l'imbalsamatore regia di Matteo Garrone Italia 2002
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l'imbalsamatore (2002)

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locandina del film L'IMBALSAMATORE

Titolo Originale: L'IMBALSAMATORE

RegiaMatteo Garrone

InterpretiErnseto Mahieux, Elisabetta Rocchetti, Valerio Foglia Manzillo

Durata: h 1.41
NazionalitàItalia 2002
Generegiallo
Al cinema nel Settembre 2002

•  Altri film di Matteo Garrone

Trama del film L'imbalsamatore

L'imbalsamatore Peppino è un uomo molto basso che, grazie ai segreti del suo mestiere, riuscirà ad affascinare un ragazzo molto bello. Al duo si unisce casualmente una ragazza che innescherà un torbido triangolo.

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Voto Visitatori:   6,95 / 10 (104 voti)6,95Grafico
Miglior attore non protagonista (Ernseto Mahieux)Migliore sceneggiatura
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore non protagonista (Ernseto Mahieux), Migliore sceneggiatura
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Voti e commenti su L'imbalsamatore, 104 opinioni inserite

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Filman  @  14/08/2022 11:56:07
   8 / 10
La fermezza narrativa utilizzata per questa storia d'amicizia (o d'amore) trasforma l'esperienza de L'IMBALSAMATORE in qualcosa che non può non mettere al centro dell'interesse dello spettatore l'immagine onirica di questi quartieri e borghi periferici, focus ancor più indirizzato da una lasciva tecnica pasoliniana: tutto diventa mistico, esoterico, noir e surreale.
Matteo Garrone realizza, in sintesi, un esperimento riuscito che probabilmente non è stato abbastanza perfetto da poter creare un mondo o una categoria a sé e rimanere così un punto di partenza indiscutibile del il suo autore o per altri, forse per un'eccessiva quantità di autoreferenzialità.

DogDayAfternoon  @  13/03/2022 14:55:13
   6½ / 10
Il film gira intorno al personaggio di Peppino, che anche a livello interpretativo è l'unico ad emergere. La pochezza che gli gira intorno la si paga nella valutazione complessiva dell'opera che non va oltre la sufficienza. Con qualche attore di livello e una caratterizzazione migliore degli altri personaggi sarebbe risultato un film molto più interessante, anche perché a livello di regia e fotografia ci siamo, e anche la trama è di un certo interesse.

VincVega  @  14/10/2021 17:41:32
   7½ / 10
Rivedendo "L'Imbalsamatore" ho notato vari punti in comune con "Dogman" dello stesso Garrone. Il fatto di essere tratti parzialmente da due curiosi (e tragici) fatti di cronaca, il rapporto che si crea tra i due protagonisti e l'atmosfera insieme all'ambientazioni un po' degradate. "L'Imbalsamatore" è un film da gustare non solo per la grande interpretazione di Ernseto Mahieux, capace di una performance a 360 gradi, ma anche per la stupenda fotografia che da sola vale la visione.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  17/03/2021 18:51:05
   7½ / 10
Nonostante la Coppa Volpi data ad Ernseto Mahieux, nella parte dell'imbalsamatore, come migliore attore "non protagonista", a me sembra che, invece, sia lui l'unico reale protagonista di questo film, in una prova splendida (che, di riflesso, penalizza molto gli altri attori, decisamente non all'altezza). La trama narra di una vicenda realmente accaduta, immersa prima in un meridione schiacciato da un degrado terribile e poi in un nord quasi fantastico, nascosto da una nebbia irreale. Bellissime sia la fotografia che la colonna sonora.

antoeboli  @  01/06/2020 19:10:57
   5 / 10
Un film con una sceneggiatura blanda,che regge una mezz'oretta per crollare come un castello di carta ai piedi dello spettatore.
Ottima regia,e ottima l interpretazione di questo attore napoletano,un po meno il resto del cast.
Un film che sfocia nel dramma,tra amore,amicizia sentimento e solitudine,ma che trova il difetto in una scrittura della psicologia del personaggio di Valerio che proprio non mi è andata giu'.
Senza certe meccaniche,il film durerebbe uno sputo,ma sembra che si voglia girare attorno alla trama per arrivare ad un finale molto prevedibile.

AMERICANFREE  @  08/02/2020 18:13:06
   7½ / 10
Bel film, la trama mi ha intrigato non poco ed e' sviluppata molto bene. Ottima regia e finale apprezzabile. Consigliato

david briar  @  06/11/2019 00:49:26
   8½ / 10
Con tutti i difetti e le manchevolezze di un film estremamente acerbo Garrone rivela al mondo la forza cruda di un cinema che nel racconto di un'ossessione che non ha vincitori nè vinti, ma solo la necessità stessa di essere realizzato, qualunque sia l'identificazione a cui è portato lo spettatore.
Per quanto ci siano difetti logici nella sceneggiatura la recitazione imperfetta di Valerio Foglia Manzillo e Elisabetta Rocchetti genera intensi effetti di realtà nell'inesperienza dei due attori, perché ha l'effetto di renderli deboli e dispersi di fronte alla maggiore sicurezza di un bravissimo Mahieux, illuminato con tonalità giallastre che esprimono lo squallore del personaggio.
Un cinema di grande forza dinamica, capace di arrivare con tale intensità proprio grazie alla sua imperfezione. Il finale è bellissimo e sofferto, con l'inquadratura scura che costituisce una rima con le molte inquadrature estremamente scure presenti nel film, fra cui spicca una scena di sesso molto bella.

"L'imbalsamatore" è così bello perché è uno di quei film che non ti sai spiegare: potresti enumerare tantissimi difetti, eppure la forza emotiva della vicenda e il modo così diretto e semplice con cui viene raccontata è tale da rendere questi difetti elementi formali di valore, che aggiungono valore al contenuto.
L'anno scorso Garrone ha fatto "Dogman", un film più maturo e molto più "perfetto", che racconta proprio come "L'imbalsamatore" un'amicizia necessaria, stringente, distruttiva. Nonostante Dogman sia un film decisamente più maturo, rimango maggiormente legato alla potenza de "L'imbalsamatore", forse anche perché è in grado di esprimere lo squallore utilizzando atmosfere tipiche del noir.
E poi, c'è quella colonna sonora dei Banda Osiris, che sembra uscita dalla scena finale di Chinatown se fosse stata girata da Michael Mann: malinconica, insondabile, eppure potrebbe essere solo lei la musica del film...

danyz74  @  29/06/2018 21:18:28
   9 / 10
Un film che non smetterei mai di guardare. Coinvolgente,emozionante e a tratti crudo da farti immergere nella parte. Garrone è un fenomeno e il cast da applausi. Lo straconsiglio.

kafka62  @  25/03/2018 17:48:24
   7 / 10
In un laboratorio buio, illuminato solo da una striscia di luce dal taglio espressionista, due uomini in camice bianco lavorano intorno a un enorme, inquietante animale a zampe rovesciate. Questa ed altre immagini tassidermistiche, eccentriche ed affascinanti, esprimono molto bene lo spirito de "L'imbalsamatore", opera quarta di Matteo Garrone, il quale privilegia ambienti, personaggi e rapporti marginali, insoliti, non convenzionali. Quel che ne sortisce è un film notturno, ambiguo e malato, in cui le solitudini di tre personaggi si incrociano, interagiscono attraverso morbosi rapporti di attrazione e di potere-dipendenza, e reagiscono fassbinderianamente facendo deviare fatalmente il corso della vicenda verso un finale noir. Se la pellicola è diseguale e sconta qualche errore a livello di sceneggiatura (i rapporti di Peppino con la camorra sono francamente superflui sotto il profilo narrativo), nondimeno ha avuto il merito di rivelare una notevole personalità d'autore, capace di affrontare con apprezzabile padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi storie che raramente si vedono sugli schermi, e – vera sorpresa del film – un interprete azzeccatissimo, Ernesto Mahieux (una sorta di Danny De Vito italiano che proviene dalla sceneggiata napoletana, con due occhi e una risata indimenticabili), capace di dare al personaggio di Peppino Profeta credibilissime connotazioni di simpatia partenopea, di torbida sensualità e di autodistruttiva follia.

Thorondir  @  30/01/2018 12:58:40
   7 / 10
Un noir dai trutti pulp nell'utilizzo delle luci che racconta la morbosità apparentemente senza spiegazioni tra Valerio e Peppino. In sottofondo l'odore della camorra che poi tornerà in Garrone nell'adattamento di Gomorra e un retrogusto thrilling e incerto che da vitalità ad una pellicola che non ha certo nell'avvicendarsi degli avvenimenti il suo punto di forza, raccontando innanzitutto il rapporto tra tre personaggi. E quando tutto ci porta a credere che Peppino sta per fare quello che si percepisce fin dall'inizio arriva un ribaltamento che ci dice come tutti in fondo siamo intimamente intrisi di violenza.

markos  @  01/11/2017 20:14:59
   7 / 10
Peppino ti cattura e ti rapisce.
Non so perchè l'hanno classificato giallo.

KitaVerde  @  30/09/2016 09:18:07
   7½ / 10
Eccolo qui, l'esempio lampante di come l'Italia può sfornare dei prodotti interessanti e di qualità. Fosco e amaro. ( Quando inizia "I'm your man" di L. Cohen è da brividi).
Mahieux esemplare.

fabio57  @  16/06/2016 15:33:14
   7½ / 10
Ostico questo lavoro di Garrone, che scava nei meandri della perversione umana per costruire questa storia torbida.Triangolo squibrato e disperato, dove più che di sentimenti si deve parlare di morbose e insane attrazioni. Altalena patologica tra i tre personaggi che stabiliscono rapporti innaturali ,dall'ammirazione professionale del giovane verso il mentore , all'adorazione dello stesso per la bellezza e purezza del discepolo e infine la gelosia della donna, che interrompe questo feeling e spezza bruscamente il legame malato, fino alle tragiche conseguenze.

Kaneda95  @  27/03/2016 14:35:27
   7 / 10
Forse il miglior lavoro di Garrone, un noir ben realizzato con un grande personaggio interpretato da Mahieux, non sono per niente d'accordo con quelli che dicono che il film è lento, noioso, recitao con i piedi, secondo me merita diverse visioni

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  16/12/2015 19:03:21
   7 / 10
Bello.... tracce di noir moderno, un ottima fotografia e una storia al limite del morboso.... Mathieux fantastico, soprattutto nella scena finale, bellissime pure le musiche. Il dialetto, funzionale al contesto dato le sfumature camorristiche, suggeriscono un impatto più deciso al pubblico entro i nostri confini..... all'estero forse potrebbe perdere un pò di forza, sia fosse doppiato che sottotitolato....

Vax87  @  14/12/2015 21:53:24
   7½ / 10
Ottimo noir , crudo e pensato.

Goldust  @  31/10/2015 09:27:44
   6½ / 10
Questo di Garrone è un dramma della gelosia a forma di thriller che predilige i toni foschi, molto curato nell'ambientazione tra l'anonima Caserta e la nebbiosa Cremona e con un notevole disegno psicologico dei personaggi. La sgradevole figura dell'imbalsamatore Peppino ricorda alla lontana quella dell'usuraio Geremia de "L'amico di famiglia" di Sorrentino ma è più sfaccettata; se risulta credibile il merito va all'interpretazione magistrale di Mathieux, in equilibrio costante tra commedia e tragedia. Nella parte della della donna "guastafeste" anche la Rocchetti è in parte mentre la nota dolente è l'inespressivo Valerio Foglia Manzillo. Qualche passaggio noioso qua e là ed un inizio lento mi frenano nel giudizio.

enigmista  @  29/06/2015 12:52:06
   9 / 10
Garrone è uno dei migliori registi italiani, e questo film è una delle dimostrazioni più evidenti. Bravi gli attori (soprattutto Mahieux) e molto disturbante la storia.

Neurotico  @  13/02/2015 17:09:23
   7 / 10
L'imbalsamatore è una torbida ed inquietante storia che vede intrecciarsi le traiettorie di vita di un tassidermista molto basso con misteriosi legami con la camorra, un giovane affascinante e la sua ragazza. Ernesto Mahieux è bravissimo nel rendere credibile la grottesca figura di un personaggio subdolo e malsano che cercherà meschinamente di sedurre il giovane e bello Valerio, su cui riuscirà ad avere una certa ascendenza. A rovinare i piani d'amore di Peppino ci sarà Deborah, la fidanzata di Valerio.

L'imbalsamatore, che riprende la storia di cronaca del Nano di Termini ucciso dal suo amante, è uno di quei film la cui forza sta nella particolare chimica che si instaura nei personaggi, oltrechè nell'atmosfera sporca che fa da cornice a dinamiche a dir poco torbide. Tra Valerio, Peppino e Deborah si configura un triangolo fatto di gelosia e odio che sfocerà in un finale teso dove Ernesto Mahieux dimostrerà che il suo David è assolutamente meritato.
Ottima regia di Garrone, segnata da uno stile realistico ma con un gusto estetico apprezzabile.

TheLory  @  19/01/2015 09:50:06
   1 / 10
Ha vinto pure un David di Donatello... ecco un altro di quei casi in cui la razza umana mi è un mistero totale.
Film con una trama (quale?) assurda e stupida che ancora dopo 10 anni dalla visione mi chiedo come possa essere possibile che qualcuno ne abbia fatto un film, e pure apprezzatissimo. Forse il film col rapporto qualità-prezzo (noleggiato in vhs) che più mi ha fatto imbestialire.


Oskarsson88  @  19/01/2015 00:51:04
   4½ / 10
Allora! Uno parte e spera nel bene.. bella media.. film italiano.. colui che ha fatto Gomorra.. ecc. ecc.
Risultato: questo film NON HA SENSO!
Le note positive: l'attore nano che è bravo, le musiche molto cupe, la fotografia a tratti altrettanto cupa.
Le note negative (molto gravi): 2 attori CANI (lei e lui), un'atmosfera da soap opera italiana con scene d'amore in continuazione, e soprattutto LA TRAMA che non viene nè approfondita in nessun punto (la vita del nano, le storie di lei e lui) e che è evanescente, inesistente.. il film si prolunga per un'ora e mezza di niente.. perchè è tutta fuffa! Lo potevano girare in 15 minuti ed era uguale.. anzi MEGLIO almeno era solo un cortometraggio. Boh, senza parole...

william sczrbia  @  18/01/2015 22:59:21
   4 / 10
Attori, pessimi, si salva solo il nano, trama con punti oscuri e mal realizzata

Someone  @  15/05/2014 14:14:04
   9 / 10
Alta tensione per questo gioiellino made in Italy dai tratti davvero morbosi. Inquietante, claustrofobico, ben fatto. Con una recitazione non eccelsa (a parte l'ottimo Mahieux), ma una trama ed una fotografia di altissimo livello, tanto che durante la visione mi sono chiesto più e più volte se stavo davvero guardando un film italiano.

Finale da incubo, apogeo dell'angoscia che si respira per tutto il film. Lascia l'amaro in bocca, veramente. Più o meno stessa sensazione avuta dopo la visione di 'Tyrannosaur'.

Nichilista da paura.

Assolutamente consigliato!

daniele64  @  19/02/2014 11:58:44
   7 / 10
Non credo che si possa definire un "giallo" , semmai un "noir". Garrone è bravo a narrare , in un atmosfera morbosa e torbida ben fotografata , la vicenda di un ragazzotto napoletano non troppo sveglio che viene irretito da un imbalsamatore nano e camorrista . Storia di un'ossessione amorosa portata alle estreme conseguenze. Mahieux ( David meritatissimo ! ) è veramente straordinario nell'interpretare un personaggio ambiguo e sgradevolissimo sin dall'aspetto fisico . I coprotagonisti si arrangiano sufficientemente .

GianniArshavin  @  13/02/2014 20:22:28
   6½ / 10
L'Imbalsamatore è un film del 2002 di Matteo Garrone,diventato famoso qualche anno dopo grazie a "Gomorra",attualmente la sua produzione più conosciuta.
Questa pellicola è sicuramente di buon livello,anche se la prima oretta scorre via troppo lentamente e questo rende un pochino ostica la visione, fortunatamente non scadendo mai nella noia.
L'idea è interessante,e si basa su fatti realmente accaduti qui in Italia. Come detto la prima parte è il punto debole dell'Imbalsamatore,mentre la seconda è un crescendo di tensione che si concluderà in un finale ben orchestrato dal regista.
Le interpretazioni sono buone,fra cui spicca quella magistrale di Ernseto Mahieux,che ruba la scena a tutti i colleghi regalandoci una prestazione convincente nel ruolo del morboso e ambiguo Peppino.
La regia è pulita e in alcuni punti anche abbastanza ispirata,cosa che giova maggiormente in alcuni periodi stagnanti nella prima metà di visione.
Quindi L'Imbalsamatore è un film da vedere,che nonostante alcuni difetti,riesce a dare qualcosa di discreto ad un cinema italiano che ha tanto bisogno di lavori ed autori da cui ripartire.

pinhead88  @  11/09/2013 15:08:39
   8 / 10
Ispirato alla tragica e inquietante vicenda di Domenico Semeraro conosciuto come ''il nano di Termini''.
il film prende sembianze surreali e torbide, dove lo squallore regna sovrano.
La regia di Garrone è agli esordi, un po' scarna e con una narrazione a scatti, tuttavia il film riesce a trasmettere un malessere non indifferente.
Per come procede nell'insieme sembra di essere di fronte ad una pellicola anni '70.
Ernesto Mahieux da oscar!

Paolo70  @  09/07/2013 23:01:46
   6 / 10
Storia intricata, non mi ha entusismato. Bravo Mahieux nella sua interpretazione. Film che complessivamente vale la pena di vedere.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  27/02/2013 21:03:23
   7 / 10
Un buon film che tratta bene un tema interessante. Nel nulla italico si fa notare.

guidox  @  10/10/2012 23:52:06
   7½ / 10
pur avendone sentito parlare molto (e bene), l'ho visto solo stasera e devo dire che chi me l'ha consigliato non si è sbagliato a tesserne le lodi.
un po' in calando sul finale, ma si tratta di una pellicola che scorre lenta come un rigagnolo d'acqua, che però è talmente insistente che finisce per entrarti nelle ossa.
morboso al punto giusto, bello torbido nel triangolo (che poi proprio triangolo non è, di sicuro non equilatero), regia all'altezza, dialoghi mai banali, attori maschili sputati per le parti che devono interpretare, un po' meno brava la ragazza.

clubdelmariachi  @  01/09/2012 10:23:23
   7½ / 10
Bel film, originale, inquietante, onirico in certe sequenze ed inquadrature.
Ottimo l attore Mahieux, poco valido il ragazzo invece.
Cmq il film prende per l inquietudine che trasmette, anche grazie alle musiche.
Bravo Garrone, promosso! Ora aspetto Reality.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  14/07/2012 02:03:51
   8½ / 10
L'esordio di Garrone è di quelli col botto : per la prima volta un film italiano è cosi' bello,asettico e minimale da sembrare un film francese, fotografia e inquadrature SUBLIMI creano un atmosfera livida e inquietante che non puo' non richiamare alla mente Philipp Grandrieux e il suo Sombre.
Ernseto mahieux è fenomenale, la sua espressivita' trasmette un inquietudine davvero notevole ( chi non ha pensato all uomo misterioso di lost highways vedendolo? ) , benino anche gli altri 2 protagonisti anche se la rocchetti è piu' bona che brava.
Mezzo voto in piu' x il marabu' che si vede a inizio film, forse un omaggio a irwine welsh, o perlomeno mi piace credere che sia cosi' :)

p.s- x chi accusa questo film di essere inverosimile faccio notare che si ispira a fatti realmente accaduti e cioè all omicidio del nano gay tassidermista Domenico semeraro x mano dell'amante a inizio anni 90'

5 risposte al commento
Ultima risposta 14/07/2012 14.34.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  07/05/2012 22:11:20
   7½ / 10
Quando hai una videoteca ci dovrebbe essere una regola ferrea.
Riportare a casa SEMPRE un film.
Se lo vedi bene, altrimenti pace.
Sì, perchè se ti assale la voglia di cinema alle 20,28 e 34 secondi, quando ormai sei tornato a casa da 5 minuti poi sei costretto a cercare come un rabdomante un film in tv oppure affidarti al tuo mobiletto dei dvd.
Ma la tua collezione ha questi problemi:

1 il 36% dei film li hai regalati o prestati (che poi per il ricevente "prestati" sia significato "regalato" è un altro discorso)
2 il 29% li hai portati in videoteca per farli vedere
3 del restante 35% ne hai visti il 98%

sto per prendere così in mano (per l'ennesima volta) il film da cui ho preso il nome,il sommo Old Boy, quando l'occhio mi cade su L'Imbalsamatore, un noir italiano di una decina di anni fa,opera quarta ma per il grande pubblico sostanzialmente prima di quel Matteo Garrone che conquisterà poi il mondo, a mio parere con pieno merito, con quel filmetto sconosciuto chiamato Gomorra.

Prendete un post-it.
Attaccatelo sul frigo.
Ecco, in quello spazietto potrebbe entrare la sceneggiatura del film.
E, malgrado questo, siamo davanti ad un piccolo gioiellino.
La magia de L'Imbalsamatore sta nella torbida, ambigua e ferale atmosfera che riesce a creare, davvero un piccolo miracolo.
Prendete un nano con una forte latenza omosessuale, un bel giovine alto un sacramento e la bella pollastrella che si mette in mezzo.
E fateci un film.
Garrone racconta la storia di uno stranissimo triangolo riuscendo nell'incredibile impresa di dare un taglio da thriller a delle vicende in realtà abbastanza banalotte.
Merito soprattutto della strepitosa interpretazione di Ernesto Mathieux, magnifico caratterista napoletano affetto da nanismo.
Il suo imbalsamatore è qualcosa da scuola di recitazione, ambiguo, perverso, fintamente accomodante, clownesco, viscido e tremendamente pericoloso. Con una risata poi che dà letteralmente i brividi. Personaggio scritto da Dio e interpretato da titano.
Tutto il film si regge su di lui, sulla sua (non) recitazione così naturale, talmente verosimile da infastidire anche lo spettatore che piano piano comincia a odiarlo davvero profondamente.
Che poi, guardiamoci in faccia, la coppia (un giovane attore napoletano molto bravo, poi praticamente scomparso dalle scene e la pessima, ma bona, Elisabetta Rocchetti, al punto più alto della sua carriera) gliene fa davvero di tutti i colori, se non fosse così forte il viscidume che il nano trasmette dovremmo parteggiare con lui.
Garrone racconta le vicende senza fronzoli, cerca il naturalismo il più possibile, evita scene madri e prova, riuscendoci, a creare un climax ascendente che lo porti al finale.
Dialoghi molto ben scritti, tutti incentrati a creare una tensione tra i personaggi-e di conseguenza allo spettatore- che porti a un qualche punto di rottura da parte di qualcuno. Il dialogo sul campo di golf tra la Rocchetti e Mathieux in questo senso è davvero incisivo e splendido è anche il tesissimo clima che si viene a creare nella casa a Cremona quando il nano va a trovarli.
La storia laterale della camorra lascia alla fine il tempo che trova, sono sicuro che la sensazione di pericolosità d Peppino Profeta (il nano) sarebbe rimasta la stessa anche senza di essa.
Il climax porta così al finale, Mathieux che gioca con la pistola è grandioso, poi avviene quel che deve avvenire.
Bravo Garrone.
Bravo perchè hai dimostrato come con un abbozzo di idea, un paio d'attori come si deve e la capacità di creare atmosfera con poco si può ancora portare a casa qualcosa di veramente buono.
Poi verrà Gomorra.
Ma quella è un'altra storia.

4 risposte al commento
Ultima risposta 11/05/2012 00.00.09
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sweetyy  @  01/04/2012 14:31:40
   7 / 10
A rendere l'Imbalsamatore un buon film ( che non catalogherei mai come un giallo ) è sicuramente l'attore protagonista che interpreta Peppino.. una performance eccellente.

lupin 3  @  31/03/2012 13:31:37
   6 / 10
Sufficiente, niente di speciale.

deadkennedys  @  30/03/2012 13:42:09
   7½ / 10
ben diretto e molto molto disturbante. Ottimo Mahieux, un po meno il giovane protagonista.

CIPICI  @  29/03/2012 16:27:32
   8 / 10
Bellissimo. Ernseto Mahieux è assolutamente da brividi.

gemellino86  @  15/12/2011 09:28:41
   7 / 10
Bel film di Garrone con diverse metafore interessanti. Buona la prova del protagonista e splendida fotografia. Pecca un po' per il ritmo lento. Non per tutti.

Gabo Viola  @  30/11/2011 23:16:00
   7 / 10
Nel panorama tetro dell' Italia sembra l' Eldorado.

Levarg  @  30/09/2011 09:03:19
   6½ / 10
Mi aspettavo di meglio. Comunque bel film, che però pecca soprattutto nell'interpretazione dei due ragazzi... Buona sceneggiatura. Ottima fotografia. Belle musiche.

g.marco  @  30/08/2011 15:17:49
   6½ / 10
Ok per la fotografia, ok per le musiche e per l'interpretazione di Ernesto Mahieux. Da dimenticare la recitazione della coppia Rocchetti/Manzillo.
Mi dissocio da chi si lamenta per i tempi troppo lenti, nell'insieme c stanno; e da chi dice che la trama sia bella e originale. Bella dipende dai punti di vista, ma originale non di certo: è la vera storia di Domenico Semeraro, meglio noto negli ambienti romani come Il Nano della Stazione Termini, di professione imbalsamatore.

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outsider  @  08/07/2011 21:21:22
   10 / 10
Capolavoro di Garrone. Inquietante, destabilizzante, triste, terrificante a tratti, tremendo, stimolante, morboso quanto basta, anche erotico, non già grazie alle sconosciute mercenarie, ma per merito dell'eccellente Rocchetti, perfetta in quel ruolo.
Quasi nessuno ha notato l'evidente ispirazione di Garrone, un noto crimine tragico italiano, peraltro divenuto famoso anche per merito di trasmissioni televisive.
Il famoso nano ucciso poi proprio a causa della sua morbosità. E' un fatto di cronaca di cui si occupò anche Mixer, mi pare, comunque realmente accaduto, inquietante se si pensa che il film è liberamente e chiaramente ispirato a questo, passato alla storia.
Un ragazzo bello, alto, buono, intelligente, amabile, incontra una ragazza un pò sbandata per natura.
L'amore, la natura, la giustizia del destino viene ostacolata da questo cinico, controverso, morboso, viscido, perverso e schifoso "maledetto" che perseguita, per il suo egoismo, questi due poveri ragazzi per avere il giovane tutto per sè...

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Tinte fosche, realistiche, pesanti.
Tutto, ma proprio tutto ben fatto.
Un film che non ti fa andare a dormire sereno, un film che pesa sullo spettatore che si innamora di questa splendida storia d'amore, che tifa per i giovani e che si compenetra nella storia.
I due ragazzi sono perfetti, vivono la parte da fuoriclasse della recitazione. Un realismo sconvolgente.
Bravo Garrone!

gaffe  @  02/07/2011 00:23:48
   8½ / 10
Visto la seconda volta dopo un pò di anni, che dire per me è tra i migliori film italiani degli ultimi 10 anni, storia di un triangolo "amoroso" che finisce male.
Rimandi a "Psycho" ma il film è tutto in chiave moderna.

camifilm  @  11/12/2010 21:21:20
   4 / 10
Insopportabile la visione lentissima del film. Da noia totale.
Ogni scena promette un seguito accattivante, che ogni volta viene a mancare.
La storia narrata si racconterebbe in 2 secondi.
Credo sia apprezzato solo per il "capolavoro" elogiato del regista.
Film che viene classificato come genere GIALLO, ma il genere tanto in voga negli anni 70 in Italia e quasi sempre con altissimi livelli, è ormai anche questo un genere che non si riesce più a fare con buoni risultati.
Mancano nel film attori capaci di espressività tanto da dare alle scene quel pizzico in più di spessore, chi lo sarebbe non lo fa ed ecco che risulta (almeno per me così è stato) un film noiossisimo da seguire sino al termine.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/12/2010 19:39:47
   8 / 10
Scegliere Garrone per dirigere Gomorra è stata una scelta azzeccata e vincente,lo si evince con chiarezza da questo suo quarto lungometraggio che non ha goduto della fortuna meritata. è un giallo macabro e inquietante,in cui il realismo esasperante di Garrone non fa che aumetare l'atmosfera morbosa e torbida di cui è tutto intriso,dai personaggi alle città.
Non è proprio il plot,per quanto interessante,a renderlo interessante e completamente riuscito ma proprio lo stile del regista che riesce a prenderti per il collo e a trascinarti all'interno di questo mondo spietatamente realistico e nero; un realismo che non si basa solo sulla camera a spalla ma anche sui dialoghi e gli attori,alcuni dei quali semiamatoriali e naturalissimi nelle loro espressioni di meraviglia,rabbia o nella loro semplice quotidianità.
Tratto da una storia vera,L'Imbalsamatore racconta di un personaggio quantomeno singolare: nano,tassidermista e omosessuale che si innamora del giovane e bello Valerio che è il suo ideale di bellezza. Ma non è questa la partenza del film perché sembra quasi di vedere una trama in cui centra ancora una volta la camorra,e in effetti la camorra è presente ma è ai margini poiché il film tratta di tutt'altro aspetto. è una disperatissima storia d'amore,spesso sgradevole e pesante nei toni e sempre nelle atmosfere (terribile quando si scopre uno dei metodi con cui la criminalità organizzata fa circolare la droga).

Vedendolo uno si rende conto dell'incredibile potenziale che ha ancora il nostro cinema se registi così continueranno la loro poeticà attraverso il loro stile peculiare.
A differenza di molti ho apprezzato moltissimo la recitazione da parte di quasi tutto il cast ai limiti dell'amatoriale perché così tutto sembra ancora più vero e sentito,tranne che per alcuni momenti effettivamente troppo palesemente finti in un contesto tanto veritiero e ovviamente per l'unica eccezione che è Mahieux,strepitoso nel suo ruolo ora affabile e lentamente folle. Meritatissimi i david di donatello a lui e alla sceneggiatura.

paoanti  @  21/08/2010 00:39:12
   6 / 10
mi aspettavo di meglio, grande Mahieux (peppino) gli altri sono attori mediocri, la trama poteva essere sviluppata meglio, bella regia, ma il film, soprattutto nella trama, lenta e senza molto filo poteva essere sviluppata meglio.

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  18/03/2010 13:45:27
   6½ / 10
A volte è pesante, ma la lentezza di alcuni punti è ben mascherata dallo sviluppo sempre fluido e chiaro della storia, molto seguibile. Certo c'è di meglio. Il film si ispira a un fatto di cronaca, seppur prendendosi le sue licenze.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  13/03/2010 09:47:02
   7½ / 10
Esordio interessante quello di Garrone. Il regista riesce a mettere in scena un noir morboso e cupo. Le atmosfere, la scenografia e le musiche sono decisamente suggestive. La sceneggiatura, per quanto non priva di difetti, risulta originale e convincente. Strepitoso il personaggio di Peppino.

gandyovo  @  04/01/2010 19:54:07
   7½ / 10
esordio ottimo per Garrone

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/01/2010 17.52.22
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  09/03/2009 00:12:36
   7 / 10
Nonostante taluni buchi narrativi sparsi qua e là e la recitazione ai limiti dell’amatorialità (salvo l’ottimo Ernesto Mahieux), si tratta indubbiamente di un buon esordio. Matteo Garrone riesce a dare vita a un “noir” che, per la carica di morbosità, le ambientazioni cupe e i risvolti psicologici (anche se non sempre approfonditi a dovere), risulta più che intrigante. In questo senso fondamentale si rivela l’interpretazione del succitato Mahieux, al quale si deve un personaggio quasi luciferino, permeato di ambiguità nonchè di una inquietante e sinistra influenza, della quale il regista si serve per scandagliare certe zone “oscure” del soggetto: sia esso anche la persona –apparentemente- più insospettabile (mi sovviene, al riguardo, qualche analogia con “Cruising” di William Friedkin).
Il film si mantiene sempre “border-line” tra la sanità e la patologia, ed è proprio questo aspetto, insime a certe atmosfere onirico-surreali, a infondergli quella dose di fascino che lo rende estremamente interessante: e alla fine si ha la sensazione che la scelta di vita del giovane Valerio non sia migliore rispetto alla prospettiva che gli porgeva il “piccolo” Peppino. Valerio, in definitiva, sembra soffocato e intrappolato dall’eccessivo amore che gli riservano, da un lato, la sua compagna, e dall’altro lo stesso Peppino: un amore che in entrambi i casi si rivela patologicamente possessivo, così come è metaforicamente rappresentato dall’attività tassidermia attorno alla quale ruota tutta la narrazione.
Nonostante le sue pecche, “L’imbalsamatore” è sicuramente un’opera valida e, se vogliamo, anche coraggiosa, attesa la scabrosità (?) degli argomenti che tocca: e ciò non è poco, considerato il panorama generalmente edulcorato e “politically correct” della cinematografia italiana.

Bathory  @  31/01/2009 21:03:09
   5 / 10
Se Garrone non avesse sfornato Gomorra sarebbe stato uno dei registi italiani più deludenti dell'ultimo decennio.

L'imbalsamatore è un film mediocre, non solo per la trama a tratti risulta forzata ed eccessiva, non solo per lo stile televisivo (presente anche nel successivo Primo Amore), ma quanto per la recitazione; eccezion fatta per Mathieux (odioso il suo personaggio ma indiscutibilmente bravo da un punto di vista recitativo), gli altri protagonisti sono dei veri e propri dilettanti, incapaci e terribilmente fastidiosi.
Se Garrone non vuole (o non può) scegliere attori conosciuti, che almeno scelga dei giovani promettenti non dei cani di questo livello..

Il film si salva solo (o quasi) per le musiche. La banda Osiris ricrea al meglio l'atmosfera post-industriale con delle musiche che si adattano alla perfezione ai cupi e nebbiosi paesaggi lombardi.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  08/01/2009 19:54:38
   8½ / 10
Un film inquietante, bellissimo, disturbante. Un'opera che conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, Garrone come grande regista autoriale.

paride_86  @  01/01/2009 23:17:06
   8 / 10
Davvero un bel film "L'imbalsamatore". Si tratta di un noir asciutto e misterioso, dotato si una sceneggiatura lineare ma di atmosfere cupe e torve. Ispirato ad un fatto di cronaca vera avvenuto a Roma, il film è ambientato a napoli e l'espediente della camorra serve a dare piu suspense e carattere alla pellicola.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/11/2008 22:16:52
   8 / 10
Un bel noir dall'atmosfera raggelata e opprimente perfettamente adatta al titolo della pellicola. Molti punti a favore come la regia di Garrone, l'ottima fotografia e una musica ammaliante adatta al noir di questa pellicola. Squilibrata la terna degli attori: bravissimo Mahieux nel descrivere un personaggio all'apparenza simpatico e sbarazzino, ma prigioniero delle proprie passioni, mentre gli altri due attori non mi sono sembrati all'altezza, pur cavandosela abbastanza dignitosamente.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  15/11/2008 16:49:24
   8 / 10
Straordinario esordio di Garrone, fatto di atmosfere cupe e malsane, animate da personaggi meschini sui cui volti la macchina da presa indugia impietosa, come a volerne smascherare l'anima malata. Peccato per la spiazzante e fastidiosa amatorialità delle interpretazioni (tranne che per l'ottimo Mahieux), unico neo di una pellicola da incorniciare.

4 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2008 19.11.33
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DarkRareMirko  @  01/10/2008 23:44:39
   9 / 10
Splendido esordio per Garrone, con un signor film.


Mahieux dà il meglio di sè qui, per poi passare ad infime produzioni come Troppo belli, in cui però ovviamente si salva solo lui.
Grande originalità, ambiguità di fondo spiazzante, fotografia funzionale ed avvolgente, regia controllata e grandi attori di contorno son gli elementi di uno dei migliori film del 2002, giustamente premiato.


Straconsigliato.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  24/09/2008 12:35:02
   5 / 10
Come ha già sottolineato Goat un paio di commenti più sotto, mi è sembrato proprio di vedere un film di Sorrentino, ma non tanto nello stile registico, quanto nella descrizione dei personaggi e nella perfidia e cupezza della storia. Purtroppo, proprio come ne "Le conseguenze dell'amore" o ne "L'amico di famiglia", il film ruota attorno al bravissimo Mahieux che ruba la scena a personaggi che qui, a livello di storia, hanno un ruolo che dovrebbe esserne complementare. Proprio i due ragazzetti infatti sono decisamente mediocri e spesso portano il film in momenti di stanca incredibili.
Va bene che è una storia vera, ma già dopo mezz'ora la pellicola ha già scoccato tutte le sue frecce velenose e lascia scorrere il tutto in maniera noiosa e per nulla originale.

Peccato, se fosse stato costruito meglio poteva uscirne un gran bel prodotto.

goophex  @  02/08/2008 03:37:59
   7 / 10
Ernseto Mahieux non lo conoscevo..mea culpa! Inutile dire che mi è parso davvero bravissimo nel ruolo che ricopriva. Il suo personaggio è tanto "sorridente" e ammiccante quanto inquietante e perverso.
Questa storia, ottimamente raccontata dal regista, è davvero lontana da quei filmacci che ci propina il cinema italiano, specialmente su questo genere. Quindi un plauso meritato per un made in italy che mi ha davvero appicciato addosso un senso di squallore e ansia come ben pochi film italiani hanno saputo fare da parecchi anni.

DarioArgento  @  30/07/2008 02:01:28
   9 / 10
e bravo garrone.....gran bel film

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  19/06/2008 22:32:02
   7 / 10
Il film narra la torbida storia di Domenico Semeraro conosciuto come "il nano di termini" a causa dei suoi 130 centimetri di altezza, l'uomo svolgeva la professione di imbalsamatore in un appartamento di via castro pretorio in Roma dove, tramite un annuncio su un giornale conosce il diciassettenne Armando Lovaglio che diviene presto suo apprendista.
Molto sensibile ai regali e alla bella vita, il giovane si lascia "sedurre" dal subdolo personaggio che lo circuisce con festini a base di sesso, rapporti di gruppo, uso di sostanze stupefacenti, ad interrompere questa escalation di perversioni è l'entrata in scena di Samantha una giovane ragazza che si innamora di Armando al punto di rimanere in cinta e partorire una bambina. Semeraro sempre più geloso ed ossessivo cerca in tutti i modi di dissuadere il ragazzo a continuare il rapporto con la giovane ma il risultato è uno strano quanto pericoloso ménage à trois che si conclude, dopo una notte di litigi e di accuse, in un modo decisamente drammatico.
Ottima prova di matteo Garrone che trasferisce la cupezza della storia dalla realtà di una Roma un pò troppo vivace e frenetica per il contesto, soprattutto nella zona della stazione termini, al più convincente paesaggio un pò spettrale del litorale Casertano ed a quello altrettanto grigio della nebbiosa Cremona.
Nel film aleggia perennemente un sentore di morte che avvolge i protagonisti nelle diverse sue forme, paura, repulsione, sfida, attrazione ma soprattutto immobilità, che è l'aspetto che salta di più agli occhi quando ci si trova di fronte a quell'imitazione di vita che è il ricomporre, dopo averlo svuotato, un cadavere o una carogna: l'imbalsamazione.
Presenza capillare della pellicola, e come poteva non esserlo visto il nome del regista, è la camorra; è lei che tiene in scacco Peppino/Semeraro, ne sfrutta le capacità, lo seduce con il fascino del potere, lo tranquillizza, gli riserva lo stesso trattamento che Peppino riserva al giovane allievo, lo corrompe.
Straordinaria l'interpretazione del "piccolo" Ernesto Mahieux, attore proveniente dal teatro e dalle sceneggiate napoletane di Mario Merola, a rappresentare magistralmente l'ambiguità del personaggio di Peppino, direi sufficiente quella di Valerio Foglia manzillo esordiente un pò impacciato ma con buone potenzialità, opinabile la prova di Elisabetta Rocchetti, sinceramente mediocre e poco credibile, forse unico neo di un prodotto decisamente buono.

suzuki71  @  22/05/2008 13:37:43
   8 / 10
Un film non banale, raffinato e nero, dove il malessere provinciale invade vari aspetto degli animi umani. Bello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  20/05/2008 10:52:41
   6½ / 10
E' un prodotto ambizioso e molto affascinante,un melodramma urbano a tinte noir capace di immergere lo spettatore in un incubo claustrofobico e nero come la pece:Garrone non ha paura di osare e lo sporco triangolo messo in scena attraverso i tre protagonisti principali non concede un'attimo di tregua,schiacciato da un'ambientazione urbana caratterizzata dalla bruttezza della periferia,immersi in "non luoghi" poco illuminati o soffocati da una nebbia pesantissima.

La struttura dell'opera emana un fascino non indifferente,ma la sceneggiatura viene spesso minata da svilluppi narrativi troppo inverosimili o comunque malamente curati (vedi soprattutto l'ingresso di Deborah nel quotidiano dei due protagonisti).A questo và sicuramente aggiunto il pessimo cast con in testa la coppia Valerio Manzillo-Elisabetta Rocchetti:lui recita con la stessa espressione dal primo all'ultimo minuto,lei è una vera e propia cagna,chiamarla attrice suona troppo di insulto a chi questo lavoro lo fa bene e con passione...in tutto questa mediocrità risulta ovviamente determinante la prova di Ernesto Mahieux,capace (dall'alto dei suoi 130 centimetri) di dominare la scena.

La storia è tratta da un fatto realmente accaduto nella Roma dei primi anni 90,ma l'impressione a fine pellicola è quella di aver assistito a un prodotto riuscito a metà:con un budget maggiore (nonostante questo sia il primo film di Garrone prodotto dalla Fandango di Procacci),una sceneggiatura meglio amalgamata e una copppia di attori decente,poteva nascere un vero e propio gioiellino...Garrone è un regista decadente e perfettamente a suo agio in questo tipo di pellicole,ma il risultato finale non supera la sufficienza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/04/2008 17:48:24
   5½ / 10
un sorrentino uscito male, a parer mio.
valida l'atmosfera onirico-industriale e grandissimo mahieux, magari prendere degli attori professionisti anche negli altri ruoli avrebbe giovato alla riuscita del film.
brutto pure il finale, che avrebbe spaccato se


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8 risposte al commento
Ultima risposta 14/07/2012 01.55.32
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marfsime  @  31/03/2008 18:49:50
   7 / 10
Devo dire che le produzioni italiane non mi hanno mai fatto impazzire..ma questo giallo di Garrone merita sicuramente. Per carità non è un capolavoro..ma racconta una storia molto drammatica che si conclude con un epilogo forse un po' scontato ma tutto sommato adatto.

Voto:7

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/03/2008 15:50:18
   7½ / 10
Un film cupo ed inquietante,ritratto di esistenze laide,in cui anche la cornice dove queste si muovono appare estremamente tetra.Un luogo in cui il sole è sparito,dove le spiagge assomigliano più a discariche sovrastate da palazzoni figli dell’abusivismo edilizio,dove le campagne sono perennemente grigie ed ammantate da una nebbia implacabile.
Garrone utilizza un contesto opprimente per ritrarre la personalità dei suoi protagonisti.Ovvero sia un imbalsamatore affetto da nanismo e colluso con la camorra,un aitante e timido bel giovane e una ragazza dall’esistenza non certo irreprensibile.L’intreccio delle misere vite di questi personaggi si tingerà di un nero pece,tramutando un’amicizia ambigua in un dramma senza via d’uscita,dettato dall’egoismo e dalla brama di possedere anche quando non se ne hanno i titoli.
Il film, pur non essendo esente da pecche, risulta affascinante tanto quanto i suoi personaggi border-line,un po’ di manierismo in meno avrebbe maggiormente giovato alla pellicola che presenta anche qualche fase di stanca.
“L’imbalsamatore” rimane comunque un buon film,dotato di un ottima fotografia e sublimato dalla sgradevole presenza del bravissimo Ernesto Mahieux,affiancato da Valerio Foglia Manzillo e da Elisabetta Rocchetti,non proprio due attori dotatissimi eppure efficaci grazie alle loro peculiarità fisiche.
Il film è ispirato ad un fatto di cronaca nera avvenuto a Roma all’inizio degli anni ’90.

polbot  @  03/03/2008 11:36:38
   6½ / 10
Noir tosto.. più passa il tempo più i personaggi diventano morbosamente detestabili. Alla fine rimane un senso d'angoscia dentro..

the saint  @  18/02/2008 00:16:28
   2 / 10
ero stra -curioso di vedere sto film, ho pensato dai alla fine 50 voti e media del 7 potrebbe essere un bel film, invece............................2 david di donatello???????ma qui stiamo delirando o cosa???????????????????????????????????????????????
7 di media ad un film del genere, ??????
ma poi che genere è? il giallo non c'entra, noir?? mah , drammatico ??? forse... schifo?? forse più quello!!!
va bene che vogliamo rilanciare il cinema made in italy, ma se questo deve essere il frutto ,meglio non produrre niente, stare fermi per qualche annetto e non uscire con ste schifezze!!
ho voluto dare 2 e non 1 perchè ritengo che il mitico PEPPINO (ernesto mahieux) sia stato veramente bravo!
p.s vorrei sottolineare poi una cosa veramente squallida, però non ne sono sicuro:
ci sono dodici 10 di seguito, come è possibile?? (mi sembra alla seconda pagina dei commenti) secondo me sono stati dati dalla stessa persona, uno che sta dietro la promozione di sto film del cavolo suppongo...
ci sta che sia lo stesso GARRONE....
G
R
A
Z
I
E
ACCIDENTI GARRONE SE IL CINEMA ITALIANO è NELLE TUE MANI ALLORA SIAMO MESSI BENE........

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Ultima risposta 30/05/2008 13.52.43
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castelvetro  @  11/12/2007 01:21:43
   8½ / 10
Molto bello, riesce a catturarti per l'intera durata del film...!

Scena ormai cult quella in cui l'imbalsamatore va a letto con lui e lei...
Ottima la profondità nella fotografia e i leggeri richiami agli anni '60 nella soundtrack...

Piccolo capolavoro italiano degli ultimi anni

InSaNITy  @  28/10/2007 17:33:41
   7½ / 10
Che film torbido..torbido e angosciante.
Una delle cose che più ho apprezzato..è la veridicità dei dialoghi..dei gesti, delle situazioni. Nel senso che nei film, essendo essi finzione, spesso ne risentono anche la caratterizzazione dei personaggi, ciò che dicono, ciò che fanno, come lo fanno. Invece ne L'imbalsamatore no: ogni replica ad una battuta è ciò che davvero ci si aspetterebbe dalla realtà :

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Peccato solo che la spontaneità e la bravura di Mahieux non siano supportate dalle prestazioni degli altri due attori, che non sono proprio malvagi, ma spesso e volentieri si perdono dietro intonazioni forzate e un po' legnose..
Bella l'ambientazione, lo squallore di case in costruzione, cantieri, spiagge invernali, quartieri dormitorio avvolti nella nebbia che amplifica e fa da perfetta cornice alla cupezza dei personaggi, alla loro meschinità, alle malcelate intenzioni.. Un triangolo subdolo, pronto ad esplodere (o meglio implodere) come una bomba ad orologeria.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  28/08/2007 14:59:32
   7½ / 10
"L'imbalsamatore" è una pellicola che tarda a mostrarsi. Inizialmente, infatti, non si capisce distintamente quel che il film vuole raccontare, se una storia a sfondo mafioso o un qualcosa di drammatico/sentimentale e già in questo risiede parte del fascino di questo lungometraggio*. Lungometraggio che come colonne portanti, invece, ha delle atmosfere asfissianti, oltre che cupe, ed una colonna sonora particolarmente calzante.
L'unico limite è forse la recitazione di Manzillo che non convince affatto e che, anzi, rende alcune sequenze, dal punto di vista recitativo ovviamente, addirittura pessime. Peccato.

In ogni caso, comunque, un prodotto cinematografico più che convincente. Indubbiamente da vedere (e questo per la serie "in Italia qualcuno che sa fare del buon cinema c'è"... portarli in primo piano e preferirli a quegli scandali cinematografici che da noi continuano a ricevere consensi spaventosi, magari).


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1 risposta al commento
Ultima risposta 28/08/2007 15.01.15
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The Legend  @  13/05/2007 10:01:07
   7 / 10
Quando l'involucro, la confezione conta piu' del contenuto.

Perche' Garrone riesce a rendere un noir accattivante e seducente nelle forme, grazie all'ambientazione spettrale e all'atmosfera torbida e coinvolgente che avvolge l'intero percorso dei nostri protagonisti, partendo da una storia gracilina, frutto di una trama esile esile (un aitante ragazzo che preferisce la compagnia di un nano 50enne a quella di una splendida fanciulla a lui coetanea... ma dai!!!).

Il trio comunque funziona, nel complesso, anche se le prove offerte non mi sento di considerarle tutte allo stesso livello. L'interpretazione del Mahieux, suadente genio del male, e' quella di un attore navigato; meno apprezzabili quelle del Foglia Manzillo e della Rocchetti, soprattutto il primo si dimostra, in diversi momenti, poco spontaneo nella parte a lui assegnata.

Beefheart  @  06/05/2007 16:08:56
   7 / 10
Buon noir made in italy, una volta tanto ben fatto e ben interpretato. Si tratta il disagio sociale di tre personaggi, due uomini e una donna, fondamentalmente soli e non sempre ben consigliati, che incrociano le loro strade in un improbabile convivere dal precario equilibrio che finirà col dare origine ad una particolare serie di fatti e misfatti. Trama interessante e ben sviluppata, perfetta caratterizzazione dei personaggi ed ottima interpretazione degli attori (su tutti Ernesto Mahieux nel ruolo di Peppino "Profeta") ne fanno un film credibile, convincente, ben strutturato e funzionante.
Dallo squallido litorale casertano all'anonima e monotona pianura lombarda i fatti si susseguono senza tragedie, buonismi o forzature; scorrevole, essenziale e cinico mette in scena una grottesco dramma sentimentale dalle conseguenze estreme ma perfettamente verosimili. Valido.

davil  @  14/03/2007 11:20:19
   8 / 10
film davvero originale, bravissimo il protagonista

marco86  @  19/10/2006 13:21:09
   8 / 10
non è proprio il primo film di Garrone,ma è di certo quello che lo ha consacrato come regista.L'imbalsamatore è un film bellissimo,tutto incentrato sui personaggi delineati da una sceneggiatura deliziosa.nella parte gli attori protagonisti.
ma la cosa più bella del film è di certo la fotografia.da non perdere,perchè il cinema italiano ha ancora qualcosa da dire.

Titty@  @  29/08/2006 19:40:16
   3½ / 10
Film estremamente lento, vuoto, mal recitato con una banalissima trama mafiosa e omosessuale.

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/07/2008 13.12.27
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DJ_Fetish  @  28/07/2006 12:17:42
   6 / 10
Da emozioni contrastanti, e solo per questo meriterebbe la visione.
Fa parte di quella categoria di film "troppo brutti per non essere visti", e per brutto intendo solo fuori dai canoni del main stream.
L'hi visto una notte su rai 3, all'inizio pensavo fosse un documentario (!) era tardi ed ho dovuto registrarlo per vederlo fino alla fine.
E' così realistico da spiazzare, la recitazione a volte imbarazzante (la Rocchetti...perchè??) a volte magistrale (Mathieux), le immagini pefettamente oscure e angoscianti, la storia ti prende anche se forse è troppo diluita.
Il finale forse un po' affrettato, soprattutto rispetto al ritmo del resto.

INCUBO NOIR

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  27/07/2006 13:06:40
   7 / 10
Uno dei pochi film italiani che consiglio di vedere...e detto da uno che non apprezza molto il cinema italiano ha un doppio valore! Coinvolge progressivamente. Unico neo l'ultimissima parte, che si poteva fare meglio...un 7 comunque non glielo toglie!

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  14/07/2006 18:51:07
   7½ / 10
Ke vergognaaaaaaaaaaaaa.......... buuuuuuuuuuuuuuu......... buuuuuuuuuuuu x Marietto.......... buuuuuuuuuuuu......... un film kosì "kult" e non l'avevo ankora visto...... buuuuuuuuuuuuuuuu........ ma oggi ho voluto- FINALMENTE !!!!- kolmare 'sta lakuna cinefila e direi ke........ ho fatto proprio bene.....si si si :-).
Devo ammettere ke PRIMO AMORE, ovvero il sekondo Garrone's movie, mi è piaciuto molto dippiù, ma anke questo ha notevoli pregi....... innanzitutto la recitazione, visto ke tutti e tre i protagonisti so' 'o mostro (soprattutto Ernesto Mahieux, cioè il nanetto)....poi la storia kon quest'atmosfera ambigua e anke un po' torbida about il triangolo Peppino-Valerio-Deborah.....e non dimentikiamoci l'eccellente fotografia, d'un "lividume" senza precedenti.....
Sinceramente ero indeciso tra il 7 e mezzo e l' 8, ma alla fine ho deciso per il voto più basso perkè
1) non è riuscito a regalarmi i brividi ke mi ha dato PRIMO AMORE
2) in un paio di momenti l'ho trovato un filino filino lento......
forse, rivedendolo, mi pentirò e mi akkorgerò ke meritava un 8 pieno....ma vabbe'......konfermo il 7 e mezzo e non se ne parla più
ma non ditelo ad Irene.....ehehehehehh....questo è un suo "cult" assoluto e se sapesse ke gli ho dato un voto quasi "medio" bestemmierebbe in kroato kon sottotitoli in bretone......ehehehehh....quella già sta inkazzata perkè Jesus se ne va a Londra......ehehehehehheh.....

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  15/06/2006 23:46:35
   8 / 10
Livido, cupo, con una fotografia quasi da asettica sala operatoria eppure tutta fatta di ombre. Trama essenziale, personaggi che mettono addosso un'inquietudine che non abbandona nemmeno dopo la fine del film.
Garrone è un regista estremamente interessante e lo dimostra appieno in questa prima sua realizzazione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/07/2006 19.02.25
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albyhfintegrale  @  02/01/2006 17:22:08
   1 / 10
ahhhhhhhhhhhhhhhhh ke brutttttttttoooooooo!!!!!!!!!!

dopo tutti i commenti positivi credevo kissà ke, invece mi son trovato davanti ad uno dei più brutti film ke abbia mai visto!

storia orribile

attori incapaci

tempi morti.....

insopportabile

puà, puà!

nn capisco xkè ogni volta ke c'è un film italiano si cerca di valorizzarlo anke se nn merita: va bene il nazionalismo, ma qui si esagera!

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/08/2014 22.01.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/12/2005 15:46:52
   7½ / 10
molto interessante e ben recitato...verso la fine vira nell'horror, cosa che raramente capita nel cinema italiano. Bravissimo il protagonista, notevole la fotografia, inquietante e profonda la storia.

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