Un'avvincente ed entusiasmante storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e che vede Winston Churchill, pochi giorni dopo la sua elezione a Primo Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più turbolente e determinanti della sua carriera: l'armistizio con la Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli ideali, la libertà e l'autonomia di una nazione. Mentre le inarrestabili forze naziste si propagano per l'Europa occidentale e la minaccia di un'invasione si rivela imminente, con un pubblico impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia, unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia mondiale.
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Curioso come due film candidati all'oscar quest'anno girino intorno all'operazione Dynamo, ovvero al salvataggio dei soldati inglesi e francesi da Dunkirk nel pieno della IIGM. Sicuramente mi ha emozionato più la versione corale del film di Nolan. Qui l'attenzione è sul confronto politico tra coloro che conservativamente, in maniera prudente, nel rispetto della vita dei soldati gridava ad una pace; e dall'altro lato, quello di Churchill, il fronte che inneggiava alla difesa a tutti i costi, lungimirante nell'intendere che non ci sarebbe stata alcuna pace col totalitarismo, la frangia idealista forse, orgogliosa. Quale delle due è da considerare realmente "responsabile", nel senso di garante del benessere del popolo? Quella che consegnava l'Inghilterra in mano al mostro o quella che mandava i propri figli al massacro? Questo è l'interrogativo più bello che mi lascia il film, in fondo rapprensenta il senso della politica, mediare i diversi punti per convergere ad una soluzione che rapprensenti il bene del popolo, anche se la soluzione costringe a sporcarsi le mani e anche se la soluzione apparentemente può sembrare la più sbagliata. Anche se quella soluzione provocherà l'abbandono del popolo (emblematici i titoli di cosa, Churchill non fu confermato come primo ministro a guerra finita...).
Purtroppo la vicenda in sè per sè è nota, sembra di leggere una pagina di storia fin troppo diluita nelle due ore di film... Il focus è sempre posto su Churchill (e qui Oldman esegue una trasformazione da Oscar), sul suo carattere duro... sì, sicuramente un personaggio particolare, ma alla lunga stufa un po', non si riesce ad andare oltre questa figura del vecchio burbero odiato da tutti suo malgrado... non si capisce neanche il motivo profondo per cui si ostina a continuare a combattere. I personaggi di contorno sono piatti e non fanno da contraltare al protagonista. Attenzione troppo posta sull'aspetto caricaturale del protagonista e meno su conflitto interiore e altri elementi che potevano rendere più interessante il film.
Un brutto film, niente da dire, un'occasione sprecata di raccontare un'interessante pagina di storia del secolo scorso.
Il film sembra sempre ristagnare su un tono dimesso e lento. Il regista sembra più interessato a far vedere allo spettatore Churchill in vestaglia più che a lavorare a Downing Street. Anche il periodo che precede la guerra, con i suoi drammi, è quasi solo sullo sfondo, di Londra si vedranno si e no venti persone in tutto il film in una via e poco più.
Peccato perché di materiale ce ne era, sia a livello storico su Churchill sia sui personaggi di contorno, tutti appiattiti a livello di macchiette, uno su tutti re Giorgio VI che sembra un pauroso sul punto quasi di scappare da Londra prima ancora dell'inizio delle ostilità, quando invece il re fu sempre adamantino nel rimanere a Londra con la famiglia.
Non c'è nè eroismo nè epicità in una figura che invece ha ispirato e tenuto unito un popolo davvero nell'ora più buia, sotto le bombe, dopo Dunkirk, insomma se vi aspettate il vero Churchill, uomo politico rimarrete delusi. Al suo posto c'è solo un beone, insicuro e malfermo, una macchietta e niente di più.
Ci sono poi i soliti cedimenti al politicamente corretto che fanno semplicemente schifo, una musica praticamente assente, una fotografia desaturata e scialba, costumi ridotti all'osso, effetti al rallentatore inutili e fastidiosi, insomma un film fatto male da qualsiasi punto di vista. Anche gli stessi oppositori del primo ministro sono solo macchiette.
Che dire, se come me volevate vedere un film storico ne rimarrete delusi, se volete vedere un vecchio in ciabatte che fa cose, allora forse no.