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Ok, Emmerich ha dato il meglio di sè con The Day after tomorrow e qui siamo tutti d'accordo immagino.... tuttavia, attivando la sospensione dell'incredulità, questo soggetto è decisamente e classicamente interessante dal punto di vista prettamente fantascientifico, purtroppo il "nostro" tende sempre a stereotipare i personaggi, ad escludere qualsiasi tipo di dialogo interessante e a soffocare la tensione, in questo caso, imballata dalla videogameizzazione della messa in scena. Sembra un ingenuo ma brillante film sci-fi anni 50 realizzato con le risorse di oggi. Non lo boccio e personalmente lo preferisco di gran lunga ad Interstellar..... per esempio......
Emmerich in fondo bisogna capirlo. In pratica fa lo stesso film da 30 anni e Moonfall si respira a pieni polmoni l'aria di quegli anni. Per cui in una mare di effetti speciali navigano un gruppetto di attori, alcuni finiti per caso (vedi Sutherland) che fanno da contorno, appunto, agli effetti speciali. Più sono grandiosi e catastrofici più mi immagino Emmerich che si diverte come un bambino scemo di 5 anni. Poi ci metti il solito conflitto padre/figlio, il valore della famiglia, la stupidità genetica soprattutto dei militari, in aggiunta al complottista che però ha ragione ed ecco Moonfall. Per quanto assurdo possa essere che la Luna perda la sua orbita, ancora più assurdo è arrivare sulla Luna con comandi manuali. Un po' come una 500 scassata degli anni 50 che vince un gran premio di F1, con il vantaggio di essere meno assurdo. Poi vogliamo parlare di quello che accade all'interno della Luna. Non so voi ma quando il personaggio di Wilson interagisce con l'IA, è un copia/incolla di The Abyss. Per il resto con un film del genere non riesco ad immaginare la schifezza che può concepire l'Asylium da un soggetto del genere. Perchè lo fara, ne sono certo.