Tornato a Napoli 40 anni dopo esserci stato come soldato, dirigente USA scopre che tutti si ricordano di lui. Per 40 anni Antonio, napoletano verace, ha continuato a scrivere, a suo nome, lettere da tutto il mondo.
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Un amicizia dimenticata nel tempo è il tema di questo film di Scola che utilizza alcuni luoghi comuni per raccontare la vita di Napoli. La pellicola è nobilitata dal confronto ItaloAmericano tra due mostri sacri del cinema. Entrambi bravissimi, come sempre. Tolti loro non rimane moltissino, un po' come per "che ora è" subito successivo. Malinconico e magico il finale.
un film bellissimo per chi conosce la napoli descritta in quel film , vera ,reale , crudelle e piena d'umanità. una storia di un amicizia nata un po per gioco. gli attori fanno parte della storia e la colonna sonora bellissima. un film un po troppo sottovalutato e trasmesso raramente
È smodata la stima che nutro per Lemmon e Mastroianni, ma esclusi loro del film non si salva molto, invaso di luoghi comuni e stereotipi associati all'Italia.
Perennemente legato ai temi della nostalgia anche questa commedia un po imbolsita non è scevra dalla malinconia del tempo trascorso, Scola apparecchia per i 2 protagonisti che seppur in piena senilità qualche guizzo del loro talento lo esibiscono e insieme dimostrano di sapersi conciliare mettendo qualche pezza ad una sceneggiatura annacquata di clichè del belpaese (forse per essere più commestibile per il mercato americano), il linguaggio di cui è celebre essere versatile, è circoscritto nei limiti della convenzionalità, privo del suo solito estro .
Un pò anacronistico questo Scola anni 80", che tenta di proporre il meccanismo del buddy-movie in un contesto italiano (anzi, Italoamericano). E l'immagine di Napoli che ne esce non esula dal populismo chiassoso e pittoresco di certe cartoline nazionali. Ovviamente l'inedita coppia M./Lemmon è superlativa, perchè proprio due mostri sacri del cinema possono salvare un film gradevole, ma impatanato nella più borghese delle "normalità"