lo straniero della valle oscura (2014)

Nonostante alcune illogicità sparse nella sceneggiatura, atte ad allungare le situazioni portandole, inutilmente, a un livello di drammaticità maggiore, il film diretto da Prochaska risulta abbastanza interessante da offrire una visione valida.
Il cast se la cava bene, l'ambientazione fredda è funzionale, regia e fotografia fanno la loro parte discretamente. Difetta però nel ritmo e in alcune dinamiche non esenti da difetti, come accennato prima, ma complessivamente si lascia guardare senza troppi affanni.

Media bassissima per un ottimo western cupo e ben fatto sotto ogni aspetto.
Non sarà originalissimo poichè si basa sulla solita storia di vendetta sprigionata a distanza di tempo, ma è veramente un bel film che non ha nulla da invidiare a titoli più blasonati, e molto sopravvalutati. Bella fottograffia, ottima regia e personaggi tutti davvero in parte. Da vedere sicuramente.

...ben fatto

Prendi un soggetto stra-classico di un genere stra-classico, cambiagli l'ambientazione, dagli un mood europeo ed ecco un film originale, che non c'era e sorprende. Mette freddo, lascia a disagio, disturba. Secondo me va guardato.

Bella solo la fotografia .. per il resto è tutto un minestrone già visto ,un revenge movie con il protagonista dal passato oscuro ,ma che già grazie alla scena prima dei titoli ci fa capire il sapore della storia ..
Protagonisti molto poco dinamici ,scene alla western modello Eastwoood con poche parole e molti sguardi .. il risultato è ben diverso

Di poche parole, essenziale, con una trama coinvolgente che si tinge di giallo.

The Dark valley offre un collage di tutto il genere western. Da quello classico (il cavaliere della valle solitaria), passando per il western all'italiana (l'ambientazione alpina alla Grande silenzio) fino ad arrivare al Peckinpah nelle scene dove la violenza esplode ed alla vena crepuscolare di Eastwood, forse il più omaggiato da questa pellicola (Lo straniero senza nome e Il cavaliere pallido). I paesaggi alpini sono indubbiamente affascinanti, arricchiscono il valore visivo della pellicola insieme ad una scenografia realistica e credibile. I personaggi rappresentano perfetti archetipi del genere a cominciare dallo stesso protagonista, figura apparentemente senza passato ma chiaramente legata al luogo della vicenda. Quello che manca è una certa personalità nella regia che vada oltre l'omaggio ad un genere. Nulla si può imputare alla discreta prstazione degli attori, ma la storia d i suoi sviluppi sono fin troppo prevedibili e telefonati. Non basta certo una buona confezione per far rimanere nella memoria un film di questo tipo.

Tutto sommato una piacevole sorpresa !! Intendiamoci , niente di nuovo sotto il sole ( o meglio sotto la neve ! ) però un discreta pellicola "simil-western" ambientata in una remota vallata alpina , con atmosfere che ricordano un pochino "Il grande silenzio" . In effetti il film è parlato pochissimo e la fa da padrone il magnifico paesaggio alpino sempre innevato e plumbeo , molto ben fotografato . Gli attori , sconosciuti in Italia tranne il rampante Riley e l'irriconoscibile Moretti de "Il commissario Rex" , se la cavano egregiamente e pure il regista Prochaska , conosciuto per un paio di discreti horror , sa il fatto suo . Revenge-movie un po' lento , ma buono .