million dollar baby regia di Clint Eastwood USA 2004
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million dollar baby (2004)

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locandina del film MILLION DOLLAR BABY

Titolo Originale: MILLION DOLLAR BABY

RegiaClint Eastwood

InterpretiClint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Jay Baruchel, Mike Colter, Lucia Rijker, Anthony Mackie, Brian F. O'Byrne, Margo Martindale, Riki Lindhome, Michael Pena, Benito Martinez, Bruce MacVittie, David Powledge, Marcus Chait, Joe D'Angerio

Durata: h 2.12
NazionalitàUSA 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Clint Eastwood

•  Link al sito di MILLION DOLLAR BABY

Trama del film Million dollar baby

Frankie Dunn è stato per anni allenatore e manager di tanti pugili e ha speso una vita sul ring. Uomo solitario dal carattere duro, Frankie ha un unico amico, Scrap, anche lui ex pugile, con cui gestisce una palestra di boxe a Los Angeles. La vita di Frankie subisce una svolta quando in palestra arriva Maggie, una ragazza determinata a combattere sul ring, che sulle prime lui tenta di scoraggiare ma che poi, vista l'ostinazione della ragazza, decide di aiutare e prende sotto la sua protezione...

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Voto Visitatori:   8,34 / 10 (570 voti)8,34Grafico
Miglior FilmMiglior Regia (Clint Eastwood)Miglior Attrice Protagonista (Hilary Swank)Miglior attore non protagonista (Morgan Freeman)
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR:
Miglior Film, Miglior Regia (Clint Eastwood), Miglior Attrice Protagonista (Hilary Swank), Miglior attore non protagonista (Morgan Freeman)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior regista (Clint Eastwood)Miglior attrice in un film drammatico (Hilary Swank)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Clint Eastwood), Miglior attrice in un film drammatico (Hilary Swank)
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Voti e commenti su Million dollar baby, 570 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

EdwardBaker  @  28/09/2010 23:46:08
   5 / 10
Non mi è mai piaciuto nè comprendo gli oscar. Ci sono film di grandissima fattura che oggi sono a mani vuote(vedere Christopher Nolan). Per me il migliore di Eastwood è Changeling.

sally-rossella  @  03/04/2009 19:45:38
   4½ / 10
Il film è soporifero e in alcuni tratti risulta quasi noioso.Sono un amante del genere drammatico ma proprio le scene che mi avrebbero dovuto più emozionare e commuovere (intendo il finale del film)sono state le scene che più mi hanno invogliato a schiacciare un sonnellino.
Forse ciò è dovuto al fatto che non sono rimasta legata alla storia e ai personaggi e inoltre la scelta fatta da lei alla fine del film mi ha a dir poco infastidita ,poichè accettata la triste condizione,la vita è fatta di tante altre belle cose ,anche solo il fatto di poter dialogare, esprimere giudizi,guardare,osservare,leggere,capire insomma tante altre cose ma non la morte!!!La morte deve essere l'ultimissima delle ipotesi e invece in questo film (dato il finale) la si butta via in modo ridicolo spacciando per tragedia qualcosa che non lo è.Il film vuole quindi essere a tutti i costi drammatico ottenendo (SU DI ME a quanto vedo dai commenti)il risultato opposto.
Film DECISAMENTE sopravvalutato .
Non sopporto neanche tutte le grandi frasi e le grandi massime di vita che il film fa intorno al pugilato ,come non sopporto quelli che ne fanno su altri sports.
Nota positiva: Morgan Freeman.
Hilary Swank=NO Comment

8 risposte al commento
Ultima risposta 13/11/2009 10.36.27
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The Legend  @  02/10/2007 16:21:41
   2 / 10
Quando iniziano a fioccare gli sbadigli, durante la visione di un film, non è un buon segno. E gli sbadigli, si sa, sono naturali e spontanei, non sono decisi a piacimento: segnale (inequivocabile) di delusione e di smarrimento.

Questo film me ne ha procurati parecchi. Scontato, prevedibile, non scocca mai la scintilla dell’invenzione che sorprende e ti coinvolge. Eastwood cerca le emozioni facili e le ottiene, privilegiando un'impostazione narrativa classica, senza picchi: più che un film questa sembra una soap opera (diluita). Anche il tema (serio) dell’eutanasia (e della morte) viene trattato con un’insopportabile banalità.

Million Dollar Baby è peggio di Rocky, perché almeno quello qualche gustosa risata (involontaria), riusciva a strapparla.

Mi spiace per M.Freeman, che è un attore che stimo, e che da questo film ne esce fortemente svilito, offrendo un'interpretazione decisamente sottotono.

Un consiglio, ai registi: non occorre che ogni volta che serve la parte del ‘vecchio saggio’, in un film, si debba chiamare necessariamente lui.

7 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2010 10.48.13
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Mauro Lanari  @  20/09/2007 18:55:05
   1 / 10
Teomachìa significa combattimento contro Dio e, di norma, come principale episodio di riferimento si evoca la lotta di Giacobbe/Israele contro l’Uomo/angelo/Dio descritta in Genesi 32, 23-33.
L’allenatore e manager impersonato da Eastwood tempesta quotidianamente il proprio parroco con domande sui rapporti infratrinitari: che concetto d’amore è mai quello d’un Dio che “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” (Giovanni 3, 16)? La Swank recita il ruolo d’una 31enne che vuole diventare pugile professionista e che, con il paterno aiuto di Eastwood, due anni dopo giunge a combattere per il titolo mondiale. Ne esce fuori con un trauma cervicale che la paralizza per intero. Ora ha cristicamente 33 anni ed Eastwood deve decidere se imitare il suo Dio abbandonando la propria figlia putativa all’agonia, oppure se ricorrere all’eutanasia per dimostrarsi migliore di Lui.
Qui si è superato Feuerbach, Freud e chissà chi altri. L’esistenza di Dio non è più solo una proiezione del nostro ideale positivo o paterno, ma del nostro lato peggiore e più negativo, rispetto al quale così ci si può autopercepire più buoni, moralmente superiori. Ulteriore vertiginoso exploit di “logos” crocifisso. (Si veda anche sotto “Predator”).

18 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2010 10.52.39
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brunaldo  @  09/02/2007 21:22:18
   5½ / 10
Perchè? Il film mi è piaciuto tantissimo, ma tanto davvero. Ho persino pianto......anzi no, non esageriamo, diciamo che due lacrime sono uscite, ma in silenzio. però rivedendolo.....oltre la gran rabbia che fa vedere l'antagonista donna pugile commettere scorrettezze, ...ma è inaudito che debba succedere quel che succede. La testa che batte sullo spigolo dello sgabello, ...insomma...neanche a fantozzi una sfortuna così!!!
Il film lo ritengo bello, assurdo, ma bello.

Sig. Chisciano  @  08/01/2007 03:59:27
   4½ / 10
Ero molto prevenuto su questo film,... e avevo ragione.

La regia è ottima, le interpretazioni sono veramente superbe, la Swank, Freeman, perfino Eastwood. Ottima anche la fotografia, insomma la confezione è molto buona, il problema è proprio sui contenuti e sulle emozioni, Eastwood secondo me ha giocato molto sporco.
Il film è molto irreale, va bene se devi fare un Rocky, ma se hai la pretesa di trattare temi di questo tipo la superficialità non è ammessa.
Banale e volutamente strappalacrime, se il regista fosse riuscito a far scendere la lacrimuccia trattando il reale mi sarebbe andato bene, ma pur avendo una pretesa realistica il film si muove su intrecci narrativi zeppi di clichè, la famiglia di lei e la sequenza in ospedale è moooolto ridicola, anche l'incidente è ridicolo e inverosimile, insomma è tutto progettato con il solo scopo di commuovere lo spettatore, (e ci riesce). Un piano diabolico dello Space Cowboy..

Lo so il voto è eccessivamente basso, ma non mi piace essere preso in giro.


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Ultima risposta 28/10/2007 22.00.50
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3ciuffinbarba  @  25/08/2006 18:47:22
   1 / 10
si dai è davvero tremendo questo film. sono d'accordo con questo di sotto.
mi ha fatto annoiare

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Ultima risposta 05/04/2007 15.40.07
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/07/2006 12:57:15
   4 / 10
Non mi e' piaciuto. Dialoghi che puntano sulla tenerezza, sguradi dolci tra una figura paterna e la figlia che avrebbe sempre voluto avere.
Troppi moralismi; poi sono stufa di questi film sul sogno americano, che basta crederci per riuscire. Bisogno sempre partire con tutti i disastri famigliari per arrivare ad essere campioni e poi se anche tutto non va a finir bene il miele rimane anche nel tragico.
Non vedevo l'ora che finisse.
La Swank ha vinto l'oscar perchè ha messo su tanta massa muscolare?

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Ultima risposta 25/07/2009 11.52.32
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amnesia78  @  28/06/2006 11:28:32
   5 / 10
Davvero amaro il cinema di Eastwood, di cui non sono (lo ammetto subito) grande sostenitore. L'ex "buono" di Sergio Leone qui sembra alla ricerca di teoremi per sciogliere alcune attuali e pungenti questioni di etica morale. Ma per dimostrare le sue tesi si serve di una storia piuttosto inverosimile, con forzature evidenti; facendo leva prima su un forte senso di oppressione nello spettatore e poi in un apparente senso di liberazione finale.

Epicuro  @  07/06/2006 14:23:35
   1½ / 10
1 1/2 solo per consolazione. Ma si può andare in delirio per simili p.orcate intrise di personaggi frustrati con problemi famigliari, il tutto condito col bel (ed IPOCRITO) moralismo puritano-americano? Un'apologia dei buoni sentimenti.
Si vede come gli americani non leggono Nietzsche...........

29 risposte al commento
Ultima risposta 22/06/2007 00.52.39
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gei§t  @  19/02/2006 19:59:01
   4 / 10
ma è noiosissimo questo film

è il solito film "sportivo" con il protagonista che da schiappa totale diventa campione del mondo

con l'unica variante, in questo caso, del finale socialmente impegnato

ma secondo me questo no basta per vincere l'oscar

Diana blu  @  28/08/2005 23:44:15
   5 / 10
Si possono nutrire forti perplessita su questo film, è bellino ma non è niente di cosi speciale.

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Ultima risposta 31/08/2005 16.42.31
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Guy Picciotto  @  25/08/2005 14:02:37
   2 / 10
******* suprema, questi sono i film da oscar , cioè l'elogio all'omologazione culturale.

9 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2010 14.58.56
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la mia opinione  @  12/08/2005 02:20:47
   2 / 10
Se il livello degli oscar è questo vuol dire che la produzione cinematografica recente sta veramente male e in effetti...

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Ultima risposta 15/09/2005 20.16.31
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Invia una mail all'autore del commento angelowilliam  @  23/07/2005 23:43:20
   3 / 10
E' un film senza speranza, un film terrificante, da evitare....

14 risposte al commento
Ultima risposta 17/08/2005 22.20.49
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Dark Funeral  @  16/07/2005 16:45:04
   4 / 10
O gli oscar sono diventati tipo sanremo oppure a eastwood avevano promesso prima che morisse di dargli questo riconoscimento. E cmq eventualmente non sarebbe questo il film da oscar di eastwood. Storia scontata e fragile nella sostanza.

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Ultima risposta 22/07/2005 13.46.06
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Walrus  @  11/07/2005 08:42:03
   4 / 10
purtroppo e devo dire purtroppo...deludente, sono un ammiratore di Clint Eastwood, ma questo film proprio non mi è piaciuto, la storia è fin troppo retorica, tutti i personaggi sono caratterizzti in modo, secondo me, banale, l'ascesa della stella della boxe non è molto avvincente, non riesci a godere delle sue vittorie, le solite cose viste e riviste, tutte ad effetto sicuro, ma già pesentemente abusate, il vecchio secondo narrante, la riscossa dello stesso su il giovane galletto, il "demente" di turno, i sensi di colpa, la decisione sofferta ma giusta(?), insomma un film di sicuro effetto ma senza particolare impegno. secondo me l'oscar non se lo sarebbe meritato...Clint invece è sempre un grande...aspettiamo il prossimo.

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Ultima risposta 22/07/2005 13.48.20
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nonex83  @  08/07/2005 16:22:25
   5 / 10
Devo dire ke all'inizio mi piaceva molto. E' nella seconda parte ke mi cade in basso... il modo in cui lei si fa male, la sua famiglia come la tratta, il prete come reagisce sempre con frank,... è eccessivo, provocatorio, ke ti mette rabbia. I messaggi ke ti vuol comunicare sono tutti argomenti profondi e importanti, ma il tutto è condotto in maniera troppo sempliciotta e banale.

Invia una mail all'autore del commento 641660  @  02/04/2005 02:02:56
   5 / 10
...Per uno che è cresciuto sul Tatami o Ring che sia, questo film è davvero penoso...Avrei tanto voluto farmi coinvolgere dalla storia, ma quel modo di boxare era terribile...E cosa ben peggiore non è mi sembrato molto meglio il concatenarsi delle scene...Tutte buttate dentro per cercare di fare un bel mix di emozioni il più strappa lacrime possibile...
Insomma il film è davvero scarsetto nel complesso, una cozzaglia di emozioni impossibili da sviluppare tutte insieme...Esasperate e mai naturali, film paradossale in ogni cosa...
Eravamo in tre a guardarlo e tutti lo abbiamo trovato abbastanza sgradevole (pur avendo preferenze cinematografiche molto diverse tra di noi).
Il tema finale sull'E.........a potevano proprio risparmiarselo! Anche qui luoghi comuni a piene mani! Questo film è il festival della mediocrità, in puro stile 'notte degli Oscar...
Una frase mi ha fatto piacere però...Quella del vecchio Clint quando dice che l'dore della palestra di boxe crea dipendenza( un pò come l'odore di benzina per chi ama i motori!)....

PS:Ma esiste che un peso Welter femminile manda al tappeto con un paio di colpi tutte le sfidanti al primo round?!??!?!?!?!?!?!??!....Roba dell'altro mondo...Da bollino rosso tutte le scene sul ring...

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Ultima risposta 10/04/2005 12.59.36
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Krypto_06  @  28/03/2005 01:32:35
   5 / 10
Un film inutile.....non per il cast ma per la storia, una trama che non tipiglia quasi mai, questi premi oscar non li capisco proprio a parte quello dato a morgann freeman (più alla carriera che per l'interpretazione di questo film), kmq non faatevi ingannare dai 4 premi oscar perkè è una vera cacata zero emozioni fin quando non succede quel ke succede a 20 minuti dalla fine.....film inutile sotto tutti i punti di vista..

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Ultima risposta 06/04/2005 00.22.10
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rafant85  @  20/03/2005 18:09:35
   5 / 10
sarò una voce fuori dal coro,ma a me questo film nn è piaciuto, e sn rimasto molto deluso e da Clint eastwood e da Morgan Freeman! Come si fa a premiare 1 polpettone strappalacrime, e x nulla originale cm questo? alcune volte l'azione era talmente statica e stagnante ke ho riskiato + volte di appisolarmi. Oscar immeritato o se preferite rubato!

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Ultima risposta 20/03/2005 23.26.53
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eures  @  16/03/2005 21:44:37
   3 / 10
La seconda parte rovina tutto, da andarsene assolutamente (al più tardi quando lei sbatte la testa), se non si vuole uscire dalla sala con qualcosa in meno invece che con qualcosa in più.
D'ora in avanti Clint è nella mia lista nera dei registi (insieme ad Allen Woody, Almodovar Pedro e Wenders Wim).

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Ultima risposta 22/03/2005 02.04.38
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Cinemaniak  @  15/03/2005 19:01:15
   5 / 10
tecnicamente curato sia dal punto di vista fotografico che da quello registico...con la nobil arte ha poco a che fare e questo mi ha infastidito molto...l'intento di strappare la lacrimuccia finale era palese già dal primo fotogramma e ovviamente la giuria degli oscar (gli americani non ci smentiscono mai) ci abbocca con tutte le scarpe.

nest  @  15/03/2005 11:51:29
   5 / 10
non capisco tutto sto clamore, è un film come un altro, anzi a volte peggio. gli attori sarebbero anche bravi, ma come si fa con dei personaggi così piatti. se solo ripenso allo sceriffo negli spietati, quello si...
la prima parte era anche bella forse, la luce che c'era nella palestra, la potenza degli incontri, ma poi basta.

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io personalmente non vedevo l'ora che finisse, non mi sono commossa per niente, anzi ero un po' irritata da tutta quella folla di schemi che clint altrove, se non ha evitato, almeno ha saputo gestire meglio

Invia una mail all'autore del commento zack  @  08/03/2005 21:55:28
   5 / 10
Fatto veramente coi piedi.
Attendevo l'uscita di questo film tanto osannato per vedere finalmente qualcosa di emozionante e invece il vecchio Clint ha prodotto una pellicola che contiene più assurdità di tutti i suoi vecchi e "amati spaghetti western" sommati assieme.
Morgan Freeman sembra Francis il mulo parlate, ha combattuto 109 incontri, vive come un barbone ma parla come Seneca ed insegna al prossimo massime zen. Esilerante la scena in cui lui, vecchio pugile ultrasessantenne riesce a mettere al tappeto SVENUTO e con un solo pugno un promettente puglie di 20 anni . Fantastico Clint che incontra Hilary Swank dopo l'incontro del suo protetto di colore e lei dice di avere fatto l'incontro di apertura della serata pugilistica dimostrando poi di non avere mai, dico mai, avere sostenuto un incontro. Di un a banalità sconcertante il dialogo da "il figlio di Ringo" davanti al sacco tra Eastwood e la Swank. Ed infine al limite dell'intelligenza umana l'episodio della ragazza colpita a -tempo scaduto- in un match regolamentare colpita a tradimento dall'avversaria, va in coma ma, come le dice la madrea medea, ha perso l'incontro (il regista avrebebe dovuto perlomeno leggere il Bignami della boxe prima doi mettersi dietro la macchina da presa). Eppoi la fantasiosa incapacita di trovare qualcuno nel mondo che sappia spiegarle il significato dell soprannome affibiatole da Clint e ricamato sul suo accappatoio.
Quindi un consiglio risparmiate i soldini del biglietto. Arricchire chi non ha avuto nemmeno la decenza di rendere, un film che presuntuosamente vuole parlare dell'eutanasia,realistico non merita i ns. soldini.

45 risposte al commento
Ultima risposta 19/03/2005 01.15.10
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Trilli74  @  08/03/2005 16:35:55
   3 / 10
So che mi attirerò le ire di tutti i frequenatori ma....Trovo che il film sia crudo, angosciante e che contenga scene davvero disgustose e soprattutto ritengo che sia allucinante che non sia vietato ai minori di 18 anni. Non penso di essere una persona più di tanto impressionabile, nella mia vita ho assistito a film appartenenti ai più svariati generi, ma mai mi era capitato di dover lasciare la sala di un cinema prima della fine per non rischiare lo svenimento. Se fosse stato reso noto che il film conteneva scene di tale crudezza mi sarei risparmiata un'ora di grande malessere procuratomi dalla visione del film.

27 risposte al commento
Ultima risposta 14/03/2005 21.23.29
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Misia71  @  03/03/2005 20:44:45
   5 / 10
A mio giudizio l'oscar maggiormente meritato è quello assegnato a Freeman.
La Swank è sorprendente nelle scene di box e la recitazione
è valida ma credo che nel complesso il film non abbia meritato in pieno un così elevato riconoscimento.
La storia ha faticato ad avviarsi nelle prime scene e durante tutto il film si intuiva molto chiaramente cosa sarebbe successo dopo: forse perchè l'evolversi della vicenzaè qualcosa di già visto e utilizzato molte volte (il riscatto dalla miseria quotidiana attraverso la fatica e l'impegno, la passione che compensa la mancanza di amore, la ricerca di un senso nella vita).
Onestamente non sono rimasta molto coinvolta da questo film perchè sembra sia stato confenzionato appositamente per suscitare commozione.
Ma nei film emozionare è un'altra cosa, e in questo Eastwood non è riuscito a colpire al cuore.
E' tutto troppo tragicamente scontato: la ragazza che trova nella box la sua unica evasione da una vita tutt'altro che gratificante, la mancanza totale di qualsiasi relazione di amore o di amicizia o familiare (con una madre e i fratelli che paiono davvero esageratamente senza cuore), la tenacia e la forza dimostrate in ogni occosione nonostante i sistematici rifiuti di Frank Dunn alle alle sue richiesta di allenamento, la sopportazione del dolore e della fatica decisamente superiore alla media e così via...

Non posso inoltre paragonare questa pellicola al film di Amenabar (Mare dentro) nonostante
trattino un argomento simile.
La poesia, l'interpretazione profonda e l'ottima realizzazione di "Mare dentro" rendono il film di Eastwood a maggior ragione decisamente dimenticabile.

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2005 13.54.44
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liu_mi  @  01/03/2005 20:41:31
   5 / 10
Non avevo aspettative, né la minima idea dell’argomento trattato, a parte che si parlava di boxe al femminile. So che Delta non approverà ma devo dire che tutta la prima parte è interessante, soprattutto grazie alle interpretazioni degli attori e alcune scene mi hanno anche commosso. La facilità con la quale la protagonista vinceva, però, mi è sembrata un po’ esagerata. Ma la seconda parte l’ho trovata veramente forzata, quasi volesse spingere l’acceleratore sui sentimenti per far emozionare ad ogni costo. Che Clint Eastwood puntasse all’oscar è fuor di dubbio. Gli attori sono veramente formidabili, soprattutto la Swank, e tutto il film è realizzato molto bene, ma la morale non mi convince e il finale proprio non mi è piaciuto. Il mio voto è basato soprattutto su questi due motivi, quindi non può essere sufficiente, ma penso valga comunque la pena vederlo e discuterne.

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Ultima risposta 08/03/2005 12.17.48
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nerio  @  28/02/2005 19:46:28
   5 / 10
No amici
questa volta mi dissocio dal coro plaudente (anche se ultimamente ho visto alcune critiche negative)
Mi aspettavo di vedere un gran film, c'erano i presupposti, eravate in tanti a dipingerlo di luce, la storia che avevo solo percepito mi sembrava avesse forza, grande forza e diversi mi avevano vivamente consigliato di vederlo .. penso proprio che deluderò questi amici.. anche se le mie osservazioni saranno tutte ben ben motivate, come dovrebbe essere sempre …

N1) Fallo di confusione
Partiamo dalle prime battute, una bella e calda voce fuori campo introduce la storia, bene, ma nel racconto cita diversi nomi, molti nomi...quanti nomi dice in uno spicchio di tempo? Alcuni li associa a dei volti, altri li cita e vediamo dei pugili, il povero mingherlino urla un altro nome contro cui combattere..insomma non è che si capisca bene chi è chi e dove vogliano parare tutte queste citazioni.. ma andiamo avanti, prendiamo il magrolino un po’ suonato: ha l’onore di una presentazione che suona come l’introduzione di un personaggio importante <>, no di certo, è chiaro, perché tanto cura per un comprimario?…già, perché?

N2) una perplessità
Non conosco i segreti della box, magari ho torto, ma un domanda possiamo farcela, è possibile che un dritta per risolvere un taglio profondo sul volto del pugile di colore che le sta prendendo sia quella di ricevere una bella cartella in faccia? Magari si, per carità, che **** ha avuto a prenderla della forza giusta che non lo ha mandato al tappeto e ha chiuso tutto per bene, ok, ma poi cosa succede, di colpo non subisce più, ma caricato da un pugno in faccia (?) mulina colpi e vince… mi sono detto, aspetta, qui non è la favoletta di rochy 11, adesso parte

Infatti decolla, pur con i suoi tempi (giusti per una storia di quel genere) impostati da un taglio quasi europeo, si staglia la parte migliore del film.
Il montaggio è ben calibrato, alterna la presenza della testarda ragazza alla disillusione che alleggia su quelle vite, vedi l’abbandono del pugile nero e i confronti simpaticoecclesiali che troveranno risposta dopo, quando freeman confesserà il tarlo del rimorso per una spugna non lanciata,.. già che ci sono diciamo anche tutte le altre belle parti,(in un film di quel calibro è chiaro che ce ne sono) l’interpretazione di clint e del suo compare è davvero ottima, vecchie glorie piegate ma intimamente vive, vitali, l’approccio con la ragazza è dosatissimo, mai forzato, mediato solo dal buon amico, così come il suo allontanamento e il suo riappropriarsene sul campo, tutto a misura, ottimo, e ottimi la fotografia e gli ambienti, a volte crepuscolari e incerti come le vite dei loro protagonisti a volte risolti con dei chiaroscuri netti quando la determinazione riaccende la passione.
Non è poco, me ne rendo conto, ma non è poco neppure quello che ora vi sottolineo, e non sono pulci stanate a fatica, ma errori belli e buoni..

N 3) Gli incontri
Mi sta bene che eastwood giri con grande scioltezza le sue scene, ognuno ha il suo metodo, spesso sono buone le prime perché così si coglie con più vigore il realismo, la spontaneità ecc. ma, senza essere scorsese che le rifa anche 20 volte, un po’ più di cura sulle sfidanti forse ci voleva, alcune sembrano papere lesse strappate all’ultimo momento dai fornelli… ma questo può passare, dai, quel che di nuovo genera confusione è nell’incontro di Londra, (forse questo episodio è quello per il titolo) dunque, lui le regala la vestaglia con scritto choupa choupa e poi le dice, << per questa sera ho affittato anche due cornamuse>>, …ma…chi ***** è che è scozzese? Non è irlandese lui? Se vale tutto allora poteva affittare anche due arabi nudi in motoslitta.. se poi al tempo della lingua gaelica, che era una lingua irlandese, ci fossero anche le cornamuse, e va beh..noi come minchia possiamo saperlo se non ce lo dici? Anche gli svizzeri mangiano gli spaghetti e gli italiani fanno gli orologi, ma non son le caratteristiche di quel popolo..99 su 100 associano le cornamuse agli scozzesi, …ma su dai, mi potete dire, non fermarti a guardare solo questo, in fondo son dettagli .. va bene, (soprattutto i dettagli fanno il film), ok, in fondo non sono ancora fondamentali, adesso però arriva il bello, e questi son dettagli abbastanza determinativi: Intanto lei è americana e se va a londra a combattere si suppone che incontri un inglese, ma la tutti i londinesi acclamano lei, boh, inoltre quando esce due o tre gli leggono sulla tuta il nomignolo e dieci secondi dopo tutto lo stadio grida il nomignolo (?) . Ora, ci può anche stare una scena così però deve essere ben raccontata altrimenti, come prima, vale tutto. Chi ha visto Neverland sa che c’è una scena simile, quando il teatro è pieno e arrivano all’ultimo minuto gli orfani. Ebbene, con che classe e che maestria Forster racconta quella scena dove il pubblico partecipa? Una battuta di Dustin Hoffan <> per dire dell’azzardo, le facce attonite della ricca borghesia snob per sottolineare il contrasto, poi inizia l’incontro e si sentono le prime risate dei bambini, ancora isolate e viste ancora come un eccesso, ma l’allegra innocenza dei bimbi è un’iniezione di vita, poco dopo si cominciano a sentire le prime risate degli adulti e ormai il ghiaccio è rotto, ad un colpo ben assestato esplode l’applauso (andate a vederlo, il prezzo del biglietto vale da solo quella scena)..straordinario come ci ha preso per mano e ci abbia raccontato quanto il candore possa essere contagioso.. la ci prende per mano, qui si usa l’accetta e basta e avanza una che dica << c’è scritto bubble gum>> e tutti a fare i palloni..

N 4 il ko del film
E’ l’incontro per il titolo, lei arrivasorridente ma appena si aprono le porte per la sfidante la musica cambia, (la musica è parte integrante del racconto, in questo caso non è di sfondo ma esce in “primo piano” e perciò sottolinea), anche i nostri cambiano l’espressione delle faccia, quella della sfidante invece è segreta, fa tutta la passerella con il burka, (una signora vicino a me sento che dice al compagno <> tanto per sottolineare sia la forza della musica sia l’eccessiva tensione), in parte ha ragione, perché tanto mistero, chi è? Shrek 5? Danny de vito? invece no, è anche lei una donna ma tutti i nostri protagonisti fanno <>, e va beh, facciamolo anche noi, anche se dobbiamo fare un piccolo sforzo per ricordarci che quella è l’assassina nazista. Ma la colpa è nostra, il dialogo rarefatto fa tanto film intellettuale..va beh, comunque siamo arrivati, ci siamo, il buon pugile contro il brutto e cattivo.
E qui siamo al ko del film,.. facciamo una premessa, non mi sembra che sia una storia senza nessun riferimento temporale, gli uomini vanno nei bar a mangiare, vestono jeans e non vivono sulle palafitte, si parla addirittura di tv via cavo, quindi non siamo al tempo delle caverne ma siamo ai giorni nostri o giù di li…, gli incontri hanno arbitri, criteri di valutazioni, regole, giudici… è quello è il match mondiale.. ebbene dopo il primo round la SS tenta già di svitarle la testa, ..allora l’arbitro giustamente le dice che non perdonerà un’altra vaccata e infatti al secondo round gli spacca il naso con un colpo di karatè. L’arbrito allora dice <>..accidenti, che severità… scommetto che rientrava sul ring con il secchiello e la prendeva a succhiellate gli toglieva un altro punto.. ma dai, che cos’era, il wrestling? Anche callaghan si allinea e le consiglia di prenderla a pugni sotto il ****, neanche Pierino avrebbe fatto meglio, tanto l’arbirtro è un pirla, ogni tre corner un rigore. Ma se vale tutto io entro con il lanciafiamme e poi vedi la eva braun come corre… dai ragazzi, non si possono fare delle puttamericanate così… cade tutto, è come se io comprassi un libro di Eco e poi mi trovassi dei capitoli di harmory… come se non bastasse lei perde perché prende un pugno a “gioco fermo”, cioè quando l’arbitro gli aveva indicato gli angoli, ..giusto continuare il racconto che ora diventa drammatico (quasi claustrofobico…) ma giusto anche dire che ha vinto, se la rivale non è stata squalificata allora che senso ha il tutto? Che menate sono“il coprirsi”, uno cosa fa, si copre la faccia anche giù dal ring?, tanto abbiamo visto che la credibilità è solo un pretesto per raccontare altro, ma quell’altro svilisce se non c’è logica, se non c’è coerenza, se tutto è finalizzato al colpo di scena. Non è un film di swarzenegher dove tutto è solo colpo di scena, ok, ma allora poteva raccontarmi di due commercialisti e di uno che scivola sotto il tram, se si scivola così..

N5 fine
Finito, nel senso che per me il film è finito qui, …eutanasia, la figlia che non ha avuto, la nostra piccolezza davanti alle grandi tragedie, l’uomo che prende il posto di Dio, la chiusura del cerchio tragico, il bar tra il nulla..si certo, grandi temi ma ormai deprezzati… e di contro ci sono ancora due scene che scricchiolano non poco, la rissa box del vecchio per difendere l’imbranato (ma che bei principi che insegna la nobile arte, tutti a fare il tifo per lo ******* che lo malmenava, ma che begli allievi che allevavano, quanti insegnamenti che trasmettevano … uno scena appiccicata con lo schoth solo per far dire la battuta, 110 e lode, al vecchio pugile) e la famiglia brambilla che arriva all’ospedale,.. qui siamo in pieno stile Pingitore, non c’era un altro modo per risaltare il cinismo americano che quelle penose caricature? Arrivano sghignazzando con i cappelli da cowboy dopo sei giorni che giocano ai casinò mentre la figlia e sorella è paralizzata? …E comunque, ad una famiglia così, dopo miliardi di sacrifici, gli regala una casa?

Bah, aggiungeteci la scena della lettera, altra musica rimarcante, boia faus, allora non è la solita lettera respinta, gli avrà finalmente scritto la figghia… la voce fuori campo mi riporta alla realtà
V.F.C. SCENA ULTIMA INT. PALESTRA EST BAR AL CREPUSCOLO
<>

Si, hai ragione tu vecchio mio, basta e avanza
E quel premio, nel bene o nel male, è ancora il premio più ambito del globo, anche per noi europei, e può farti diventare Tornatore o tornare a casa.
Noi siamo stati capaci solo di inventare il premio europeo che molti chiamono l’”oscar europeo”, nemmeno la forza di dare un nome nuovo…

Chiedo scusa se ho disilluso qualcuno, e se risaranno errori, ho scritto di getto e non ho riletto, ma sapete che sono stato sincero, anche questa volta sono stato lungo, basta, per ammenda non scriverò più, questa sarà l'utima volta, ma mi farà molto piacere leggere i vostri commenti.

8 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2005 01.44.43
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nathan2701  @  28/02/2005 14:52:22
   3 / 10
Non capisco proprio cosa avrebbe di bello questo film. Fino al momento dell'infortunio alla ragazza è il solito pappone americano di cui non se ne può più, un rocky dei poveri aggraviato da una lentezza e piattezza di cui si rimane quasi increduli. Poi in un film che non ha niente da dire come si cerca di "prendere" lo spettatore? beh basta accanirsi con tagli di gambe, di lingue, strazi familiari e eutanasie. Troppo Facile!!!
E poi questo insistere sull'aver avuto una chance, come se la realizzazione nella vita fosse solo quella di raggiungere la fama e il successo altrimenti ti puoi pure sparare.
La solita inutile americanata .

13 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2005 17.40.15
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luca64  @  27/02/2005 22:13:21
   5 / 10
Sopravalutato, un film come tanti altri!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/03/2005 23.06.33
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YaKu  @  27/02/2005 19:04:34
   5 / 10
non ci posso credere... questo film è una delusione incredibile, a parte che (sia chiaro) mi sono veramente rotto i maroni di sto mito americano che ci devono propinare in tutte le salse.

qui il senso è addirittura all'estremo, fino a giungere all'italianissimo meglio un giorno da leoni che cento da pecora, ma tant'è.... certo è che clint poteva almeno risparmiarmi tutte quelle caricature irritanti:

i genitori più cattivi e pirla dell'intero globo terracqueo e che dire dell'avversaria al titolo?

il mitico russo di "ti spiezzo in due" era un pistola bonaccione in confronto

insomma tutte caricature ed esagerazioni fatte per sucitare emozioni forti da dare in pasto al grande pubblico che ha bisogno solo dell'eccesso per apprezzare ciò che sta guardando.

6 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2005 23.05.12
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Phil  @  27/02/2005 14:09:43
   1 / 10
E questo sarebbe un capolavoro?ma per favore.
Film di questi ce ne sono di meglio, e poi facciamola finita,mettete tutti voti alti perchè il regista si chiama Eastwood.
Non mi ha detto proprio niente.
Bocciatura piena.
Io spero che non vinga nessuna statuettta.

11 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2005 23.01.31
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  27/02/2005 01:36:10
   5 / 10
Film studiato e realizzato a tavolino con l'unico scopo di vincere l'Oscar (e chissà, magari fra meno di 24 ore, Aviator permettendo, riuscirà nel suo intento).
Mi trovo piuttosto d'accordo con G. di Montimirail, a tratti questa pellicola l'ho trovata piuttosto irritante: negli States o realizzi il mito americano, o tanto vale togliersi la vita.
La povera Maggie, le ha davvero tutte, sembra la figlia diretta di Fantozzi: la sua famiglia è talmente stereotipata che anche nel momento più drammatico, quando

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

anche questa parte drammatica, riscuote qualche ironico sorriso. Buona prova comunque dell'attrice principale, seppur sopra le righe, bravo Freeman. Eastwood interpreta bene il suo ruolo più congeniale, quello del lupo solitario, ma quando si tratta di andare oltre farebbe meglio a stare dietro la mdp: se la cava molto meglio.

6 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2005 04.53.24
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G.di Montmirail  @  26/02/2005 13:07:53
   5 / 10
E' un film strano per due terzi della durata godibile,a tratti appassionante, specie per chi ama lo sport e uno sport duro come la boxe che ha nel superamento del limite la propria forza e la propria ossessione. A questa prima parte darei tecnicamente un 7, per la regia e l'ottima prova degli attori più che per la sceneggiatura che a ben vedere non è altro che l'eterna riproposizione del mito americano,dell'occasione di passare dalle stalle alle stelle, che a tutti deve essere concessa almeno una volta nella vita.
Le frasi appese al muro della palestra o pronunciate seraficamente da Scrap (Freeman) fanno da contorno alla retorica di una concezione darwinista dell'esistenza,dove appena abbassi le difese sei fregato,dove il più forte non esita a sopraffare il più debole, sia esso il giovane mezzo ritardato o l'anziano. Sensazione accentuata da una fotografia con tinte grigio perla, da filmati di repertorio anni '70, decisamente fuori tempo nell'epoca della boxe al femminile.
La seconda parte è decisamente indigesta sotto tutti i punti di vista, non va oltre il 3 ,anche se per i canoni attuali sarà quella che garantirà al film più fortuna.Tra l'altro scoperto il bluff il tutto scivolerà sullo scontato,in un crescendo di dolorismo con tanto di tocco splatter.
Una chiave per valutare allora il film nel complesso è quella di leggerlo al contrario, dalla fine all'inizio e allora si dovrà convenire che trattasi dell'ennesima operazione culturale con un bersaglio - tanto per cambiare - ben preciso.Per rendere l'idea se "Le invasioni barbariche" scoprivano subito le carte puntando tutto dialoghi qui si ricorre maggiormente al linguaggio visuale,all'americana.
Già dalle prime sequenze Frank appare gravato di un oscuro peso che lo opprime e pur frequentando tutti i giorni la chiesa nutre profondi dubbi sui fondamenti della religione cristiana.
Fin qui nulla di strano alcune verità sono dogma di fede, come gli ricorda il suo amico sacerdote,in maniera molto sbrigativa ma ancora potremmo dire non sospetta.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Se osserviamo bene, a differenza della prima volta, Frank non va a chiedere consiglio, non è assetato di verità ma sembra voler dire,perchè voi cattolici siete così testardamente ottusi da opporvi a questa cosa? Da un lato la compassione umana per una ragazza che ha già tentato di porre fine da sè al suo miserevole stato,dall'altra una serie di nozioni apparentemente incompresibili,distanti, che dovrebbero impedire tutto ciò. La benedizione arriva tacitamente da quella sorta di guru spirituale impersonato da Freeman.
Da notare che Frank è irlandese e ci tiene in tutti i modi a mostrarlo, irlandese e cattolico quindi,per quanto un po'dubbioso (anche se nel complesso si direbbe tipicamente wasp).
E quando Maggie comunica per la prima volta la sua decisione dal letto di ospedale spunta come per magia una catenina con la croce in primo piano.
Non sarà che il buon Clint a 75 anni suonati ha deciso di unirsi a quanti sentono il bisogno di insegnare alla Chiesa una visione più al passo coi tempi?
Se avete in mente una serata romantica non rovinatevi l'atmosfera.

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Ultima risposta 02/03/2005 10.46.11
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