munich (2005)

Soterrata momentaneamente la macchina da "Blockbuster", Spielberg torna a dirigere cinema di contenuti, impegnato, d'autore. Partendo dai noti fatti del Massacro di Monaco durante le Olimpiadi del 1972 il regista dà libera interpretazione alle operazioni ("Ira di Dio")che il Governo di Israele organizzò per mano di gruppi paramilitari volte all'eliminazione fisica di alcuni alti esponenti palestinesi sospettati di essere coinvolti nel massacro di Monaco. Grazie ad una regia lucida e priva di facili retoriche "Munich" denuncia l'inadeguatezza della diplomazie mondiali nella questione mediorientale ed il dramma di un gruppo di uomini "allevato" con ideali che si riveleranno drammaticamente sbagliati. L'eloquente inquadratura finale non risparmia al governo Usa le sue responsabilità. La ricostruzione anni 70 è perfetta coadiuvata dalla splendida opaca e pastosa fotografia di Kaminski; bene gli interpreti tra i quali sorprende Eric Bana. Citando E. Martini, Munich è "un affresco umanista e pacifista, intriso nel sangue e mortalmente stanco di guerra".