lincoln regia di Steven Spielberg USA, India 2012
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lincoln (2012)

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locandina del film LINCOLN

Titolo Originale: LINCOLN

RegiaSteven Spielberg

InterpretiDaniel Day-Lewis, Joseph Gordon-Levitt, Tommy Lee Jones, Sally Field, James Spader, David Strathairn, Tim Blake Nelson

Durata: h 2.30
NazionalitàUSA, India 2012
Generebiografico
Al cinema nel Gennaio 2013

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Trama del film Lincoln

Steven Spielberg dirige un biopic sul sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America, Abraham Lincoln. Basato sul best seller Team of Rivals, scritto dal drammaturgo Tony Kushner, il film è incentrato sullo scontro politico tra Lincoln e i potenti uomini del suo gabinetto per l'abolizione dalla schiavitù degli afroamericani alla fine della Guerra civile. In un paese diviso dal conflitto e dai grandi venti del cambiamento, Lincoln persegue una linea d'azione volta a far finire la guerra, unire la nazione e abolire la schiavitù. Grazie alla sua moralità e alla feroce determinazione che scaturisce dal desiderio di ottenere il successo, le scelte del presidente muteranno il destino delle generazioni a venire.

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Voto Visitatori:   6,36 / 10 (83 voti)6,36Grafico
Miglior attore protagonista (Daniel Day-Lewis)Miglior scenografia (Rick Carter, Jim Erickson)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attore protagonista (Daniel Day-Lewis), Miglior scenografia (Rick Carter, Jim Erickson)
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
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Voti e commenti su Lincoln, 83 opinioni inserite

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Boromir  @  15/01/2024 22:42:04
   8 / 10
Steven Spielberg che torna sui passi di Amistad, partendo dalla biografia di Lincoln scritta da Doris Kearns Goodwin. Si narrano i quattro mesi finali della vita del 16esimo presidente americano, quelli in cui la lotta politica alla schiavitù avrebbe condotto alla "legge più importante del XIX secolo" e posto un tassello fondamentale nella costruzione della moderna democrazia. Il commediografo Tony Kushner ha il gran merito di ricordarci quanto quella stessa democrazia sia stata edificata su corruzione e spargimento di sangue lasciando gli orrori della Guerra di Secessione sullo sfondo, restituisce tutte le idiosincrasie del Lincoln privato che trapelano dai suoi discorsi alla nazione, illustra intrighi e dibattiti in un crescendo di dialoghi pregiati e partecipazione emotiva che confluisce nella bellissima scena madre del voto. Una struttura narrativa a prova di bomba, insomma, su cui le minimali arie williamsiane della colonna sonora, l'intrasigente mimesi di Daniel Day-Lewis (che guida un cast da capogiro), i chiaroscuri di Kaminski e il polso registico maturo di Spielberg possono sintetizzare la precisione assoluta di una vera e propria sinfonia di musica e immagine.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  08/01/2023 19:49:26
   7½ / 10
Sinceramente non so se "Lincoln" costituisca il primo capitolo di una sorta di trilogia sulla memoria americana assieme a "Il ponte delle spie" e "The post". Di certo è un gran bel film, tecnicamente ineccepibile, ma per assurdo venuto peggio rispetto ai due successivi e nonostante un DDL come al solito in stato di grazia.

krystian  @  06/04/2016 10:25:51
   8½ / 10
A me è piaciuto.
Lo ammetto, è un filmone pesante, lentissimo, scuro e imbottito di verbosi dialoghi, tuttavia sono riuscito a seguirlo nella sua interezza senza problemi, anche stregato dalle magnifiche interpretazioni del cast. La voce di Lincoln mi ha lasciato un po' perplesso (difatti avevo quasi il terrore che a Sally Field avessero affibbiato la voce di Valeria Marini!!!!!) ma va be', si riesce lo stesso ad apprezzare.
Devo sottolineare la meticolosissima cura per la scenografia e la sublime fotografia che tuttavia, a mio parere, erano eccessivamente buie e con toni scurissimi (qualche cromatura in più non avrebbe nuociuto, i pochi esterni sono dei capolavori).
Per apprezzare suddetta pellicola bisognerebbe visionarla con la mentalità di star per guardare un film storico e al limite del documentaristico-biografico, non un sensazionale e iper coinvolgente action movie del tipo Batman, Man of Steel o Jurassic Park.

Thorondir  @  15/03/2016 18:08:13
   6½ / 10
Spielberg come sempre tende a sbrodolare nel patriottismo più facilotto e lo fa anche con Lincoln, dove porta sul grande schermo uno dei momenti più importanti per lo sviluppo della nazione americana. Il film vive di alcune cose imprescindibili: le interpretazioni attoriali (Day Lewis monumentale come sempre) e ottimo anche Lee Jones e si avvale di una scenografia e quindi di una ricostruzione storica, che come sempre con Spielberg è attenta ai minimi dettagli e realistica. Tutta la vicenda storica è quindi trattata molto puntigliosamente, ma il vecchio vizio di dover per forza "celebrare" e non solo narrare è insito in Spielberg e non può farne a meno. La realtà dei fatti ci dice come sul tema ci fossero molte più divisioni di quante il film ne mostra, perchè sembra che i repubblicani erano a favore dell'abolizione e i democratici contrari. Diciamo che la realtà era un po' più complessa. Ma il grande difetto del film è il suo essere verboso fino allo sfinimento e le parole non riescono a rapire lo spettatore, perchè la vicenda è nota e il finale anche. Due ore e mezza che si perdono e che spesso di avvitano su loro stesse producendo una sequela infinita di nomi e risvolti che ammorbano il film all'inverosimile. A ciò si aggiunge la scelta (per carità elegante) di girare quasi tutto in interni, a mo' di noir anni '40, ma seppur la regia risulti classica e delicata nei suoi movimenti di macchina (trionfano i primi piani) il film si perde nel suo voler ricalcare la politica. Ed ecco che nonostante i nomi in campo, nonostante la ricostruzione e l'atmosfera, nonostante chi c'è dietro la macchina, Lincoln alla fine risulta un sublime esercizio di stile dai tratti profondamente noiosi.

Rollo Tommasi  @  22/06/2015 15:22:52
   7½ / 10
I grandi temi della retorica umana sono i preferiti di Spielberg. Il famoso regista americano non poteva lasciarsi sfuggire la narrazione dell'epocale avvenimento dell'abolizione della schiavitù e la cessazione della sanguinosa Guerra di Secessione, anche solo per completare un messaggio non compiutamente apprezzato con il precedente Amistad.
Spielberg è un perfezionista, impermeabile al dono della sintesi, che incornicia le sue pellicole con un'ulteriore pellicola di orgoglioso nazionalismo. il film abusa di vibrazioni nazionaliste: sfilate di trombe e bandiere americane, soldati neri che recitano discorsi sui massimi sistemi politici, caduti in guerra ammonticchiati come in un quadro caotico di Delacroix, il primogenito di Lincoln che rivendica il proprio diritto di coscrizione militare, eccetera.
Un film che si veste di documentario storico, proponendo una cronaca dettagliata ed un pruriginoso dossier sui singoli passaggi, limpidi e meno limpidi, che hanno determinato l'approvazione del Tredicesimo emendamento alla Costituzione americana per abolire la schiavitù: se lo spettatore non è preparato ad un simile supplizio, ai tempi dilatati come nell'attesa della fine di una guerra, ai sofisticati aneddoti presidenziali, ed ad un certa dose di compiacimento nella sceneggiatura, allora Lincoln risulterà insopportabile.
Adeguatamenti preparati a questo, essi potranno apprezzare invece le innumerevoli virtù che sa offrire la qualità del film: - una ricostruzione storica talmente precisa ed accurata che ti proietta dentro ogni segreta stanza del set; - una recitazione mostruosa dell'intero cast (in cui addirittura anche il mediocre Lee Pace riesce ad impressionare; menzione speciale anche per Sally Field); - la sceneggiatura è quasi sempre brillante; - la scenografia, che ha meritato il Premio Oscar, è superlativa; - la sorprendente ammissione di ignoranza cui qualcuno (tipo la sottoscritta) si dovrà confrontare: i democratici erano favorevoli al mantenimento della schiavitù mentre i repubblicani no...

Film capace di trasmettere un'emozione insolitamente umana: la giustizia che rintocca in quell'aula del Congresso fa rabbrividire.
"Quest'uomo adesso appartiene alla leggenda" la frase che ne sancisce il commiato.

Valgono da soli il prezzo del biglietto i personaggi di Tommy Lee Jones e di James Spader.


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DarkRareMirko  @  10/05/2015 11:56:44
   7½ / 10
Condivido la maggior parte delle critiche espresse in rete: film lungo e più o meno lento, ottimamente recitato e abbastanza attiennete ai fatti storici.

Praticamente una lezione di storia filmata, un film didattico; altro che professori, servirebbe questo approccio nelle scuole.

Manca il tocco magico che Spielberg ha messo in alcune sue opere (Schindler's list, A.I., Salvate il soldato Ryan), ma il film si segue ed interessa.

Mainstream ma poco spettacolare, interessante ma non troppo avvincente, va visto con un certo spirito; comunque un film dalla parte dei buoni, credo.

Discreta ricostruzione storica, ma per lo più si vedono spesso interni più che esterni; meritato Oscar a Day-Lewis (il suo terzo).

Goldust  @  30/03/2015 09:07:54
   6½ / 10
Pesante è pesante ma non si può sottacerne l'eleganza scenografica, la regia avvolgente, la prova da fuoriclasse fornita da Daniel Day-Lewis e da Tommy Lee Jones. E' comunque molto meno emozionante di quanto mi sarei aspettato.

Ape1  @  06/12/2014 13:01:02
   9 / 10
Un film notevole su una vicenda rilevante, recitato benissimo.
Vale assolutamente la pena, non fosse altro per l'importanza della storia, dell'uomo rappresentato e degli attori top che recitano benissimo. Il regista ha fatto un grande lavoro.
Astenersi amanti dello sparatutto o che si addormentano dopo un minuto di dialogo, buttate soldi e tempo. Questo è necessariamente un film di dialoghi, ma non vuoti come quelli della nostra politica, con i dialoghi "noiosi" Lincoln e chi è stato al suo fianco hanno fatto la storia

Filman  @  15/06/2014 23:11:56
   7½ / 10
Dal lucido ritorno della maestria classicista di Spielberg, la solida e quadrata essenza filmica di LINCOLN sfolgora la sua presenza con una concisa e ponderata riproposizione storica, politica e sociale, caratterialmente in grado di incorniciare tematiche umanitarie pur accentrando l'attenzione sui protagonisti e le loro virtuose personalità.
L'edificazione costante, quasi matematica, della pellicola, fluidificata da dialoghi attitudinali, affrescata con flemmatica grandiosità e sviluppata con esigua laboriosità, caratterizza un film narrativamente segmentato, composto da sequenze di calibrata consistenza espressiva e da scene fredde e dal trattenuto mordente, fini ad una conclusione rassegnata.
Il contegno pratico della narrazione storiografica dell'opera di Spielberg in questione, pur ponendo ai propri piedi un granitico piedistallo di celebrazione Americana, previene taluni possibili e poco concepibili esagerazioni, lasciando spazio a passionali discorsi storico-politici, tuttavia parallelamente riflessivi, e a figurazioni dai toni smorzati ma monumentali.

Tambo90  @  23/05/2014 16:24:26
   7 / 10
Lincoln di steven spielberg, devo dire che aspettavo di più, l'avrei preferito con una altra impostazione, meno riprese strette con primi piani, meno chiacchere infiniti monologhi, manca il ritmo e il dovuto coinvolgimento.
Non mi ha coinvolto mai a pieno se non in alcune occasioni nella parte finale, la parte del voto ad esempio, avrei inserito più scene di guerra invece che farla in modo cosi marginale, a volte i dialoghi sono troppo veloci e intricati, si fa quasi fatica a seguirli e alla fine ho avuto la tentazione di mandare avanti o anche di spegnere il film che non è una bella cosa, mi sono stufato ma meno male ripeso un po nella parte finale,
In definitiva troppo verboso e "spento" privo di phatos, grazie alla parte finale li do un 7 tondo, ma per quanto mi riguarda, un film trascurabile inondato di premi perchè secondo me non c'era di meglio, dovevano pur dare qualche dare oscar no ?......

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Giovans91  @  04/02/2014 20:24:52
   8½ / 10
Spettacolare pellicola, diretta da uno dei più grandi maestri di Hollywood, Steven Spielberg.
Spielberg si dimostra, dopo aver girato numerose pellicole di alto livello, ancora di essere un regista esemplare. E' riuscito a raccontare alla perfezione, su una durata di circa 2h e 30min, l'intera vicenda che riguarda il famoso emendamento che permetterà l'abolizione dalla schiavitù degli afroamericani, il quale vede coinvolto il presidente degli Stati Unito D'America, Abraham Lincoln.
Il film ha tanti dialoghi, ma sono così coinvolgenti e ben interpretati che la trama scorre benissimo senza annoiare, si riesce ad arrivare fino alla fine senza problemi. Questa è la vera potenza del film!
Tutte le interpretazioni del cast sono eccellenti, ma in particolar modo quella di Daniel Day-Lewis che interpreta il presidente degli Stati Uniti d'America. Lui è la marcia in più del film. Riesce così bene ad immedesimarsi nel personaggio che è praticamente uguale all'originale! Un attore straordinario, che qui gli è valso l'Oscar come miglior interpretazione dell'anno!
Film tecnicamente impressionante, ci sono bellissimi primi piani su tutti gli attori, che permettono di creare maggiore credibilità e spessore al personaggio interpretato.
Quasi tutte le sequenze, sono girate in interni (Casa Bianca e nell'aule di tribunale), ma le poche scene in esterni sono veramente di notevole impatto visivo, memorabili.
La bellissima colonna sonora composta da John Williams e l'ottima fotografia e scenografia completano al meglio questo straordinario film.
Il film che Steven Spielberg avrebbe voluto girare da molti anni… Un grandissimo omaggio a una figura affascinate, che è Abraham Lincoln.
Una media veramente scandalosa, per un film che è un CAPOLAVORO!

DogDayAfternoon  @  06/10/2013 16:38:05
   6½ / 10
Un film storico è sempre un azzardo, bisogna trovare il contrappeso tra un giusto approfondimento e fedeltà storica agli eventi senza perdere di vista l'intrattenimento, motivo principale per cui una persona va al cinema o guarda un film. La strada intrapresa da Spielberg sembra andare in direzione della prima alternativa: il regista non è certo da biasimare, ma qui si va davvero troppo nel dettaglio, monologhi e dialoghi infiniti nonché pesanti e a volte difficili da seguire fanno spesso cadere l'attenzione specialmente nella prima metà del film. Non tutto è da buttare, anzi, soprattutto nel finale qualche dialogo interessante scappa e pure l'argomento è interessante. Daniel Day Lewis non mi è sembrato granchè sinceramente, anche se averlo visto con l'orribile doppiaggio italiano sicuramente ha influito sul mio giudizio.
Molto probabilmente per apprezzare pienamente questo film è bene prima leggersi qualcosa sull'argomento.

Botticciolo  @  08/08/2013 01:11:47
   7 / 10
Film davvero ben fatto. Ottima regia, ottime interpretazioni, ottima ricostruzione degli eventi. Nient'altro da aggiungere.

leonida94  @  02/08/2013 18:55:01
   6½ / 10
Troppo facile dire: "Prolisso e noiosetto", schiaffando un cinquazzo.
Direi che prima di tirare concusioni bisogna stimare il lavoro nel suo complesso.
E' vero, la parte iniziale fatica a carburare e la sceneggiatura ricca di dialoghi, a tratti anche poco comprensibili, non aiuta un film che di per se presenta un rito lento e poco incalzante.
Ho trovato inoltre il doppiaggio di Day-Lewis inappropriato per un personaggio carismatico come Lincoln e il ruolo di alcune figure poco chiaro.

Ci sono però anche punti di forza: la parte centrale della pellicola, in cui fuori e dentro la camera si combatte con la parola per l'abolizione alla schiavitù è appassionante e molto interessante, riuscendo a far pensare non poco lo spettatore.
Alcuni dialoghi, soprattutto alcuni monologhi del presidente, sono veramente belli e profondi e spesso strappano anche un sorriso.
Inoltre mi ha piacevolmente sorpreso il fatto che l'americanissimo Spielberg ha abbandonato per una buona volta quella sua retorica posticcia che tanto risalta nei suoi lavori più commerciali.
Ottima la fotografia, i costumi e il cast, per un lavoro più che sufficiente.

"Come posso credere che tutti gli uomini siano stati creati uguali, quando davanti a me vedo la carcassa maleodorante del gentiluomo dell'Ohio a prova che alcuni uomini sono stati creati inferiori ! Provvisti dal creatore di scarsa intelligenza, impermeabili alla ragione, con freddo pallido liquame nelle vene, cosi viscido e abbietto che il piede di un uomo non riuscirebbe a schiacciarvi, eppure perfino voi, voi inutile e indegno, dovreste essere trattato ugualmente di fronte alla legge !"

Crazymo  @  12/05/2013 20:07:22
   7 / 10
Non malaccio questo film di Spielberg, i punti a suo favore sono vari: un'ottima fotografia soprattutto in esterni, delle ottime interpretazioni anche se non capisco l'oscar a Day-Lewis... le scene in cui è in risalto si contano su una mano, l'ho preferito nel recente Il petroliere... lì era veramente perfetto. Fantastici tutti gli altri attori, apparte un Gordon-Levitt un pò fuori luogo, magnifiche le scenografie e non male le musiche di John Williams, seppur di semplice contorno al tutto. La regia di Spielberg è praticamente perfetta, ma è appunto questo suo perfezionismo classico che non dà al film quella marcia in più che meriterebbe, ci sono un paio di momenti (in esterni come già detto, e nella scena di battaglia iniziale) in cui viene in risalto la sua bravura, soprattutto nella scena della vittoria di Lincoln al parlamento in cui veramente mi sono immerso nel film, un montaggio frenetico, una regia veloce e una bellissima contrapposizione fra il Lincoln riservato e il Lincoln pubblico, è in quel momento che la vera bravura di Spielberg è venuta a galla; per tutto il resto del film si assiste ad un'eccessiva verbosità, quasi sempre i dialoghi girano attorno alla solita solfa e diventano sempre più ispidi e meno interessanti, tant'è che si perde quasi la voglia di stare ad ascoltare ciò che dicono gli attori, infatti a mio parere le scene migliori sono quelle (poche) in cui predominano gli sguardi e il silenzio. Senz'altro la parte migliore sono i minuti finali, anche se dopo la vittoria io avrei chiuso il tutto senza dilungarmi per altri 20 minuti buoni... bellissime le scene in cui viene mostrato l'orrore della guerra in tutta la sua crudezza, una bella mossa da parte di Spielberg, anche se queste scene mettono in risalto un altro aspetto che domina in tutto il resto del film e che è il suo vero problema: si rischia troppo poco, si rimane troppo sul chi va là, si rimane un pò troppo nel formale ed il tutto risulta un pò troppo distaccato... Tarantino col suo post-modernismo parlando sempre della schiavitù ha fatto molto di meglio rischiando molto di più, e mi viene in mente anche Gangs of New York di Scorsese in cui il tema viene trattato di sbiego ma comunque in modo molto interessante, ma sono stili, c'è poco da fare... ma Spielberg ha fatto film come Duel e Lo Squalo, non dimentichiamocelo... quel suo lato feroce in alcuni aspetti emerge, in altri dà vita ad un film per buona parte spento e fatto di dialoghi annaquati e poco interessanti; comunque ribadisco, non è un disastro, è un film di media fattura, e fa piacere che Spielberg non abbia per niente calcato la mano sul patriottismo, analizzando con una certa neutralità il tutto. Azzeccate anche un paio di scelte ironiche, le più gustose del film. Un film che si dimentica in fretta, fioco, con poco spirito... ma non mi ha disgustato... un film discreto, soprattutto tecnicamente; assurde le nomination agli oscar.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  04/03/2013 23:12:55
   9 / 10
Poche scuse. Materia incandescente per un americano vero, il film ne esce alla grande. Nessuna retorica, nessuna concessione allo stereotipo di Lincoln asceta. Una delle più importanti sliding door nella storia americana (e non solo) descritta con grande leggerezza. Tutto gira come un orologio malgrado l'enorme sforzo produttivo. Dedicato a chi interpreta la politica come un elenco di cose da fare da qui all'anno prossimo. Ebbene sì, ci sono anche oltre oceano. Cuore, pancia e cervello: ogni cosa al suo posto

dryice  @  26/02/2013 20:54:24
   7½ / 10
Film ben fatto!!L'inizio si, è un pò lento, ma comunque....da vedere!!!

_20d_  @  24/02/2013 19:54:55
   7½ / 10
Film girato molto bene, molto curato, impeccabile nei dettagli dalla ricostruzione storica alla sceneggiatura mai pesante o fuori luogo ma perfettamente centrata.
Racconta la battaglia di Lincoln per l'abolizione della schiavitù e non la sua biografia completa, una battaglia combattuta all'interno contro gli avversari politici più che contro la confederazione Sudista. In tutto questo nel conflitto morale di questo passaggio storico si poggia la forza e il coinvolgimeno emotivo di questo film.
Un opera girato da uno dei maestri del cinema che solo pecca a un certo punto di una lentezza nello sviluppo della trama e complice anche la lunghezza di 2 ore e mezza rende il film a tratti, solo a tratti, un pò pesante. Per questo il mezzo punto in meno e non l'8 che avrebbe meritato.
Spettacolare e per me naturale candidato all'Oscar Daniel Day Lewis nella parte di Lincoln.
Film che mi sento di consigliare a tutti, assolutamente da vedere.

mauro84  @  24/02/2013 18:55:04
   8 / 10
giusto in procinto della grande serata degli Oscar.. chissà se lo vince.. mi son visto finalmente sto film, in una giornata di neve.. rilassa tanto e fà viaggiar nel tempo.. nel dramma della guerra dell'indipendenza in america tra nord e sud.. tra bianchi e neri.. una sorta di eccellenza storica per raccontar la tratta degli schiavi.. la loro libertà e la loro parità! superbo in location e costumi
Questi son i film americani che vogliamo!

Daniel Day-Lewis.. unico.. strepitoso.. eccellente.. lo conoscevo poco come attore ma son riuscito a valutarlo appieno.. merita la candidatura all'oscar!

Steven Spilberg che dire.. un regista che passo dopo passo vuole rimaner sempre di + nella storia del cinema.. ogni film che ne trae punta ad un oscar.. qualcuno dei suoi attori puntan a premi.. come si fà a stare in un futuro senza lui? superbo!

Per gli amanti dei film drammatici\storici è da vedere!

marcodinamo  @  22/02/2013 10:51:32
   7 / 10
Interessante ma decisamente troppo "verboso"

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/02/2013 12:53:46
   6½ / 10
Spielberg torna sul grande schermo con uno dei personaggi più importanti per la storia degli Stati Uniti.
Il suo Lincoln parte in maniera pesante e troppo didascalica per poi approdare ad una parte centrale molto interessante e ad un finale forse tirato eccessivamente per le lunghe.
Il problema principale di questo film è nella sceneggiatura; infatti ci sono punti quasi incomprensibili: il monologo della moglie al ricevimento, le attenzioni date al personaggio interpretato da Gordon-Levitt totalmente ai margini della storia e altri ancora.
Bella la fotografia e anche i costumi.
Grandioso il cast, da Day-Lewis a Sally Fields e Tommy Lee Jones.
Operazione non completamente riuscita.

Spera  @  14/02/2013 13:11:36
   6½ / 10
Molto, molto conflitto dentro di me. Non avrei mai pensato di dare un voto più basso che a Django Unchianed ma devo dire che nonostante io ami Spielberg anche lui ha preso una grossa cantonata sbagliando, a mio avviso, un film che tratta temi importanti sulla storia americana, la guerra civile tra nord e sud e il problema dello schiavismo nero. Un soggetto ricchissimo su cui si potevano ampliare molteplici spunti che invece non sono stati neanche toccati.
Ero sicuro che Spielberg avrebbe trattato il tema con il dovuto peso perchè come dicevo in Django di certi argomenti non se ne può parlare ridendo e scherzando. Certo Spielberg poi ci mette sempre dentro una buona dose di retorica che però ci piace così perchè lo fa bene. In questo film però c'è qualcosa di diverso, non affronta la tematica e la messa in scena con la sua solita maestria nel raccontare per immagini ma rimane piatto senza mai emozionare come invece aveva fatto in Schindler's list. Il film è scenograficamente molto bello, i costumi e si respira davvero la fervente atmosfera socio-politica di quegli anni. La fotografia bellissima fanno del personaggio di Lincoln quasi una figura mitica, la sua pacatezza e la sua sicurezza danno il giusto slancio all'America che sarà. Non ho però capito la scelta di Spielberg di tralasciare completamente l'aspetto della guerra, dell' "azione" in generale e soprattutto la condizione degli schiavi neri. Per l'80% del film si parla del 13° emendamento ma praticamente non si vede un nero se non per pochi attimi in un paio di scene, non se ne parla, non si denuncia la loro condizione. Stessa cosa per le fasi salienti della guerra tra nord e sud. Troppo povero rispetto questi punti di vista. Queste scelte rendono il film un polpettone davvero difficile da digerire dove non ci sono pause al dialogo. Il tutto è interamente incentrato sulla questione politica e il film viene raccontato dietro alle scrivanie di questi uomini che decidono il futuro del "nuovo mondo". Ciò rende il film lento e ripetitivo, privo di una parte importante della storia che accadde in quegli anni. Se devo essere sincero a un certo punto la noia ha prevalso. E con Spielberg è una cosa che non vorrei mai fare. Attori bravi, soprattutto Lewis. Certo è che con l'arte del doppiaggio che abbiamo in Italia la voce di Lewis è stata una scelta pessima, come rovinare un personaggio che avrebbe potuto essere perfetto. Davvero rammaricato di dare meno a questo film che a Django Unchianed ma la noia è stata veramente grande, non posso dargli di più. Mi spiace Steven ma i tempi di Schindler's sono ormai lontani e lo schiavismo, la guerra, il sangue, la disperazione e molto altro meritavano un posto d'onore in questa pellicola.

mark0  @  12/02/2013 19:04:50
   9 / 10
Se devo esser sincero è stato più interessante di quanto pensassi, è un buonissimo prodotto con un cast non indifferente ed è girato con un'accuratezza davvero sorprendente… oltre le aspettative…

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  12/02/2013 17:12:18
   6½ / 10
Resto in linea con la media voti.
Il film é politicamente molto bello, certo che un pizzico di scene in piú sulla guerra tra Nord e Sud potevano regalarcele.
Per il resto credo sia impeccabile e molto ben ricostruito.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  10/02/2013 22:51:02
   7 / 10
Interessante è il termine che mi viene in mente a ripensare a questo film. Sicuramente mette in luce aspetti mai indagati di quell'importante momento storico e del personaggio di Lincoln (anche se, come al solito, andando a leggere la realtà dei fatti, questo risulta tutt'altro che un documentario accurato). Visivamente, invece, tutto è ricreato meticolosamente come ci si può aspettare da Spielberg e, soprattutto, dal solito, grandissimo Day-Lewis. Detto questo, però, devo dire che il film non entusiasma quasi mai. E'tutto molto spento e distante (a parte qualche scena che, però, non è sufficiente a coinvolgere più di tanto). L'unica nota in tanto grigiore è Tommy Lee Jones! Un film fatto per raccattare Oscar, nel suo esaltare la già sacra figura di Lincoln (che, per inciso, fino a 1 anno dalla sua morte non era neanche convinto di appoggiarlo il famoso emendamento)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/02/2013 19:01:08
   7 / 10
Beh a voler stuzzicare il mio senso critico la prima ora di Lincoln è (quasi) insostenibile: verbosa didascalica cameristica farebbe rimpiangere qualsiasi fotogramma del Che di Siodelbergh (un quasi-capolavoro). Troppo romanzesco l'apporto di Spielberg alla figura del presidente americano, troppo aneddottistico e troppo idealista, sembra un'incrocio tra un prudente liberale e un democratico "scientifico" difensori dei dogmi prima che dei diritti umani. Poi il film prende una piega diversa, con diversi colpi d'ala che non ti aspetti. Tipo l'americano che confessa candidamente "sono pieno di pregiudizi" (!!!) e la sequenza - bellissima - del figlio di L. mentre assiste sconvolto alla sepoltura degli arti recisi all'esterno di un'ospedale da campo, o ancora la requisitoria "opportunistica ma necessaria" di Tommy Lee Jones (straordinario come sempre): sono dei gran bei pezzi di cinema anche perchè Lincoln non ha grossi difetti sul piano tecnico, ma sul piano dei contenuti certamente sì. Per quanto si soffermi sulla necessità di liberare una razza dalla schiavitù o in particolare sull'uguaglianza razziale imposta dalle leggi divine, non riesce a estinguere una certa ambiguità. Il fondamento per cui l'America di oggi è composta da 50 stati dove le diversità culturali e sociali sono indiscusse prevale su quel terreno minato che è la democrazia (tutti sono uguali o tutti sono diversi?).
E va cmq. detto in difesa del film che Spielberg riesce abbastanza a controllarsi senza prevaricare con le sue forzature salvo un epilogo dove alla voce "libertà" si oppone una risposta definitiva di almeno 100 anni, proprio davanti all'ottusità di un popolo sovrano.
I Wachewsky ("Cloud Atlas") hanno osato di più, in questa direzione. Ma tanto vale apprezzare la linea di Spielberg e l'amara consapevolezza che ogni diritto viene vinto espugnato e confermato all'ombra della vita o della morte

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/03/2013 16.29.41
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  07/02/2013 13:28:50
   6 / 10
Spielberg tira un rigore a porta vuota e prende un palo clamoroso. Sì perché "Lincoln", oltre ad avere un bel soggetto di partenza, è un film tecnicamente ineccepibile: bella regia, bella fotografia, strepitoso cast di caratteristi (James Spader poi è irriconoscibile). Solo che la sceneggiatura è improponibile.

Ora, salvo la parte centrale del film con la corsa ai voti e relativa votazione sul 13° emendamento, tutto il film è del tutto privo di ritmo, con scelte di sceneggiatura sciatte e superflue (il ruolo della moglie è suggerito ma non approfondito; il personaggio di Gordon Levitt è del tutto marginale, un completo corpo estraneo; la scena con la festa in cui la moglie fa un monologo contro Stevens è incomprensibile) e dialoghi di una teatralità che alla fine risulta stucchevole.

Nota (di demerito) a parte per il doppiaggio. Ora, tu hai il miglior attore vivente che (vuoi o non vuoi) interpreta il ruolo di uno dei più famosi presidenti USA in uno dei più attesi film della stagione, forte di 12 nomination all'oscar. Un attore che negli ultimi film era stato doppiato da Francesco Pannofino viene adesso affidato a Pierfrancesco Favino, un bravo attore, per carità, ma imbarazzante, pessimo doppiatore. La voce fasulla e strascicata che tenta di conferire a Lincoln è un fastidio per le orecchie, per tutto il film sembra che Lincoln si limiti a muovere le labbra e che ci sia qualcuno fuori campo che gli faccia il verso. L'unico altro film a memoria mia con un doppiaggio tanto scadente era il Cavaliere oscuro - Il ritorno, con Timi che "doppia" Bane. Una cosa indecente. Ed il bello è che la cosa viene pubblicizzata in pompa magna come primo titolo di coda del film. Invece di vergognarsene.

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Ultima risposta 09/02/2013 13.18.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/02/2013 10:49:12
   7½ / 10
Biopic basato sui febbrili mesi che precedettero la ratifica della legge sull'abolizione della schiavitù. Ovvero il celebre 13° Emendamento con l'obiettivo puntato su Abraham Lincoln, 16° Presidente degli Stati Uniti e primo sostenitore di quella strenua lotta mirata a rendere l'America un paese in cui la parola democrazia avesse davvero un senso.
La guerra di Secessione con il suo terrificante tributo di sangue si srotola in parallelo alle sorti di questa rivoluzionaria abrogazione, il conflitto è legato strettamente al dibattito che tra colpi bassi di varia natura si scatena nel Congresso. Il termine prematuro della guerra significherebbe mandare in fumo il tentativo di liberare gli schiavi, per questo motivo Lincoln si muove in perfetto equilibrio tra le corruttibili fazioni, non sempre con metodi ortodossi, inseguendo entrambi gli obiettivi e cercando di limitare i danni.
Spielberg offre un ritratto lontano dalla mera venerazione e soprattutto scevro, almeno in parte , della consueta retorica a buon mercato che spesso satura i suoi lavori. Complice un sempre bravo Daniel Day-Lewis ( anche se Tommy Lee-Jones è ancor più degno di lode) l'uomo raccontato è affascinante, arguto e mirabilmente abile nell'arte oratoria, ma anche tormentato e in perenne conflitto con i suoi fantasmi. L'angoscia per i 600.000 soldati rimasti sul campo e la sofferenza celata per la morte del figlio Will, oltre alle enormi responsabilità che finiscono con l'incidere sul suo ruolo famigliare, costruiscono un ritratto umano credibilmente poliedrico.
La pellicola è un fitto susseguirsi di dialoghi con scene d'azione limitate ai primissimi minuti con la condanna degli orrori bellici questa volta quasi sempre fuori campo ma non per questo meno incisiva. Di grande impatto la sequenza dei cadaveri accatastati a Petersburg, laddove Lincoln per la prima volta comprende l'immane prezzo pagato dal suo paese, con il terribile scenario di morte a intensificare il senso di colpa che verrà poco tempo dopo cancellato dal famigerato attentato.

TheGame  @  05/02/2013 17:09:25
   7 / 10
E' uno Spielberg ritrovato che richiama formalmente il Cinema classico quello che qui pone l'accento sulla portata dell'evento storico, piuttosto che sul biografico, privo di spettacolarizzazione e che esalta la narrazione e la sua presa emotiva, pur non risparmiando cadute nel dozzinale e nel didascalico. Lincoln in definitiva è il riflesso del Cinema americano moderno.

Marvin  @  05/02/2013 14:40:08
   7 / 10
Probabilmente è un film che può essere apprezzato meglio da un pubblico americano, o particolarmente ferrato in materia di storia americana. In ogni caso bel film, forse un po' lento ad ingranare, ma non noioso. Meritatissima la candidatura di Daniel Day-Lewis, ma terribile la sua voce nella versione italiana...

Strix  @  05/02/2013 03:06:08
   6½ / 10
Tutto sommato mi è piaciuto, ma è stato molto al di sotto delle mie aspettative. Lunghezza eccessiva...e non perchè di per se sia lungo (ci sono film più lunghi in grado di rapire meglio lo spettatore) ma perchè in effetti la storia non prende...certo, da un film su un politico non ci si può certo aspettare del facile intrattenimento, ma la mia impressione è che con la storia di uno come lincoln si poteva fare decisamente di meglio. Questa pellicola parte subito con discussioni -poco interessanti- in termini strettamente politici che chiunque farebbe fatica a seguire, e chi non è molto ferrato per quanto riguarda la storia degli stati uniti, rischia di non capirci nulla e di dover lasciare la sala dopo mezz'ora dall'inizio. Poi per fortuna il film si riprende, ho trovato interessante il rapporto di Abram col primogenito (straordinario Gordon-Levitt, tra l'altro sprecato in questo film, dato che appare davvero poco)...insomma, una baracca di 2 ore e mezza tenuta in piedi in piedi quasi esclusivamente da un maestoso Day-Lewis. Di fatti la sua candidatura all'Oscar come miglior protagonista è l'unica che io riesco a comprendere. Ma per il resto, si poteva fare un capolavoro e invece ne esce fuori un film sufficiente.

jmarra  @  04/02/2013 19:24:00
   7½ / 10
la prima sensazione è la sorpresa,non ci troviamo di fronte a un classico biopic che ci racconta vita e morte del sedicesimo presidente usa,ma nonostante i 150 minuti il film si concentra sul momento essenziale della vita politica di Lincoln suoi ultimi mesi.In maniera solenne e appassionata Spielberg dirige un ritratto umano di un uomo appassionato ai propri ideali.

franz91  @  03/02/2013 03:07:52
   7 / 10
Che questo sia un film girato con il primario scopo di vincere svariati premi Oscar, di cui soprattutto, caro Steven Spielberg, la statuetta tanto ambita di miglior regia, lo sapevo sin dalla prima volta che lessi la trama e vidi il trailer ( ciò confermato poi durante la visione al cinema ). Mi aspettavo un classico filmONE, che poi ONE non è, che porta all'eccesso la figura del presidente Abramo Lincoln ( presentandolo come un eroe ), ingigantendola con quello stile americano fatto di forti musiche esaltanti, dialoghi quasi sempre simili a massime filosofiche, con un ritmo eccessivamente lento e noioso.

In realtà sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film è lento, ma non noioso. La trama è coinvolgente, la storia veritiera, quasi documentaristica, e per questo istruttiva. Ci sono anche momenti in cui si sorride, necessari per smorzare talvolta il grande peso che porta con sè questo film. Lincoln appare sì come un uomo che ha a cuore il valore e la correttezza dell'uguaglianza degli esseri umani, che si batte per ottenerli con ogni mezzo ( anche la corruzione ) e pronto a sopportare le conseguenze che ne derivino, più che un semplice politico, ma per questi buoni princìpi non risulta di certo fastidioso. Dialoghi d'effetto ma mai eccessivamente forzati. Solo la colonna sonora è esattamente come immaginavo, ma è comunque sempre un piacere ascoltare certi tipi di brani.

Daniel Day-Lewis è a dir poco eccezionale, un' impersonificazione ( perchè di questo si parla ) di un personaggio talmente importante nella storia come Abramo Lincoln che si spera gli varrà un quasi scontato Oscar al miglior attore, entrando così nella storia del cinema come il primo in assoluto ad essersi aggiudicato tre statuette per il ruolo principale in un film ( questo è un pronostico bello e buono, ma mi sento di farlo date le probabilità ).
Anche Sally Field lo meriterebbe come attrice non protagonista, la sua è una prova di gran spessore.

Come già detto, è stato affrontato il tema della corruzione, a dimostrazione che purtroppo, in qualsiasi epoca storica, talvolta è necessario un gesto così meschino anche per le idee più nobili.
E' vero, può scioccare il fatto che, per il "sì" al tredicesimo emandamento, si sia dovuto ricorrerre a mazzette e minacce. Ma dico io, almeno i repubblicani e i democratici Americani nella Camera, il giorno della votazione, partecipavano attivamente alle decisioni politiche. In Italia i nostri cari deputati non si sarebbero neanche presentati.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  02/02/2013 17:56:33
   7 / 10
Dopo anni di attesa il vecchio Spielberg puo' finalmente portare al cinema uno dei suoi sogni nel cassetto...raccontare gli eventi che portarono il presidente Abramo Lincoln ad abolire la schiavitu' tramite il Tredicesimo emendamento.
La riuscita del film era legata al protagonista che doveva essere, obbligatoriamente, Daniel Day-Lewis.
Il film segue fedelmente, e forse troppo dettagliatamente, i giorni che precedono il voto.
Non è quindi un film biografico sulla vita di Lincoln (sarebbe durato 10 ore) ma solo sulla fine del suo mandato.
Spielberg elimina quasi completamente eventi spettacolari non mostrando la guerra in atto e addirittura ci evita l'omicidio del presidente secondo una logica di rispetto nei confronti dell'uomo.
Il film si concentra soprattutto sui tentativi riusciti di corruzione nei confronti dei Democratici che dovevano votare "si" all'emendamento...un passo cosi importante nella storia aiutato da raccomandazioni, bustarelle e bugie.
Ma nelle quasi due ora iniziali l'argomento è stra-abusato e spesso tutto risulta ripetitivo...non si vede l'ora di arrivare al voto!
Un film eccessivamente pesante, tecnicamente ineccepibile ma che difficilmente vorrei vedere un'altra volta.

bm_91  @  02/02/2013 14:06:48
   7½ / 10
straordinario Daniel Day Lewis...vale la pena andare a vedere il film solo per apprezzare la sua magistrale interpretazione. Per quanto riguarda la narrazione, mi sarebbe piaciuto vedere uno scorcio più ampio della vita di Lincoln, non solo gli ultimi dettagliati 5 mesi...forse questo ha reso il ritmo un pò lento...soprattutto la parte iniziale...d'altra parte quando si sceglie di andare a vedere un film del genere, si è pienamente consapevoli che non sarà la solita commedia americana....o ancor peggio italiana....

piripippi  @  31/01/2013 22:07:14
   8 / 10
il film mi ha emozionato, può sembrare lento all'inizio ma è splendido. fatto con grande inteliggenza. cogliè un momento storico in una maniera perfetta e ti fa vivere il momento della fine della schiavitù come se lo stessimo vivendo di persona. gli attori sono eccezionali , tutti nessuno escluso. ottima la fotografia e la ricostruzione storica. dopo un po di incertezze negli ultimi film spielberg è tornato alla grande

Doctor Feelings  @  30/01/2013 21:36:05
   6½ / 10
E' sicuramente un lavoro molto impegnativo l'ultimo di Spielberg, una regia impeccabile, come la critica l'ha definito. Eppure mi è risultato fin troppo prolisso e impegnativo in alcuni tratti, a causa di una lentezza allarmante e dell'eccessiva durata della pellicola. Merita sicuramente di essere visto, soprattutto perchè LINCOLN è più una lezione di storia e politica che di cinema, quest'ultima surclassata a perdita d'occhio dalla prima. Ma non grida al miracolo, questo è certo.

forzalube  @  30/01/2013 19:02:24
   7 / 10
Forse mi aspettavo un film che ripercorresse tutta la vita di Lincoln anizché concentrarsi sugli ultimi 4 mesi e su un solo provvedimento, forse sono molto poco ferrato sulla storia americana, ma ho fatto un po' fatica ad appassionarmi alla vicenda.
Buon film, ma non mi ha convinto del tutto.

gianni1969  @  30/01/2013 01:15:30
   9 / 10
grande pezzo di politica e storia americana,un attore protagonista straordinario,solita buona regia di spielberg,che ci racconta un personaggio storico che ha influenzato anche la nostra vita odierna. ho letto che qualcuno lo reputa noioso;se ci si sspetta di vedere un torture-porn allora si e' noioso

Tautotes  @  29/01/2013 15:37:11
   7½ / 10
E' un buonissimo film. Di certo favino non e' l'ideale per doppiare Lincoln, ma lorsignori che si lamentano della pesantezza e lungaggine non capisco cosa si aspettavano di vedere se non un film che parla di POLITICA. Tattica, strategia, realta' che fanno storia.

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Ultima risposta 03/03/2013 10.05.07
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aitante68  @  28/01/2013 21:48:10
   8½ / 10
Francamente non riesco proprio a spiegarmi come un film come questo abbia una media così bassa.....a mio giudizio è un grande film, come se ne vedono raramente ormai....non l'ho trovato affatto noioso...

lelale75  @  28/01/2013 17:59:53
   6½ / 10
Un film fatto molto bene, Daniel è praticamente perfetto nella parte ma il film è troppo lungo, lento e noioso. MI aspettavo una cosa diversa da un registra come spielberg. Giudizio ovviamente personale

marlin  @  28/01/2013 14:23:32
   10 / 10
non capisco i voti bassi.....
il film è un capolavoro.

Badu D. Lynch  @  28/01/2013 10:03:06
   7 / 10
Visto in lingua originale.. Si, bel film.. Ma Spielberg mi ha un pò rotto le uova.. E' il classico americano che fa americanate farcite di intenti nobili e di tanta retorica moraleggiante e ripetitiva.. Queste sono le cose che piacciono ai membri dell'Academy..
Complimenti all'immensa interpretazione di Daniel Day-Lewis.

DarkSlayer91  @  28/01/2013 00:58:16
   7½ / 10
Continuo a non comprendere questi voti negativi, ma in effetti basarsi su 14 voti, di cui la maggior parte dei voti negativi sono o ingiustificati o basati sul nulla, non ha senso. Ritengo che questo film sia un bel film, lungi da essere un capolavoro, certamente. Bravissimo Daniel Day Lewis e Favino al doppiaggio, fa piacere sentire ogni tanto una voce nuova e diversa, più passionale. Sinceramente non l'ho trovato pesante, anzi considerato il genere di cui parliamo il ritmo era giusto. Qui abbiamo di fronte un film storico/biografico, non ha bisogno di azione a meno che non sia effettivamente presente. Straconsigliato a tutti gli appassionati di storia, sconsigliato a chi è in cerca di un film scorrevole a cui non si debba dare troppa attenzione.

docafass  @  27/01/2013 23:11:23
   9 / 10
Ma che film avete visto? È proprio vero che gli italiani sono un popolo di santi navigatori e critici cinematografici..... Non ascoltate ne leggete le recensioni precedenti! È n grandissimo film e ciò può bastare

7 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2013 19.22.19
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/01/2013 12:55:01
   6½ / 10
Lincoln sfugge alla legge del biopic fatto con lo stampino cioé la vita di un protagonista dalla nascita alla morte, costellata da quegli eventi che ne maturano comportamenti e pensieri. In questo il periodo storico è molto circoscritto che coincide con l'approvazione di quel XIII emendamento che abolì la schiavitù, momento alto della politica americana, ma non per questo privo di lati oscuri, a cominciare proprio da quella figura fondamentale, Lincoln appunto, che costituisce parte integrante del mito e del sogno americano. Lincoln non viene mitizzato né tantomeno omaggiato. L'approvazione dell'emendamento e le trattative per la fine della guerra scorrono in parallelo, vicende che vengono scolpite dai complicati meccanismi della democrazia e della politica, che seppur permeate da un certo idealismo di fondo, sono figlie di compromessi, di sutterfugi e doppiogichismi che fanno parte di quel pragmatismo chiamato realpolitik. Raggiungere lo scopo sporcandosi le mani, anche di quel sangue che di giorno in giorno la guerra sta mietendo nei suoi massacri.
Non siamo ai livelli cupi di quel Munich che rimane il miglior Spielberg degli ultimi anni, ma nemmeno un'agiografia pomposa e retorica su un personaggio, almeno questa è stata la mia sensazione.
A fianco di una qualità visiva di prim'ordine, il film di Spielberg rimane squilibrato come racconto corale dove giocoforza molti personaggi rimangono sacrificati o peggio ancora ininfluenti (Gordon-Levitt) a fronte di un duo da applausi come Day-Lewis e Lee-Jones e paga il dazio di non riuscire ad avere la necessaria fluidità fra sfera pubblica e privata che appesantisce la pellicola. Una certa pesantezza non presente in una vecchia pellicola come Tempesta su Washington di Preminger che risaltava proprio per la sua linearità nel descrivere certi meccanismi della democrazia e che pur essendo un racconto più fittizio presentava un contesto di guerra (fredda) reale. A vedere passaggi di questo film più volte mi ha ricordato il film di Preminger e non escluderei a priori la possibilità che Spielberg un'occhiata gliel'abbia data.

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Ultima risposta 27/01/2013 16.02.21
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beppe.fadda  @  27/01/2013 10:15:51
   8½ / 10
Perchè voti così bassi??? A me è piaciuto...
PRO
- Scenografie, costumi ecc.
- L'interpretazione di Daniel Day-Lewis (si spera per il terzo Oscar)
- Le interpretazioni di Tommy Lee Jones (degno di un altro Oscar) e Sally Field (anche lei molto brava, nonostante non compaia molto)
- Alcune splendide scene.
CONTRO
- L'eccessiva lentezza
- La colonna sonora a cui non si fa caso praticamente mai.
- Le 12 nomination agli Oscar; un po' troppe!!

kako  @  26/01/2013 17:56:31
   6½ / 10
Non mi sento di bocciarlo sonoramente come i commenti che mi precedono. Per quanto mi riguarda l'ho trovato un film decente seppur lontanissimo dall'essere un capolavoro o dal meritarsi un'incetta di oscar. La delusione principale è che il film si protragga per due ore e mezza dilungandosi inutilmente in dialoghi non sempre all'altezza, solo sulla vicenda del XIII emendamento e su alcuni sprazzi della vita privata di Lincoln. Per il resto, seppur un po' pesante in alcuni tratti, il film non mi ha annoiato, l'ho guardato volentieri, anche se manca un reale coinvolgimento emotivo, che si crea solo in un paio di scene (bella ad esempio la parte in cui Tommy Lee Jones fa il discorso sull'uguaglianza legale). Tecnicamente il film è molto curato, la fotografia mi è piaciuta moltissimo e le scenografie sono ottime. Daniel Day-Lewis offre una prestazione molto buona, ma il personaggio di Lincoln risulta un po' piatto, mentre ottimi veramente Tommy Lee Jones (personaggio più interessante della pellicola) e Sally Field. Nel complesso quindi un giocattolone un po' troppo pomposo e prolisso, che può esaltare gli americani con i suoi eccessi di retorica, ma che da noi risulta una buona visione ma nulla di memorabile o che faccia gridare al capolavoro.

Manticora  @  26/01/2013 10:57:36
   6 / 10
Leggero miglioramento ma non ci siamo ancora, perchè comunque qui non stiamo parlando di un regista alle prime armi ma di un "nume" come Steven Spielberg, è ciò dimostra che la superficialità non paga. In primo luogo la storia che è al centro di tutto prende in esame solo 4 mesi di vita di Lincoln per l'esattezza

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
In secondo luogo il film si concentra SOLO esclusivamente sulla vita privata di Lincoln e sulla vicenda che porterà all'approvazione del 13 emendamento. Il tutto in maniera a volte troppo retorica(Lincoln che propina le sue storielle a chiunque, decisamente insopportabile).I discorsi che propina poi lo stesso Lincoln, ill buon Abe che non perde mai la calma, tranne una volta.. il fatto è che Spielberg ha dimostrato ancora una volta che il suo limite è di trasformare storie semplici in complicate e viceversa, questo non è un merito sotto molti punti di vista. La guerra civile è troppo sullo sfondo, mentre invece è fondamentale ai fini della vicenda, qualche esplicazione delle terribili battaglie avrebbero aggiunto pathos alla vicenda, invece il regista si concentra troppo nelle scene d'interno, infarcendo il tuto con la retorica. Le interpretazioni sono comunque buone, anche se il buon Tommy Lee Jones surclassa tutti, anche Daniel Day Lewis, in una caratterizzazione sotto tono di Lincoln, poco carismatica, ma soprattutto secondo me inutile, perchè il difetto di Spielberg è cercare l'epicità e il carisma in un personaggio che se ne glorificava più per le scelte ingegniose che la statura morale, insomma, non azzeccato.
La musica di Williams passa sullo sfondo abbastanza impalpabile, la fotografia di Kaminski è interessante ma nella media, insomma il film è nella "media" ma certo non si grida al capolavoro, sinceramente troppo poco per fare incetta di oscar nelle categorie più prestigiose, che riserverei a film più meritevoli.

Lory_noir  @  15/01/2013 09:59:26
   7½ / 10
Visto con i sottotitoli. Film abbastanza bello e interessante, la cosa che colpisce di più è la prova degli attori in questi eterni dialoghi che si susseguono nelle 2 ore e mezza del film. Daniel Day-Lewis ha messo in scena un Lincoln eccezionale, Sally Field, che amo particolarmente, era da molto che non arrivata al cinema con una parte così intensa, Joseph Gordon-Levitt è un po' messo in ombra dai mostri del cinema con cui recita in questo film ma resta comunque un giovane molto promettente e che secondo me ancora ha molto da mostrare, Tommy Lee Jones, malgrado io non straveda per lui, è quello che mi è piaciuto di più in questo film.

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