matador regia di Pedro Almodovar Spagna 1986
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matador (1986)

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locandina del film MATADOR

Titolo Originale: MATADOR

RegiaPedro Almodovar

InterpretiAssumpta Serna, Antonio Banderas, Nacho Martínez, Eva Cobo, Julieta Serrano, Chus Lampreave, Carmen Maura, Eusebio Poncela, Bibí Andersen

Durata: h 1.50
NazionalitàSpagna 1986
Generethriller
Al cinema nell'Agosto 1986

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Trama del film Matador

L'ex torero Diego Montes dirige una scuola di tauromachia dopo essersi ritirato dalle corride in seguito ad una ferita. Tra i suoi allievi c'č Angel che dopo aver tentato di stuprare la fidanzata di Diego, si autoaccusa dell'omicidio di due ragaze e di due uomini...

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Voto Visitatori:   6,87 / 10 (23 voti)6,87Grafico
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Voti e commenti su Matador, 23 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  28/05/2020 22:24:49
   6 / 10
Quell'erotismo passionale e perverso che per quanto spinto non scalfisce i personaggi coinvolti ha fatto la storia del cinema spagnolo. Ma cessa di essere cinema nazionale post-moderno quando si perde in drammi che persistono nella loro improbabilità, creando intrecci che non hanno valenza narrativa e nemmeno figurativa nella loro assurdità, sfociando peraltro nell'investigativo ingenuo. MATADOR è un film d'intrattenimento paragonabile alla telenovela.
Eros e thanatos giocano tra loro con un ardore che Pedro Almodovar trasmette tramite le sue immagini fortissime, ma è la trama nel suo insieme a non essere accompagnata dalla giusta comicità o da un surrealismo capaci di giustificare l'assenza di senso che si annusa dall'inizio alla fine.

Goldust  @  08/09/2016 17:45:32
   5 / 10
Amore, morte, visioni e tanto erotismo su di un traballante scheletro di thriller metropolitano, con personaggi disturbanti e disturbati. Visti i voti questo film è tenuto in buona considerazione, eppure io l'ho trovato sconclusionato come nessuno del regista, alla feroce ricerca di una celebrazione della Morte che in verità mai si compie. Uno dei peggiori se non il peggiore di Almodovar, recitato non benissimo e con battute del tipo " ti amo più della mia stessa morte". Da non credere.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  03/07/2015 21:08:21
   5½ / 10
Tratta del rapporto tra amore/sesso e morte, quindi in sè originale come da regista Almodovar. C'è però qualche cosa da rivedere nella trama,

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Oskarsson88  @  14/02/2014 17:38:41
   7 / 10
La tematica ambigua dell'eccitazione connessa alla morte, e il sesso connesso alla morte, sono il tema principale di questa giovane pellicola di Almodovar. I dubbi che colgono lo spettatore su chi sia/siano l'assassino/i si protraggono a lungo, ma nonostante sia un thriller riesce a sfumare anche in altre direzioni senza toccarle a pieno. Un buon risultato finale, anche se dispiace un po' per un finale francamente ingiustificato,

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  15/09/2013 19:27:18
   7 / 10
Bello anche "Matador", anche se leggermente depresso rispetto ai due capolavori a cui sta cronologicamente in mezzo. Tematiche solite sullo sfondo della tauromachia, esplicito rispetto a ciò che Welles aveva solo affacciato con "Touch of evil". Come per il capolavoro noir, anche qui c'è tutto l'armamentario di genere della passione di morte che agita gli inquieti personaggi di Almodovar: il delitto, la passione, la malvagità, la dipendenza, il sentimento, questo costante sentore di "bassezza" umana dei personaggi, che non riusciamo ad odiare, a giudicare. Era il finale dell'Infernale Quinlan, che ora il cinema postmoderno e citazionista (secondo il modulo pluriaffermato del double-coding) di Pedro riafferma, fortunato connubio estetico legato alla contemplazione e alla possibilità di giudizio dei personaggi. In realtà vi si riscontra un tentativo non forse del tutto riuscito di sdrammatizzare e mescolare generi troppo incartapecoriti: è ovvio che a Pedro interessi la capacità di creare, di portare in scena drammi terribili, drammi imperituri ed espressivamente potenti, ma anche infondere un carattere di ironia kitsch, di camp, di weird, di psycho, di assoluta miscela, di analisi socio-culturale, di folklore (la tauromachia non è più spunto contenutistico, ma spunto di costume, uno sfondo come un altro della storia, e non mi è mai piaciuto come Welles suggeriva temi e spunti di riflessione meta-cinematografici), ma forse questo tentativo, una sorta di rodaggio del sistema, di esercizio di stile in funzione di una nuova estetica felliniana, non è riuscito. Il dramma si trascina faticosamente, fino al fin troppo scontato finale (ricordiamoci che pochi anni prima era uscito lo splendido "La ley del deseo"), senza lasciare in bocca quel sapore di tragicomico postmoderno che solo Almodovar ha saputo creare. Una creazione sua, ma che spesso gli sfugge dalle mani.

sweetyy  @  24/11/2012 04:23:21
   6 / 10
Interessante e particolare film di Almodovar, non tra quelli che preferisco, ma merita cmq una visione

gemellino86  @  22/09/2012 13:22:57
   9½ / 10
Sicuramente è uno dei migliori film di Almodovar. Il mio preferito senza dubbio. Regia e sceneggiatura impeccabili. Da non perdere per gli amanti del regista.

7219415  @  15/05/2012 14:03:43
   6½ / 10
Gli avrei dato 7 e mezzo...ma gli levo un voto perchè come dice ValeGo...

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ValeGo  @  15/05/2012 10:31:12
   7 / 10
Il tema amore-morte mi ha coinvolto molto, la passione che si accompgna all'uccidere, l'essenza del torero che non riesce ad amare e quindi a vivere senza uccidere, l'incontro di due anime nere ed accomunate dallo stesso destino, il godimento fino alla morte (il finale è davvero bellissimo!)..tutto molto oscuro ed erotico..e condito da uno sfondo thriller con tanto di omicidi e indagini su essi. Sarebbe un film da 8 ma i poteri di Banderas non mi sono andati giù, oltretutto non erano fondamentali allo scopo del film, mi è sembrato un risvolto del tutto scorrelato con il resto della trama e abbastanza fastidioso.

TheLegend  @  24/03/2012 23:21:37
   6 / 10
Non mi ha convinto molto ma alcuni spunti interessanti ci sono.
Molto "teatrale" come tutti i film di questo regista.

8 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2012 23.57.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  02/03/2010 00:05:12
   7½ / 10
Eros e thanatos per il film di Almodovar più cnero e oscuro.
A tratti sporco e cattivo. Un film un poco anomalo nella filmografia del grande regista ma, a mio parere, proprio per questo, ancora più bello.
Ottimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  23/02/2010 20:26:09
   7½ / 10
Sarà per il fatto che è un thriller,sarà per lo stile diverso e più omogeneo ma questo è il primo Almodovar che mi ha convinto da subito. Certo,a tratti non prende più di tanto ma alcune scene a partire da quelle fantastiche iniziali fino a quelle finali sono bellissime.
In questo suo quinto film il regista spagnolo abbandona quasi a sorpresa i toni da commedia e prende strade diverse e più macabre e morbose.
Il rapporto sesso-morte è trattato in maniera esplicita e ottima,anche eccessiva ma mai trash e probabilmente sapendo la storia che avrebbe affrontato Almodovar abbandona quasi del tutto anche il grottesco.
Bravissimi tutti gli attori,specie i due protagonisti che ci mettono veramente passione,specie nelle scene più esplicite.
L'unica pecca è una trama non sempre all'altezza e certe cose troppo forzate.
Rimane un bel film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/12/2009 17:56:03
   5½ / 10
Amore e morte legati insieme,come se l'una non possa prescindere dall'altra!
Almodovar firma uno dei suoi film piu' cupi,come gia detto da altri!
Ma pedro sembra ancora un ragazzino da svezzare,sembra promettere bene ma non ha ancora raggiunto uno stile sufficente,almeno non in questo primo periodo Spagnolo...
Non mi ha convinto piu' di tanto...riuscito solo in parte!

godfa982  @  03/08/2009 17:59:15
   6 / 10
E' il primo film di Almodovar che mi trovo a commentare. Il regista spagnolo è unico nel suo genere.... questo non deve essere per forza di cose essere preso come elemento positivo. A me non è mai piaciuto... spesso anche storie buone finiscono col diventare grottesche (su tutti la mala educacion credo sia l'esempio piu lampante), a causa anche di una caratterizzazione dei personaggi a dir poco caricaturale.
Interessante in Matador la messa in scena, il rosso è vero e proprio protagonista, colore che rievoca la passione e la morte, temi centrali di questa pellicola.
Per alcuni aspetti ricorda un po alcuni elementi dei film di Hitchcock... penso ad alcune scelte musicali o ad alcuni particolari come il dettaglio dello spillone; o su tutti la scena in cui Banderas (ripreso in primissimo piano) rivede i delitti commessi in una sorta di estasi che pare ricordare un po il tema della vertigine tanto caro all'autore inglese.

DarkRareMirko  @  10/04/2009 23:19:53
   8½ / 10
Grandissimo Almodovar ed anche in questo caso questo film stà a dimostrazione di ciò che ho appena detto.

La sua regia poi è davvero inconfondibile; è una razza a parte come regista insomma.

Questo Matador è uno tra i suoi film più palesemente votati al thriller, anche se non si rinuncia, come in molti altri suoi lungometraggi, all'amore, al sesso, al dramma, ecc.

D'antologia certe sequenze (quando i personagig ripetono a distanza certe frasi dell'assassino, oppure la conclusione) e i dialoghi soprattuto, che son veramente curatissimi.

Bravo pure Benderas.

Assolutamente da vedere (non credo che però esista il doppiaggio in italiano).

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  08/01/2009 21:28:03
   6½ / 10
Il classico Almodovar che o ti piace o lo odii, a me personalmente piace molto e questo film è una degna perla della sua collezione.....

paride_86  @  05/01/2009 03:26:59
   7½ / 10
Angel, figlio di una adepta dell'Opus dei, studia tauromachia e cerca di dimostrare a se stesso e agli altri la sua virilità, fino al punto di tentare uno stupro e accusarsi di alcuni omicidi a sfondo sessuale.
"Matador" è uno dei film più caldi di Almodovar, completamente imperniato sul binomio Eros-Thanatos, Amore-Morte. Si tratta di un thriller, però girato come se fosse una commedia grottesca; questo lo rende unico e tanto tragico quanto romantico.

Dick  @  26/07/2007 13:30:14
   7½ / 10
A me devo dire, questo film mi è abbstanza piaciuto. O.K. per

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, però ha un suo fascino e i personaggi sono be caratterizzari.

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norfolkiano  @  21/07/2007 00:51:49
   5½ / 10
in puro stile "primo" almodovar, questo film conferma che le cose milgiori il regista spagnolo le fa quando si esprime attraverso il grottesco o nelle opere più mature e delicate. e non è questo il caso. la trama di base è torbida e interessante, ma è tutto poco approfondito, i dialoghi sono inconsistenti, e in molti casi si ha l'impressione di guardare una soap di terz'ordine. bella la provocazione che è alla base del film: il binomio amore/morte, ma l'ottima idea di partenza non è sviluppata al meglio.
non è il peggior almodovar, ma siamo lontanissimi dai suoi capolavori.

pabren  @  01/10/2006 23:20:18
   10 / 10
per me è un capolavoro insieme alla legge del desiderio che per la storia gay che contiene forse mi piace di piu ma torniamo a matador
possente violento forte il torero e l assassina in un duello d amore senza esclusione di colpi

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/08/2006 14:02:27
   8 / 10
Amore e morte, eros e thanatos.
Uno dei film piů cupi di Almodovar, e probabilmente tra le vette insuperate della sua filmografia.
Indimenticabile il finale ("non ho mai visto due persone tanto felici") e non c'č enfasi, semmai una fortissima passione che sfiora l'iconoclastia del desiderio impossibile di superare i confini tra la vita e la morte

Crimson  @  02/02/2006 18:00:33
   6½ / 10
Sicuramente tra i più torbidi di Almodovar. Si tratta di un thriller perverso (puro. Sono del tutto assenti gli elementi grotteschi tipici di molti film del regista) dalla sceneggiatura piuttosto fiacca. I personaggi di indubbio interesse non bastano a risollevarne le sorti. E' comunque un film che si lascia vedere. Incentrato in particolare sul tema del confine labile che intercorre tra il piacere sessuale e il piacere per la morte. Queste due pulsioni si fondono e si fortificano, ma al tempo stesso spingono i protagonisti all'autodistruzione (che tuttavia non ha un'accezione negativa; perlomeno fà riflettere).
Al di là dei protagonisti colpisce il personaggio della madre di Angel (la grandissima Julieta Serrano, qui ancor più psicopatica che nel ruolo seppur grottesco di "donne sull'orlo di una crisi di nervi"), madre possessiva/repressiva, timorata di d.i.o. a tal punto da ricorrere a una spiegazione teologica per qualunque avvenimento. Ripudia il figlio considerandolo come un protagonista di chissà quale disegno cospirato dal maligno (e l'avvocato sbigottito esclama "quale madre può rinunciare a difendere il proprio figlio?!"). Angel è succube, sfoga la propria repressione fuori dall'ambiente domestico con la fantasia. In realtà è incapace di stuprare come vorrebbe e di diventare un torero come sogna (sviene alla vista del sangue!).
Il mistero delle morti purtroppo è meno affascinante, si scopre tutto piuttosto subito e il finale lascia un pò a desiderare. Tra l'altro Angel parte come protagonista della vicenda ma nella parte centrale del film è messo totalmente in secondo piano!

Almodovar ha fatto di meglio (non solo in generale ma anche nei suoi pochi noir).

volubilis  @  05/10/2005 13:53:31
   6 / 10
E' il film, tra quelli di Almodovar, con l'atmosfera più cupa e carica di morte di tutti. Se si accetta questo, è interessante e personale il punto di vista del regista

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