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In una normale giornata qualunque, in un liceo americano, tutti gli studenti sono elettrizzati dall'arrivo di un nuovo compagno: il bullo Buddy Revell (interpretato dallo psicopatico Richard Tyson, che sarà poi l'antagonista di "Un Poliziotto Alle Elementari"), un'energumeno gigantesco e violento espulso da quasi tutti i licei della zona. Buddy pensa solo agli affari suoi, è schivo e minaccioso ma non aggredisce nessuno; ma tutti sanno che una sola cosa lo manda facilmente in bestia: essere toccato. Chiunque lo tocchi, firma automaticamente la sua condanna a morte. Il compito di intervistarlo per la giornata viene affidato a Jerry Mitchell (Siemaszko), brillante studente modello, stimato dai professori, che lavora per il giornale della scuola. Ovviamente Jerry non ci tiene proprio all'incarico, data la pessima reputazione del soggetto; ma alla fine, molto a malincuore, accetta. Fallito il tentativo di approccio con Buddy nel bagno dei maschi, finisce col commettere, nella disinvoltura più totale, l'errore più grande della sua vita: dargli una pacca amichevole sulla spalla. Da qui in poi, per Jerry sarà l'inizio di una paranoia interminabile che lo porterà a fare le cose più drastiche e tremende pur di evitare l'appuntamento di morte che Buddy gli ha fissato, senza alcuna possibilità di fuga o patteggiamento, a fine lezioni nel cortile della scuola. Una bel film, sicuramente uno dei migliori del genere scolastico anni 80, e lungi dall'essere banale e stereotipato come gran parte dei prodotti che all'epoca spopolavano; al contrario, a tratti si dimostra davvero molto più maturo della media. Joanou, con dei grandiosi virtuosismi tecnici (tichettii di orologi, zoomate, movimenti di macchina impensabili ecc...), una sceneggiatura semplice ma unica, attori credibili (per una volta, non ci si trova davanti ai soliti ragazzoni bellocci, ma a studenti normali con acne e s***** varie), e le mitiche musiche elettroniche dei Tangerine Dream (gruppo che venero letteralmente) costruisce una commedia brillante, sciolta e capace di divertire dall'inizio alla fine con incredibile spigliatezza e senza annoiare mai, soprattutto, come già detto, nelle disavventure continue in cui sprofonderà il povero, gracile e vigliacco Jerry durante le otto ore che lo separano dalla sentenza (arriverà addirittura a baciare una professoressa di fronte alla classe pur di farsi spedire a casa). Popolarissimo negli USA (parodiato anche in una puntata dei Simpson, in cui Bart fa di tutto pur di scampare a Nelson) ma ingiustamente sconosciuto al resto del mondo, una piccola figàta anni 80 da recuperare a tutti i costi e da gustare nella spensieratezza più totale.