l'udienza regia di Marco Ferreri Italia 1971
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l'udienza (1971)

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locandina del film L'UDIENZA

Titolo Originale: L'UDIENZA

RegiaMarco Ferreri

InterpretiEnzo Jannacci, Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Vittorio Gassman

Durata: h 1.52
NazionalitàItalia 1971
Generegrottesco
Al cinema nell'Aprile 1971

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Trama del film L'udienza

Un uomo, Amedeo, vuole a tutti i costi essere ricevuto in udienza privata dal papa. Inizia così una trafila presso la burocrazia vaticana che lo porterà a contatto con una serie di incredibili personaggi e situazioni paradossali. Inutilmente un commissario della polizia vaticana tenta dapprima di dissuaderlo dal proposito, poi lo aiuta mettendolo in contatto con faccendieri ed esponenti dell'aristocrazia nera...

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Voto Visitatori:   7,00 / 10 (16 voti)7,00Grafico
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Voti e commenti su L'udienza, 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Goldust  @  26/07/2014 09:59:27
   4½ / 10
Un intricato dedalo di ostacoli burocratici si frappone tra un povero diavolo afflitto da non meglio precisati problemi e l'incontro, si spera risolutore, con il Santo Padre. Non i potrebbe essere film migliore per rappresentare il genere grottesco, molto in voga negli anni '70 e che Ferreri carica di ulteriori significati ( politici e "di casta" soprattutto, oltre a quelli, ovvi e graffianti, sull'architettura ecclesiale vaticana ). Quello che non si spiega è il balletto tragicomico riservato al mite Amedeo, sballottato a destra e a manca senza una precisa motivazione, ed i personaggi ambigui che lo circondano, che ad eccezione dell'Aiche della Cardinale il regista non approfondisce.
Jannacci ha la faccia giusta per fare il protagonista ma è un attore atroce, Tognazzi, Gassman e Piccoli sono svogliatissimi.
Salvo la prima mezz'ora, poi il gioco si fa ripetitivo. Ritmo lento, pure troppo, e finale beffardo che ci si aspetta.

edmond90  @  11/10/2013 19:28:16
   5 / 10
A differenza dei più noti capolavori,Dillinger è morto in particolare,Ferreri non riesce a rendere adeguatamente interessante l'esplosivo materiale di partenza.
L'apologo contro il potere della chiesa cattolica non mi è parso particolarmente corrosivo,il ritmo è catatonico e i pochi lampi di genio(il pranzo nel convento tra i frati dissidenti ad esempio)non bastano a vivificare un film che dopo la prima mezz'ora si incarta inesorabilmente.
Jannacci poi sarà pure perfettamente a suo agio nella parte del Candide stralunato ma non riesce a trasmettere nulla,neanche l'ombra di un emozione.
Gli altri mostri sacri coinvolti vanno avanti di puro mestiere,solo la splendida Cardinale mi è sembrata perfettamente nel ruolo.

Jumpy  @  15/04/2013 00:44:20
   7 / 10
Film amarissimo e incredibilmente attuale, visto di recente e, a parte il fatto che l'ho trovato un po' pesante, non sembra risentire degli anni.
Anche a me è sembrato un po' fuori luogo Jannacci mi ha invece piacevolmente sorpreso il ruolo di Tognazzi.

paride_86  @  15/09/2012 03:49:01
   8 / 10
Splendida metafora sul potere, "L'Udienza" è uno dei film più riusciti di Marco Ferreri. Personaggi ben scritti, sceneggiatura incalzante, belle musiche.
L'unica nota stonata è Enzo Jannacci: attore monocorde e inespressivo.
Morale pessimista: l'uomo che sfida le convenzioni, pur con le migliori intenzioni, è destinato a fallire.

baskettaro00  @  16/10/2011 18:46:28
   7½ / 10
film che denuncia le autorità ecclesiastiche e la complessità delle sue leggi.
la storia è quanto di più banale esista,ovvero quella di un uomo che cerca di parlare con il papa,ma per un motivo o per un altro non ci riuscirà,venendo sbattuto da una parte all'altra..eppure dietro alla sua semplicità si celan le suddette denuncie..ha un ritmo lento,molto lento.
cito una situazione/dialogo che mi è molto piaciuta,spero di trascriverla correttamente..

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non ho trovato in parte l'attore protagonista,per me dovevan metterci un altro..

addicted  @  09/09/2011 23:27:34
   9 / 10
Che ricchezza inventiva, che debordante accumulo di idee, suggestioni, riflessioni, denunce. Il riferimento al kafkiano è esplicitamente citato più volte, come a voler sottolineare una effettiva parentela e nello stesso tempo a voler prevenire il critico e lo spettatore. Amedeo ha un'ottima ragione per la propria ossessione. Lo dice "il più grande teologo del mondo". Ma il suo obiettivo è sempre più lontano dall'essere raggiunto. E' un grido disperato contro il potere, contro l'ipocrisia, la banalità, le convenzioni.
"Casa privata".
Ferreri al vetriolo. Purtroppo non c'è più, ma quanto ci sarebbe bisogno del suo sguardo poetico, lucido e sovversivo!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/07/2011 00:31:18
   8½ / 10
"Una vicenda kakfkiana" e nello spirito lo è infatti. S. Pietro come un Castello insormontabile fatto di gerarchie e funzionari messi apposta per isolare il singolo individuo all'"accesso alla legge". Un sistema repressivo che fa leva sull'ingenuità e sulla stessa fede del protagonista costretto alla sconfitta, ma non senza evidenziare il distacco fra il singolo fedele con le alte gerarchie cattoliche. Il tono del film è meno grottesco del solito, ma in compenso è molto più tetro di altre sue pellicole. Secondo me è uno dei suoi migliori film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/07/2010 23:21:05
   5 / 10
Il più grande errore di Ferrei secondo me è stato quello di dare il ruolo di protagonista a Iannacci...forse perche non lo stimo molto come cantante,ma quello è pur sempre il suo mestiere!
Si loda il suo modo di essere goffo?non so quanto sia cercato...in alcune scene guarda anche l'obbiettivo...insomma secondo me la sua interpretazione fa perdere molti punti al film!
Del resto tutta la pellicola è molto lenta e il soggetto "sopravvive" solo per la prima mezz'ora poi stanca!
Ripetitivo!

JOKER1926  @  05/07/2010 18:31:16
   4½ / 10
Alcuni generi nell'arte della Cinematografia col tempo perdono enfasi e in linea sommaria vengono ad essere poco affascinanti e insomma pesanti e obsoleti.
Rientra in questo quadro appena tracciato il genere Grottesco diffusissimo in Italia negli anni 60/70 con i vari Fellini; si tratta di un genere composto da pellicole che attraverso l'effetto visivo, cioè tramite una baldanzosa architettura scenica lanciano metafore sulla società, ma agli occhi dello spettatore "moderno" il tutto sembra essere un losco esercizio di stile (quasi) fine a se stesso, a tratti terribilmente astruso e dispersivo.
"L'udienza" di Marco Ferreri ha dunque il compito di attaccare la società del tempo satura di problemi burocratici e formali che irritano e umiliano la personalità di Amedeo in cerca di un colloquio con il papa.
Praticamente la critica trattata dal regista, seppur rispettabile, nell'età contemporanea risulta forse addirittura balorda e sicuramente poco incisiva e toccante.
Per il resto attori e scenari sono discreti, ma purtroppo si ritorna sempre al punto di partenza, "L'udienza" non affascina, ritmo lento e poca emozione.

Scialbo e oltrepassato film.

Zanibo  @  03/07/2010 19:46:05
   8 / 10
La storia non mi ha entusiasmato, ma i personaggi e gli attori sono eccezionali.

DarkRareMirko  @  10/05/2009 13:44:24
   9 / 10
Adoro Ferreri regista, sempre un grande in ogni suo film.

Qua siam alle prese con un ragazzo testardo (interpretato da un ottimo Jannacci) che vuole a tutti i costi avere un'udienza dal Papa; inutile dire che subirà a dir poco un'odissea burocratica a causa di questo suo volere, sino addirittura a morirne alla fine, senza ovviamente aver soddisfatto il proprio interesse.

Un film contro il potere, contro la banalità, contro le formalità, contro i cavilli burocratici che, almeno oggi come oggi, potrebbe pure essere collegato ad altre situazioni, meno importanti certo, ma pur sempre seccanti.

Attori uno meglio dell'altro (Gassman e Tognazzi cattivi e viscidi come non mai poi), inclusa una sexysisisma e formosissima Cardinale.

E c'è pure il Michael Piccoli de Le cento e una notte di Simon Cinema!!!

Forse a tratti un pò troppo lento, ma da non perdere assolutamente.

Sanjuro  @  16/09/2008 22:11:46
   4 / 10
A Ferrè: DU PAALLEE!!!!! L' ho trovato morto, affastellato, soporifero. Ma non stagnante come Dillinger, proprio soporifero. Che spreco di ottimi attori questa volta...bocciato.

rapture  @  27/03/2008 17:45:16
   7 / 10
Bell'avventura, che non si discosta troppo dall'espletamento di pratiche nella realtà italiana. E poi c'è la questione del papa e della gente che lo circonda che è rimasta ai tempi del medioevo (bellissimo quando Amedeo inveisce contro le guardie svizzere). Il film tuttavia è un po lento, ci sono momenti in cui ho rischiato di addormentarmi. Bellissima la colonna sonorae e la Cardinale.

Beefheart  @  24/12/2007 15:22:57
   7½ / 10
Una commedia grottesca, dai risvolti tragici, particolarmente originale e funzionante nel trasmettere amarezza e disappunto allo spettatore, grazie al disagio strisciante che accompagna la visione di tutto il film, nel trionfo dell'ipocrisia e dell'abuso di potere. Dettaglio non trascurabile, il fatto che il principale destinatario del "simpatico" attacco sia, niente meno che, il Vaticano. La storia, per quanto mai del tutto svelata, sarebbe molto semplice e fruibile, se non chè, alcuni passaggi risultano un attimo affannosi. In compenso l'interpretazione di Jannacci (o, meglio ancora, la sua scelta) è perfettamente azzeccata. Semplicemente indimenticabile il personaggio di Amedeo. Non male anche gli altri onorevoli membri del cast. Situazioni paradossali, personaggi ambigui, costante sensazione di impotenza e finale agghiacciante. Vale la pena vederlo.

benzo24  @  25/11/2007 19:42:58
   9½ / 10
film straordinariamente kafkiano.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/04/2007 23:18:51
   8 / 10
"L'udienza" è un film splendido, forse una delle opere piu' corrosive di Ferreri, e vanta una splendida interpretazione di Iannacci, che disgraziatamente non ha continuato la sua carriera come attore: il suo stralunato, timido, goffo Amedeo non si dimentica facilmente.
Un film contro il potere e in particolare quello cattolico, venato di un pessimismo radicale e da forti accenti kafkiani.
Inquietante e terribilmente viscido il commissario impersonato da Tognazzi, gigantesco Gassman e ottimi anche gli altri comprimari.

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