maelstrom (2000)

Un film convenzionale, ma con un taglio artistico distintivo che lo fa apprezzare.

continua il viaggio alle origini del mio nuovo regista feticcio. Un opera seconda decisamente originale e curiosa, un po' appesantita dalla forma (la voce che introduce ed accompagna è quella di un pesce sanguinante macellato da un corpulento e visivamente disturbante essere umano), ma già elaborato nell'intreccio narrativo. "Maeltrom" (sono dei gorghi tipici dei mari norvegesi) è un opera interessante, dove Villeneuve dimostra già uno stile preciso. Accompagnato dal bel viso della mia coetanea Marie-Josée Croze, l'allora giovane regista canadese traduce in realtà una favola che sa di leggenda.

Molto carino

Discreto film, che cresce con il passare del tempo. Diciamo una favola condita di molto dark humour in cui tutto alla fine coincide e si incastra, pezzo per pezzo. In parte semplicistico per questo motivo, ma ben diretto, e comunque affronta la tematica del senso di colpa coinvolgendo lo spettatore. Non il migliore di Villeneuve ma ad ogni modo interessante. 7+ meritato...

L'acqua è un elemento che ricorre sistematicamente in questa pellicola di Villeneuve: la discesa nel maelstrom esistenziale della protagonista vittima soprattutto di se stessa, ma anche elemento purificatore dei propri sensi di colpa e percorso verso la redenzione finale. Ben diretto con una buona fotografia dalle forti tonalità contrastanti, sebbene la tematica richiami per assonanza il primo Paul Thomas Anderson. Emotivamente è un po' distaccato e freddo nel descrivere il percorso morale della protagonista, ma in diefinitiva è una discreta pellicola.