manhunter - frammenti di un omicidio regia di Michael Mann USA 1986
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manhunter - frammenti di un omicidio (1986)

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locandina del film MANHUNTER - FRAMMENTI DI UN OMICIDIO

Titolo Originale: MANHUNTER

RegiaMichael Mann

InterpretiWilliam L. Petersen, Tom Noonan, Joan Allen, Kim Greist, Brian Cox

Durata: h 1,57
NazionalitàUSA 1986
Generethriller
Tratto dal libro "I delitti della terza luna" di Thomas Harris
Al cinema nel Luglio 1986

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Trama del film Manhunter - frammenti di un omicidio

L'agente Graham deve trovare un misterioso serial killer chiamato "Dente di Fata" e chiede aiuto allo psichiatra cannibale Hannibal Lecter.

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Voto Visitatori:   7,90 / 10 (106 voti)7,90Grafico
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Voti e commenti su Manhunter - frammenti di un omicidio, 106 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/04/2015 19:13:13
   7½ / 10
Lentissimo all'inizio ma sempre più coinvolgente. Brian Cox un Lecter pre-Hopkins di grande fascino, che appare giustamente neanche dieci minuti credo.
Fedele, tolto il finale, al bel romanzo di Harris, a tratti nello spirito più che il remake Red Dragon di anni successivo.
Mann ha fatto di meglio, eppure è curioso che Manhunter, così freddo e pulito ma che si inoltre nella psiche più oscura dell'essere umano, non sia stato considerato.
Certo è che "Il silenzio degli innocenti" di Demme è stato ancora più incisivo nelle atmosfere, nel racconto e nella violenza.
Molto bravo William Petersen.

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Ultima risposta 15/04/2015 16.25.52
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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  27/04/2014 18:52:01
   8 / 10
Polar che definisce già l'autentica estetica del cineasta di Chicago, il fatto che non gli interessi troppo dell'azione lo si evidenzia dall'epilogo, che apparte qualche spinta virtuosistica sul rallenty è tutto molto sbrigativo e irreale, ma è la costruzione dell'atmosfera, con il suo bagaglio inconfondibile di temi sonori, a dire il vero mi ha irritato un po la 'Strong as i am' durante il pedinamento del killer, anziché incupirne la scena e cavalcando l'imminente omicidio la appiattisce, però come dicevo è tutta la costruzione dei tratti psicologici del killer, il rapporto con la ragazza cieca, non tralascia neanche i dettagli degli specchi sfumatura del suo essere autocelebrativo, riflettendo le sue vittime, sentirsi al centro dell'attenzione, non brama amore ma essere in una posizione in cui il prossimo debba dipendere da lui e la ragazza cieca in questo senso si presta bene col suo essere passivo.
Lavora sopratutto sull'introspezione psicologica, cast permettendo, non ha il prestigio che ebbe un lustro dopo Demme, il quale anteponeva maggior rilievo sulla suspance e sul coinvolgimento, Mann lo conduce senza cadute di ritmo, ma preferisce forma e riflessione oltre che grande risalto dei colori ottimamente cromatizzati dalla fotografia di Spinotti.

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Ultima risposta 27/04/2014 21.07.52
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-Uskebasi-  @  08/07/2013 23:35:48
   7½ / 10
Ammetto di averlo visto non al top delle condizioni, causa sonno.
Il 53% del film l'ho guardato con la stessa attenzione con cui il mio gatto osserva le bustine Gourmet A la Carte;
dal 54% al 60% le mie palpebre hanno iniziato a sbattere con una frequenza crescente, l'intervallo di tempo tra una chiusura e la successiva diminuiva di 0,588 secondi;
dal 61% ho capito che Morfeo mi stava cercando insistentemente ed ho quindi assunto una posizione strategica sbarrando gli occhi come Schillaci a Italia '90, questo fino al 72% quando per un attimo ho avuto una reazione degna di Kim Goodman;
dal 73% al 74% ho attuato quindi un'altra tattica, quella di dormire con l'occhio destro tenendo il sinistro più aperto possibile, e per più aperto possibile intendo poco meno della metà, dalle mie parti è anche comunemente chiamato "occhio parcio";
dal 75% al 92% ho alternato l'occhio parcio;
dal 92% al 93% ho dormito;
dal 94% al 99% ho utilizzato pollici ed indici per spalancare gli occhi, divenendo probabilmente simile al mostro de Il Labirinto del Fauno;
al 100% ero completamente sveglio e mi gustavo i titoli di coda.

Mi è sembrato un thriller con i controcàzzi, con musiche ed atmosfere superbe ed un parco attori di prim'ordine. L'assassino soprattutto era sopra a tutti.
Però quando il protagonista nelle sue indagini solitarie parlava con il killer non si poteva proprio vedere. Allora era anche per questo che chiudevo gli occhi nella mia Odissea?

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Ultima risposta 10/07/2013 19.07.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  29/06/2013 23:35:35
   8 / 10
Non tutti sanno che il primo film tratto dagli storici romanzi thriller di Thomas Harris non è Il Silenzio degli innocenti (chediol'abbiasempreingloria) ma ben 5 anni prima niente meno che Michael Mann (Heat la sfida/Alì) aveva portato su celluloide il primo romanzo di Harris in cui appariva l'indimenticabile figura di Haniibal Lecter, Red Dragon. Molti conoscono il Red Dragon successivo al capolavoro di Demme ma quello non è altro che il remake di questo film di Mann, stranamente chiamato Manhunter, forse per una questione di diritti, non so.A proposito, apro una parentesi
( non ricordo bene il Red Dragon recente, mi sembra fosse un filmetto abbastanza buono. Certo che a leggere il cast c'è da rimanere secchi, Edward Norton, Antony Hopkins, Philip Seymour Hoffman, Ralph Fiennes, praticamente 4 dei primi 10,12 attori viventi. Un'altra cosa sicura è che il film di Mann è senz'altro superiore )
Grandissimo thriller basato su una storia davvero potente, molto simile a quella del Silenzio, Manhunter è una di quelle pellicole imprescindibili per un amante del genere.
Grande script, grandi interpretazioni, grande atmosfera e quella capacità, come ne il Silenzio degli innocenti di mantenere un'attesa e un'attenzione incredibile malgrado non ci sia nessun colpo di scena e si conosca l'assassino già a metà film.
Mann è un maestro delle scene notturne e delle musiche, si sa, e anche qua non è da meno. C'è quella sporcizia anni 80 che rende i film di questa decade così maledetti, intensi, inconfondibili, pellicole che ti arrivano addosso senza lustrini o regie patinate, in modo diretto, genuino, cattivo.
Non è facile fare un thriller dove il primo (e unico praticamente) omicidio avviene dopo più di un'ora, dove il cattivo lo si conosce presto, dove l'indagine è così arzigogolata e laboriosa da risultare a tratti incomprensibile.
Funziona tutto, Brian Cox se non fosse esistito Hopkins sarebbe un grande Lecter, Petersen con 30 kg in meno rispetto al Grissom di CSI è perfetto ma fa piacere soprattutto notare la magnifica interpretazione di Tom Noonan, attore che con Synecdoche è entrato nel mio cuore. Il suo assassino è strepitoso, mostro e vittima, crudele e dolce, letale e impacciato.
La scena con la tigre è di sporca poesia, alcuni passaggi come quello della carta igienica indimenticabili, non c'è veramente niente da dire. Non fa paura, non deve farla, è solo un thriller d'atmosfera e scritto benissimo che ti intriga, ti dà quel minimo di tensione e ti tiene incollato.
Davvero curiosa la figura di Hannibal, praticamente identica a quella che ha nel Silenzio, ossia di carcerato usato dal detective per essere aiutato a trovare l'assassino (qui Dente di Fata, là Buffalo Bill). Anche se in realtà qui Hannibal starà praticamente solo dalla parte dell'assassino, probabilmente per vendetta verso il detective Graham, colui che lo aveva catturato (e non la Starling con cui non aveva nessun conto da regolare).
Dei 5 film incentrato più o meno sulla figura di Hannibal questo sta dietro solo al film di Demme.

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Ultima risposta 01/07/2013 23.08.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  17/05/2012 14:28:01
   5 / 10
Se devo dire la mia ho preferito di gran lunga "Red Dragon". "Manhunter" l'ho trovato davvero scarso di pathos, ciò forse è in parte dovuto al fatto di aver già visto il remake. Inoltre credo che questo film sia invecchiato abbastanza malaccio. Compare per una piccola parte anche Hannibal Lecter che però non ha un briciolo del fascino che ha quello interpretato da Anthony Hopkins. Alla fine della visione cio che più rimane nella memoria è la presenza di un giovane William Petersen (la star di "CSI") e la portentosa colonna sonora.

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Ultima risposta 11/05/2020 19.35.37
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76eric  @  26/03/2011 20:51:03
   10 / 10
Uno dei film più significativi degli anni '80 nonchè dei migliori nel suo genere. A mio parere il vero capolavoro del prolifico ed ottimo Mann, superiore persino al più celebre film di Demme uscito 5 anni dopo.
Non ho letto il libro di Harris ma basandomi sul film, trovo che tutto sia perfetto: immagini, sequenze, locations, attori, regia.
Detto questo il merito maggiore lo vado ad attribuire alla magnifica prova del cast.
Se è vero che nel film di Demme, gran parte dell' attenzione viene doverosamente calamitata nei confronti del grande Anthony Hopkins che c' ha messo molto del suo per far entrare nell' immaginario collettivo la figura del cannibal doctor dai modi garbati Hannibal Lecter, è altrettanto vero secondo il mio punto di vista che in questa pellicola William Petersen ( che già un anno prima si era distinto in un altro capolavoro del poliziesco cioe "To live and die in L.A." firmato da William Friedkin: anche qui il voto sarà 10) fa un lavoro altrettanto eccelso per il suo Will Graham, ex agente criminologo e psichiatra dell' FBI. Fantastici veramente i suoi continui soliloqui nel tentativo di cercare di immedesimarsi nel serial killer con frasi tipo " i bambini sono qui per aiutarmi" ad esempio, fino all' ultima visione dei filmini dove finalmente riesce a comprendere che il villain è anch' esso in possesso delle pellicole perchè "il vedere è tutto e gli permette di fantasticare". Sà che sotto le etichette dei negozi c'è il nome del laboratorio dove vengono sviluppate le pellicole: azzeccatissima l' espressione sorpresa di Jack ( l' ottimo Dennis Farina) che guarda Graham, capendo al volo che il caso è ormai risolto.
Dicevo la sontuosa interpretazione di Petersen avrebbe dovuto ricevere maggiori attenzioni e gratifiacazioni in quanto reggerebbe benissimo il confronto con quella di Hopkins nel film di Demme, o almeno non sfigurerebbe quanto ad intensità, ma è chiaro che la figura del cattivo, il "lato oscuro", suscita un fascino inarrivabile.......
Oltre a questo, non si può non menzionare il bravo Brian Cox nei panni di Lektor, che, pur non raggiungendo i picchi toccati da Hopkins, diciamo che traccia la base, sia per figura che per mimica facciale del dottore cannibale; ma soprattutto l' intensissimo Tom Noonan nel ruolo di "Dente di fata", uno dei serial killer umani più spietati e crudeli ( per la cinematografia intendo) per modo di pensare, di agire e per l' impressionante altezza e che grazie alla conoscienza della ragazza cieca, riuscirà ad accarezzare quei momenti piacevoli che la vita solitamente sà dare, ma che lui purtroppo non ha mai conosciuto fino a quel determinato momento. Davvero fantastica la sequenza dove piange dopo aver fatto l' amore.
Veramente eccelso poi il sonoro e le musiche, basti pensare alla sequenza notturna dove Graham vaga da solo ( regia veramente da brividi), o dal momento in cui Dollaryde accompagna la cieca dal veterinario: ecco da quel momento in poi, il film paradossalmente non avrebbe nemmeno bisogno dei fondamentali dialoghi da tanto straordinaria ed azzeccata che è la colonna sonora. Quest' ultima parla da sè.
Tornando a Petersen, trovo veramente strano che dopo essere stato protagonista di 2 perle di questo calibro, non sia riuscito a consacrarsi come stella indiscussa di Hollywood, visto l' enorme potenziale...., meno male che Zuiker con il meraviglioso telefilm C.s.i. gli ha restituito la fama che merita. Ampiamente a mio avviso.
Del film è stato fatto nel 2002 un remake molto fiacco con il bravo Edward Norton protagonista, ma che non è neanche da comparare col film di Mann e che lo si può vedere 1 volta o massimo 2 ma solo se intanto si ha altro da fare.
Capolavoro indiscusso.

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Ultima risposta 27/03/2011 13.24.35
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edmond90  @  24/05/2010 18:58:50
   10 / 10
"Lo sai perchè sei riuscito a catturarmi?LO SAI??....perchè siamo della stessa razza io e te!!" Neanche campando 300 anni riuscirei a capire perchè questo film viene così sottovalutato.E'perfetto.L'approfondimento psicologico straordinario dei personaggi,lo stile eccelso di Mann,la grande fotografia di Spinotti e per finire una colonna sonora calzante e molto riuscita....Tutti elementi che ne fanno uno dei film più belli degli anni 80 e il primo capolavoro di Michael Mann.Per me è superiore persino all'osannato film di Demme.

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Ultima risposta 25/05/2010 20.04.46
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  15/01/2009 09:36:24
   9 / 10
"Manhunter" è un grandissimo film, impossibile non accorgersene. Michael Mann è un grandissimo regista di polizieschi della nuova generazione. "Strade Violente" sprizza anni '80 da tutti i pori; "Heat" non ne parliamo tanto il suo plot riuscirebbe a far impallidire quattro signori polizieschi messi insieme; "Manhunter" va oltre il genere thriller/poliziesco con una certosina perizia tecnica, anche nelle indagini poliziesche stesse, e nell' accuratissimo disegno psicologico di quest' ambigua caratterizzazione del Bene e del Male. E come raramente succede in questo genere, la fotografia assurge a opera d' arte. Straordinaria la caratterizzazione psicologica dei due fronti, nel film di Mann mossi praticamente dagli stessi istinti e perfetta la regia che deve molto al barocco di Peckinpah (ralenti e riprese simultanee di più mdp a differente velocità) e qualche debito con Sergio Leone nelle inquadrature. Spiazzante la figura del killer trovatosi inaspettatamente amato e ad amare, per lo meno non si era mai visto in un film. Credo "Manhunter" sia superiore a "Il Silenzio degli Innocenti" per non dare troppo spazio a Lecter(Lecktor qui), regia ed emozioni, e perchè fatto prima. Bravissimi tutti gli attori, però, CSI se ne sbatacchiava una per film.

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Ultima risposta 18/01/2009 09.00.52
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JOKER1926  @  06/09/2008 15:51:41
   5½ / 10
"Manhunter- frammenti di un omicidio" è una pellicola in buona parte sopravvalutata dal pubblico, il film è indubbiamente particolare, killer mentalmente avanzato stermina intere famiglie…
Annoto diversi e importanti pregi nella parte tecnica, la fotografia è buona, gli attori sono discreti e complimenti vivissimi alla formidabile colonna sonora (simile a quelle dei film di Argento)…
Da questa pellicola David Fincher prenderà piccoli spunti per il suo grande film del 1995: "Seven"…
"Manhunter" è un film in parte originale (confronti verbali fra polizia e psicopatici), pellicola abbastanza complessa composta da discreti dialoghi…
Ma oltre ai diversi pregi del film denoto grandi pecche, il ritmo della pellicola è blando, poca tensione, zero emozione…
Anche il finale è molto scadente, sul piano cinematografico non entusiasma…

In linea di massima il film offre buone scene, (alcune metaforiche), anche persone con problemi (in questo caso gravi problematiche psicologiche) possono cambiare con il tempo grazie al contatto (essenziale) con altre persone…
L'icona del killer è particolare (forse inedita), sinceramente è una delle positività dell'intera pellicola; comunque il lavoro del regista è in alcune parti un po' troppo dispersivo e noioso, nei film del genere (poliziesco
- thriller ) è pressoché fondamentale creare "vivacità" ovvero una sana, logica miscela di tensione e azione (stile "Seven" ove oltre al complesso enigma si intrecciano scene di pura azione con parti più crude, violenti e spasmodiche…), esse mancano clamorosamente in "Manhunter"!
Inoltre nella pellicola non mancano scene forzate e dunque un po' banali…

11 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2009 14.03.33
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  06/07/2008 23:52:20
   5 / 10
Intenso? Mah..
Per un amante del genere thriller come me è stato tutt'altro che coinvolgente.. sia come azione sia in fatto di intrecci/psicologia.. alcuni punti che fanno rizzare l'attenzione per una decina di minuti massimo e poi di nuovo la noia.. Per non parlare di quanto sia ridicolo far concludere Graham con 'Non è così, figlio di *?' tutte le sante volte [3 se non vado errato] che crede di aver ricostruito correttamente i fatti. A proposito, lui l'ho trovato davvero bravo.

{ma sento male io o ogni volta pronunciano LectOr, e non LectEr?}

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2009 12.17.06
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  22/03/2007 09:00:29
   7 / 10
Avevo visto questo film molti anni fa, non lo ricordavo proprio. Che dire, sinceramente non ho trovato tutta questa differenza con Red Dragon, ho trovato la prima parte un po' troppo lenta, e l'interpretazione dell'agente Will Graham ritengo sia migliore quella di Edward Norton in Red Dragon. Poi scusatemi ma non posso non mettere al confronto il Dott. Lecter interpretato da Anthony Hopkins nel Silenzio degli innocenti "imparagonabile". Rimane comunque un discreta pellicola, ma secondo me niente di più!

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Ultima risposta 26/03/2007 11.12.43
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  05/03/2007 17:46:21
   6½ / 10
Ero convinto che questo film fosse molto più recente e invece ho scoperto che "risale" addirittura al 1986; l'anno di realizzazione comunque non si nota. Non c'è confronto con "Red dragon", che per me è il peggiore della trilogia "Il silenzio degli innocenti","Hannibal" e "Red dragon" appunto. E dopo aver visto questo "Manhunter" mi chiedo il senso di "Red dragon"...è copiato alla grande da questo film! Buone le musiche, non eccessivo il ritmo (ma non guasta più di tanto), forse un po' accantonata la figura di Hannibal Lecter. Non mi è dispiaciuto, però credo che 6,5, senza considerare l'anno di realizzazione, sia il suo voto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2007 14.41.07
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Dakoon  @  22/07/2006 13:00:27
   9 / 10
Una grande pellicola di Mann, purtoppo sottovalutata. Screditato ultimamente da uno scarno remake ( Red Dragon), Manhunter rappresenta uno dei capisaldi del genere "Serial Killer". Trama eccellente e ruoli molto più incisivi rispetto a Red Dragon. A mio avviso il film è un degno predecessore de Il silenzio degli innocenti...
Con grosso stupore e anche se per pochi minuti, nel film mi sono ritrovato di fronte ad un Hannibal Lecter che non ha nulla da invidiare al grande Lecter di Perkins.

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/08/2006 13.30.23
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desi  @  08/06/2005 22:51:49
   5 / 10
Beati voi che vi è piaciuto...
Come prologo del "silenzio degli innocenti" sinceramente mi aspettavo di meglio.
E la scena finale è orribilmente superficiale.
Insulso

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Ultima risposta 24/10/2005 20.26.49
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benzo24  @  28/05/2005 19:12:01
   6 / 10
Buon film, il migliore di Mann.

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Ultima risposta 21/10/2007 15.03.18
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