monstrous (2022)

Film che viene fatto passare per horror ma in realtà è un dramma psicologico. Di horror non ha praticamente nulla. Ho apprezzato Christina Ricci, decisamente adatta per il ruolo, una bella fotografia, atmosfera retrò ben riportata sullo schermo anche grazie alle musiche. Devo anche ammettere che il film è riuscito a fregarmi, poco prima del colpo di scena ho cominciato ad intuire la situazione, ma fino a quel momento non ci ero proprio arrivato. Dico nello spoiler una cosa che ho particolarmente apprezzato che lo rende se non altro un po' diverso da altre pellicole che hanno già trattato questa tematica

SPOILER
Finora, compreso spoiler, ho riportato tutti gli aspetti più positivi, eppure non riesco a concedere la sufficienza a questa pellicola. Non nascondo che il film in realtà mi ha annoiato parecchio, a parte un buon impatto iniziale nei primi 10 minuti, ma poi l'interesse comincia a calare fin troppo presto, per una gestione anche dei tempi narrativi a mio avviso non propriamente riuscita, si dilunga troppo e inutilmente, anche per ciò che ha da raccontare e per come lo fa la noia si fa sentire eccome. Per di più che si capisce ben presto che non si è di fronte a un qualcosa che si possa definire un film dell'orrore. Ha un aspetto più che altro da fiaba nera, specialmente sul finale. Questo non vuol dire che sia un difetto ma mi aspettavo dell'altro. Anche la recitazione del bambino non mi ha convinto un granchè. Se ne sono visti di ben più bravi. Una volta conclusa la visione rimane impresso ben poco e si ha quella forte sensazione di poterlo dimenticare facilmente e in fretta. Peccato, di cose buone ce ne sono ma si potevano gestire meglio. Così com'è il risultato finale non è sufficientemente appagante, seppur di poco.

Christina Ricci appagabile con abiti sgargianti e coloratissimi, ambientazione anni cinquanta affascinante ma l'interessante finisce qui. Un mediocre dramma psicologico con virata soprannaturale per mescolare un pò le carte in tavola. Il colpo di scena verso la fine del film intuibile da chi mastica un pò di cinema. Dura poco e basta e avanza.

L'ambientazione anni '50 e i suoi colori sono l'unica cosa apprezzabile di questo film, davvero noioso.

Patetico, scontato e noioso...dopo 10 minuti avevo capito il finale che loro vorrebbero far apparire come colpo di scena!
Salvabile solo la carinissima Christina Ricci e la ricostruzione storica anni '50.
Di horror ZERO!

Inizialmente ricorda un po' Babadook,poi da circa metà in poi si intuisce che si andrà a parare verso lidi più psicologici che paranormali,insomma territori oramai già calcati in tutte le salse e a cui questo lavoro di Sivertson nulla aggiunge.
Convincente il cast,in particolare la Ricci e buona la ricostruzione degli anni 50 con la loro estetica sgargiante e colorata.
Per il resto purtroppo il film non convince particolarmente,presentando snodi narrativi improbabili e finendo in più di un occasione per annoiare.
Non brutto o inguardabile ma certamente un lavoro che si dimentica in fretta.

Non ci sono più gli horror di una volta.
Leggi la trama e ti fai delle aspettative di un certo livello, per poi accorgerti di essere al cospetto dell'ennesima polpettina pseudo horror, che altro non è che un dramma psicologico sull'elaborazione del lutto. E si procede con le classiche, e noiose, tiritere illusorie, psicolabili e senza atmosfera. Non parliamo poi di brividi o mera tensione: nulla, o quasi, all'orizzonre...e oltre.
La Ricci sui suoi soliti livelli, il doppiaggio però non convince, e la storia si snoda stancamente tra un dialogo e l'altro, senza portare nulla di nuovo e di mediamente interessante.