manhunter - frammenti di un omicidio regia di Michael Mann USA 1986
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manhunter - frammenti di un omicidio (1986)

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locandina del film MANHUNTER - FRAMMENTI DI UN OMICIDIO

Titolo Originale: MANHUNTER

RegiaMichael Mann

InterpretiWilliam L. Petersen, Tom Noonan, Joan Allen, Kim Greist, Brian Cox

Durata: h 1,57
NazionalitàUSA 1986
Generethriller
Tratto dal libro "I delitti della terza luna" di Thomas Harris
Al cinema nel Luglio 1986

•  Altri film di Michael Mann

Trama del film Manhunter - frammenti di un omicidio

L'agente Graham deve trovare un misterioso serial killer chiamato "Dente di Fata" e chiede aiuto allo psichiatra cannibale Hannibal Lecter.

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Voto Visitatori:   7,90 / 10 (106 voti)7,90Grafico
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Voti e commenti su Manhunter - frammenti di un omicidio, 106 opinioni inserite

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Noodles71  @  20/02/2024 19:19:12
   8 / 10
Michael Mann dirige un thriller dai meccanismi perfetti portando sul grande schermo per la prima volta l'iconico personaggio di "Hannibal Lecter", tratto dal romanzo di Thomas Harris "Red Dragon". Lo psichiatra cannibale ha un ruolo molto marginale nella storia anche se ben interpretato da Brian Cox con il nome di "Lecktor", gli assoluti protagonisti sono l'agente dell'FBI "Will Graham" uno splendido e profondo William Petersen e il serial killer "Fata dei Denti" un azzeccato e convincente Tom Noonan. Belle le musiche su cui spicca "In A Gadda Da Vida" degli Iron Butterfly che accompagna il suggestivo epilogo finale. Esempio di cinema d'autore e uno dei migliori film diretti da Mann.

Boromir  @  05/02/2024 00:12:30
   8½ / 10
Il canovaccio omicidio-indagine viene rispettato e piegato alle esigenze dell'atmosfera, generata dalla sinergia lubrificata di caratterizzazione dei personaggi, spessore interpretativo ed estro del regista. La parola scritta di Thomas Harris viene rimasticata e diviene congiunzione testuale tra il racconto stesso e la macchina cinema, e ha nell'atto dello sguardo il cardine attorno a cui gira l'intero film. Mann riempie le inquadrature di specchi o di allusioni a superfici riflettenti (gli occhi della moglie di Graham, nei quali il detective si sente avvolto e al sicuro), delimita gli spazi con anticamere che preludono l'atto violento o la sicurezza, fa giocare a materiali audio o video un cruciale ruolo investigativo. E infine c'è l'opposizione-sovrapposizione delle sfere visuali di Dollarhyde e Graham, prima divisi, poi interconnessi dall'accumulo di immagini diegetiche che rivelano il progressivo disegno dell'assassino, e infine messi a confronto.
La macchina da presa ha un ruolo fondamentale in questo processo fin dalla soggettiva in apertura (il serial killer si fa strada tra le tenebre notturne con una torcia, mentre si accinge a violare l'amena sicurezza delle vittime), che Mann, molto saggiamente, ripropone filologicamente subito dopo i titoli di testa, con Will Graham a caccia di indizi in luogo di Dollarhyde. Probabilmente senza saperlo, Mann con tale soluzione estetica, rintracciabile in misura minore anche in film completamente diversi (Collateral, 2004 e Blackhat, 2015), ha dettato il leitmotiv di tutta la successiva saga cannibale, che proprio nella specularità degli sguardi ha trovato la matrice del concetto di indagine come metafora del viaggio iniziatico.
La direzione della fotografia è curata da Dante Spinotti, virata perlopiù in blu notte per le scene dove subentrano il romanticismo, la sessualità o la seduzione delle luci urbane, caratteristiche-simbolo di ogni thriller targato Mann; i rossi e i verdi si riallacciano invece, come in Non si sevizia un paperino (Lucio Fulci, 1972) e The Driller Killer (Abel Ferrara, 1979), alla sfera della violenza e della paura. L'influenza di Sam Peckinpah (Il mucchio selvaggio, 1969) si sente nell'utilizzo di differenti frame rate, come nella scena della sparatoria finale dove si è arrivati a registrare persino a 90 fps. Altro aspetto fondalmentale all'evocazione di queste rarefatte atmosfere è la suggestiva colonna sonora curata da Michel Rubini e dai Reds.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  11/02/2023 13:52:57
   7½ / 10
Quando ancora nessuno si filava di striscio Lecter (qui Lektor), quel geniaccio di Mann tirava fuori dal cilindro questo Manhunter, bel film thriller molto anni '80. Non il suo lavoro migliore, ma comunque una gran bella chicca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  03/07/2022 15:19:06
   6½ / 10
Interessante sotto il profilo della messa in scena, ma tirando le somme risulta solo discreto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  05/09/2020 12:44:18
   7 / 10
Un bel poliziesco di Mann. Indagini minuziose e caratterizzazioni psicologiche fatte nel migliore dei modi, anche grazie alle perfette recitazioni, ma non mi ha tanto impressionato Brian Cox, purtroppo. Finale un pelino deludente e frettoloso, gli preferisco quello di Red Dragon. Per il resto, bel lavoro di scrittura e regia.

VincVega  @  04/06/2020 19:04:35
   8½ / 10
"Manhunter" possiede quell'atmosfera incredibile che "Red Dragon" si sogna. All'epoca è stato ingiustamente un flop, poi verrà rivalutato in seguito, ma il mancato successo ai botteghini è alquanto inconcepibile, perchè siamo su grandi livelli praticamente in tutto. Regia, sceneggiatura, fotografia, cast. La narrazione è ricca di dettagli, mostrando la deriva della mente del protagonista, sempre più ossessionato dal caso, cercando di prevedere le mosse del serial killer, grazie anche alle sue doti di immedesimazione.
Petersen diverrà popolare con "C.S.I.", ma il meglio lo ha dato con questo e "Vivere e Morire a L.A.", periodo d'oro. Poi ho mi è sempre venuto in mente che anche Brian Cox è un grande Hannibal Lecter (in questo caso Lektor). Chissà cosa sarebbe successo se avesse ripreso quei panni al posto di Anthony Hopkins. Sono cose che cambiano la storia del cinema.

pak7  @  26/02/2020 11:20:52
   7 / 10
Buon thriller, anche se continuo a preferirne altri di Mann.

Sestri Potente  @  25/09/2019 15:21:36
   8 / 10
Grandissimo thriller, superiore per me al Silenzio degli Innocenti.
Buona tensione, forse ci sono un po' troppe scene in cui si seguono le riflessioni del detective protagonista e magari possono risultare un po' stucchevoli.
Mi è piaciuto comunque tantissimo, è un film da rilanciare!

Goldust  @  05/10/2018 18:08:57
   7½ / 10
Un fine lavoro di psicologie a confronto ( tra l'agente ed il serial killer è difficile stabilire chi sia più disturbato ) ed una storia tesa che parte lenta ma che ben presto riesce a rendersi avvincente. Furiosa resa dei conti sulle trascinanti note di "In a gadda da vida" degli Iron Butterfly, il sottofondo ideale per chiudere la caccia. Tra i migliori lavori di Mann ma non lo si guardi per vedere all'opera il mitico Hannibal Lecter: per lui è prevista solo una piccola parte.

DarkRareMirko  @  23/07/2017 23:11:17
   9½ / 10
Veramente un film straordinario, il migliore di quelli tratti da romanzi di Harris.

E' un film moderno ed in anticipo sui tempi.

Tutto perfetto: regia, attori (anche se Cox si vede poco; poi Petersen ha fatto pochi film purtroppo, anche se CSI gli ha fatto onore), ritmo, dialoghi.

Ingiustizia pura il poco riscontro di pubblico, ai tempi.

Red Dragon vede solo un cast più ricco, ma gli è inferiore.

Film eccellente e Mann, già ai primi lungometaggi, ha saputo dimostrare eleganza e maestria.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/12/2016 23:09:48
   10 / 10
Le linee d'ombra dell'animo umano, non distinto nettamente tra bianco e nero e bene e male. Solo in maniera tardiva il Manhunter di Mann è stato valutato in maniera più corretta. Solo a posteriori si è scoperto il reale valore di un film a cui in molti casi ci si deve riflettere come le superfici di specchi spezzatti dove vola la fantasia di Dente di Fata. L'isolamento di Wll Graham ha come scopo quello di essere di nuovo in gioco per catturare un mostro e per farlo deve diventare un mostro anche lui. La solitudine, tipica condizione dei personaggi di Mann, è quella lasciare fuori tutto, famiglia compresa, e affrontare quel lato perverso della sua personalità così terribile, ma anche indispensabile alla cattura del serial killer. Tecnicamente è un film straordinario, una fotografia che lascia di stucco per la sua bellezza, le regia di Mann molto misurata e la scelta azzeccata di un cast perfettamente all'altezza. Petersen al cinema ha fatto molto meno rispetto ad altri attori, ma basta questo film e Vivere e morire a Los Angeles per affermare che ha lasciato il segno. Noonan, la migliore intepretazione della sua carriera. Un serial killer sfaccettato ed affascinante, che vive in una realtà parallela alla nostra ed in un delirio sanguinario che ne riproduce le sue ossessioni. E da tenere conto anche di Joan allen e Dennis Farina. Un film semplicemente perfetto per un regista perfezionista come Mann.

DogDayAfternoon  @  03/04/2016 20:58:29
   7 / 10
Bel thriller targato Mann, una garanzia nel genere. Personalmente non l'ho mai considerato un capolavoro, più per lo scarso interesse verso la trama: le storie dei serial killer psicopatici si assomigliano un po' tutte.

Non ha la potenza visiva di alcune scene di "Strade violente", o l'action andrenalinico di "Heat", ma è comunque un film di livello qualitativo alto e con un discreto ritmo. Abbastanza inquietante il killer, ottima l'interpretazione di Petersen, ma i vari tasselli che compongono l'indagine e il comportamento dell'assassino non mi hanno sempre convinto. Musiche, come al solito nei film di Mann, centrate in pieno.

Per gli amanti del thriller è comunque un must.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  26/10/2015 00:48:13
   7 / 10
Mi aspettavo un film più bello. Comunque non annoia mai. Un buon cast e un buon uso delle musiche.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/04/2015 19:13:13
   7½ / 10
Lentissimo all'inizio ma sempre più coinvolgente. Brian Cox un Lecter pre-Hopkins di grande fascino, che appare giustamente neanche dieci minuti credo.
Fedele, tolto il finale, al bel romanzo di Harris, a tratti nello spirito più che il remake Red Dragon di anni successivo.
Mann ha fatto di meglio, eppure è curioso che Manhunter, così freddo e pulito ma che si inoltre nella psiche più oscura dell'essere umano, non sia stato considerato.
Certo è che "Il silenzio degli innocenti" di Demme è stato ancora più incisivo nelle atmosfere, nel racconto e nella violenza.
Molto bravo William Petersen.

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Ultima risposta 15/04/2015 16.25.52
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Neurotico  @  31/01/2015 12:09:56
   10 / 10
Manhunter è nel personale novero dei film perfetti. Quando l'elegante ed estatica regia di Mann si sposa con la fotografia da stato dell'arte di Spinotti e con le musiche evocative da stasi trascendentale di Michael Rubini, il capolavoro senza tempo è servito.

E' straordinaria interpretazione di Brian Cox nei panni del Dr. Hannibal Lecktor, inquietante e spaventoso. William Petersen si ripete nei panni di un poliziotto dopo il fiammeggiante Vivere e morire a LA, ma se lì era vivace e spaccone, nel capolavoro di Mann è disilluso e malinconico senza perdere in acume. Tom Noonan è angosciante nei panni di "Dente di fata", che con lucida razionalità, con la sua stazza da gigante e l'espressione fredda, distante, uccide trasformando le vittime in spettatori del suo disegno da folle alienato.

Il romanticismo poetico sussurrato e velato di malinconia avvolge sia il cacciatore che la preda, in un contrasto di luci e ombre che rispecchia quello tra la cella di Lecktor, spoglia, fredda, bianca e gli interni blu delle case moderniste.

Una livida opera d'arte luccicante che rinnova il suo splendore ad ogni contemplazione.
L'emozione di accarezzare una tigre addormentata, la malinconia di guardar fuori dalla finestra colpita dalla pioggia.

deliver  @  28/01/2015 17:22:49
   7½ / 10
Più che ricordarlo come il primo film in cui appare la figura di Lecter (qui variata nel curioso "Lecktor") Manhunter ha il merito di inaugurare anzitempo il nuovo thriller degli anni 90' che troverà in Seven il suo degno continuatore nel progetto di riforma del genere. Storia molto intrigante e ben adattata, la pellicola di Mann si sofferma molto sulla psicologia del detective e del serial killer, entrambi descritti con una tale ambiguità da rendere la vicenda ancor più morbosa e affascinante. Per questo avrebbe in realtà meritato molta più attenzione all'epoca della sua uscita. Plauso per la regia e la fotografia. Da recuperare sicuramente.

Smerloof  @  26/01/2015 00:08:31
   10 / 10
7219415  @  19/01/2015 18:14:13
   7 / 10
ferzbox  @  16/01/2015 20:48:28
   8 / 10
Della serie di film dedicati ad Hannibal Lecter devo confessare di aver visto sino ad oggi solamente "Il silenzio degli innocenti"(film a dir poco memorabile),quindi questa pellicola di Michael Mann mi mancava,così come il remake "Rad dragon","Hannibal" ecc..ecc..
Sono stato attirato dalla media su filmscoop e dal fatto che me l'aveva consigliato da poco un'amica che adora i thriller alla follia; se non fosse stato per queste due ragioni credo che non avrei mai affrontato la visione,considerando che non sono nemmeno un grande estimatore di Mann.
Avevo notato le innumerevoli lusinghe degli utenti e in effetti non si può certo dire che sia un brutto film,ma come al solito ho sentito il solito ritmo lento e macchinoso di questo regista,questa volta un pochino più digeribile grazie all'ottimo utilizzo dei dialoghi.
Di fatto lo reputo un bel Thriller,molto scrupoloso nell'immergere lo spettatore in una carrellata di indagini e ragionamenti,oltre ad analizzare il profilo del serial killer,però si sente un clima anni 80 davvero fastidioso;non che odi gli anni 80,anzi chi mi conosce un poco sa che non è così,ma in questo caso c'era l'utilizzo di una colonna sonora troppo frivola e localizzata a quel periodo che oggi come oggi stonava un pò....non so,unita al ritmo lento non davano una buona alchimia secondo me.
Comunque l'interesse l'accende parecchio,la fotografia non era male ed ogni singola scena ha il suo perchè; un buon film,non si può dire il contrario.
Non so se affronterò la visione degli altri film con Lecter,però un pensierino lo farò.....a questo punto un pizzico di curiosità mi è venuta....

Oskarsson88  @  13/01/2015 16:46:20
   8 / 10
Molto bello davvero!! Anche se procede in maniera un po' frammentaria, tiene incollati allo schermo e c'è un Petersen davvero formidabile nella caccia all'assassino e con i suoi rischi di disturbo psichico dovuti all'immedesimazione nella psicologia di quest'ultimo. Più che consigliato.

_Hollow_  @  15/12/2014 02:30:08
   9½ / 10
L'ennesimo filmone di Mann, con un Petersen in formissima che ha girato da solo un anno "Vivere e morire a L.A."
Registicamente Manhunter è uno spettacolo: uso psicologico del colore con scene ad un'unica tinta; pazzia di "Dente di fata" resa tramite quella spettacolare esplosione di luce che si irradia dagli occhi.
Il ritmo è serrato e non cala fino alla fine, grazie anche all'ottimo commento musicale. La colonna sonora infatti è una gioia per le orecchie (e Mann ha un po' viziato negli anni da questo punto di vista), su tutte la new wave The Big Hush da "Oil & Gold" degli Shriekback. Ma è impossibile rimanere impassibili anche solo per il Graham's Theme.
Stupenda la sensazione che si crea piano piano di empatia verso Graham, il sentore del suo essere sempre più vicino all'orlo di un abisso che porterebbe alla follia, alla completa immedesimazione coi mostri a cui da la caccia. Perché quando guardi a lungo nell'abisso, l'abisso guarda dentro te. "Ti è già capitato Graham, questa volta potrebbe esserti fatale."
Se bisogna trovare delle pecche al film si può tirare in ballo la sceneggiatura avara di approfondimenti (che personalmente mi avrebbero interessato fino ad un certo punto), infatti anche se non ho letto il libro immagino che molti dettagli siano stati tralasciati o appena accennati. Piuttosto trovo strana la fissazione del poliziotto verso i filmatini prima che vengano collegati col l'omicida ... o che la cieca si innamori al volo della versione taciturna del Mostro di Dusseldorf. Oppure fare il paragone Brian Cox/Anthony Hopkins. Ma a me Cox non è dispiaciuto affatto, anzi, preferisco di gran lunga questo Hannibal Lecter "crudo" a quello "romanzato" de "Il silenzio degli innocenti": Neil Gaiman in Sandman ha totalmente distrutto la macabra fascinazione verso la figura del serial killer che tanto andava di moda in quegli anni.

"Tu sei più furbo di me visto che mi hai preso."
"Noo, io non sono più furbo di lei."
"E allora come hai fatto a prendermi?"
"Lei era svantaggiato."
"In che senso?!"
"Lei è pazzo."

E la corsa dopo l'incontro? Lontano da Lector, da quel luogo, da sé stesso e dal dubbio che quelle sue ultime parole lo raggiungano e si dimostrino vere?

Mezzo capolavoro, assolutamente da vedere.

Filman  @  11/08/2014 16:36:56
   8½ / 10
Thriller poliziesco da manuale, MANHUNTER approda nel genere non solo inoltrando elementi innovativi, ma anche esibendo una personalità quasi unica, tanto nel moderno svolgimento visivo quanto nei ritmi e nei toni caratteristici dell'enfatica ed elettrizzante regia di Michael Mann, portando così il film ad un passo dallo status capolavorico.
Dalla fluorescente colorazione fotografica all'atmosfera irrazionalmente pulsante, il film viene orientato in una calorosa e intrigante caccia all'uomo, di interessante svolgimento ed appassionante evoluzione narrativa, sulla quale grava una sceneggiatura sfilettata nel racconto e quadrata nei dialoghi, segno di una dedizione ai classici del genere.
Le poche ma decisive marce ingranate nello scorrimento energico del film riescono a racchiudere con sufficienza la visione Manniana dell'istintività umana, abbattitore di barriere separanti il bene e il male, nonché la sua poetica sulla lotta individuale, fino all'apice autoriale della pellicola, rappresentato dalla introspezione psicologica dell'antagonista serial killer, vittima del proprio ossessivo egocentrismo.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  27/04/2014 18:52:01
   8 / 10
Polar che definisce già l'autentica estetica del cineasta di Chicago, il fatto che non gli interessi troppo dell'azione lo si evidenzia dall'epilogo, che apparte qualche spinta virtuosistica sul rallenty è tutto molto sbrigativo e irreale, ma è la costruzione dell'atmosfera, con il suo bagaglio inconfondibile di temi sonori, a dire il vero mi ha irritato un po la 'Strong as i am' durante il pedinamento del killer, anziché incupirne la scena e cavalcando l'imminente omicidio la appiattisce, però come dicevo è tutta la costruzione dei tratti psicologici del killer, il rapporto con la ragazza cieca, non tralascia neanche i dettagli degli specchi sfumatura del suo essere autocelebrativo, riflettendo le sue vittime, sentirsi al centro dell'attenzione, non brama amore ma essere in una posizione in cui il prossimo debba dipendere da lui e la ragazza cieca in questo senso si presta bene col suo essere passivo.
Lavora sopratutto sull'introspezione psicologica, cast permettendo, non ha il prestigio che ebbe un lustro dopo Demme, il quale anteponeva maggior rilievo sulla suspance e sul coinvolgimento, Mann lo conduce senza cadute di ritmo, ma preferisce forma e riflessione oltre che grande risalto dei colori ottimamente cromatizzati dalla fotografia di Spinotti.

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Ultima risposta 27/04/2014 21.07.52
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The BluBus  @  08/03/2014 23:44:14
   8 / 10
Ben fatto! e mezzo punto in più per la colonna sonora strepitosa

Lory_noir  @  04/12/2013 09:02:20
   7 / 10
Mann porta un buona regia per un film che di suo non mi ha fatto impazzire. Alcune scene, come quelle in cui il protagonista parla da solo rivolgendosi al serial killer, sembrano quasi parodistiche. Comunque thriller godibile, a tratti inquietante.

-Uskebasi-  @  08/07/2013 23:35:48
   7½ / 10
Ammetto di averlo visto non al top delle condizioni, causa sonno.
Il 53% del film l'ho guardato con la stessa attenzione con cui il mio gatto osserva le bustine Gourmet A la Carte;
dal 54% al 60% le mie palpebre hanno iniziato a sbattere con una frequenza crescente, l'intervallo di tempo tra una chiusura e la successiva diminuiva di 0,588 secondi;
dal 61% ho capito che Morfeo mi stava cercando insistentemente ed ho quindi assunto una posizione strategica sbarrando gli occhi come Schillaci a Italia '90, questo fino al 72% quando per un attimo ho avuto una reazione degna di Kim Goodman;
dal 73% al 74% ho attuato quindi un'altra tattica, quella di dormire con l'occhio destro tenendo il sinistro più aperto possibile, e per più aperto possibile intendo poco meno della metà, dalle mie parti è anche comunemente chiamato "occhio parcio";
dal 75% al 92% ho alternato l'occhio parcio;
dal 92% al 93% ho dormito;
dal 94% al 99% ho utilizzato pollici ed indici per spalancare gli occhi, divenendo probabilmente simile al mostro de Il Labirinto del Fauno;
al 100% ero completamente sveglio e mi gustavo i titoli di coda.

Mi è sembrato un thriller con i controcàzzi, con musiche ed atmosfere superbe ed un parco attori di prim'ordine. L'assassino soprattutto era sopra a tutti.
Però quando il protagonista nelle sue indagini solitarie parlava con il killer non si poteva proprio vedere. Allora era anche per questo che chiudevo gli occhi nella mia Odissea?

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Ultima risposta 10/07/2013 19.07.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  29/06/2013 23:35:35
   8 / 10
Non tutti sanno che il primo film tratto dagli storici romanzi thriller di Thomas Harris non è Il Silenzio degli innocenti (chediol'abbiasempreingloria) ma ben 5 anni prima niente meno che Michael Mann (Heat la sfida/Alì) aveva portato su celluloide il primo romanzo di Harris in cui appariva l'indimenticabile figura di Haniibal Lecter, Red Dragon. Molti conoscono il Red Dragon successivo al capolavoro di Demme ma quello non è altro che il remake di questo film di Mann, stranamente chiamato Manhunter, forse per una questione di diritti, non so.A proposito, apro una parentesi
( non ricordo bene il Red Dragon recente, mi sembra fosse un filmetto abbastanza buono. Certo che a leggere il cast c'è da rimanere secchi, Edward Norton, Antony Hopkins, Philip Seymour Hoffman, Ralph Fiennes, praticamente 4 dei primi 10,12 attori viventi. Un'altra cosa sicura è che il film di Mann è senz'altro superiore )
Grandissimo thriller basato su una storia davvero potente, molto simile a quella del Silenzio, Manhunter è una di quelle pellicole imprescindibili per un amante del genere.
Grande script, grandi interpretazioni, grande atmosfera e quella capacità, come ne il Silenzio degli innocenti di mantenere un'attesa e un'attenzione incredibile malgrado non ci sia nessun colpo di scena e si conosca l'assassino già a metà film.
Mann è un maestro delle scene notturne e delle musiche, si sa, e anche qua non è da meno. C'è quella sporcizia anni 80 che rende i film di questa decade così maledetti, intensi, inconfondibili, pellicole che ti arrivano addosso senza lustrini o regie patinate, in modo diretto, genuino, cattivo.
Non è facile fare un thriller dove il primo (e unico praticamente) omicidio avviene dopo più di un'ora, dove il cattivo lo si conosce presto, dove l'indagine è così arzigogolata e laboriosa da risultare a tratti incomprensibile.
Funziona tutto, Brian Cox se non fosse esistito Hopkins sarebbe un grande Lecter, Petersen con 30 kg in meno rispetto al Grissom di CSI è perfetto ma fa piacere soprattutto notare la magnifica interpretazione di Tom Noonan, attore che con Synecdoche è entrato nel mio cuore. Il suo assassino è strepitoso, mostro e vittima, crudele e dolce, letale e impacciato.
La scena con la tigre è di sporca poesia, alcuni passaggi come quello della carta igienica indimenticabili, non c'è veramente niente da dire. Non fa paura, non deve farla, è solo un thriller d'atmosfera e scritto benissimo che ti intriga, ti dà quel minimo di tensione e ti tiene incollato.
Davvero curiosa la figura di Hannibal, praticamente identica a quella che ha nel Silenzio, ossia di carcerato usato dal detective per essere aiutato a trovare l'assassino (qui Dente di Fata, là Buffalo Bill). Anche se in realtà qui Hannibal starà praticamente solo dalla parte dell'assassino, probabilmente per vendetta verso il detective Graham, colui che lo aveva catturato (e non la Starling con cui non aveva nessun conto da regolare).
Dei 5 film incentrato più o meno sulla figura di Hannibal questo sta dietro solo al film di Demme.

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Ultima risposta 01/07/2013 23.08.33
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genki91  @  20/05/2013 02:18:24
   7½ / 10
Precursore della saga che, partita con "Il silenzio degli innocenti", sarebbe poi diventata di culto. Questo film di Mann è davvero ben fatto e altrettanto ben interpretato. Petersen mi piace, certo, Brian Cox non ha nulla a che vedere con Anthony Hopkins riguardo al ruolo dello psichiatra mangia-uomini per eccellenza e la sua genialità appare solo in un'occasione.

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Bello, non un capolavoro.

outsider  @  02/09/2012 13:32:30
   9 / 10
top quality questo film di mann. l'ho visto per intero da poco. cosa stranissima per un intenditore di cinema quale io sono. however, poche, pochissime parole, nulla piu' che dirvi ve de te lo!
le sorprese e la tensione volano alto. le atmosfere anni'80 e tutto, ma proprio tutto da scuola del cinema.

MidnightMikko  @  30/08/2012 11:33:47
   9 / 10
Primo capolavoro di Mann nonchè un meraviglioso e morboso poliziesco diretto mostruosamente e con una fotografia meravigliosa. Non smette mai di affascinare, grazie anche a certe scene veramente da manuale del regista.
Favoloso

Charlie Firpo  @  30/08/2012 09:33:04
   7½ / 10
Il film che ispirò Il silenzio degli innocenti e Red dragon entrambi stracopiati da Manhunter usufruendo di un budget superiore con lo scopo di farne dei blockbuster.

Ritornando nei binari ottima regia di Mann , tutto molto serio e nessun attore di grido , e nei panni dell' agente Grahm abbiamo un' ancora sconosciuto Grissom di CSI , per quanto riguarda la scenografia risulta un pò sciatta e volta al risparmio , in alcuni punti specie sul finale il film risente del tempo e comincia ad essere un pò datato.

Tutto sommato dopo aver visto il silenzio degli innocenti provate a vedere questo e rimarrete sorpresi dalle innumerevoli analogie.

david briar  @  30/08/2012 00:32:31
   8 / 10
Al suo terzo film Michael Mann era già un fuoriclasse.

"Manhunter" è un thriller molto bello e affascinante.Il regista ha uno stile immenso nel costruire ambienti particolari e pieni di tensione,e il ritmo non fortissimo dato al film contribuisce a creare molta suspense.Aiutato anche dalla bellissima fotografia e dalla suggestiva colonna sonora,Mann dimostra quanto il regista influisca sulla bellezza del film.
Difatti la sceneggiatura del film è buona ma non perfetta,risulta coinvolgente e convincente, ma ci pensa Mann ad elevare la storia a qualcosa di migliore.

Perchè,facendo il confronto con "Il silenzio degli innocenti",li c'era una sceneggiatura strutturata in maniera più accativante,e un Lecter che spiccava decisamente di più grazie anche ad Anthony Hopkins,mentre qui è più un personaggio secondario,oltre che decisamente meno interessante,anche l'attore non è all'altezza.

Così,Mann lo rende più o meno allo stesso livello del più celebre film uscito 5 anni dopo,nonostante una sceneggiatura inferiore.
Sicuramente,un regista dal talento straordinario..

BlueBlaster  @  24/07/2012 19:15:11
   8 / 10
Un prodotto di qualità...dai dai supercast e storia del thriller

Invia una mail all'autore del commento JeffreyLebowski  @  21/06/2012 18:00:59
   9 / 10
Michael Mann confeziona un thriller splendido, introspettivo e suggestivo, è presente una grande caratterizzazione dei personaggi, che sono uno dei punti cardine del film. Sorprendentemente bravo William Petersen, ottimo Cox, e bravo anche Tom Noonan nel ruolo di Dolarhyde. Cast arricchito anche da una giovane Joan Allen che interpreta la ragazza cieca.
Red Dragon a confronto diventa è un filmetto che puzza di commerciale lontano un miglio.
Piccolo capolavoro!

tobbie  @  21/05/2012 15:18:52
   8 / 10
Non amo particolarmente lo stile di questo regista ma questo film è un gioiellino anni 80. Non ho dato un voto più alto perchè secondo me nella seconda parte cala un pò come tensione.
Ottima la prova dell'attore principale e di tutto il cast.

topsecret  @  18/05/2012 18:39:06
   7 / 10
Prima apparizione sul grande schermo per uno dei personaggi più cattivi ed inquietanti del cinema internazionale: Hannibal Lecter.
MANHUNTER rappresenta, a detta di molti, uno dei thriller migliori degli anni '80, capace di assicurare una forte dose di suspense ed adrenalina a quel pubblico che in seguito si appassionerà alle gesta del dottore cannibale, quì presente però in maniera marginale.
Pellicola interessante e ben realizzata, anche se alcuni passaggi non mi sono sembrati così chiari ed approfonditi, che lascia un buon ricordo ed assicura una visione coinvolgente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  17/05/2012 14:28:01
   5 / 10
Se devo dire la mia ho preferito di gran lunga "Red Dragon". "Manhunter" l'ho trovato davvero scarso di pathos, ciò forse è in parte dovuto al fatto di aver già visto il remake. Inoltre credo che questo film sia invecchiato abbastanza malaccio. Compare per una piccola parte anche Hannibal Lecter che però non ha un briciolo del fascino che ha quello interpretato da Anthony Hopkins. Alla fine della visione cio che più rimane nella memoria è la presenza di un giovane William Petersen (la star di "CSI") e la portentosa colonna sonora.

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paride_86  @  19/01/2012 15:11:15
   8½ / 10
Bellissimo thriller tratto dal romanzo "Red Dragon", da cui poi saranno tartti altri fortunati film incentrati sul personaggio di Hannibal Lecter, che invece qui ricopre un ruolo importante ma non fondamentale.
Questo film è girato con una classe ed un'eleganza uniche ed originali, vanta delle atmosfere inquietanti e a tratti visionarie e una splendida colonna sonora.
Credo che "Manhunter" sia un film parecchio sottovalutato: è uno dei migliori thriller degli anni '80.

gemellino86  @  08/12/2011 13:22:10
   8 / 10
Un thriller a incastro costruito su misura per gli amanti del genere. Mi è piaciuto davvero tanto. Buoni attori e ottima regia. Da vedere soprattutto per gli appassionati.

BrundleFly  @  26/11/2011 20:16:59
   7 / 10
Il fatto di aver visto prima "Red Dragon" può aver influenzato non poco il mio giudizio finale.
Il film di Mann è dotato di una buona regia, fotografia e di una solida sceneggiatura, ma alcune sequenze risentono un po' degli anni. A differenza del remake del 2002 il dr. Lecter viene lasciato un po' da parte e il vero protagonista è l'agente Graham.
Diciamo che se proprio si deve fare un confronto metto i due film sullo stesso piano perchè hanno entrambi i loro pregi e difetti.

pinhead88  @  21/09/2011 12:35:28
   3 / 10
Uno dei film più noiosi e insulsi mai visti in vita mia. Lento, soporifero, lento, ah l'ho già detto e...lento.

draghetta1989  @  05/07/2011 21:51:18
   9½ / 10
assolutamente stupendo! per me questo è l'unico vero capolavoro assoluto tratto dai libri di Thomas Harris; viene ovviamente inevitabile fare un confronto con il successivo e più osannato Il silenzio degli innocenti, ma devo dire che nonostante l'anzianità ho sempre preferito il lavoro di Mann, un regista che ammiro moltissimo. il film di Demme credo debba la sua fortuna sopratutto all'indimenticabile interpretazione di Hopkins che ha reso il dottor Lecter una vera icona, ma pur nella sua indiscussa bellezza non ha il fascino di Manhunter, nè la sua straordinaria colonna sonora in pieno stile anni 80 come piace a me, sopratutto perchè ricalca un po' uno stile tipico dei film fantascientifici di cui mi viene in mente per esempio Blade Runner. questo è un thriller quasi del tutto perfetto, una regia visionaria e impeccabile, momenti di suspance pura inseriti egregiamente nella narrazione, personaggi carismatici e gode anche di ottime interpretazioni che non hanno poi tanto da invidiare al pluripremaito film del 1991; william petersen in particolare è un grandissimo attore e qui lo dimostra più che mai. in sostanza è un film che rispecchia molto di più nel complesso uno stile vicino ai miei gusti personali, sarà che in generale preferisco l'atmosfera anni 80.

guidox  @  20/04/2011 01:55:53
   7½ / 10
sarebbe stato un 8 pieno basandosi sul ricordo, scende di mezzo punto dopo averlo rivisto or ora, perchè un po' d'invecchiamento si sente.
comunque sempre meglio di Red Dragon, in tutto e per tutto.
ovviamente il primo Lecter è imparagonabile a quello interpretato poi da Hopkins, ma Petersen mi ha convinto e fornisce una bella prova, che si incastona perfettamente in un ambito di indagine perfetta, che prende ancor più valore considerando che stiamo parlando di un lavoro di 25 anni fa.
Il silenzio degli innocenti, sorretto da un cast stratosferico è superiore, ma subito dopo c'è indubbiamente questo!

76eric  @  26/03/2011 20:51:03
   10 / 10
Uno dei film più significativi degli anni '80 nonchè dei migliori nel suo genere. A mio parere il vero capolavoro del prolifico ed ottimo Mann, superiore persino al più celebre film di Demme uscito 5 anni dopo.
Non ho letto il libro di Harris ma basandomi sul film, trovo che tutto sia perfetto: immagini, sequenze, locations, attori, regia.
Detto questo il merito maggiore lo vado ad attribuire alla magnifica prova del cast.
Se è vero che nel film di Demme, gran parte dell' attenzione viene doverosamente calamitata nei confronti del grande Anthony Hopkins che c' ha messo molto del suo per far entrare nell' immaginario collettivo la figura del cannibal doctor dai modi garbati Hannibal Lecter, è altrettanto vero secondo il mio punto di vista che in questa pellicola William Petersen ( che già un anno prima si era distinto in un altro capolavoro del poliziesco cioe "To live and die in L.A." firmato da William Friedkin: anche qui il voto sarà 10) fa un lavoro altrettanto eccelso per il suo Will Graham, ex agente criminologo e psichiatra dell' FBI. Fantastici veramente i suoi continui soliloqui nel tentativo di cercare di immedesimarsi nel serial killer con frasi tipo " i bambini sono qui per aiutarmi" ad esempio, fino all' ultima visione dei filmini dove finalmente riesce a comprendere che il villain è anch' esso in possesso delle pellicole perchè "il vedere è tutto e gli permette di fantasticare". Sà che sotto le etichette dei negozi c'è il nome del laboratorio dove vengono sviluppate le pellicole: azzeccatissima l' espressione sorpresa di Jack ( l' ottimo Dennis Farina) che guarda Graham, capendo al volo che il caso è ormai risolto.
Dicevo la sontuosa interpretazione di Petersen avrebbe dovuto ricevere maggiori attenzioni e gratifiacazioni in quanto reggerebbe benissimo il confronto con quella di Hopkins nel film di Demme, o almeno non sfigurerebbe quanto ad intensità, ma è chiaro che la figura del cattivo, il "lato oscuro", suscita un fascino inarrivabile.......
Oltre a questo, non si può non menzionare il bravo Brian Cox nei panni di Lektor, che, pur non raggiungendo i picchi toccati da Hopkins, diciamo che traccia la base, sia per figura che per mimica facciale del dottore cannibale; ma soprattutto l' intensissimo Tom Noonan nel ruolo di "Dente di fata", uno dei serial killer umani più spietati e crudeli ( per la cinematografia intendo) per modo di pensare, di agire e per l' impressionante altezza e che grazie alla conoscienza della ragazza cieca, riuscirà ad accarezzare quei momenti piacevoli che la vita solitamente sà dare, ma che lui purtroppo non ha mai conosciuto fino a quel determinato momento. Davvero fantastica la sequenza dove piange dopo aver fatto l' amore.
Veramente eccelso poi il sonoro e le musiche, basti pensare alla sequenza notturna dove Graham vaga da solo ( regia veramente da brividi), o dal momento in cui Dollaryde accompagna la cieca dal veterinario: ecco da quel momento in poi, il film paradossalmente non avrebbe nemmeno bisogno dei fondamentali dialoghi da tanto straordinaria ed azzeccata che è la colonna sonora. Quest' ultima parla da sè.
Tornando a Petersen, trovo veramente strano che dopo essere stato protagonista di 2 perle di questo calibro, non sia riuscito a consacrarsi come stella indiscussa di Hollywood, visto l' enorme potenziale...., meno male che Zuiker con il meraviglioso telefilm C.s.i. gli ha restituito la fama che merita. Ampiamente a mio avviso.
Del film è stato fatto nel 2002 un remake molto fiacco con il bravo Edward Norton protagonista, ma che non è neanche da comparare col film di Mann e che lo si può vedere 1 volta o massimo 2 ma solo se intanto si ha altro da fare.
Capolavoro indiscusso.

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nevermind  @  01/06/2010 23:26:02
   8½ / 10
Film impeccabile, uno dei classici capolavori purtroppo poco conosciuti.
Oltre all'ottima interpretazione degli attori, ho apprezzato molto le musiche di questo film. Nienta da dire....mi rimane solo il confronto con Red Dragon, quest'ultimo ancora lo devo vedere.

edmond90  @  24/05/2010 18:58:50
   10 / 10
"Lo sai perchè sei riuscito a catturarmi?LO SAI??....perchè siamo della stessa razza io e te!!" Neanche campando 300 anni riuscirei a capire perchè questo film viene così sottovalutato.E'perfetto.L'approfondimento psicologico straordinario dei personaggi,lo stile eccelso di Mann,la grande fotografia di Spinotti e per finire una colonna sonora calzante e molto riuscita....Tutti elementi che ne fanno uno dei film più belli degli anni 80 e il primo capolavoro di Michael Mann.Per me è superiore persino all'osannato film di Demme.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  27/02/2010 12:21:44
   6½ / 10
Mi è piaciuto più questo manhunter che il recente red dragon. La caratteristiche dei personaggi vengono evidenziate con minor ritmo ma con maggiore accuratezza.

Più che sufficiente.

tylerdurden80  @  02/02/2010 04:24:24
   5 / 10
mi associo al commento precedente,l'aver visto "red dragon" prima di questo mi ha tolto quell'effetto sorpresa ma provando ad immaginare di non conoscere la trama francamente il film mi pare molto blando,coinvolge poco e crea poca tensione...
non che "red dragon" sia questo grandissimo film ma "manhunter" paga lo scotto di essere un film di 25 anni fa e soprattutto della mancanza di un Hopkins e di un Norton(e scusate se è poco...)

positive invece fotografia e musiche ma Mann ha fatto di molto meglio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  03/12/2009 16:55:10
   6½ / 10
Questo mi sembra un ottimo esempio di bel film che ha accusato il passare degli anni. Probabilmente il fatto di aver visto prima "Red dragon" e quindi conoscere già lo sviluppo della trama e avere in mente gli stessi personaggi interepretati da Edward Norton e Anthony Hopkins non ha contribuito positivamente al mio coinvolgimento durante la visione, però in alcuni momenti ho notato dei cali di ritmo che mi hanno fanno un po' distogliere l'attenzione. Comunque Mann è pur sempre uno che ci sa fare e quindi diverse scene degne di essere viste ci sono anche qui ma nel complesso l'opera non è riuscita a colpirmi come mi sarei aspettato.

Dr.Orgasmatron  @  18/10/2009 00:52:32
   8½ / 10
Il primo film dove appare il personaggio di Hannibal Lecter, poi reso epico da Anthony Hopkins. Mann sfoggia un gran thriller di minuziosa ricostruzione dell'omicidio, una sorta di CSI degli anni 80 in formato cinema. Grande sorpresa per un grande regista. Da ritrovare

bigfoot  @  05/09/2009 10:41:29
   6 / 10
La storia di per se è piuttosto interessante, ma se analizziamo l'intero film non si può dire che non sia un pochino noiosetto. Sinceramente mi sarei aspettato di più. Un appunto: nel film dicono che "dente di fata" abbia 34 anni, se non mi sbaglio; secondo me ne ha almeno una decina di più.

Manu90  @  04/09/2009 11:35:49
   5½ / 10
Altro film che, secondo me, è invecchiato parecchio male. Ottima la sceneggiatura, ma la pellicola non mi ha appassionato per niente.

ninodettoerpais  @  29/08/2009 01:28:03
   6½ / 10
Vedo molti commenti positivi fatti da persone competenti ed e' per me difficile la valutazione di questo film che a mio parere invecchia un po' male e non regala piu' le sensazioni dei suoi anni d'oro. Riguardandolo diviene inevitabile il paragone con -Red dragon- il quale risulta a mio avviso piu' gradevole forte anche di un cast che surclassa qualitativamente il suo predecessore (senza calcolare il budget). La trama e' affascinante, (ricordiamo che e' comunque ricalcata da un libro) ottimamente trasformata in pellicola da Mann il quale ci regala pero' anche tanti tempi morti con ripetuti cali di tensione che spesso abbassano drasticamente l'attenzione dello spettatore il quale non si sente sicuramente incollato alla poltrona. Peccato che poco piu' di quindici anni abbiano fatto cosi' male.

LEMING  @  24/07/2009 15:01:03
   8 / 10
Il migliore della serie, anche se qui non c'è Hopkins, però tutto il resto è fedele al libro di Harris, ed il finale è stupendo.

grabowsky  @  07/03/2009 11:32:29
   7½ / 10
vedo solo oggi questo manhunter. sicuramente x le sue caratteristiche atmosfere andava visto prima....l'ho trovato originale, ma avrebbe reso di piu' se l'avessi visto un po' di anni fa. dopo l'uscita di tanti film sul genere seriale ,devo per forza considerare, x un giusto giudizio, che questo e' stato uno dei primi. adoro mann e la fotografia di spinotti, veri e sapienti architetti dell'immagine e delle scene. il film mi delude solo per la mancanza di ritmo, o meglio, per il non enfatizzare come si deve alcuni punti centrali della trama....ma forse e' proprio questo che lo rende particolare. a tratti mi sento di accomunarlo a blade runner per come ti fa entrare nella storia e per l'aria cosi' cupa che sa creare. bellissima come sempre da parte di mann la voglia di analizzare i personaggi, di farli sembrare veri...e di mostrare anche i loro lati "deboli". colonna sonora a tratti perfetta e grandisima interpretazione piu' che di petersen di noonan a mio parere....davvero a suo agio e fisicamente perfetto x quel personaggio "alla frankenstein". insomma mi aspettavo un po' di piu' da questo film, ma sicuramente posso dire che ti fa vivere 2 ore attaccato allo schermo e ti avvolge in un mantello di fascino e tensione di buon livello. CURIOSITA'- la scena dove dente di fata giace a terra in una pozza di sangue e' seguita da altre inquadrature subito successive in cui la pozza di sangue sembra sparita...l'avete notato anche voi?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/01/2009 23:31:09
   8 / 10
Prima versione cinematografica del famoso dottor LectOr che rispetto ai film successivi qui ha meno spazio,non si penetra nella sua mente ne ci terrorizza con i suoi discorsi...Assistiamo,invece,in maniera molto accurata,all'indagine che un giovane Petrsen porta avanti per trovare un feroce omicida!
Film di grande intensita', fondamentale per chi poi apprezzera' i suoi film piu' celebri!

mikland83  @  15/01/2009 22:42:19
   8 / 10
Un'ottima pellicola. Magistrale l'interpretazione di Petersen che fa rimpiangere il fatto di essere stato così poco impiegato nel grande cinema.
La storia molto ben narrata ed equilibrata.
Qui a differenza del remake si dà ben poca importanza a Dr Lecter, ma dato che l'interprete di Lecter non è certo all'altezza di Hopkins, la scelta sembra abbastanza azzeccata.
Uno dei migliori thriller in circolazione.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  15/01/2009 09:36:24
   9 / 10
"Manhunter" è un grandissimo film, impossibile non accorgersene. Michael Mann è un grandissimo regista di polizieschi della nuova generazione. "Strade Violente" sprizza anni '80 da tutti i pori; "Heat" non ne parliamo tanto il suo plot riuscirebbe a far impallidire quattro signori polizieschi messi insieme; "Manhunter" va oltre il genere thriller/poliziesco con una certosina perizia tecnica, anche nelle indagini poliziesche stesse, e nell' accuratissimo disegno psicologico di quest' ambigua caratterizzazione del Bene e del Male. E come raramente succede in questo genere, la fotografia assurge a opera d' arte. Straordinaria la caratterizzazione psicologica dei due fronti, nel film di Mann mossi praticamente dagli stessi istinti e perfetta la regia che deve molto al barocco di Peckinpah (ralenti e riprese simultanee di più mdp a differente velocità) e qualche debito con Sergio Leone nelle inquadrature. Spiazzante la figura del killer trovatosi inaspettatamente amato e ad amare, per lo meno non si era mai visto in un film. Credo "Manhunter" sia superiore a "Il Silenzio degli Innocenti" per non dare troppo spazio a Lecter(Lecktor qui), regia ed emozioni, e perchè fatto prima. Bravissimi tutti gli attori, però, CSI se ne sbatacchiava una per film.

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Ultima risposta 18/01/2009 09.00.52
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gasy  @  03/01/2009 14:55:21
   8 / 10
Questo film fa sbiancare Red Dragon. La tensione è eccellente e anche se il ritmo a tratti scema, la bravura di William Petersen riesce a far scordare tutto. Bella l'atmosfera.

Redrum83  @  22/12/2008 16:28:58
   7½ / 10
La linea che divide il buono e il cattivo, il bene e il male è più sottile di quanto possa sembrare in verità... ce lo dimostra questo thriller dalle tinte cupe, forse il vero capostipite dei film sui serial killer... "Manhunter" raccoglie in sè molto delle pellicole che lo seguiranno negli anni e che hanno in "Il silenzio degli innocenti" l'esponente più rinomato. Il film delinea personaggi dalla figura torbida, inquieta, perversa ma allo stesso tempo dotati di quell'umanità riscontrabile in ogni essere vivente... ne viene fuori un film dalle atmosfere tese, dove la suspence regna sovrana fino alla scena finale. Forse quello che manca veramente a questa pellicola è un po' più di ritmo, è per questo che non considero "Manhunter" un capolavoro ma cmq è un film che per gli appassionati del genere non si può perdere.

corvo4791  @  22/12/2008 03:11:47
   9 / 10
Un capolavoro assoluto con un Petersen che, come tutte le cose buone, col tempo ha saputo finalmente imporsi al mondo con il suo Gil Grissom di C.S.I. Las Vegas.

Michael Mann è un regista che ha una mano inconfondibile e lo amo particolarmente.

Scusate la poco finezza e professionalità del commento ma Red Dragon è una scoreggina a confronto.

Brian Cox sarebbe stato un ottimo Lecter se avesse mantenuto la parte anche nei sequel.

P.S. La canzone THIS BIG HUSH degli SHRIEKBACK nella scena del delirio di DENTE DI FATA è favolosa. Quasi quanto GOODBYE HORSES de Q Lazzarus ne IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  18/12/2008 22:47:45
   8 / 10
Film di ottima sceneggiatura e buna fotografia, idee originali che saranno poi riprese dal Il silenzio degli innocenti (lo psichiatra che collabora per la cattura del serial killer).

Indimenticabile l'orrore della scena finale e la suspense che racchiude.

mainoz  @  14/12/2008 08:48:20
   8 / 10
Uno dei migliori thriller/polizieschi degli ultimi anni, un gradino superiore al "silenzio degli innocenti" e a "Seven". Particolare a dir poco, si scosta da tutti gli altri film di questo genere per la magistrale introspezione psicologica sui 2 protagonisti (Petersen e il killer) e per una fotogafia e una regia dettagliate ed estremamente curate. Grandioso Petersen nel comunicare il suo coinvolgimento emotivo nella vicenda

Suskis  @  20/11/2008 17:32:27
   9 / 10
Forse è un po'troppo anni '80 (sembra Miami Vice in certi punti...) ma forse no, è davvero un gran bel film. Qui Harris aveva per le mani grandi idee e dal suo romanzo è uscito questo quasi capolavoro.
La colonna sonora è bellissima (è sempre la prima a finire nei miei lettori mp3). Il pazzo Francis Dolarhyde è magnifico e, a differenza del Silenzio degli Innocenti, affascina quanto Lecter (che là invece ha una contropoarte psicopatica poco interessante)

JOKER1926  @  06/09/2008 15:51:41
   5½ / 10
"Manhunter- frammenti di un omicidio" è una pellicola in buona parte sopravvalutata dal pubblico, il film è indubbiamente particolare, killer mentalmente avanzato stermina intere famiglie…
Annoto diversi e importanti pregi nella parte tecnica, la fotografia è buona, gli attori sono discreti e complimenti vivissimi alla formidabile colonna sonora (simile a quelle dei film di Argento)…
Da questa pellicola David Fincher prenderà piccoli spunti per il suo grande film del 1995: "Seven"…
"Manhunter" è un film in parte originale (confronti verbali fra polizia e psicopatici), pellicola abbastanza complessa composta da discreti dialoghi…
Ma oltre ai diversi pregi del film denoto grandi pecche, il ritmo della pellicola è blando, poca tensione, zero emozione…
Anche il finale è molto scadente, sul piano cinematografico non entusiasma…

In linea di massima il film offre buone scene, (alcune metaforiche), anche persone con problemi (in questo caso gravi problematiche psicologiche) possono cambiare con il tempo grazie al contatto (essenziale) con altre persone…
L'icona del killer è particolare (forse inedita), sinceramente è una delle positività dell'intera pellicola; comunque il lavoro del regista è in alcune parti un po' troppo dispersivo e noioso, nei film del genere (poliziesco
- thriller ) è pressoché fondamentale creare "vivacità" ovvero una sana, logica miscela di tensione e azione (stile "Seven" ove oltre al complesso enigma si intrecciano scene di pura azione con parti più crude, violenti e spasmodiche…), esse mancano clamorosamente in "Manhunter"!
Inoltre nella pellicola non mancano scene forzate e dunque un po' banali…

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Ultima risposta 16/01/2009 14.03.33
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dagon  @  24/08/2008 13:14:51
   9½ / 10
film strepitoso. Un thriller che fa dell'atmosfera la sua forza. Fotografia di Spinotti che si fonde mirabilmente con l'uso del sonoro e della musica. Mann allo stato puro. Il doppiaggio italiano è inascoltabile: televisivo, scollato, rumori di fondo "lontani", adattamento discutibile. Se potete, vedetevelo in originale.

Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  06/07/2008 23:52:20
   5 / 10
Intenso? Mah..
Per un amante del genere thriller come me è stato tutt'altro che coinvolgente.. sia come azione sia in fatto di intrecci/psicologia.. alcuni punti che fanno rizzare l'attenzione per una decina di minuti massimo e poi di nuovo la noia.. Per non parlare di quanto sia ridicolo far concludere Graham con 'Non è così, figlio di *?' tutte le sante volte [3 se non vado errato] che crede di aver ricostruito correttamente i fatti. A proposito, lui l'ho trovato davvero bravo.

{ma sento male io o ogni volta pronunciano LectOr, e non LectEr?}

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Ultima risposta 16/01/2009 12.17.06
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  30/04/2008 09:48:54
   8 / 10
Concordo con chi dice che è il vero Red Dragon.
W.Petersen perfetto. "Semplice" ed affascinante, anche se


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gran bel film.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  20/03/2008 14:59:12
   8 / 10
Da vedere, il vero, primo capitolo della grande saga. Superiore in tutto e per tutto a Red Dragon.

The Monia 84  @  10/01/2008 22:31:55
   9 / 10
Questo é il vero Red Dragon
(anche se il remake non mi dispiace affatto).
Un grande romanzo di base e temi condotti bene, in un film che non dice chiaramente tutto. Finezze psicologiche e mai una caduta nel ritmo, in un'atmosfera che la splendida fotografia (di Dante Spinotti) e la colonna sonora contribuiscono ad arricchire.
Grande Bill (Petersen!)

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  26/11/2007 09:21:44
   8 / 10
Ancora una volta Mann mette in scena la rappresentazione del Bene e del Male, mostrandoci come sia l'uno che l'altro alberghino in ognuno di noi: non esistono uomini integralmente buoni, così come non esistono uomini del tutto malvagi. Da un lato agisce "Dente di fata": un crudele serial killer, la cui furia omicida è però mossa da un irrefrenabile desiderio di essere accettato ed amato, riveniente probabilmente da una infanzia infelice e travagliata. Dall'altra lato, invece, si muove il detective Graham, anch'egli tormentato da un atroce conflitto interiore dato dalla scoperta che anche un'uomo integro come lui, votato ad azioni benefiche per la società, non è immune dal piacere suscitato dal dolore altrui. Tra i due si pone, come una sorta di ago della bilancia, lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter, che rappresenta l'incarnazione della consapevolezza del Male come elemento indispensabile e (forse?) preponderante della natura umana.
Il pensiero disincantato e nichilista del regista raggiunge l'acmè nelle parole di Lecter quando questi, in una conversazione telefonica con Graham, afferma che la potenza compiaciuta e lesionistica del Signore, di cui l'uomo è depositario soltanto in minima parte, si manifesta in quelle catastrofi, naturali e non, che mietono numerose vittime senza distinzioni tra uomini, donne e bambini.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  14/10/2007 20:46:42
   8 / 10
Intenso thriller diretto con grande maestria da Michael Mann.
Tratto dall’opera letteraria di Thomas Harris, la pellicola rileva diversi punti di forza, primo tra tutti la sceneggiatura, il tratto psicologico dei protagonisti tracciato in modo a dir poco perfetto e capace di condurre lo spettatore in quell’effetto immedesimazione che rappresenta la vera grandezza di un buon thriller. Lo scontro psicologico a distanza tra chi insegue e chi deve essere braccato prima della prossima luna piena, ci viene rappresentato sin dalle primissime sequenze (il detective che ripercorre le orme dell’assassino), diventando il filo conduttore dell’intera storia ..altra nota positiva risulta indubbiamente l’abile regia di Mann, le sue inquadrature notturne, degli ambienti e dei volti, il tutto corroborato dalla sempre affidabile fotografia di Dante Spinotti ..in tutto questo non bisogna dimenticare la colonna sonora che acuisce, sottolineando in maniera greve, i momenti di maggior tensione del racconto.
Il ritmo sincopato della narrazione, la cupezza di alcune figure ed ambientazioni, sono gli ulteriori tratti distintivi di questo thriller d’autore ..solo il finale risulta un po’ sbrigativo anche se, l’immagine del “mostro che trova le sue ali di sangue”, rappresenta un vero ed ulteriore tocco di genio ..meno convincenti, se pur largamente sufficienti, le interpretazioni degli attori (questo forse l’unico vero punto a favore del suo remake realizzato nel 2002, per questo basti pensare che nel cast di “Red Dragon” figuravano i nomi di Hopkins, Norton, Keitel e Fiennes).
Molti interessanti spunti che il film elargisce, saranno ripresi poi in quel capolavoro assoluto del genere che è “The silence of the lambs”, firmato da Demme appena cinque anni dopo ..un vero thriller cult degli anni ’80!

addicted  @  15/09/2007 09:27:58
   9 / 10
Con questo film Mann ha dato un contributo definitivo al genere thriller.
L'indagine sul serial killer si svolge in una atmosfera inquietante, come se la mente malata del criminale gettasse un'ombra ambigua su tutto.
L'intreccio è estremamente coinvolgente, con alcune idee veramente favolose.
I protagonisti sono le solite figure gigantesche del cinema di Mann: un poliziotto che trasuda autentica umanità e un killer che fonde fascino e repulsione ad un livello altissimo!!!!
Alcune sequenze sono memorabili!!!!
Non perdetevelo, è il capolavoro di Mann (alla pari con Miami Vice).
Dopo qualcuno ha avuto il coraggio sfrontato di farne un remake (Red Dragon), che in confronto all'originale è di una mediocrità imbarazzante.

FORZA NAPOLI  @  13/07/2007 18:24:02
   5 / 10
UN FILM MEDIOCRE, LA MUSICA E' FANTASTICA MA IL RESTO NON E' NIENTE DI GRANDE...
FILM LENTISSIMO E NOIOSO, SENZA TENSIONE E CON UN FINALE SEMPLICE, PESSIMO FILM!

BE' C'E' PURE QUALCOSINA CHE SI SALVA AD ESMPIO ALCUNE SCENE MA GLOBALMENTE IL FILM NON E' DA 6!

the saint  @  30/06/2007 23:58:22
   7 / 10
avendo già visto red dragon sapevo già come andava a finire... però non male anche se a volte è un pò lento per essere un thriller...sia questo che red dragon

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  22/03/2007 09:00:29
   7 / 10
Avevo visto questo film molti anni fa, non lo ricordavo proprio. Che dire, sinceramente non ho trovato tutta questa differenza con Red Dragon, ho trovato la prima parte un po' troppo lenta, e l'interpretazione dell'agente Will Graham ritengo sia migliore quella di Edward Norton in Red Dragon. Poi scusatemi ma non posso non mettere al confronto il Dott. Lecter interpretato da Anthony Hopkins nel Silenzio degli innocenti "imparagonabile". Rimane comunque un discreta pellicola, ma secondo me niente di più!

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2007 11.12.43
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Invia una mail all'autore del commento John Carpenter  @  11/03/2007 15:35:43
   7½ / 10
Mi aspettavo un capolavoro come tutti dicono, invece resta un godibile thriller con un bravissimo regista e basta. Peggiore del Silenzio (va bè...) e Hannibal ma migliore di tanto del remake Red Dragon.
Si sente moltissimo la mancanza di Antony Hopkins, qui Hannibal Lecter è interpretato da Brian Cox ed ha un ruolo estremamente marginale.

John.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  05/03/2007 17:46:21
   6½ / 10
Ero convinto che questo film fosse molto più recente e invece ho scoperto che "risale" addirittura al 1986; l'anno di realizzazione comunque non si nota. Non c'è confronto con "Red dragon", che per me è il peggiore della trilogia "Il silenzio degli innocenti","Hannibal" e "Red dragon" appunto. E dopo aver visto questo "Manhunter" mi chiedo il senso di "Red dragon"...è copiato alla grande da questo film! Buone le musiche, non eccessivo il ritmo (ma non guasta più di tanto), forse un po' accantonata la figura di Hannibal Lecter. Non mi è dispiaciuto, però credo che 6,5, senza considerare l'anno di realizzazione, sia il suo voto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2007 14.41.07
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  05/03/2007 13:37:41
   9 / 10
Un thriller, ma non solo.
Un film carico di un fascino suadente, dall'ottimo stile ed un taglio personale. Un vero gioiello che rende piena giustizia a "i delitti della terza luna" di harris e che se vogliamo aggiunge quel quid in più.

Sig. Chisciano  @  25/02/2007 21:27:02
   7½ / 10
Rispetto a Red Dragon siamo su un altro pianeta, pellicola molto più affascinante che caratterizza con molto più spessore i personaggi rispetto a quanto abbia fatto Red Dragon con una sceneggiatura simile. Il punto di forza del film infatti è proprio la sceneggiatura, non sono un adoratore di Mann, e neanche in questo film la regia mi ha fatto impazzire, riprese e inquadrature pur essendo molto belle non mi fanno impazzire. Il film comunque è molto bello

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