morti e sepolti (1981)

Da una sceneggiatura di Ronal Shussett e Dan O'Bannion,il regista di "Non prendete quel metrò" gira un horror avvincente e cupo che rilegge in chiave zombi "L'invasione degli ultracorpi" e un pò anticipa "Zeder" e "Pet Sematary".Abile nel creare atmosfera ribaltando i classici schemi della suspence(notevole l'inizio col brusco cambio di tono che chiarisce tutto da subito)e con un ritmo veloce che stringe in una morsa sempre più opprimente attorno al protagonista.Bella sorpresa finale.Effetti speciali(un pò datati) di Stan Winston.Robert Englund è Harry.Ultima apparizione per Albertson.Omaggiato nei fumetti di Dylan Dog "La zona del crepuscolo" e "Ritorno al crepuscolo".

Discreto horror b-movie di inizio '80 che si lascia vedere tranquillamente.

Simpatico horror diretto da Gary A. Sherman nel 1981.
Abbiamo la classica comunità sperduta nel nulla che nasconde un orribile segreto,lo sceriffo che indaga e gli zombie che finalmente fanno ritorno alle origini,quelle storiche del voodoo.
Buona la regia,il regista riesce a costruire una buona atmosfera,dosa in modo azzeccato l'ironia e lo splatter e da vita a sequenze memorabili (per esempio il momento in cui uno zombie confessa di voler morire).
Se la cavicchia discretamente anche il cast nel quale compare un giovane Robert Englund (che pochi anni dopo diventerà un icona immortale del cinema horror).
Un film assolutamente imperdibile per l'amante dell'horror tutt'altro che perfetto (incongruenze e comportamenti poco credibili da parte dei personaggi non mancano) ma meritevole di una visione.

Non malvagissimo questo filmetto horror di inizio anni '80. I morti viventi sono diversi da quelli a cui ci ha abituato tutta la cinematografia Romeriana e post Romeriana, ma si ricollegano al voodoo. Non tutto è spiegato e sviluppato bene, alcune cose non tornano, la regia è piuttosto impersonale, ma il film, nonostante ciò, fa il suo dovere con sviluppi non dozzinali ed un'aria macabra che avvolge tutto. Si respiria un'atmosfera vagamente Carpenteriana in qualche momento.

Consigliatomi da un amico che mi incuriosì dicendomi che questo film fu fonte di ispirazione per il numero 7 di Dylan Dog "La zona del crepuscolo"; chi conosce il fumetto dell'indagatore dell'incubo sa di che storia si parla.

In effetti "Morti e sepolti" mi ha ricordato molto quel numero di Dylan Dog,oltre a stupirmi per il fantastico clima grottesco che si respirava; la trama è a dir poco inquietante ed è diretto anche discretamente bene.
Tra gli effetti speciali troviamo il mitico Stan Winston; tra i produttori esecutivi l'altrettanto famoso Dan'o Bannon(oltre che produttore nel 1984 sarebbe stato il regista de "Il ritorno dei morti viventi"); tra gli attori la presenza di Robert Englund(che da li a poco avrebbe raggiunto l'apice con il personaggio di Freddy Krueger); insomma,unito pure ad una buona sceneggiatura il film si fa guardare con piacere dai patiti del genere horror.
Oddio,qualche minchiàtina c'è,alcune reazioni dei personaggi sono molto discutibili,la trama ogni tanto è un pò confusa,il finale non è male ma pieno di incongruenze.....

SPOILER

Comunque il film mi è piaciuto parecchio, rispecchia perfettamente il ponte dagli anni 70 agli 80....ed è pure un valido appartenente della serie B orrorifica; di quelli che piacciono...

Leggendo la trama ho trovato la parola zombi e non ho capito più nulla...sono corso immediatamente a vederlo.
Scordatevi il morto vivente barcollante, incapace di ogni emozione e perennemente affamato di carne umana perchè in questo film di Sherman non vi è traccia. La storia che il regista mette in scena è una variante, comunque apprezzabile, del genere classico zombesco ed è più un mix di generi che un horror vero e proprio. L'idea appare accattivante e la parte investigativa è quella che più mi ha coinvolto, regalandomi una certa ansia e partecipazione agli eventi, mitigando in parte la delusione per il fattore gore che invece non appare convincente. Ci sono inoltre dei punti poco chiari e delle intuizioni poco felici e il ritmo difetta un po' nella parte finale, che a mio parere è la parte che scricchiola di più, ma tutto sommato credo che valga la sufficienza per la parte tecnica e per alcuni momenti interessanti. Certo è che si poteva fare di meglio, ed anche se mi aspettavo cose diverse e leggermente più succose, non mi sono annoiato.

Una piccola e tranquilla cittadina marittima fa da sfondo a terribili omicidi seriali sui quali si trova ad indagare lo sceriffo del luogo.
Subito si respira un importante clima di cospirazione, il tutore della legge interagisce con diversi personaggi ma comprendere chi sia realmente invischiato in queste uccisioni e chi ne sia totalmente all' oscuro non è semplice, anche perché la prima a potersi annoverare tra i sospettati è proprio l'amorevole moglie del protagonista.
Chi ha letto un vecchio Dylan Dog intitolato "La zona del crepuscolo" noterà evidenti somiglianze tra l'albo e questo funereo horror, nel fumetto i personaggi si illudevano di poter sconfiggere la morte attraverso un'esistenza fittizia e reiterata all' infinito nei gesti, in "Morti e sepolti" l'oscura signora viene beffata in maniera altrettanto drastica ma significativamente diversa, regalando una versione dello zombie raziocinante a dir poco originale.
Ambientazioni gotiche lasciano spesso spazio a intermezzi fortemente crudi, lo spettatore vive in parallelo con il protagonista quest'enigma venendo lasciato magistralmente nel dubbio sino alle battute conclusive che non mancheranno di sorprendere.
Buona la regia di Gary Sherman spesso esaltata da una cinerea fotografia notturna, mentre la sceneggiatura di Dan O' Bannon (noto soprattutto per lo script di "Alien") convince pur lasciando qualche interrogativo di troppo, risultando comunque sempre scorrevole e ben bilanciata nel tenere desta l' attenzione.
Un buon horror forse dimenticato troppo in fretta.

non mi ha per niente convinto...
mi aspettavo più colpi di scena...

Bhà a me non è piaciuto.

Discreto horror che però risente in modo piuttosto pesante degli anni...la trama è interessante e le cupe atmosfere ricreate sono riuscite molto bene!
La sceneggiatura è imperfetta ed il finale da una parte è molto bello ma da un'altra è incasinato...bravo James Farentino

Simpatico horror anni '80, tensione e suspence ce ne è ben poca dato che è tutto chiaro sin dall inizio, pero' gli sfx sono abbastanza buoni e ci sono un paio di sorchettine niente male ;)

Un horror cupo e irreale che si discosta molto da produzioni pacchiane d'epoca. Il concetto di zombi anche risulta diverso a quello a cui tutti sono abituati, per tema e atmosfera mi ha ricordato 'Zeder' del nostrano Avati, e in ambito diverso anche 'The stepford wives'.
Niente di che sia chiaro, ma comunque abbastanza inquietante.

Un paio di buoni spunti (la setta e il colpo di scena finale) e un po' di sano gore, per il resto questo è un horror abbastanza mediocre e poco coinvolgente complice anche una trama poco originale e vari difettucci sparsi qua e là. L'aspetto tecnico non è il massimo ma del resto stiamo parlando di un film che ha più di trent'anni.

P.S. Bellissima la locandina, probabilmente la cosa migliore del film.

Buon horror. Non abbiamo a che fare con il concetto dei morti viventi di Romero, ma con quello delle antiche leggende voodoo sudamericane (morti resucitati come schiavi).
L'intreccio, specie nel finale, appare piuttosto confuso e sconclusionato; ma per quanto riguarda la messa in scena, il regista Sherman è riuscito senza dubbio a farsi valere: atmosfera buia e gotica (quasi alla "The Fog" di Carpenter), tensione, sussulti, ed omicidi a tutto spiano (da ricordare la famosa scena della siringa).
Non è un capolavoro ma ha fascino da vendere; e come horror, soddisfa tutte le pretese del genere.

Ottimo l'incipit iniziale.

Non è un film eccezionale però va dato atto che assembla bene un insieme di elementi tuttaltro che facile sulla carta. l'atmosfera è decisamente gotica, gli zombi o meglio ancora i resuscitati sono lontani dalla definizione romeriana, ma il richiamo più evidente è il Frankenstein della Shelley. C'è spazio un po' per tutto, dalla suspence a momenti molto più gore ma senza eccedere. Qualche perplessità sulla sceneggiatura, mi riferisco al finale, ma in fondo è meglio così. Si gusta meglio la sorpresa.

Buon horror anni '80 scritto anche da Dan O'Bannon.L'atmosfera inquietante c'e' e il plot si segue con piacere.Buoni gli effetti di sir Stan Winston.Finale ottimo e per niente scontato.Per amatori del genere.

Non originalissimo ed esente da pecche ma tutto sommato interessante .

ottimo film horror che prende spunti da altri film (2000 maniacs..),
e che alla fine riesce ad essere originale rielaborandoli a modo suo
molto valido il finale

SPOILER

Tutto sommato non mi è dispiaciuto.
La trama non è chissàcosa e tecnicamente non sorprende di certo.
Però fila via liscio fino alla fine. Gli attori fanno il loro dovere e le scene degli omicidi sono buone.
Senza troppe pretese ma diverte il giusto.

Un' ottima idea viene sviluppata in una maniera pessima. In mano di un altro regista e con un lavoro più accurato sarebbe stato un capolavoro. La sceneggiatura ha più di un vuoto.

il film si apre con una scena molto efficace,un'incontro inaspettato con una sconosciuta si trasforma in tragedia.purtroppo il film,,nonostante le scene degli omicidi e altre piccole trovate siano interessanti,non decolla mai veramente. un horror-thriller piuttosto prevedibile ma in fin dei conti si fa guardare.

A Pottersbluff una piccola cittadina americana, una serie di omicidi insospettisce il commissario che inizia ad indagare su ciò che accade.
Si scoprirà in seguito che nella piccola cittadina vi è una setta che ammazza la gente e la fa tornare in vita.. (ma non come zombi assetati di sangue come specificato nella trama...)

Innocuo horrorino anni 80' che non trattiene e coinvolge più di tanto.
In certe parti un pò noioso, in altre un pò stupido (il finale).
Ha i suoi buoni momenti ma non bastano per far si che lo spettatore se lo ricordi a lungo. Se vi capita di vederlo ok, ma altrimenti non andatene in cerca.


SPOILER