44
   4 / 10
Ma dov'è la genialità di questo film noiso, mediocre e decisamente brutto?

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2004 12.41.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  05/01/2004 14:42:17
   10 / 10
Come la guerra è una cosa troppo seria per farla fare ai generali, i voti cinematografici sono una cosa troppo importante per farli fare a chiunque. Quella minchiata fumettara di Kill Bill che in confronto Ken Shiro sembra 2001 A Space Odissey ha una media vicina all'8 e per questo tutti coloro che gliel'hanno dato andranno nel più brutale girone infernale, e questo apologo su questi tempi crepuscolari, il miglior film del 2003 insieme a la 25 ora arriva appena al 7. Mah

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/01/2004 15.14.44
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luca64  @  30/12/2003 17:44:28
   8 / 10
Sono contento di non aver seguito il consiglio di Viviana e di essere andato a vedere questo film. Non ho particolari commenti e comunque quello di Franz fotografa molto bene il film. Per finire, dopo alcuni mesi in cui non frequentavo il sito, vedo che molta gente continua a dare una stella a dei film che non reputa all'altezza senza valutare quest'ultimo in tutti i suoi lati.....falsando quindi la media. Non penso proprio che questo film valga quasi come " Natale in India " pur trattandosi di film diverso. Ciao Luca

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/12/2003 13.36.00
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Franz  @  26/12/2003 10:10:46
   9 / 10
Peccato che la media dei voti sia così bassa. Il film è BELLO, senza esplosioni atomiche o virus letali, ma con VERI e verosimili atti di eroismo quotidiano. Sentimenti resi con realismo: un uomo attaccato morbosamente alla vita, non il tipico stoico american-like, fiero della propria morte audace alla salvezza della galassia, ma un fragile omone viveur traballnte come una foglia; un ragazzo che, claudicando faticosamente ma con sincerità, tenta di ricucire strappi giovanili; amici fedelmente presenti, una ragazza eroinomane che si orizzonta scontrandosi con il proprio esatto opposto. Pieno di macchiette convincenti (alcune esilaranti). Non è un film veloce ma NON mi sono annoiato perchè è tragicomicamente vicino alla vita di ognuno di noi (presente o futura che sia). Andate a vederlo perchè vale la pena.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2003 19.31.12
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pippo  @  15/12/2003 15:24:03
   8 / 10
Un minuto di silenzio: questo film ha una media di 4 mentre Natale sul Nilo 4.8 .... per chi ha causato questo: DATEVI UNA REGOLATA! Va bene la differenza di generi, ma tra il decente e l'indecente non può non esistere una differenza, altrimenti qualsiasi idiozia sarebbe giustificata no?
Bah.

4 risposte al commento
Ultima risposta 01/01/2004 19.40.46
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Ciccio  @  09/12/2003 21:54:39
   3 / 10
Ma che cavolo ti passa per la testa Denys?! Siamo matti o cosa? Mi aspettavo una storia e mi hai fatto l'elogio di quattro intellettuali da strapazzo! Si, da strapazzo senza che storci la bocca! Due Meringhe mi hai fatto venire sotto il campanile di Giotto! Sei PESANTE! PESANTE! PESANTE! Non si fa così il CINEMA! Esaltati ed egoisti ci hai presentato e io che dovevo fare alla morte di quel lardone? Commuovermi? Ma neanche se me lo avesse chiesto la Kidman! No! Aborro! Non si fa... Questo non si fa! W la Guzzanti! Un bacio al pupo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/01/2004 00.26.12
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viviana  @  08/12/2003 13:38:43
   1 / 10
e' di una pesantezza allucinante,eppure mi voglio sempre fidare di questi film francesi e della critica che spesso non va d'accordo con quella del pubblico.non vedetelo

8 risposte al commento
Ultima risposta 03/01/2004 10.55.21
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tutusleague  @  08/12/2003 01:27:24
   1 / 10
mi ha stracciato le palle!

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/12/2003 15.48.38
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