mauro c'ha da fare (2013)

Di Robilant racconta una situazione di disagio generazionale, dove la coerenza ai limiti dell'autodistruzione del protagonista genera siatuazioni ai limiti del grottesco. C'è qualche eco morettiano in questo lavoro, specialmente Ecce Bombo, nell'inquadrare una generazione di cosidetti bamboccioni, dotati, ma inevitabilmente perdenti di fronte ad uno stato di cose fatto di nepotismi vari e raccomandazioni. L'idea non sarebbe nemmeno male, ma la comicità non sempre, anzi spesso e volentieri, non va a segno, se non per le solite cose scontate ed incapace di pungere in maniera efficace.