Nel 1750 il capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, dopo aver ucciso il fratello in duello, si fa gesuita, va in una missione del Sudamerica, riprende la spada per difenderla da una spedizione militare.
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In questo affresco sulla colonizzazione spagnola e portoghese del Settecento, il regista, Roland Joffè, riesce a dirigere un film profondo e significativo, quanto intenso, suggestivo ed emozionante. La qualità tecnica della pellicola è veramente superba: la fotografia è sorprendentemente perfetta; la regia di Joffè precisa e lineare in ogni movimento della macchina da presa; il montaggio ben calibrato; la colonna sonora di Ennio Morricone stupenda, forse una delle migliori; e le interpretazioni di Robert De Niro nei panni di Rodrigo Mendoza e di Jeremy Irons in quelli di padre Gabriel, semplicemente uniche. Il tutto contornato da ogni scena ricca di significato: la scalata di Jeremy Irons e il successivo incontro con gli Indios, dovuto al suo incantevole suonare, che ha destato negli indigeni quel senso di fratellanza e di appartanenza ad un'unica grande famiglia che nessun'altra cosa avrebbe mai potuto creare; il rimorso provato da Robert De Niro nell'aver commerciato quelle creature; la sua penitenza, placatasi con un pianto sommesso e liberatorio; la mitezza dei bambini nella tribù; la costruzione della missione nel villaggio, al disopra delle cascate. Semplicemente un capolavoro.
Il tentativo di una conquista religiosa della libertà da parte dei gesuiti, una retorica necessaria infondo, ma sincera. Magnifiche un paio di scene, grande De Niro e una colonna sonora epica ma forse un po' troppo utilizzata.
Ah, ovviamente non ha nulla a che vedere con "Aguirre" (come qualcuno potrebbe suggerirvi), con cui non spartisce una mazza, nemmeno i silenzi, e nemmeno gli Indios.
Ed ecco l'illustre corrispettivo hollywoodiano dell'Aguirre di Herzog: natura, fede, silenzi. E due pall.e. Non basta il condimento da film di grandi mezzi: i doppiatori non rendono giustizia ai fenomenali protagonisti (ma dico io, avete ancora Amendola, perchè non fate doppiare lui ?); Morricone, nella sua ennesima composizione eccezionale, resta l'unica nota positiva. E cmq quelli dell'8 X Mille son riusciti a far venire a nausea pure quella. Cinema prefabbricato, confezionato e impacchettato. Tanto sonno.
Convince sia sotto il piano puramente registico con degna fotografia e scenografia... sia a livello di contenuti spaziando tra tematiche religiose e conflitti interiori in ricerca di se stessi. La musica di Morricone fà il resto. De Niro estremamente intenso nella sua parte. Irons tiene il passo. Probabilmente il finale è il punto debole... troppo "citofonato" e pessimista... ma notevole a livello figurativo
"Mission" di Roland Joffé è sicuramente un film importante, il regista tratta temi pesanti: religione, colonizzazione… Drammaticità, trazione, emozione, speranza, fede sono i tasselli di questo film; il regista crea un film davvero perfetto (sul piano tecnico) e lo "orna" con delle musiche sublimi (Ennio Morricone).
Fotografia perfetta, cast (capeggiato da Robert de Niro) di grande qualità… E' difficile trovare difetti a questo film, forse l'unico (non fondamentale) difetto è il ritmo, infatti in alcuni momenti la pellicola risulterà abbastanza lenta, ma a Mio avviso in pellicole del genere bisogna "sormontare" il problema ed è indispensabile "afferrare" il concetto, la teoria, la fede religiosa, la fede dei missionari…
Inoltre bisogna ricordare, celebrare le spasmodiche inquadrature che accompagnate dalle maestose musiche siglano emozioni nell'animo dello spettatore. La colonna sonora è forse il perno del tutto, la tensione, la speranza, la drammaticità nascono e si sviluppano grazie ad essa. Da notare, da apprezzare, da lodare le bellissime, particolari ambientazioni e le caratteristiche atmosfere che trasportano lo spettatore in un "involucro" di sentimento e di commozione… Trama in linea di massima semplice ma buona. Ottimi gli effetti speciali e gli effetti sonori.
Il finale assai drammatico marchia in modo perentorio la fede, la testardaggine, negli uomini di fede (come dimenticare gli sguardi di Robert De Niro…)…
Nel complesso… "Mission" resterà praticamente una sorta di "etichetta" morale, religiosa, di fede… Grazie alla presenza di attori eccellenti e al lavoro impeccabile di Morricone la pellicola si eleva supremamente tanto da diventare un Cult incontrastato.
Capolavori come questo andrebbero visti da tutti e mostrati nelle scuole. Straordinaria la potenza visiva del film, immagini di una natura ancora incontaminata e pura come gli indios; intenso e sincero il messaggio religioso dei missionari, un ritorno alle origini dei cristianesimo portato avanti col coraggio della fede e a rischio della propria vita contro il potere politico e la chiesa che troppo spesso è stata sua alleata. A parte la favolosa fotografia, è d'obbligo menzionare De Niro e Irons, le loro struggenti interpretazioni trasmettono bene quel senso d'impotenza che si prova di fronte alle vere crudeltà dell'uomo, consapevoli di non poter far nulla per cambiare la situazione. E gli Europei hanno fatto molto di peggio di quanto mostrato qui. Morricone ai suoi massimi livelli come sempre, musiche di ispirazione quasi divina, perfetta per questo film. Non servono molti dialoghi, a parlare sono le immagini, forse il film sarà lento, a me non è sembrato, ma il cinema non è solo intrattenimento, un po' d'impegno da parte dello spettatore a volte è necessario.
Toh, non avevo ancora votato uno dei miei film preferiti, anche se riscoperto tardi. Ambientazione fantastica, un tema bello e originale, attori fantastici in una cornice insolita per un film che descrive la cristianizzazione degli indigeni del sud america da parte dei gesuiti. Musiche di Morricone senza pari (in realtà tutte le sue musiche sono bellissime).
Film molto intenso e potente con interpreti eccezionali (il personaggio di Jeremy Irons è splendido). Mendoza (De Niro) assomiglia incredibilmente al fra Cristoforo di Manzoni. La musica di Morricone è tra le migliori che abbia mai sentito ed è uno scandalo che non abbia mai vinto un Oscar: questo la dice lunga sull'autenticità di questo premio.
Un film che ha senz'altro qualcosa da dire e da insegnare. E come sempre succede con i film accompagnati dalla musica di Morricone, un film che ti abita per molto tempo dopo averlo visto. Contento polbot?
a mio avviso la cosa migliore di questo film è la colonna sonora...trovo assurdo che ennio morricone non abbia mai vinto un oscar e per questo film lo meritava di certo...a parte quindi le musiche il film è sicuramente fatto bene con un toccante e drammatico finale...trovo incredibile che la casa di distribuzione abbia chiuso per il flop di questo film...sottovalutato
A prescindere che sono un fans di De Niro e di (Feruccio Amendola) che qui non c'è nel doppiaggio, il film è bello forse un po lento ma in compenso ottimi paesaggi da guardare, piace anche la musica . film spietato, crudele verso la razza umana.
Mi dispiace discostarmi dai voti finora espressi pur rispettandoli, ma questo è il mio giudizio. La storia è interessante ma è una storia vera quindi nessun merito di inventiva, la fotografia è eccezionale ma il resto è di una lentezza e di una monotonia esacerbanti, il tutto accompagnato da una colonna sonora assolutamente soporifera. Ho fatto fatica a tirare le due ore, non lo reputo un capolavoro....
Mi dispiace che il film abbia solo 7 voti, comunque questo non toglie nulla alla bellezza di questo film. Essendo andato in una scuola di preti sia medie che superiori l'ho visto 3 volte e devo dire che mi ha sempre affascinato...da vedere assolutamente anche se è un pochino vecchio