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I confini della sospensione d'incredulità sono stati ridefiniti, stavolta in maniera, credo, definitiva. Le peripezie di Rutger Hauer in "Furia cieca", che all'epoca fecero storcere parecchio il naso ai puristi della verosimiglianza, al confronto sembrano scene tratte da un documentario sulla condizione dei non vedenti. Fino all'ultimo minuto ero convinto che il protagonista non fosse un vero non vedente, ma fingesse soltanto di esserlo per compiere le sue malefatte e i suoi esperimenti di inseminazione artificiale senza destare sospetti o al limite anche solo per intascarsi la pensione di guerra alla faccia di Bush senior o per qualsiasi altro motivo, anche il più stupido, tipo guardare il fondoschiena alle ragazze per strada senza beccarsi un ceffone. Invece poi salta fuori che non ci vede sul serio e allora ciao. Ma vedo che molti hanno apprezzato, per cui può darsi che sia un problema mio, che non riesco ad adeguarmi ai nuovi standard di fantasia degli sceneggiatori di oggi.
Di sicuro non è un horror e non ho percepito neanche cosi tanta tensione, idea valida ma manca qualcosa che lo faccia arrivare ad una sufficienza cosi come un finale affrettato.
Mi è sembrato di rivedere il fulciano "La casa nel tempo". Nonostante le differenze di budget e di epoche tra i due film, quest'ultimo film di Alvarez mi è sembrato ben peggiore del già non eccelso antenato. Almeno nel film di Fulci c'era quella dose di ironia cattiva che contraddistingueva, come un marchio di fabbrica, le opere del maestro. Qui francamente sono arrivato alla fine di questo impersonalissimo film non vedendo l'ora finisse. Il vero horror è stare a guardarlo.
Questo sarebbe un horror? Ma per piacere dai, forse è un thriller.
Il film ha anche una buona idea. Inizio promettente. C'è una banda, una casa, un padrone di casa particolare e poi qualche piccola sorpresa. Ma non prende mai un genere preciso e questo lo rende leggero in tutto quel che si vede. Dopo un ottimo inizio, non è così accattivante per uno spettatore appassionato horror. Non memorabile la recitazione dei tre giovani attori nel ruolo di ladri.
Il film dura pochissimo, per fortuna. Non spinge in alcuna direzione di genere, poteva essere anche più lungo puntando un genere specifico...
Come fa a liberarsi dalle manette il cieco dopo che lo hanno incatenato nella "stanza segreta" ?
Come ha fatto il cieco ad arrivare alla ragazza quasi alla fine, lontano da casa in un ambiante a lui non proprio noto in cui potersi muovere come invece accettabile in casa sua ???
Inoltre il cieco come fa a colpire proprio la caviglia della ragazza, non avendone minimamente cognizione della posizione quando la cattura fuori dall'auto in fuga?
Primi 45 minuti veramente ben realizzati e che riescono a creare una discreta tensione, poi il ritmo cala e nel finale i tanti colpi di scena, alcuni in pieno stile "americanata", lo rovinano. Metto un 5,5 mediando il 7 della prima parte con il 4 della seconda.
Sinceramente tutto questo successo per questo filmettino non l'ho capito. E dire che Alvarez aveva sorpreso positivamente con il remake de "La Casa", invece qua è tutto molto banale e si arriva alla fine prevedendo tutto quello che succede. Certo è che tutto scorre, ma non basta ciò a rivalutare un thrillerino che cerca sempre il salto sulla sedia (e non ci riesce x quanto mi riguarda) ed è impregnato di cose assurde che non riescono a farlo essere credibile.
Se dalla sua possiede un lato tecnico invidiabile, l'ora e mezza è molto banale. Il tutto si basa su qualche trovata, anche carina, ma il legame con i protagonisti come con il proprietario di casa vanno a disperdersi, perdendo un poco il contatto con la realtà.
Un house invasion al contrario, dove chi entra resta in balia del proprietario di casa. Non mi ha convinto granché onestamente, va bene l'essere un ex soldato e quindi aver una preparazione fuori dal comune, però è pur sempre un cieco contro tre persone, che non riescono quasi mai a metterlo in difficoltà. La storia regge fino ad un certo punto, a metà film succede qualcosa che cambia leggermente le carte in tavola, anche se non si spiega
come un cieco abbia potuto rapire la donna che le ha ucciso la figlia, mettere il suo sperma nella provetta e tutte le altre cose assurde
da qui prosegue il tentativo di fuga dei ragazzi che si trascina fino ad un finale non molto palpitante. Credo che sul genere ci siano molti film migliori di questo e che lo si possa tranquillamente trascurare.
un peccato, perché poteva essere un film carino. effettivamente fa il suo dovere, cioè intrattenere, ma è condito da una serie di assurdità che con tutta la buona volontà non si possono trascurare.
che raggiungono l'apoteosi quando il finto cieco (probabilmente i soldi in più che aveva nella cassaforte erano quelli della pensione di invalidità) tira fuori il suo sperma congelato per inseminare la ragazza. no vabbè, ciao
SPOILER Niente di nuovo,dialoghi ridotti al minimo e tensione altrettanto a livelli medio-bassi,alcune situazioni forzate e improponibili (la continua risurrezione del ragazzo e la troppa destrezza del cieco,sembra quasi un vedente). Intrattiene nonostante gli attori siano mediocri.
Film che si riesce a vedere solo negli ultimi 20 minuti...in quanto la prima ora e' totalmente al buio! odio i film in cui non si vede niente, quindi il voto e' per il motivo per cui il vecchio aveva segregato la prima ragazza e voleva farlo poi con la protagonista...e la "luce" degli ultimi venti minuti...altrimenti sarebbe 4
In linea con tutti i film thriller/horror del momento....assolutamente mediocre banale e ridicolo in tutto....a volte penso che sceneggiatori e registi pensino che lo spettatore medio sia stupido o ritardato. Troppe scene sarebbero da citare...cmq il cieco sara' uno di quelli che prende la pensione di invalidita' fasulle perche' ci vede "chiaramente" meglio di me.
bah... altra fiera del già visto. Insopportabilmente immerso nella solita luce verdognola.... ma keppalle.... sequela di crescenti assurdità, intercalate da qualche BU telefonatissimo.
Assai improbabile la caratterizzazione del personaggio di Lang, troppo abile per essere un non-vedente, e poco ficcante la storia in sè, anche se non manca di ritmo e scene interessanti. Nel complesso, il film di Alvarez non annoia e si lascia guardare, essendo un thriller modesto nei mezzi e nello script, regalando sprazzi di atmosfera nera, ma non pare poter ambire a traguardi maggiori di una sufficienza.
Solito filmetto con una serie di minchiate assurde che fanno scompisciare dalle risate. Qualcosa da salvare c'è: ad esempio la regia che ho trovato ben congeniata e adeguata ad aumentare la suspence. Ma alla fine niente di che.
Fede Alvarez quando diresse la casa il remake , nom i era cosi dispiaciuto.Certo la regia non era alla raimi , il film non si poteva paragonare lontanamente da quello degli anni 80' , ma almeno era un prodotto decente se paragonato agli altri reboot/remake che sono usciti. Qui si tenta di sfondare il botteghino con un titolo semplice semplice , con una storia di base molto semplice . Detto cosi non sembrerebbe poi cosi male . Ma per chi è cresciuto a film su film , e sa analizzare ogni minima pellicola , prima di tutto , noterà come la parola horror vicino a Man in the dark non può proprio essere unita . Al massimo siamo dinanzi a un thriller .Secondo luogo è un titolo cosi easy , come lo fu 'la casa nera' di Wes Craven , a cui questo film prendep iu di uno spunto , dai vari 'personaggi' secondari , alle location . Sono diverse le somiglianze oltre che un pò la trama . Sceneggiatura che oltre a esser scopiazzata un poco da quella pellicola , prende un paio di buoni colpi di scena sparati cosi subito negli ultimi 20 minuti ,e delle decisioni iniziali che fanno sembrare i personaggi dei completi stupidi . alvarez sapeva che aveva tra le mani un prodotto tutt altro che semplice , e ha tentato con la regia claustrofobica , riuscendo a trasformare questa villona facendo sembrare le stanze piccoline , con una fotografia per buona parte oscura , che quasi non si vede nulla. A livello recitativo siamo su livelli scarsi,e S.Lang è quasi non pervenuto , visto che per buona parte della storia non parla mai ,se non in alcune occasioni .il che è sprecato viste le buone qualità dell attore . Ora che ho guardato bene , anche la copertina del film di Craven ha delle piccole somiglianze con questo film !
tra l altro il cieco sembra conoscere ogni spigolo(neanche l angolo) della casa , e avere un orecchio assoluto ,cosa del tutto buttata li per portare avanti un film che non avrebbe senso di esistere altrimenti.