Lora Meredith è vedova ed ha una bambina, Susy; benché si trovi in strettezze ella accoglie nella sua casa una donna nera, Emy Johnson, che ha anch'essa una figliola, Sara Jane. Lora desidera ardentemente di affermarsi come artista di teatro. Un giovane fotografo disoccupato, Steve, avendola conosciuta, s'innamora di lei, e appena trova un'occupazione, le chiede di sposarlo...
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Melodramma americano per eccellenza del maestro del genere Douglas Sirk, che prende le mosse dal precedente film di Stahl. Sono sempre stato un pò refrattario a questo tipo di pellicole, tuttavia devo riconoscere che in questo remake tutto è svolto a regola d'arte: dalla sceneggiatura, alla recitazione fino alla regia di Sirk, che in "Imitation of life" si dimostra abile più che mai nella direzione degli attori (la stessa Lana Turner dichiarò che grazie al regista tedesco è riuscita a dare il meglio di se stessa). L'amore, l'ambizione, la rivalità madre-figlia, il classismo e il razzismo: tutto ciò è racchiuso in questo film e ne fa un esempio di profondità emotiva e drammatica, che culmina in un finale struggente come pochi.