le onde del destino regia di Lars Von Trier Danimarca, Francia 1996
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le onde del destino (1996)

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locandina del film LE ONDE DEL DESTINO

Titolo Originale: BREAKING THE WAVES

RegiaLars Von Trier

InterpretiStellan Skarsgard, Katrin Cartlidge, Emily Watson, Udo Kier, Adrian Rawlins, Jean-Marc Barr

Durata: h 2.38
NazionalitàDanimarca, Francia 1996
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1996

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Trama del film Le onde del destino

E' la storia di una giovane scozzese e della sua breve felicità coniugale con un operaio che, in seguito a un incidente sul lavoro, rimane paralizzato e impotente. Su richiesta del marito, Bess si cimenta in svariate esperienze erotiche, sempre più degradanti, per raccontargliele. Lei ne muore, lui guarisce.

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Voto Visitatori:   8,30 / 10 (102 voti)8,30Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Le onde del destino, 102 opinioni inserite

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76mm  @  06/04/2020 11:38:56
   4 / 10
La pornografia del dolore nella sua forma più bieca e ricattatoria, cinematograficamente parlando, è nata qui.
Lars si farà portabandiera di questa ignobile tipologia di pellicole, portando a termine un'ideale trilogia della sfi.ga con i successivi Idioti (il migliore dei tre e forse per questo il più misconosciuto) e Dancer in the dark.
Non che sia nulla di criminoso nell'esibire in maniera spudoratamente voyeuristica le disgrazie e la stupidità altrui, se è questo che piace al pubblico (e qui ci sarebbe da farsi qualche domanda ma vabbè…), però è materia da maneggiare con le dovute cautele.
Il grosso problema qui è la totale mancanza di adeguate dosi di humour (anche nero sarebbe andato bene) a stemperare un po' i toni, a meno di non voler considerare tali gli scambi di battute fra la protagonista e l'Altissimo in puro stile Don Camillo che però, per i miei personalissimi canoni, si avvicinano molto di più al concetto di ridicolo involontario che altro.
E sì che Lars, successivamente, ha dimostrato di sapersi destreggiare molto bene con il sarcasmo e l'umorismo nero, non capisco perché qui l'abbia buttata giù così seriosa…due ore e mezzo di iatture e traversie assortite, per lo più ai danni di una disabile mentale, senza mai favorire in nessun modo la risata liberatoria per me non sono sostenibili.
L'interpretazione della Watson, se lo scopo era di provocare attacchi improvvisi di orticaria bollosa nello spettatore, è una delle migliori della storia…se qualcuno mi dice che ha sofferto per lei o con lei faccio fatica a crederci…forse la cattività forzata mi sta rendendo insensibile ma io quando la "poverina" ha deciso di tornare per la seconda volta sulla nave di Udo Kier ho provato un senso di perverso piacere.
Lars è sempre stato accusato di non amare particolarmente il genere femminile…in questo caso più che di misoginia, considerando come sono descritti e trattati anche tutti i personaggi maschili, parlerei di misantropia con sfumature sadiche.
Il grande successo di questa pellicola ha avuto, a mio avviso, il "merito" di spianare la strada anche ad un certo tipo di televisione basato sull'esibizione spudorata della sfi.ga e dell'idiozia altrui.
Grazie davvero.

charles  @  04/03/2011 20:33:26
   5 / 10
Mi sembra strano assegnare un voto così al disotto della media per un film d'autore, categoria verso la quale generalmente tendo ad essere benevolo... ma questo film l'ho trovato decisamente noioso, pesante (anche per la irritante tecnica e i colori con la quale sono fatte le riprese) e a tratti ingenuo (il gusto per l'autoflagellazione della protagonista e le sue sfortune presentano risvolti di involontaria comicità).
Sarà una questione di gusti, ma a me non è piaciuto.

inferiore  @  04/06/2009 19:19:14
   4 / 10
Il mio primo Von Trier mi ha lasciato indifferente. Direi un bel modo di iniziare a conoscere questo regista che diciamolo, coglie ogni occasione per fare lo splendido.
''Le onde del destino'' è un film noioso e abbatanza irritante. Gli attori alla lunga tendono a diventare fastidiosi con le loro interpretazioni accentuate.
Tantissime pause e molti silenzi certamente non aiutano lo svolgimento della trama già di per sè non brillantissima, ma servono solo per l'autocompiacimento infinito di von Trier.
Un polpettone che mi è rimasto indigesto, il regista danese vuole colpire lo spettatore ad ogni costo, errore imperdonabile.
Presuntuoso.

7 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2009 10.49.46
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lucelucia  @  17/06/2008 13:13:52
   4 / 10
cosa ci si trova di così incantevole in questa pellicola nn lo so..
una donna con visibili problemi mentali che si comporta di conseguenza e un marito ke forse x la botta in testa dell'incidente,forse perchè pervertito,la spinge a concedersi ad altri x pura curiosità sessuale.
il mio giudizio negativo nasce da questo: nn vedo una gran prova d'amore,vista la condizione di lei, ke ritardata se la fa (senza senso) con cani e porci e un marito ke si dice innamorato, gode del fatto ke la moglie ritardata vada con altri x il puro insano,sadico piacere di sentire dei racconti erotici.
mah..vista la media alta devo dire ke c'è una stranissima concezione del romantico!

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/05/2009 14.30.36
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Titto  @  15/04/2007 15:40:21
   5 / 10
Quando questo film usci nelle sale fece molto scalpore, sia a causa dell'estremismo dogmatico del regista, sia a causa della storia esageratamente tragica.
Dopo pochi anni Le onde del destino perde la sua efficacia, almeno per me.
Lars Von Trier ha fatto la scoperta dell'acqua calda: il trucco dei suoi film è ormai fin troppo semplice, Trier si basa esclusivamente sulla tragedia, il polpettone, il dramma infinito, la s.fi.ga da paura...
Con questo presupposto e con la dottrina (ormai morta) del Dogma chiunque potrebbe fare un film come questo, basta avere un paio di telecamere e una supertragedia da raccontare.
Anche in questo caso la regia è solo teatrale (cioè basata sulla recitazione), dominata sicuramente da un ottima sceneggiatura e da buon un ritmo di un sapiente montaggio. Lars Von Trier si limita semplicemente a riprendere ciò che vede e poi a montarlo in modo un po "schizzato" con inquadrature molto istintive (sembrano quasi improvvisate) e rigorosamente fatte a mano come faremmo tutti, sporche e sgranate.
Se Trier raccontasse storie meno potenti allora qualunque spettatore scoprirebbe l'arcano.... In fin dei conti Trier non è altro che un buon regista teatrale, un buon sceneggiatore e un ottimo filmaker dilettante (mascherato da Dogma).
Vi confido che ho raggiunto un livello molto simile a quello del nostro lars.... ho filmato il battesimo di mio nipote con 3 telecamere a mano (molto dogmatico) riprese dagli altri invitati. Poi ho importato tutto in Adobe Premiere e le ho montate, ovviamente sporchissime, ovviamente con sbalzi di luce e di audio, ovviamente alla Von Trier, e il risultato è stato più che soddisfacente, sono riuscito a creare situazioni inesistenti (basate su sguardi e primi piani) e un certo pathos... quasi quasi cerco una distribuzione... la stessa di Trier....tiro fuori la mia dottrina che il cinema oltre a essere dogmatico deve anche essere VERO, reale, vissuto....chssà se ci cascano!!

A parte gli scherzi, per quanto penso, Lars Von Trier è il piu grande regista parach.iappe della storia in quanto non è un regista cinematografico ma usa il cinema per dare vita alle proprie opere!
Inoltre lo schema "tragedia su tragedia" è stancante, ripetitivo, vecchio, simbolo degli anni '90 (dove il dogma è nato e morto).

Il film poi dura un eternità, l'ho abbandonato all'ottava tragedia (in un crescendo esponenziale) che capita alla protagonista, cioè quasi a metà...

In futuro Lars è migliorato, Dancer in the dark è più studiato, piu lucido e piu maturo, con Dogville cambia finalmente stile, anche se di poco.
Ma la tragedia è sempre in agguato....

La cosa che più mi ha impressionato è la precoce vecchiaia di questo onde del destino, mi sembrava di vedere un film simbolo di un epoca che non esiste più....

Per me il voto più giusto sarebbe non classificabile, visto che non mi sento di definirlo "film" ma più "teatro filmato" , purtroppo visto che non si puo metto un 5 simbolico alle onde del destino e.... 5 1/2 al battesimo che ho fatto io , per lo meno non ho preso per il c.ulo nessuno!!! ....ahahaha hahahahha hahahah ahahhhhhhh......

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nest  @  28/02/2005 10:41:23
   1 / 10
non ho parole, una cacata mostruosa, un pretesto senza senso per un sacrificio senza senso se non il sadismo del regista

vai donna e fai la *****
solo così l'ego del tuo uomo impotente si potrà arrapare e tornare a vivere
se muori ***** tuoi

e la mia adorata cartlidge (chediolabbiaingloria) trascinata nel fango...

6 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2007 10.12.47
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