mean streets regia di Martin Scorsese USA 1973
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mean streets (1973)

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locandina del film MEAN STREETS

Titolo Originale: MEAN STREETS

RegiaMartin Scorsese

InterpretiRobert De Niro, Harvey Keitel, David Proval, Amy Robinson, Richard Romanus, Cesare Danova, Victor Argo, David Carradine, Robert Carradine

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 1973
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1973

•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film Mean streets

A New York, un giovane fragile è diviso tra la volontà di fare l'arrampicata sociale con l'aiuto di uno zio mafioso, l'amicizia per un ragazzo stravagante e l'amore per la sua epilettica cugina.

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Voto Visitatori:   7,89 / 10 (100 voti)7,89Grafico
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Voti e commenti su Mean streets, 100 opinioni inserite

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Italo Disco  @  12/02/2024 17:49:41
   8½ / 10
I turbamenti di un giovane di Little Italy riguardo alla fede religiosa e al senso dell'amicizia cercano di conciliarsi con una famiglia di estrazione mafiosa e il vivere un quartiere dalle mille contraddizioni. Valido Keitel nel ruolo di questo italoamericano che cerca di mantenere buoni rapporti con tutti ma che allo stesso tempo vuole apparire come un ragazzo esemplare, importante constatare che da una parte si vergogni delle due giovani donne che frequenta perché una epilettica e l'altra nera, dall'altro lato invece non abbia la forza di sganciarsi da amici che non lo porteranno a nulla di buono. Un messaggio di grande interesse che Scorsese propone con grande sapienza e ottima tecnica individuale, che va al di là della cornice da gangster-movie. De Niro bravissimo ma anche Proval e Romanus lasciano il segno. Colonna sonora fatta solo di brani musicali di vari artisti che interagiscono con le azioni dei personaggi, accompagnando un profilo esistenziale in combutta tra origini opprimenti e una realtà problematica.

VincVega  @  20/02/2022 23:07:41
   9 / 10
Ambientazione newyorchese notturna, locali al neon, vicoli malfamati, criminali di mezza tacca e (più secondari) di alto rango, risse, sparatorie. In "Mean Streets" c'è (in piccolo) il cinema di Scorsese che lo porterà al successo, all'acclamazione critica e ai premi. Ma in questo terzo lungometraggio del regista italo americano c'è anche altro, siamo a livelli più istintivi, Scorsese si misura con personaggi che hanno circa la sua età (a quel tempo), questo vuol dire che c'è molto di suo e di quello che ha vissuto in Charlie e negli altri personaggi. Appunto Charlie, un ragazzo che ancora non ha deciso cosa fare della sua vita, se andare a fare la vita da mafioso con lo zio Boss, se bighellonare in giro con lo scapestrato Johnnie Boy, oppure abbandonarsi alla storia d'amore con Teresa. "Mean Streets" è "Chi sta bussando alla mia porta?" sotto adrenalina, un cinema quasi d'avanguardia, infatti in molti proseguiranno su questa direzione. Strepitosi Keitel e De Niro.

jek93  @  16/11/2019 08:17:30
   7 / 10
Decisamente coraggioso per i tempi, e caratterizzato da ottime performances attoriali da parte dei due protagonisti, ma per il resto credo sia uno dei film più deboli di Scorsese

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/11/2019 15.57.51
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Filman  @  22/10/2019 17:07:46
   10 / 10
Una delle cose più belle che la cerchia di registi italo-americani ha fatto è stata portare, forse inconsciamente, forse per un meraviglioso caso, la logica del neorealismo in America, unendo nei modi più variabili la scuola di pensiero italiana e la narrazione strumentale del cinema americano. E' anche con questo coraggio new hollywoodiano di portare sullo schermo in maniera non filtrata temi pesanti come la criminalità organizzata della little italy che è nato il "mafia-movie" che tutti conosciamo. Martin Scorsese, nel quale ha sempre dominato l'anima del documentarista, è stato sicuramente il più importante in questo senso, e MEAN STREETS è l'insieme di tutti questi eccitanti aspetti: la periferia americana, il ghetto, nella sua vita quotidiana, losca, senza meta, immortalata in un connubio perfetto di arte povera ed esaltazione narrativa. Tra il paradiso e l'inferno, tra la redenzione e il peccato, il purgatorio grigio di asfalto e mattoni nel quale questi personaggi vivono sembra costringerli in una morsa ciclica ed infinita, che li riporta indietro rendendo impossibile la loro fuga mentale e fisica. Il "gangster" di questo film, che con un romantico addio al libero arbitrio abbraccia l'imminente autodistruzione, gira la chiave del cinema di genere moderno (neonoir), mentre la regia "drogata" di Scorsese gira la maniglia e il sottofondo musicale pop apre la porta al cinema di oggi, anticipando la videoarte di vent'anni. Capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  26/06/2019 17:25:56
   7 / 10
Buon film di Scorsese, uno dei primi film firmati dal regista.
La trama è quasi nulla, si mostra una little Italy piena di risse e debiti, dove regna il menefrghismo più totale e la vita è un inferno per chiunque.
Il difetto principale del film è nella sceneggiatura, lascia qualche punto di domanda e non è molto accurata, si salta da una scena all'altra e alcune parti sono girate velocemente e non vengono aproffondite. Il finale poi non mi ha convinto nemmeno un pò, troppo frettoloso.
Gli aspetti positivi stanno in una bellissima regia con delle buonissime sequenze, poi i dialoghi sono strutturati bene e seppur sono molto lunghi non fanno cadere il film nella noia, buone anche le musiche e le colonne sonore.
Infine un'altro aspetto positivo e l'interpretazione degli attori, tutti bravi, De Niro e Harvey Keital hanno dominato totalmente la scena, la Amy Robinson (poco conosciuta come attrice) è molto carina e forma un trietto con Keital e De Niro dove non spicca di certo, ma lascia la sua impronta, da sottolineare anche la presenza di David Carradine (famoso per essere stato Bill in Kill Bill di Tarantino) e Cesare Danova, attore italiano nella parte del boss mafioso Giovanni Cappa.
Tanti pregi e difetti in Mean Streets, mi aspettavo molto di più e Scorsese ci ha regalato pellicole più belle, le idee sono comunque molto interessanti ma verranno completate in altri suoi film, come ad esempio in Quei Bravi Ragazzi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  19/05/2019 12:59:25
   6 / 10
Non mi ha fatto impazzire, lo definisco inconcludente. Il finale frettoloso ne è la prova.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  30/10/2018 00:54:27
   8 / 10
Grandissima pellicola che dimostra tutta la maturità autoriale di un giovane Scorsese. Giovani, più o meno ad inizio carriera, anche Keitel e De Niro, che offrono ottime performance. Scorsese ci porta dove è cresciuto, nei quartieri italiani di New York, e ci mostra quel mondo con occhio attento.
Primo grande film di uno dei maggiori cineasti si sempre.

Goldust  @  15/01/2018 17:59:10
   7 / 10
Non è tra i lavori che preferisco di Scorsese ma è indubbio che sia animato da un'autenticità autobiografica ed una verve attoriale di livello assoluto, oltre a contenere già i temi fondamentali del suo cinema come colpa, violenza e religione. Si potrebbe dire che è un film che ruota su se stesso senza andare in profondità alle cose, accontentandosi di descrivere le giornate sempre al limite di un gruppo più o meno simpatico di debosciati senza arte né parte. Eppure a fine visione alcuni passaggi restano impressi nella memoria. Un De Niro senza freni ( da vedere la sua sfuriata nel bar contro il suo creditore, tutta recitata a braccio! ) ruba puntualmente la scena a Keitel.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  13/05/2017 17:18:23
   6½ / 10
Film cult, che però è invecchiato male. Si notano già alcune caratteristiche del regista. Ma non è una visione fondamentale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/03/2017 20:33:53
   9 / 10
Il quartiere in Mean Street è come un'enorme gabbia in cui Charlie ed i suoi amici si muovono. La camera di Scorsese li segue nel lo ro peregrinare quotodiano e asseconda nei suoi movimenti vorticosi, l'animo in tumulto di Charlie, diviso tra la volontà inconscia di scappare via da tale ambiente ed il senso di fedeltà a codici che inconsciamente rifiuta. Protegge Teresa, la ragazza a cui si sente legato e suo cugino Johnnie Boy, vera e propria mina vagante, ingestibile e scriteriato, ma proprio per questo capace di fare ciò che Charlie vorrebbe ma non può. Un contesto descritto perfettamente da Scorsese, sfondo per anime perse e senza speranza. Il primo grande film del cineasta italoamericano.

InvictuSteele  @  14/08/2015 17:14:36
   8 / 10
In questo film Scorsese getta interessanti idee che verranno in seguito riprese e sistemate meglio in altri suoi lavori, qui invece le troviamo in forma primitiva e un pochino acerba. Le interpretazioni degli attori sono ottime, le ambientazioni di una New York sporca, pericolosa e malfamata hanno un fascino unico ed è ottimo e anche originale l'intreccio dei vari personaggi, che sono amici ma allo stesso tempo nemici e appartenenti ai diversi piccoli clan mafiosi. Questo non è il classico film di mafia, è più un dramma vissuto all'interno di un ristretto gruppo di ragazzacci, sono storie di vita intrecciate in una città caotica e in fermento. La sceneggiatura ha delle piccole imperfezioni, nonché dei punti irrisolti o poco sviluppati e lasciati andare, perciò non tutto è eccellente ma per essere una delle prime opere di Scorsese (appena 30 enne) direi che è ottima.

Oskarsson88  @  17/06/2015 01:36:38
   7 / 10
Non succede molto in questo film di Scorsese seppur i personaggi siano interessanti nelle loro vicende e baruffe. Il finale si anima un po' ma mi aspettavo decisamente di più.

william sczrbia  @  05/03/2015 10:46:15
   9 / 10
alberto9  @  11/01/2015 10:04:23
   6 / 10
Totalmente d'accordo con l'ultimo commento. Le interpretazioni di DeNiro e Keitel sono eccellenti, le musiche altrettanto. Però non sono riuscito a cogliere la trama ed il film non mi lascia alcuna traccia o senso. Sembrano appunto scene slegate tra di loro ed il finale non mi dice niente.

DogDayAfternoon  @  02/08/2014 17:08:29
   6 / 10
Se qualcuno mi chiedesse di cosa parla "Mean streets" avrei grosse difficoltà a rispondere. Non ne ho la minima idea, non c'è una vera trama ma solo un insieme di scene abbastanza slegate tra loro. Fortunatamente tutto il resto funziona, la regia, i dialoghi, le interpretazioni (De Niro su tutti), le musiche (ma a Scorsese quanto piacciono i Rolling Stones?). Il 6 lo merita solo per questo, perché per il resto mi è sembrato un film abbastanza vuoto di contenuti.

Spotify  @  16/02/2014 23:35:00
   7 / 10
Una piccola chicca del cinema statunitense. Quì Scorsese è alle prime armi ma realizza un film che ha già ha tutti gli stereotipi presenti nei suoi film più maturi anche se ancora un po' acerbi. E' un film che non ha una trama vera e propria ma più che altro mostra come è la vita a little italy tra risse e debiti non pagati. Il tutto in un ambiente marcio dove regna la violenza e il menefreghismo. Keitel è sicuramente bravo ma De Niro secondo me fa un' interpretazione incredibile e merita l'oscar. Colonna sonora molta bella, caratteristica e tipicamente italiana. La regia è abbastanza convincente con dei bei primi piani anche se Scorsese ha operato meglio con la cinepresa in altri film. E a questo punto arriviamo alla grande pecca di questa (strana) pellicola: la sceneggiatura. E sono rimasto sorpreso, perchè di solito le sceneggiature nei film di Scorsese sono quasi sempre ottime, invece quì è davvero una sceneggiatura non con dei buchi, ma con delle voragini. Molte cose del film sono messe in secondo piano, ci sono dei salti improvvisi da una scena all'altra, molte cose non vengono spiegate (vedi spoiler), poi certe parti sono molto approssimative e girate di fretta. Alla fine lo spettatore ne esce un po' confuso perchè molte cose non vengono chiarite (e il film non è difficile da capire, anzi...). Scarsina anche la fotografia. Comunque è un film che merita un'occhiata e ha un ottimo ritmo ma Scorsese ha fatto molto meglio. 7- .

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Ultima risposta 17/02/2014 15.42.03
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MonkeyIsland  @  23/06/2013 20:27:12
   9 / 10
Film mostruoso, toccante, fotografia ottima e colonna sonora non da meno.
Keitel e De Niro veramente bravissimi.
Incredibile come Scorsese risulti già così perfetto ad appena 30 anni e al terzo lungometraggio a livello registico.
Un film imperdibile.

6 risposte al commento
Ultima risposta 25/06/2013 23.07.57
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Jack_Burton  @  01/03/2013 12:24:34
   8 / 10
Tutto bello, peccato che la sceneggiatura ogni tanto lascia disorientati facendo fatica a tenere viva l'attenzione e quindi facendo perdere qualche pezzo...ma per il resto, chapeux a scorsese.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  21/02/2013 23:26:10
   9½ / 10
Primo capolavoro di Scorsese. Tutti i temi del suo cinema (il peccato e la redenzione, la lotta tra bene e il male) sono per la prima volta espressi e vivisezionati nello stile del suo periodo migliore. Colonna sonora ininterrotta, attori straordinari, sogni che vengono cancellati dalla violenza e dalla follia.

E se Robert De Niro interpreta un personaggio che sarebbe stato di Joe Pesci, Keitel è quasi un piccolo diavolo, lontano dal potere, e il controllo del quartiere è una piccola - impossibile - conquista.

Bellissimo e tra i migliori Scorsese di sempre.

Butterfly Knive  @  03/12/2012 18:32:12
   9 / 10
Piccolo gioiellino di uno Scorsese agli inizi, forse ancora un pò acerbo, ma che dimostra già l'ottima mano in cabina di regia con alcuni buoni movimenti di macchina e i sempre presenti piani sequenza. Il film non ha una vera e propria trama ma piuttosto degli episodi di vita quotidiana riguardanti il protagonista (un grande Harvey Keitel) in eterno conflitto con se stesso, incapace di prendere una posizione, combattuto tra ciò che si sente di fare (l'amore per Teresa, ragazza epilettica) e ciò che è il giudizio degli altri (Il giudizio e il consiglio dello zio mafioso "Giovanni"), nonchè volenteroso di aiutare Johnny Boy (uno scatenato Robert De Niro), teppistello del quartiere che se ne frega di tutto e tutti (soprattutto dei debiti) . Da citare una notevole selezione musicale di brani che accompagnano praticamente tutta la pellicola e gli ottimi dialoghi; poco importa se l'audio è piuttosto scadente o se a livello visivo c'è qualche artefatto, Mean Streets è una pellicola da vedere e che senza alcun dubbio prepara a far esplodere il talento di Scorsese, De Niro e Keitel.

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nyc93  @  27/10/2012 13:48:04
   6 / 10
mi aspettavo un grandissimo capolavoro, invece non mi ha preso più di tanto come film, metto sei, solo per l'interpretazione di Robert De Niro.

lukef  @  14/10/2012 12:19:01
   9½ / 10
Capolavoro.
Un film autentico, sincero, quasi embrionale e che si porta dentro quel fascino vintage che non può che farne un cult.
Sotto certi punti di vista potrebbe essere considerato un disastro, in certe scene c'è così poca luce che non si vede praticamente nulla, eppure non stanca e non perde mai il ritmo, anzi.
Bellissime le riprese quasi sperimentali ed il sottofondo musicale presente quasi per tutta la durata del film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/10/2012 16.06.16
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Crazymo  @  09/10/2012 00:10:02
   8 / 10
Scorsese butta su pellicola il 90% delle idee che verranno poi esplorate fino in fondo nei film a venire, portandoci nelle strade della little italy degli anni '70, una sorta di ghetto con criminali di basso livelo, una sorta di tribù. Il film ha molto stile, è girato in modo sensazionale e spiccano come interpretazioni De Niro e Keitel. Il film ha alcune cadute di ritmo, soprattutto nella prima metà, poi sale per tutto il resto del film fino ad arrivare al finale. Ci sono almeno un paio di scene decisamente cult, girate in modo impeccabile ed assolutamente geniali. Una delle tante "storie di strada", che parte da un semplice affare di soldi per finire nel sangue. La scintilla di Scorsese parte, e gia ora, al principio, colpisce nel segno. Un grande film, ritratto di un epoca!

BlueBlaster  @  03/08/2012 16:15:36
   6½ / 10
Siamo agli inizi per tutti...da Scorsese a De Niro e già si vede il futuro del Cinema americano...inizia qui il percorso "mafioso" della coppia!
Però porta male gli anni...specie dal punto di vista visivo

Naitsirk  @  01/08/2012 09:48:00
   8 / 10
De Niro e Keitel, in una pellicola da non sottovalutare nella filmografia di Scorsese, drammatico e biografico uniti perfettamente. Ottima la colonna sonora.

kako  @  06/03/2012 11:20:43
   7 / 10
Bel film di un Scorsese alle sue prime esperienze con una storia di gangster e mafia. Ci sono i vari elementi del suo cinema di genere ma verranno meglio sviluppati in pellicole successive come Quei bravi ragazzi e Casinò. Comunque un film godibile e ben realizzato con una bella colonna sonora e delle ottime interpretazioni da parte del cast.

TheLegend  @  01/03/2012 15:36:37
   7 / 10
Tra i primi film di Scorsese.
Le idee verranno sviluppate in modo più ampio nei lavori successivi.

guidox  @  01/11/2011 02:46:46
   7 / 10
film embrionale che si completa doverosamente nel giudizio con i successivi trionfi del regista e anche di De Niro, non potendo essere preso a sè, visto che è un po' figlio della sua epoca e invecchiato maluccio, nonostante il fascino intatto.

PignaSystem  @  20/07/2011 22:43:13
   8 / 10
Le "stradacce" di Martin Scorsese sono quelle di Little Italy, dove è cresciuto, nelle quali dettano legge mafiosi di mezza tacca, buoni nemmeno a commettere professionalmente i delitti, dove le processioni sono rituali obbligatori e l'aspirazione a ghetto è consistente, visto che si continua ostinatamente a suonare "Faccetta nera" e "Maruzzella". Per la critica, "Mean streets" fu una vera e propria "botta", questo film di un cineasta nuovo, che lo riempì di riprese isteriche, fotografando sgranatamente, come il probabile basso budget consentiva, e parlando della vita balorda dei suoi antieroi, che vorrebbero ambire a grandi progetti, ma restano invischiati tra le regole della tribù di appartenenza e le poche capacità personali. Ripescato qui da noi dopo il successone di "Taxi driver", il lungometraggio, per il quale si è parlato, non senza ragione, di vera antropologia, ha cadute di ritmo, non tutta la sceneggiatura appassiona, ma la blanda deriva dei personaggi è resa al meglio: tra locali in cui lo squallore la fa da padrone, fregature a chiunque sia fuori dal clan, i giorni dell'aspirante gangster Charlie (Keitel) procedono tra il seguire i consigli dello zio boss che ha progetti per lui, e il cercare di tirar fuori dai guai il dissociato Johnny Boy(De Niro), inaffidabile e pazzoide amico fraterno: come si capisce ad un certo punto della pellicola, il finale non potrà essere che nel sangue, ma appunto data l'imperizia dei killer, non moriranno tutti quelli che nelle intenzioni di chi spara dovrebbero. E quindi, si riprende, la notte scorre, solo un'altra brutta storia delle "mean streets".

il genio  @  04/01/2011 02:25:56
   8 / 10
Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  12/10/2010 23:58:41
   7 / 10
Se si pensa che è un esordio, non si può non apprezzare il risultato. Certo, Scorsese in questo genere continuerà a trovarsi a suo agio (anche troppo, secondo me, al punto di raccontare storie anche troppo simili). Magari la storia è un po'acerba ma i personaggi restano (e che attori che c'erano dietro!)

ColdWar87  @  06/09/2010 12:18:50
   7½ / 10
Film che ha portato al successo all'età di 31 anni Martin Scorsese e primi tentativi di quello che anni dopo sarebbe diventato il suo "gangster perfetto"(Quei bravi ragazzi).
Trama che in alcuni punti stenta a decollare,ma sorretta da una magistrale colonna sonora e da un De Niro e un Keitel in grandissima forma.

BrundleFly  @  09/07/2010 12:33:49
   6½ / 10
Per me i capolavori del regista sono altri. Si vede che Scorsese è alle prime armi e questo film si dimostra, a mio giudizio, molto confuso e frammentato, come se il regista si sentisse spaesato e non avesse le idee ben chiare. La forza del film sta più sulle recitazioni che sulla regia stessa di Scorsese o sulla sceneggiatura.
La pellicola si risolleva molto negli ultimi minuti.

ste 10  @  25/05/2010 01:37:25
   8 / 10
Gran film con interpretazioni e musiche fuori dal comune

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  12/04/2010 14:24:58
   8½ / 10
Un capolavoro del genere malavitoso che ancora oggi non lascia indifferenti.
Un film raffinato e naturalistico, pieno di cruda violenza, di conti da saldare, di bei vestiti e belle donne, di bar, di ristoranti, di musica, di religione.
Per Scorsese fu il film del lancio definitivo, consacrando così uno stile visivo fuori da ogni schema e da ogni moda (ma che farà moda) dalla portata visiva dirompente e assolutamente splendida.
Superbi Keitel (che sostituì il dubbioso Jon Voight), De Niro e la Robinson.
Strepitosi titoli di testa, in cui profetiche immagini da filmino casalingo si accompagnano all'eterna "Be my little baby" delle Ronettes; magistrale in ogni senso il finale.

"I peccati non si scontano in chiesa. Si scontano per le strade, si scontano a casa. Il resto è tutta una balla. E lo sanno tutti."

The BluBus  @  17/03/2010 23:43:13
   7½ / 10
Scorsese si sta facendo le ossa, non siamo agli apici ma vale una visione.

popoviasproni  @  26/02/2010 19:25:13
   7½ / 10
Appassionato spaccato urbano italo-americano tratteggiato con lo stile diretto e personale di Scorsese.
Ottime tutte le interpretazioni, ma la scena è tutta x De Niro e Keitel, genuini e magnetici.
Ottime le musiche.

edmond90  @  16/02/2010 18:03:30
   9½ / 10
Il primo capolavoro di Martin,il suo film più sincero.Un opera di gran valore,la prima immersione del regista nella cruda realtà dei bassifondi di New York e della vita degli italoamericani,accompagnata da una bellissima colonna sonora che spazia dalla lirica di Renato Carosone ai Rolling Stones e guidata da due interpreti di eccezione:Keitel,un piccolo gangster combattuto tra fede e perdizione,e un giovane pazzo De Niro.Scorsese al suo primo film importante mostra già una tecnica ineccepibile e uno spiccato senso della narrazione,che raggiunge un lirismo tragico impressionante,degno dei migliori lavori Neorealisti,negli ultimi 15 minuti del film.La prima gemma di un immenso autore.

benzo24  @  09/02/2010 14:01:25
   6½ / 10
primo tentativo di scorsese nel raccontare il mondo italoamericano. acerbo.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  25/01/2010 17:56:46
   8 / 10
Ottimo film di uno Scorsese prima maniera e ben attento alla psicologia dei personaggi che si susseguono l'uno dopo l'altro sullo schermo. C'è solo da restare piacevolmente sorpresi se qualcuno ha il fegato di riconoscere che la formale benedizione cattolica non può bastare per sentirsi davvero meglio e preferisce pagare a modo suo... ma sinceramente. Charlie ha pagato e come.

Jimi Hendrix  @  04/01/2010 20:05:34
   10 / 10
Appena registrato, commento subito il mio film preferito in assoluto.
Keitel è l'emblema di una grandissima fetta della società e dell'uomo in generale, caratterizzata da una debolezza di volontà che lo porta alla inesorabile sconfitta in una partita che, con diversa attitudine poteva terminare con esiti totalmente diversi. De Niro, tanto volubile quanto irresistibile è il tipico carattere che trova un appoggio solido nella serietà e integrità dell'amico, ma non fino in fondo per quanto detto sopra. L'atmosfera è nostalgica e cupa, la colonna sonora da brividi e la produzione in generale, a confronto con l'attualità, è qualcosa da rimpiangere per sempre. Ridateci i film di una volta..

alex25  @  07/10/2009 10:37:49
   8½ / 10
Uno dei migliori di Scorsese a mio parere, De Niro fantastico e Harvey Keitel nella parte come pochi. Altro passo di Martin verso l'olimpo dei più grandi, la scena di De Niro che entra al bar con le due tipe è puro cinema! Le musiche tutte azzeccatissime, da notare il doppiaggio di Gigi Proietti a Robert De Niro!

Dr.Orgasmatron  @  27/09/2009 12:47:00
   9 / 10
Sarà il trampolino di lancio per il giovane De Niro, ma anche l'opera nella quale si vede il grande talento di Scorsese. Una sorta di prova generale che porterà molti anni dopo al più maturo "Goodfellas". "Mean streets" è ambientato nella Little Italy newyorkese e, come accadrà anche nel successivo "Goodfellas", Scorsese analizza con distacco , ma con grande profondità sociale la violenza e i sentimenti dei giovani gangster mafiosi. Uno spaccato di una società dove la domenica si va in chiesa e il lunedì all'inferno

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/09/2009 02.09.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  20/09/2009 18:45:06
   8½ / 10
“La sola speranza, o disperazione
È nella scelta di pira o pira -
Per essere redenti dal fuoco col fuoco”

E’ forse il film di Scorsese dove più è presente il tema del peccato cristiano.
Charlie, un giovane picciotto nipote d’un boss mafioso, prova ad abituarsi all’inferno, una volta ogni tanto, in chiesa, avvicinando un dito alla fiammella d’una candela - mille volte più doloroso e infinitamente più a lungo. Sa che non c’è scampo. I quartieri malfamati di New York ne sono l’anticamera. I boss della mafia i cancellieri. Lui, Johnny Boy e gli altri della combriccola, vivacchiano i loro giorni di dannati nell’ombra dei loro “superiori”, risucchiati ineluttabilmente verso l’inferno.
C’è un po’ di Godard nel piglio e nell’immediatezza dei dialoghi, ma soprattutto tanto di Scorsese; tanto dei sobborghi della sua Little Italy, con le sue regole, i suoi ranghi, le sue leggi, alle quali chi non si attiene avrà vita breve.

“Noi soltanto viviamo, soltanto sospiriamo
Se consumati da fuoco a fuoco”


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Invia una mail all'autore del commento RadicalGrinder  @  01/08/2009 18:13:24
   8½ / 10
Ci sono due inferni, quello che si può toccare con un dito e quello che si sente nel cuore.

bulldog  @  16/07/2009 00:21:37
   8½ / 10
Tra i migliori di Scorsese,seconda grande interpretazione di De Niro dopo Hi Mom

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  10/07/2009 08:22:14
   8½ / 10
Bellissimo, questo film giovanile di Scorsese è al tempo stesso divertente (chiaramente sei si amano le risse e le tamarrate dei gangster) e molto profondo, con una caratterizzazione dei personaggi tutt'altro che superficiale. Interessante soprattutto il personaggio interpretato da Keitel, convinto credente che cerca di fare il bene del prossimo, ma in un ambiente senza speranza in cui la morale difficilmente viene premiata. Ci ho rivisto il personaggio interpretato da Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, e sinceramente credo che si tratti di un mezzo tributo di Tarantino a Scorsese (da notare anche la frase verso fine film in cui dice tipo "anche stasera è andato tutto storto, eppur io ci sto provando...").

Drugo.91  @  01/07/2009 12:17:33
   9 / 10
un Scorsese alle prime armi che si riserva la piccola parte del killer, un De Niro pazzo ed euforico lontanissimo dalle altre parti che lo hanno reso famoso, e un Keitel semplicemente straordinario fanno di questo film un piccolo capolavoro

david briar  @  06/06/2009 14:13:33
   7 / 10
non male. si vede però che scorsese è ancora agli inizi, il film presenta numerosi difetti, come la storia semplice e molte volte scontata, il personaggio inverosimile di johnny boy e il finale che vuole essere quasi liberatorio ed eccessivamente melodrammatico. tuttavia la storia è interessante, e, nonostante la monotonia di alcune scene, il film coivolge. bravi de niro e keitel.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/05/2009 00:41:01
   7 / 10
Quello di "mean streets" è un tema molto caro a Scorsese che lo riprendera' in altri suoi film a mio avviso piu' riusciti ma magari piu' semplici nella costruzione!
Questa pellicola infatti è particolare proprio per il modo in cui è girata,quasi documentaristico,cupo,oscuro...e il merito aumenta quando si pensa che siamo quasi al debutto dietro la macchina da presa per il giovane Martin Scorsese!
Ma a parte la riconosciuta scuola di tecnica che ci impartisce il regista,a me il film non mi ha preso molto...Troppo grottesco,una storia molto semplice che si regge su banalita'(Questo Jhonny boy che non paga i debiti)!
Insomma non riesco ad essere entusiasta dopo aver visto il film...

corey  @  26/03/2009 23:05:57
   8 / 10
superiore al tanto celebrato taxi driver,finale inevitabile,bella la colonna sonora molto rustica soprattutto con le canzoni napoletane..de niro già magnifico nel suo primo film e superlativo anche keitel,peccato che non abbia mai vinto un oscar nella sua gloriosa carriera...un perfetto spaccato di little italy anni 70 dove amicizia e affari si intrecciano pericolosamente

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pinhead88  @  02/03/2009 00:25:43
   6 / 10
senza dubbio una pellicola piena di fascino che impersonifica perfettamente gli anni '70,ma non è riuscita a coinvolgermi come doveva.la storia è di tipo fortemente autobiografico e il ritmo a volte risulta un pò noioso,forse per questo non sono riuscito a gustarmelo fino in fondo.molto bravi Keitel e De Niro in una parte molto insolita.

BlackNight90  @  24/02/2009 15:39:27
   10 / 10
Terzo film di Scorsese ed è subito Capolavoro.
Mean Streets è un film fortemente autobiografico e si presenta quasi come una sorta di ricordo, il ricordo dello stesso Scorsese della Little Italy in cui è cresciuto, e che qui rivive con genuina vividezza. C'è da dubitare sulla sincerità di Scorsese? Assolutamente no, anche perché con pochi mezzi egli riesce a trattare gli argomenti a cui tiene di più, e li trasmette direttamente al cuore dello spettatore, senza alcun tipo di forzatura moralistica o di complicati intrecci di sceneggiatura: la storia è semplice, ma la semplicità è la "gloria dell'espressione".
In Mean Streets il sentimento religioso di Scorsese è più forte che mai, rappresentato da Charlie, ma è un sentimento di altruistica umanità, profondamente legato alla realtà terrena, che si erge a filantropismo: Charlie infatti vuole aiutare a tutti i costi Johnny Boy, perché questo vorrebbe dire anche salvare se stesso da quella selva oscura dantesca che altro non è che il quartiere in cui è cresciuto e dal quale è inevitabilmente influenzato. Johnny Boy è l'altra faccia dell'animo umano, è la passività dell'uomo che non sa fronteggiare la realtà esterna, è quel pizzico di malvagità presente in ognuno di noi che è lasciato libero di scatenarsi e di compiere azioni scellerate. Come in Taxi driver, l'amore non basta a redimere l'uomo, servono il dolore e la perdita.
Già si notano in questo film gli stilemi di Scorsese, mentre la mdp ci fa viaggiare accanto a protagonisti e ci fa assaporare la loro tragica amicizia. Commovventi e sensazionali le interpretazioni di Keitel e di un insolito De Niro.
Come non amare questo film? Assieme a Taxi driver, sono gli anni 70 in tutto il loro splendore.

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Tom24  @  27/12/2008 23:29:57
   7½ / 10
ottimo film, anche se un tantino sopravvalutato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  12/10/2008 11:36:49
   10 / 10
Grandissimo film. Mean Streets è un'opera spontanea e già straordinariamente matura del grande M.Scorsese, all'epoca molto giovane. Le capacità del buon Martin dietro la macchina da presa si vedono tutte, forse da questo punto di vista è proprio Mean Streets il film che più mi ha colpito, senza nulla togliere ad altri capolavori come Quei Bravi Ragazzi o Taxi Driver. Personalmente ho apprezzato di più la drammaticità interiore vissuta dal personaggio di Travis in T.D., per questo continuo a preferire quel lavoro. Mean Streets ci offre anche una delle prove migliori di quel mostro di H.Keitel, superiore anche a quella di De Niro. Che dire...la colonna sonora è meravigliosa, la sceneggiatura è sublime, ed è molto interessante la concezione di fondo che sta alla base dell'intera pellicola; i peccati dell'uomo non si scontano in chiesa la domenica, ma nelle strade durante tutta la settimana. Per quanto mi riguarda, è uno dei migliori film degli anni '70, e non solo.

mrwoolf  @  19/07/2008 01:25:56
   7½ / 10
trama poco consistente ma film retto sulla magistrale interpretazione dei giovanissimi e talentuosi keitel e de niro.
qualche stereotipo qua e la, ma film che si lascia comunque guardare..

inferiore  @  03/07/2008 03:01:16
   9 / 10
Uno dei primi film di Scorsese, uno dei primi film di De niro, quindi ne esce fuori uno dei primi capolavori del ''duo''! C'è da spendere anche un'ottima parola per il mitico Harvey Keitel che impersona benissimo il suo personaggio! Da vedere.

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Ultima risposta 12/10/2008 22.33.28
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PulpGuy88  @  20/03/2008 11:51:56
   8½ / 10
Con questa pellicola il Maestro Scorsese si prepara a rivoluzionare il mondo del cinema. Il film è di una bellezza "malata". Il temi trattati sono delicati e mai banali come i personaggi ottimamente caratterizzati e definiti. Harvey Keitel in una delle sue migliori interpretazioni ed un Robert De Niro alle prime armi ma sempre di una grandezza senza eguali.

La regia sembra denotare una ricerca di "stile", lo stesso stile che 3 anni dopo caratterizzerà quel capolavoro che è Taxi Driver.

Da vedere assolutamente.

The Monia 84  @  04/03/2008 10:54:50
   9½ / 10
Di quelli che ho visto, per me questo è in assoluto uno dei film più belli di Scorsese, per niente costruito, con una macchina da presa a mano che insegue e si getta sui personaggi (bellissimi). Porta dentro le strade, le case, le stanze, fa sentire musica, Little Italy anni '60. Ci trovate un Harvey Keitel misurato e assolutamente perfetto e un De Niro giovanissimo versione svitato che semina petardi nei cassonetti delle strade. Magnifico, intenso, vero - e squallido - come l'adolescenza, è un canto del cigno, e anche un addio a quel mondo chiuso - quanto grezzo, elementare, riconoscibile e in fondo in fondo sincero - da dove il regista veniva

larcio  @  07/02/2008 20:57:54
   9 / 10
che film bisogna proprio ammettere che scorsese è sempre scorsese...certo si nota cmq ke la regia nn è ankora eccellente anzi in alcuni tratti risulta fin troppo "rozza"..però il suo tocco si riconosce nel dirigere, i suoi personaggi malavitosi, i dialoghi, le musiche in sottofondo...insomma uno scorsese ke è quasi pronto per dirigere capolavori (di li a poco ci sarà un certo taxi driver).....be il film è degno di spartire il trono con film come quei bravi ragazzi e casinò...e poi c' è uno straordinario harvey keitel e soprattutto un robert de niro da paura, dawero troppo troppo micidiale nel recitare questi ruoli....insomma un film ke va visto di sicuro

Tony Montana  @  10/01/2008 17:35:14
   9½ / 10
Primo grande film di (e alla) Scorsese.

Il grande regista con occhio molto realista racconta la realtà (positiva e non)della Little Italy, ambiantata negli anni '70, delle sue tradizioni (come la festa di S.Gennaro), da lui amate, attraverso la storia di un uomo diviso tra la sua religione, la sua famiglia mafiosa, il suo amore e le sue amicizie (soprattutto quella con Johnny, interpretato da uno straordinario De Niro agli esordi) . Proprio questa sua situazione, in cui non riesce trovare una giusta e sola direzione da prendere, lo guiderà al tragico finale. E' quindi un film sull'attaccamento alla famiglia e le proprie tradizioni, e sull'amicizia ma anke e soprattutto sul peccato, sul tentativo di redenzione e sulla scesa negli inferi (urbani).

Ottima la regia, come del resto il montaggio, la colonna sonora (bellissime le canzoni napoletane ke si sentono in quasi tutto il film), e la recitazione (bravo anche Kietel).

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Ultima risposta 10/01/2008 17.37.04
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7HateHeaven  @  25/12/2007 10:54:32
   7 / 10
Da vedere... Grande Harvey Keitel...

Sestri Potente  @  19/11/2007 19:20:54
   8½ / 10
Harvey Keitel e Robert De Niro impreziosiscono quello che è un ottimo film. Il "Be my baby" iniziale è stupendo, e la storia avvincente. Da vedere!

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  17/11/2007 11:42:33
   7½ / 10
E' il ritratto amaro di uno spaccato di società newyorkese: precipuamente quella della gioventù che popola i sobborghi della Grande Mela, vivendo di espedienti all'ombra del boss di turno, e invischiata in una realtà delinquenziale che spesso non lascia via di fuga e non dà scampo.
Uno dei primi film di Scorsese, che suggella la nascita di uno dei più grandi attori di sempre, Bob De Niro, e in cui si mette altresì in evidenza il bravo Keitel.

harry stoner  @  05/10/2007 21:40:40
   9½ / 10
Scorsese firma il suo primo capolavoro con questo crudo ritratto di una parte della gioventu' newyorkese.Naturalmente autobiografico e fortemente personale e' un'opera validissima,specialmente nel mostrare il rapporto tra i due amici.Ottimo Keitel,eccezionale De Niro doppiato da Proietti nella sua prima collaborazione con Martin.

Rand  @  24/09/2007 23:00:25
   7 / 10
Il film più vecchio di Scorsese che ho visto: visti i mezzi a disposizione e l'età del film è un ottimo film, Martin sa come si gira un film! L'inizio poi è da antologia, una buona seconda opera, devo assolutamente vedere "Sterminateli senza pietà" per confrontarli, certo dopo questa prova Scorsese girerà Taxi driver, palma d'oro a Cannes, decisamente un regista che sa raccontare la violenza e storie difficili, quasi sempre centrate su gang e mafia, New York è la sua città e si vede!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  15/09/2007 19:39:09
   8½ / 10
Uno dei film piu'sinceri,crudi e realistici di Scorsese,il suo primo capolavoro,il prodotto che rivelo'al mondo il talento di un regista capace di inanellare una sequenza di pellicole imprendiscibili...li,insieme a lui,i compagni di vita,De Niro e Keitel,attori che faranno la fortuna del regista,pezzi da novanta capaci di dominare lo schermo dalla prima all'ultima sequenza,immersi nella criminalita'di una Little Italy raccontata con sincerita'per un quadro complessivo onesto e coerente,arricchito da una colonna sonora che vanta gente come Rolling Stone,Clapton e il nostro Renato Carosone.Evidenti i risvolti autobiografici e le ossessioni cattoliche,per quello che a tutti gli effetti considero un film imperdibile e ancora molto attuale.

Dick  @  15/09/2007 12:00:56
   8½ / 10
Un film toccante e crudo sulle contraddizioni di questo giovane diviso tra l' arrampicata sociale e il seguir le orme di famiglia e la libertà di frequentare altre persone diverse. I primi 10-15 minuti sono proprio belli. La colonna sonora composta da varie canzoni si commenta da sola.

wega  @  06/09/2007 20:37:10
   9½ / 10
quasi capolavoro di scorsese..ed essendo un secondo film...mamma mia..
stupendo...recitazione superba..una delle più realistiche e genuine che abbia mai visto..perfetti inserimenti di makkina a spalla con un uso della colonna sonora che la dice lunga..da vedere

AKIRA KUROSAWA  @  13/06/2007 11:39:27
   10 / 10
forse addirittura il miglior film di scorsese. lo stile si vede che è simile a quello di taxi driver, i temi di scorsese alla fine sono sempre gli stessi, tuttavia i suoi film nn sono mai ripetitivi. la trama mi ha molto preso, de niro è piu di un mostro, è un alieno! anche keitel cmq nn è da meno. belli i karaoke di musica napoletana che accompagnano tutta la durata del film. per me un super capolavoro, ci sono delle scene indimenticabili cm quando de niro va sul tetto e comincia a sparare ai passanti, fantastico

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  11/06/2007 00:39:45
   8½ / 10
Il vero protagonista di "Mean street" è il quartiere, il quartiere che ti fa crescere ma che non perdona, in cui tutti sono amici ma nessuno si aiuta, in cui non c'è spazio per l'espiazione nè per la compassione.
Il quartiere in cui cresce Charlie, un "buono", e Johnny Boy, un irrequieto nullafacente e nullapensante. E' soprattutto grazie a questi due antitetici personaggi (gli immensi Keitel e De Niro) che Scorsese descrive le strade e le sue regole, con un film fresco ed attuale nella sua fermezza.

dgarofalo  @  26/05/2007 08:38:54
   9 / 10
grandissimo film dal grande trio
de niro, keitel e il grande Scorsese tutti e tre giovani ma distrovano una maturita gia ad altissimi livelli
film come questi penso ke nn veranno piu prodotti
spetaccolare

Sciamenna  @  21/05/2007 12:26:17
   8½ / 10
Un film a chiaroscuro sulla criminalità di quartiere..
Non so fino a che punto il debole sia solo johnny boy ( interpretato da un de niro giovane e già magistrale), di certo rappresenta l'emblema della debolezza..
Ma io non sono riuscito a trovare una sola figura limpida all'interno di questo grande film

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/04/2007 16:47:37
   10 / 10
per capire che Scorsese è un genio, basta guardare a Mean Streets. uno dei suoi primi film e già vediamo una maturità, una capacità, una profondità sbalorditive. il film più maturo di Martin, forse il più bello, il più realistico sicuramente. questo non è quel bel film classico mafia che sostanzialmente non ha nulla da dire e racconta la mafia come cent'altri hanno fatto, ma è un cupo, nostalgico, sofferente sguardo del regista al suo passato. forse Charlie è autobiografico. sappiamo tutti che Martin è cattolico e voleva fare il prete, quindi troviamo per la prima (e ultima?) volta uno sfondo religioso a una storia di piccola, ma terribile criminalità e vita di quartiere, che conferisce più ampio respiro contenutistico a uno Scorsese insolito, strano, vivo. Charlie è in un complesso interno di sdoppiamento: rimanere un tamarro di quartiere fan*****sta insieme a Johnny Boy e Teresa oppure diventare un pezzo grosso? qui è la fede che gestisce i movimenti di Charlie: il suo desiderio di diventare significativo per gli altri, di aiutare, di amare il prossimo lo guida a rovinarsi per Boy quando un altro lo avrebbe presto smollato. il personaggio di Keitel mi ha ricordato quello di Jules in Pulp Fiction. il famoso Ezechiele 25, 17 lo si può accomodare a Mean Streets: alla fine mentre guida Charlie dice "io sto provando, io sto provando" e i due dicono "ehi ma ke ***** fai?! parli da solo?" cosa sta provando? a diventare il pastore (le stesse parole di Jules alla fine insieme a Tim Roth). il debole lo si capisce da subito chi è: Johnny Boy. la tirannia degli uomini malvagi invece è Michael oppure anche lo zio siciliano di Charlie...ma spesso l'ambiguità dei personaggi creati così vividamente e genialmente da Scorsese non permette di discernere appieno il ruolo di ognuno in una realtà così sporca.

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Ultima risposta 30/05/2007 13.53.34
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bea@  @  21/04/2007 16:07:16
   10 / 10
FANTASTICO!!! vero e proprio capolavoro della coppia Scorsese - De Niro..
Mafia Movies assolutamente da non perdere!!!!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  18/04/2007 14:27:35
   8 / 10
Un viaggio nella “Little Italy” della “Grande Mela” alla ricerca della redenzione: Charlie (Harvey Keitel) e Johnny Boy (Robert De Niro) sono due interpretazioni della stessa realtà. Il primo, innamorato di Teresa, sorella di Johnny,è alla costante ricerca dell’affrancazione da una condizione di miseria e disoccupazione che neppure l’educazione religiosa a cui si aggrappa riesce a spiegare: è il conflitto interiore tra la sua profonda religiosità cattolica e la vita sregolata che conduce. Il secondo,al contrario, è attratto solamente dai facili guadagni, poco incline alle fatiche del lavoro, spaccone e con l’aria di chi non ha niente da perdere tanto da impugnare una rivoltella per sparare contro l’Empire State Building, simbolo della ricchezza tanto agognata.
Domenica in Chiesa,lunedì all’Inferno, probabilmente mai sottotitolo è stato più indovinato: le sue ossessioni cattoliche (il peccato e la redenzione, la carne ed il sangue) fanno corpo unico con il racconto; un mondo dove crimine e legalità s’intersecano come fili inestricabili. Il fascino dell'opera risiede nel suo meccanismo "antinarrativo"; domina la stasi, le azioni proseguono al rallenty, un pò come le carrellate dentro il locale, che sembrano già il preludio dei bellissimi piani sequenza di "Quei bravi ragazzi". I personaggi si trascinano nel loro incedere, aspettando quel punto di rottura che porterà al tragico finale. Gran parte della narrazione si consuma nel locale notturno di Tony che si pone come
il luogo della dannazione terrena, l'anticamera dell'inferno dove giocare ad esorcizzare l'inferno stesso. E Charlie, come la maggior parte degli eroi scorsesiani, è sospeso tra l'obbedienza alle regole della tradizioni (religione,famiglia) e l’esperienza della “strada” che porta a scelte che assumono un carattere sempre più sofferto.
La strada per l'inferno è spianata; ed è lo stesso regista nella veste di un killer, a premere il grilletto.
In Mean streets è racchiuso tutto l’universo del regista italo-americano:la predilezione per storie sulla vita violenta dei bassifondi dove prevalgono la fisicità dei personaggi e le loro pulsioni autodistruttive,la costante presenza autobiografica,l’ironia dai risvolti inquietanti costituiscono i pilastri del suo cinema che soli quattro anni più tardi lo porteranno a realizzare l’iperrealista “Taxi driver” e stravincere la Palma d’Oro a Cannes.Prima di ogni altro,in tale ottica,Mean Streets è un dramma che stordisce, crudo, dal puro sapore autobiografico che non può che riportare all’infanzia di Scorsese vissuta proprio a Little Italy e porsi,senza timore di smentita, come architrave della sua eccezionale filmografia.

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Ultima risposta 15/09/2007 12.07.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  15/04/2007 10:15:15
   10 / 10
Scorsese, Keitel, De Niro: uno dei film più sentiti e teneri del regista newyorchese che dirige un capolavoro all'età di appena 30 anni.

Vedi recensione

science fiction  @  17/03/2007 17:09:13
   10 / 10
Strepitoso film al cardiopalma girato con uno stile potentissimo, disarmante e volutamente disorientante. Esperienza fantastica che mescola suggestione e azione, rimane un incredibile squarcio di vita, iperrealistico e magistrale. Grande Scorsese!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  01/03/2007 11:35:03
   9 / 10
Questo film, che si conta tra i capolavori di Scorsese, descrive la vita nei primi anni '70 nel quartiere di Little Italy a NY. Quartiere in cui è nato e cresciuto lo stesso regista.
La rappresentazione della vita di questi personaggi, che scandiscono le giornate tra furtarelli, estorsioni, bevute e questioni di apparenza e di onore è buia, come la perfetta fotografia del film, ed è violenta ed impetuosa. La violenza qui va di pari passo con la fragilità e con la paura. I sentimenti sembrano essere banditi da quelle strade, ma dentro ogni uomo trovano il loro piccolo spazio in cui nascondersi.
Fantastica la colonna sonora!
Eccelnte Keitel ed ottimo il giovanissimo De Niro (Johnny Boy).
Da vedere.

conway  @  23/01/2007 12:02:29
   9 / 10
L'essenza del cinema di Scorsese...
...certo si vede che era all'inizio ma è bellissimo secondo me

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