munich regia di Steven Spielberg USA 2005
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munich (2005)

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locandina del film MUNICH

Titolo Originale: MUNICH

RegiaSteven Spielberg

InterpretiEric Bana, Daniel Craig, Geoffrey Rush, Mathieu Kassovitz, Hanns Zischler, Ciarán Hinds

Durata: h 2.44
NazionalitàUSA 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Vendetta" di George Jonas
Al cinema nel Gennaio 2006

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Trama del film Munich

Ambientato nei giorni successivi al massacro di undici atleti israeliani avvenuto durante le Olimpiadi di Monaco del 1972. Munich racconta la drammatica storia della squadra dei servizi segreti israeliani a cui venne affidato il compito di rintracciare e uccidere gli undici palestinesi che si riteneva avessero progettato la strage di Monaco.

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Voto Visitatori:   7,67 / 10 (242 voti)7,67Grafico
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Voti e commenti su Munich, 242 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spotify  @  24/01/2014 23:01:20
   5 / 10
Stavolta Spielberg mi ha davvero deluso: mi aspettavo tanto da questo film e invece sono rimasto con l'amaro in bocca. Ero consapevole che il film era molto lungo (160'), ma speravo che almeno la lunghezza eccessiva fosse stata ricambiata con una buona dose di azione, e invece il film risulta essere molto lento e senza ritmo. Poi sì è vero che in un film di 2 ore e 40' ci possono essere dei momenti più lenti ma in pellicole come bastardi senza gloria o django unchained, che hanno la stessa durata di munich, non ci si annoia mai o quasi mai.
E' un film diverso dagli altri film di spielberg, molto cupo e pessimista. Poi penso che la storia è stata un po' stravolta mettendoci particolari che potevano essere tranquillamente evitabili. Passiamo all'analisi tecnica: Il livello di recitazione non è un gran che e Bana non mi è piaciuto per niente, alcune volte davvero ridicolo. La sceneggiatura non è delle migliori ma non è la cosa peggiore del film. Regia molto scialba (e parliamo sempre di Spielberg), poi c'è una violenza sanguinosa abbastanza insensata. Fotografia anch'essa scadente. Poi una delle cose davvero più scadenti del film è il doppiaggio italiano che è davvero penoso. Inoltre ci sono delle scene davvero stupide. Le poche cose buone sono le musiche, la buona dose di tensione che c'è in alcune parti e la trama che è molto interessante e lasciava ben sperare. Uno Spielberg davvero molto deludente (e io raramente resto deluso da un regista del suo calibro). Non da buttare completamente ma nel complesso un film bruttino e noioso.

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Ultima risposta 21/05/2014 11.48.34
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  08/09/2010 12:26:30
   8 / 10
Devo dire che questo film mi č piaciuto molto. E' ben fatto, non annoia e soprattutto fa riflettere, lascia allo spettatore molte considerazioni su cui eventualmente formarsi un proprio personale giudizio. Questa č una grossa novitŕ per il cinema di Spielberg, dove in genere tutto era giŕ predisposto e regolato, si sapeva dove era il bene e dove era il male e si poteva star certi che alla fine il bene avrebbe trionfato.
Questo č l'unico film di Spielberg, insieme a "Sugarland Express", dove non c'č questa distinzione netta e anzi dove volutamente si mette in dubbio la distinzione rigida di bene/male. Guarda caso questi sono gli unici due film di Spielberg che riprendono fatti realmente accaduti. Evidentemente il reale rompe tutti gli schemi precostituiti e mette in crisi le certezze acquisite.
Questo "voltafaccia" avviene in maniera sottile e graduale, mantenendo intatto il classico schema eroe/cattivo e per questo rende l'affacciarsi del dubbio piů efficace e penetrante.
Nella prima parte infatti, nelle convulse scene iniziali, si mette in scena un atto brutale e inspiegabile verso esseri indifesi (anche se i terroristi hanno un aspetto piů impaurito che truce e a volte sembrano esteriormente confondersi con le loro vittime), il quale porta automaticamente a giustificare un atto di "giustizia" basato sulla ritorsione e sul "dente per dente". La scena della riunione con Golda Meir č molto importante e contiene il tema ideologico del film. Si afferma che uno stato di diritto puň "in certe circostanze" derogare ai propri principi base (se č per autodifendersi) e adottare metodi e procedure extralegali. Il tutto si riduce in pratica al tentativo di mostrarsi "piů forte" per abbattere psicologicamente il "nemico". E' la strategia della paura, del "terrore".
Una decisione dei propri "superiori" va percepita come doverosa ed eseguita senza discutere ed č quello che si appresta a fare Avner, un tipico personaggio "positivo" dei film di Spielberg – pieno di coscienza etica, generositŕ, belle maniere, altruismo e legatissimo ai valori fondanti della societŕ (vedi famiglia). Viene in mente una scena simile in "Salvate il Soldato Ryan", in cui una decisione illogica viene "introiettata" ed eseguita nonostante tutto.
Spielberg utilizza pure in Munich il meccanismo dell'identificazione positiva nell'eroe e nella sua squadra. Si viene invitati quindi a prendere per buone le intenzioni di Avner, farsele proprie e viverle in prima persona. Inoltre le loro imprese vengono rappresentate in maniera emotiva e spettacolare. Il "parteggiare" per una persona non viene meno in Munich.
Solo che le cose si svolgono in maniera diversa rispetto a "Salvate il Soldato Ryan". Le vittime non hanno l'aspetto e la sostanza di esseri infernali e cattivi. Addirittura in una occasione "i cattivi" espongono le loro ragioni che risultano essere identiche a quelle dei "buoni". L'utilizzo di metodi sanguinosi e brutali, le procedure basate sul mero interesse privato, la sensazione di sentirsi ricadere sopra quello che viene fatto, logorano la saldezza etica e le certezze degli eroi. Il bene e il male non appaiono piů cosě certi e netti come apparivano all'inizio.
Per la prima volta in un film di Spielberg l'eroe prova il dubbio e la paura; il dubbio di sbagliare e la paura di perdere se stesso. Sentimenti che alla lunga hanno il sopravvento e portano il protagonista a rinnegare il dovere civile per rifugiarsi nell'unica certezza saldissima dell'universo di Spielberg: la famiglia.
Certo Spielberg ha sempre rappresentato gli errori del potere ma non ha mai formulato una condanna netta. Cosě anche in questo film. La presa di distanza č comunque chiara. Sia Israele che gli USA post-2001 hanno intrapreso una strada sbagliata che sta corrodendo e rovesciando i valori etici basilari che animano queste due nazioni. Non si tratta di una condanna ma di un avvertimento.
E' qualcosa di notevole e insolito per Spielberg e forse anche di coraggioso. Nonostante quindi le solite forzature sentimentali e familiari, la poca chiarezza con cui vengono riportati i fatti storici, la spettacolarizzazione di molte scene, il ruolo poco chiaro e ambiguo ricoperto da Luis e la sua famiglia, il film lascia il segno, inquieta, apre gli occhi.

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Ultima risposta 08/09/2010 14.45.24
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bulldog  @  26/07/2010 15:01:24
   3 / 10
Visto anni fa, molto a sprazzi lo ammetto, mi sarò addormentato 3-4 volte durante la visione.
Steven Spielberg, ovvero colui che dirige filmacci stracolmi di menzogne lobotomizzanti per famiglie.

Questo Munich, che ne ricordi io, è una pellicola staticisssima dove ogni scena è un mero esercizietto di stile, uno sgradevolissimo documentario romanzato con l' immancabile storiella d'amore annessa e un finale ultraretorico e filosionista.


"Immagina per un secondo che sia il Giorno alla Rovescia. Immagina che siamo in una specie di universo parallelo della zona crepuscolare nel quale Hollywood dà agli arabi e ai musulmani un’equa opportunità. Che tipo di film sul Medio Oriente guarderemmo mentre mastichiamo Goobers, Junior Mints, e popcorn nella multisala locale a venti schermi?

Magari questi film potrebbero davvero essere girati da qualcuno dei 125 bambini palestinesi ai quali Spielberg sta dando le videocamere per documentare le loro vite. Forse alcuni dei più dotati finiranno per diventare famosi registi di Hollywood. Ecco dieci potenziali film – che si ispirano tutti a fatti reali – che stanno giusto aspettando la magia di Spielberg e dei suoi seguaci:

1. King David Hotel: Nel 1946 le bombe al King David Hotel, che serviva da quartier generale all’amministrazione britannica in Palestina, hanno ucciso 91 arabi, ebrei e inglesi. Due futuri Primi Ministri israeliani, David Ben Gurion e Menachem Begin, hanno ideato l’attentato. Alcuni membri dell’Irgun di Begin, travestiti da arabi, hanno sistemato 350 kg di esplosivo dentro l’edificio. In questo thriller d’azione, David (Pierce Brosnan) — un agente britannico che ha il compito di inseguire gli assassini – si innamora di Margaret (Uma Thurman), una giornalista americana che lavora per Life Magazine. Ma Margaret è davvero innamorata o è un’assassina segreta sionista decisa a fermare David nelle sue indagini?

2. Nakba: La storia di un amore innocente in tempo di guerra e tragedia. Layla (Penelope Cruz) e Salam (Orlando Bloom) sono Romeo e Giulietta sullo sfondo contrapposto della nakba, la catastrofe nazionale palestinese, più di 70.000 palestinesi in fuga – volontariamente e involontariamente – dalle loro case. Riuscirà il loro amore a sopravvivere al conflitto?

3. USS Liberty: Quando le navi e i jet da combattimento israeliani attaccano la nave dell’intelligence della marina statunitense USS Liberty nel mezzo della Guerra dei Sei Giorni del 1967, vengono uccisi 34 soldati americani e 173 vengono feriti. La versione ufficiale di Washington e di Tel Aviv è che l’attacco è stato un errore. Ma Brad Pitt e Tom Cruise, nel ruolo di ufficiali del Liberty sopravvissuti, giurano vendetta dopo aver scoperto che l’attacco in realtà era parte di un complotto per dare il via alla III Guerra Mondiale.

4. Sabra e Shatila: È il 1982 e il Libano è in piena guerra. Il corrispondente di guerra britannico Robert Fisk (Ewan MacGregor, la stella di Guerre Stellari) si nasconde nei campi di Sabra e Shatila, mentre una milizia libanese appoggiata e fiancheggiata da Israele massacra migliaia di rifigiati palestinesi. Sahar (Sandra Bullock) è una madre palestinese determinata a proteggere la sua famiglia ad ogni costo.

5. Vanunu: Un thriller politico che si svolge in Israele, Australia, Tailandia, Inghilterra, e Italia. La star di "Syriana" George Clooney nelle vesti di Mordechai Vanunu, il tecnico nucleare che svela il programma di armi nucleari di Israele e paga il prezzo estremo. Nicole Kidman recita il ruolo di Cheryl Bentov, agente del Mossad americano che lo seduce e lo rapisce.

6. Hebron: La storia di una tragedia e di lealtà lacerata. Nel 1994, il medico ebreo di Brooklyn Baruch Goldstein ha aperto il fuoco su dei musulmani in preghiera ad Hebron, uccidendone 29. Il palestinese americano Mazen Khalili (Tom Hanks), un funzionario del Dipartimento di Stato assegnato alle indagini sul massacro, lotta fra le responsabilità che gli impone il suo lavoro e le sue radici. Leah Rabinowitz (Meg Ryan) è una giornalista ebrea americana che scopre un oscuro segreto di famiglia che cambierà per sempre la sua vita.

7. Qana: Il 18 aprile 1996, il bombardamento da parte di Israele di un campo delle Nazioni Unite, nel quale erano rifugiati profughi libanesi, uccide più di 100 persone e ferisce oltre 300 fra uomini, donne e bambini. Jessica (Angelina Jolie) lavora alle Nazioni Unite ed è decisa a far conoscere al mondo quello che è successo dopo essere stata testimone di questa atrocità. Yossi (Robert De Niro) è un agente del Mossad che ha il compito di uccidere Jolie.

8. Gaza: Chris Hedges (Harrison Ford), corrispondente del New York Times a Gerusalemme, scrive gli articoli dalla camera del suo albergo. Hedges cambia radicalmente dopo aver visto dei soldati israeliani uccidere per sport un giovane palestinese, si oppone ai suoi redattori scrivendo articoli che umanizzano i palestinesi. David Schwimmer e Sarah Jessica Parker compaiono in qualche scena come i genitori di Muhammad al-Durra, il ragazzino palestinese di 12 anni ucciso dalle truppe israeliane nel 2000.

9. Rachel: Rachel Corrie (Gwyneth Paltrow) è la giovane attivista americana, idealista, uccisa schiacciata da un carro armato dell’esercito israeliano. Sally Field, nota per il suo ruolo in "Non senza mia figlia", recita la madre di Rachel.

10. Refuseniks: Quando un camerata si suicida dopo aver ucciso a sangue freddo una donna palestinese disarmata incinta (recitata da Natalie Portman), due giovani soldati israeliani (Matt Damon e Ben Affleck) decidono che l’occupazione e l’uccisione dei palestinesi è immorale e ingiusta. "



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Ultima risposta 16/02/2011 17.43.41
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  07/02/2009 15:54:49
   6½ / 10
Dal mio punto di vista se si fosse insistito maggiormente sull'aspetto thriller della storia e meno su quello drammatico il risultato sarebbe stato migliore; la parte centrale con gli omicidi è quella che, infatti, ho preferito.

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Ultima risposta 16/06/2009 10.27.16
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  15/01/2008 09:45:58
   7½ / 10
Come commentare un film dalla regia eccelsa ma con una sceneggiatura, una struttura narrativa che mi ha lasciato altro che perplesso.
Un film statico, sensazione sgradevole ed incoerente per un action thriller storico sinonimo di dinamica. Ogni rappresaglia, ogni sequenza/attentato è un esercizio di stile alla soldato ryan, il viaggio in tutta l'europa, dovevano essere 11 tappe, ma credo invece se ne siano svolte meno, 7 o 8 al massimo, non si sente, la dinamica è spenta, smorzata, una sorta di documentario in prima linea, romanzato da una storia d'amore e da un finale di quesiti-retorica ebrei.
Eppure all'inizio la cosa promettava piuttosto bene, il primo sparo, attraverso la mandibola è riuscito a fissare in me una sensazione realistica di dolore fisico e gusto salato, caldo, del sangue. Per la prima volta viene sfruttata in maniera ottimale quello che potrebbe essere un inghippo di scena, gli schizzi di sangue che raggiungono l'obbiettivo, in questa pellicola invece vengono tenuti ed anzi, poi si vedrà, addiruttura accentuati in altri singoli episodi, regalando un funzionalissimo senso di soggettiva rispetto la storia.
Peccato, aveva tutto in regola per risultare addirittura un capolavoro, ma invece personalmente trovo sia un film che farò fatica a rivedere.

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Ultima risposta 17/08/2008 20.58.40
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Signor Wolf  @  21/07/2007 11:58:38
   8½ / 10
dite quel che volete, questo è un gran film, la squadra speciale inizia il suo lavoro come se fossero dei giustizieri della notte, come un gioco, capiranno poi quanto sono complicate le missioni segrete...
lo considero il migliore spy movie, anche perchè a differenza degli altri, qui la storia è vera, non necessita quindi di forzature o scene buttate lì

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Ultima risposta 21/07/2007 12.03.41
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frangipani79  @  23/06/2007 12:48:32
   1½ / 10
La storia. Al di là, per ora, di come il film è stato realizzato, io credo sia lampante quanto poco interessante, inconcludente e male abbozzata sia la sceneggiatura. La strage alle olimpiadi di Monaco, purtroppo, non ha un mg di valore in meno di una qualsiasi altra strage perpetrata dai palestinesi verso gli israeliani. Da Golda Meir a Yitzhak Shamir, da Ariel Sharon a Ehud Olmert, Israele ha da sempre compiuto rappresaglie omicide verso chi ha fatto loro del male. Deve forse calarsi le braghe perché i palestinesi non hanno una loro nazione ? Lo vadano a contestare ai capi di allora (compresi gli stati di nazionalità araba) se la divisione due popoli-due stati non è stata accettata ed è cominciata l'occupazione dei territori.

Munich non sembra neppure lontanamente diretto da Spielberg, tanto è pressapochista e macchiettistico nella ricostruzione dei luoghi e nella disomogeneità dei dialoghi. Si vede il protagonista rimbalzare di qua e di là per l'Europa, senza collegamenti (a parte quell'odioso di Louis, personaggio da orticaria tutte le volte che lo vedevo), e zac zac, due colpi qua, e due bombe là e via verso nuove avventure !

Qualcuno qui tra i commenti ha detto che questo è il miglior Spielberg degli ultimi anni, soprattutto perché non ha usato tecniche ruffiane tipo bambine con i vestiti rossi. Forse si è dormito qualcosa perché una bambina vestita di rosso bordeaux è proprio la chiave di una scena finto-struggente. Per non parlare dell'effetto pietà suscitato dalla nascita della bambina del protagonista. E giù lacrimoni !! Dio santo come vi commuovete per niente !

Non basta mettere una piazzetta con le tende nei bar targate Martini o una torre Eiffel di plastica per fare un film di ampio respiro europeo. La scena nella casa di campagna di Louis è scopiazzata dal coevo Jeunet della Lunga domenica di passioni, il quale si era auto-scopiazzato da Ameliè e da Jacques Tati. Patetico tentativo di Spielberg di omaggiare un regista europeo.

La lunghezza è estenuante. Arrivare a quella conclusione asciutta e insoddisfacente è una gara da titani, ma non tutti pendono dalle labbra dell'Academy ed anzi, la bufala è stata presto svelata.

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Ultima risposta 23/06/2007 13.13.17
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tartarugo  @  01/05/2007 20:06:49
   5 / 10
Spielberg non all'altezza della sua fama

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Ultima risposta 15/05/2010 22.00.36
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Lory_noir  @  07/01/2007 21:15:29
   4 / 10
Spero che crediate che il mondo sia bello perchè vario e nn mi disintegriate...
A me questo film nn è piaciuto! Mi crederete pazzo ma io nn stimo per niente Speilberg anzi, nessuno dei suoi film che ho visto mi è piaciuto. Il film lo trovo pesante e trp lungo. Sec me un film lungo si può apprezzare essendo coinvolti nella storia, immedesimandosi nei personaggi e questo film nn li caratterizza per niente i personaggi quindi mi è stato difficile emozionarmici a parte nel breve tempo della telefonata del protagonista con la figlia. Non è cmq la lunghezza del film che nn me lo ha fatto apprezzare infatti io adoro film lunghi come Il signore degli anelli, King Kong etc... Inoltre non mi è piaciuta nemmeno la sceneggiatura. Siamo lontani dalla sufficienza per me!

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Ultima risposta 11/05/2007 12.10.47
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  05/09/2006 18:49:37
   7½ / 10
bella regia un po' meno infarcita di retorica e buonismo rispetto agli ultimi Spilberg. Il tema della vendetta ideologica e della strumentalizzazione delle fedeltà patrie è ben trattato. Fra le altre cose tempo addietro avevo visto un documentario sui reali fatti che ispirarono la vicenda e devo dire che Spilby in questo caso si è concesso ben poche licenze a sostegno della tenzione... la sceneggiatura fa il resto. Un film un po' lungo, ma che vale la pena vedere.

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Ultima risposta 12/09/2006 22.11.33
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domeXna79  @  28/08/2006 10:52:07
   8 / 10
Un film bello ed impegnato.
La storia riporta fedelmente i tragici avvenimenti che sono susseguiti all'atto terroristico di Monaco del 1972 ..il racconto risulta serio ed equilibrato, si cerca di portare lo spettatore a comprendere, in parte, l'eterno conflitto israelo-palestinese.
La ricerca della vendetta, le questioni politiche che s’intersecano, il perenne lavoro dei servizi segreti internazionali, tutto questo viene posto sullo sfondo delle vicende raccontate.
Si cerca anche di analizzare lo stato psicologico del gruppo che ha avuto il compito di eliminare gli ideatori (veri o presunti) del massacro di Monaco.. è qui la paura di dover fare prima o poi i conti con la propria coscienza e con le proprie radicate idee.
Alla fine il messaggio dovrebbe essere chiaro (anche se quando si parla di ebrei Spielberg non è sempre molto obiettivo) ..la violenza non fa che portare altra violenza, così il terrore porterà altro terrore ("a cosa serve aver ucciso se poi quelle persone vengono rimpiazzate da altre ancora più crudeli") ..una spirale d'odio che non avrà mai fine!
Buona la prova degli attori, su tutti il protagonista Eric Bana ..ottima anche la regia dell'esperto Steven Spielberg (molto curate e toccanti alcune scene, anche se il finale poteva essere migliore).
Pellicola impegnata e ben girata ..da vedere!

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Ultima risposta 30/08/2006 21.54.31
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dylangee  @  30/03/2006 17:16:05
   7 / 10
Un film bello ed intenso che perň mi ha deluso un po' in quanto l'ho trovato prolisso in alcuni momenti.

Tra i film di Steven Spielberg che ho visto lo metterei al secondo posto.

Comunque consigliato.

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Ultima risposta 02/04/2006 12.01.43
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IoSonoRibelle  @  10/03/2006 13:51:21
   8 / 10
Film bellissimo.Da vedere e far vedere.Per riflettere sul presente ricordando il passato.Bella la sceneggiatura.

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Ultima risposta 11/03/2006 17.26.53
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  26/02/2006 22:20:12
   9 / 10
"Non temerai i terrori della notte / Non temerai il terrore.
Occhio per occhio
All’occhio un occhio, giudice, / a un dente un dente.
Dente per dente!" *

La vendetta è sempre stato un tema molto frequentato nel cinema, ma probabilmente mai quanto in questi ultimi anni. L’(est)etica dell’occhio-per-occhio/dente-per-dente pervade la dimensione più privata e intima (Tarantino, P. Chan-Wook) e si spande fino a diventare nazionale (quando non nazional-popolare), istituzionale, “patriottica”, anch’essa pregna sempre e comunque di sentimenti e spinte/pulsioni intimistiche forti, incancellabili. È quanto avviene in questo ultimo film di Spielberg dove la tensione emotiva soggettiva diventa – per estensione – quella di un popolo (israeliano) e delle sue istituzioni; una tensione così dirompente e inalienabile che “necessita” la violazione delle leggi – e dei codici civili e morali – volute, approvate e condivise da quelle stesse istituzioni statali. Questo è quanto richiede il primo ministro Golda Meir nella riunione coi vertici del governo e delle forze militari e politiche del paese all’indomani dei fatti di Monaco ’72. In tutto e per tutto una politica del doppio stato: la risposta a Settembre Nero dev’essere, per lo Stato d’Israele, la vendetta, l’eliminazione fisica di tutti i componenti del commando palestinese di Monaco e dei loro mandanti, ma ufficialmente nessuno, soprattutto la comunità internazionale, deve sapere del piano “segreto” attuato dal governo tramite il Mossad. Israele deve mantenere una reputazione di paese “civile”, nonostante la risposta ufficiale governativa si esplichi ugualmente nei territori occupati palestinesi attraverso l’azione militare, i bombardamenti dei villaggi e le stragi di civili arabi. La risposta ufficiale forse pertiene al concetto di “legittima difesa” dello Stato d’Israele (bisognerebbe conoscere le disposizioni del diritto internazionale per giudicare tale azione, anche se oggettivamente e moralmente resta una condotta criminale). Ma Israele vuole di più: la vendetta spicciola, per lavare col sangue arabo il sangue degli ebrei morti a Monaco. La vendetta come deterrente al terrore e come sistema di terrore. Per uno stato piccolo qual è Israele, come afferma il capo del Mossad, è importante farsi sentire e far valere la propria forza all’interno e agli occhi del mondo.
Di fatto la rappresaglia pianificata dal Mossad utilizza una cellula di uomini “ignoti”, sotto copertura, di concezione terroristica: questi uomini non devono essere riconducibili né al Mossad né ad Israele.
La missione inizia sotto il segno di una forte convinzione ideologica e patriottica: tutti i componenti della cellula vendicatrice sentono di dover compiere il loro dovere come un’esigenza personale in nome di Israele e dell’intero popolo ebraico. È da sottilineare il ruolo centrale rivestito dall’idea di famiglia, nel film: il protagonista, Avner (Eric Bana), è costretto ad abbandonare la sua – come, del resto, fanno anche gli altri compagni di missione –, con una moglie prossima al parto e dei genitori anziani, nonostante proprio dalla madre venga il più grande, cieco, incitamento all’azione terroristica condotta dal figlio in nome della più ampia famiglia israeliana. Il nuovo nucleo familiare è ora quello della cellula. I rimandi a questo concetto sono comunque continui: il “pulitore” della squadra parla di un figlio morto nel ’67, presumibilmente nella guerra dei 6 giorni. E per Avner la famiglia, meta sempre ambita, avrà un ruolo infine salvifico. Spielberg inserisce frequentemente nel film ambiti familiari lacerati o in qualche modo sconvolti dal conflitto, compresi quelli degli atleti sequetrati e uccisi e, dall’altra parte, dei componenti del commando palestinese: è un segno tangibile di trasversalità delle conseguenze della guerra. E il dialogo tra nemici è relegato a un incontro tesissimo, fortuito, imbarazzante (che storicizza equamente un conflitto che sta per dispiegarsi tragicamente di lì a breve), tra Avner e il palestinese che occupa la sua stessa abitazione ad Atene: la Palestina ha una voce che può parlare ed esprimere le sue ragioni di lotta, prima che venga stroncata dall’imminente azione militare israeliana.
Nell’avvitarsi sanguinoso della spirale di vendetta, rappresaglie, controrappresaglie ingigantite in un complicato intrico internazionale, nel quale vengono coinvolti, via via, i servizi segreti di mezzo mondo, CIA e KGB naturalmente su tutti, la coscienza di Avner inizia a porsi dei dubbi sull’efficacia e la moralità dell’azione: i capi palestinesi uccisi vengono di volta in volta sostituiti da altri come loro, forse anche più determinati, e il conflitto innescato pare non avere più fine. Ora che la cellula della missione non è più così ignota, coi compagni persi qua e là in Europa, anche Avner inizia a temere per sé e per la sua famiglia. Il Mossad è soddisfatto dell’azione portata avanti dal gruppo, ma preme che si porti avanti fino alla fine, anche se non ha più senso continuare: Israele vuole che la sua vendetta sia “biblicamente” completa, definitiva.

*CCCP, Maciste contro tutti

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Ultima risposta 09/03/2006 22.03.35
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elisewin  @  24/02/2006 21:57:25
   6 / 10
il voto è basso e lo so, e nn dipende dalla qualità del film, nn mi ha annoiata, anzi, secondo me ha tenuto alta la tensione per tutta la sua durata, la regia è intensa, gli attori bravi anche se il doppiatore di Bana poteva sforzarsi un po' di più per dare più espressività al personaggio, nn vedo l'ora di sentirlo in originale.
La pecca del film è dare solo un punto di vista. Visto che è un evento che coinvolge due differenti parti e visto che la storia ci sta dimostrando che siamo ancora al punto di 30 anni, forse dar voce anche all'altra parte sarebbe stato opportuno e giusto. Non è questione di essere politicamente corretti, è questione che se si vuole parlare di argomenti così grossi bisogna avere l'obiettività giusta. E qui non c'è. Tranne quella breve parentesi, tra l'altro molto forzata come altri prima di me hanno detto, i palestinesi non hanno voce, sono completamente disumanizzati, chiusi nel loro ruolo.
Si poteva e si doveva fare meglio.

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Ultima risposta 14/03/2006 16.37.23
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tictacteo  @  20/02/2006 20:16:47
   1 / 10
Non vedevo l'ora di uscire

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Ultima risposta 02/03/2006 13.12.46
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Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  19/02/2006 20:46:10
   4 / 10
No, non ci siamo affatto.
Vespe a decine, preti, pizzaioli grassi.
E questa è l'Italia.

Sirtaki, siamo in Grecia.

Torre Eiffel e siamo a Parigi.

Non notare certi particolari vuole dire fare torto al proprio gusto e al demerito del regista.
Che ha veramente creduto che si potessero dipingere i paesi attraverso i luoghi comuni.

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Ultima risposta 23/02/2006 20.03.47
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Atomico  @  19/02/2006 13:17:36
   5½ / 10
In veritŕ, il voto preciso sarebbe 5.74

Quando si č al cinema, e si arriva a non vedere l'ora che il film finisca, c'č qualcosa che non va.
Il film emotivamente dice poco, č piatto e lento.
Non ha neppure carattere introspettivo, nel senso che lo spettatore non viene fatto partecipe degli eventuali travagli interiori dei protagonisti.

Che un film possa non essere buono, puň accadere, poi č anche questione di gusti. Ad avermi deluso č questo forum, i cui giudizi su questo film, sono risultati totalmente sballati, rispetto ai miei standard. Peccato.

Mi auguro solo che questo mio intervento, possa servire a mettere in guardia a vedere questo film, le persone che come me, apprezzano i film in base alle emozioni che sanno suscitare.
Ripeto, l'unica emozione degna di nota che suscita questo film, č la voglia di uscire dal cinema.

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Ultima risposta 02/07/2006 12.25.16
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The Jack  @  16/02/2006 11:48:20
   5 / 10
Inutile ricordare ogni volta quanto sia bravo Spielberg nella gestione della suspance. Scene d’azione, esplosioni, effetti … tecnica sopraffina (anche se è vero, le riprese da cartolina fanno un po’ ridere).

Ma nel momento in cui decidi di fare un film storico, quasi documentaristico, pur dovendo rifarti a fatti reali, devi scrivere una sceneggiatura.

E cosa si decide di mostrare qui?
Due ore di attentati terroristici.

E alla fine?
Alla fine qualche riflessione sacrosanta sull’inutilità del conflitto e delle vendetta.

Il film quindi, risulta noioso, inutilmente lungo e peggio, le interpretazioni le trovo “fredde” in particolar modo Bana (che in alcune scene dimostra di saper interpretare) è inespressivo (probabilmente su richiesta di Spielberg che non voleva un protagonista/attore, ma un protagonista/uomo comune … solo che il Bana finisce per essere apatico e inspiegabilmente privo di sentimenti … per poi crollare)


Spielberg, oltre a far vedere un paio di belle esplosioni, riesce a creare bene lo stato d’angoscia del protagonista e a rendere quella sensazione di perdita di senso della vendetta … ma in quasi tre ore è troppo poco.

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Ultima risposta 18/02/2006 13.00.08
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Titto  @  13/02/2006 23:34:17
   8 / 10
Nonostante la sala non fosse piena, il caldo era terrificante e reggere quasi 3 ore è stata davvero dura. La visione di un film veramente bello è stata completamente rovinata da una pessima gestione.
Non so che dire, a parte che, a causa di quanto detto sopra, il film non mi ha entusiasmato anzi mi ha distrutto, non vedevo l'ora di uscire.
Non sono in grado di commentare con una obbiettività...soggettiva questo ultimo lavoro di Spielberg dunque mi unisco alla massa convintissimo del voto che sto dando.

Consiglio vivamente a tuttti di vederlo in una sala ben gestita.

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Ultima risposta 17/02/2006 16.01.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR barbara  @  10/02/2006 10:04:04
   7½ / 10
Mi è piaciuto molto, credo sia il film migliore che Spielberg abbia girato da molti anni a questa parte. Soprattutto ho apprezzato il fatto che abbia abbandonato la sua irritante tendenza a dividere tra buoni e cattivi. I personaggi qui sono tutti sporchi, tutti lacerati e realistici. Difficile come nella vita vera stabilire chi ha torto e chi ragione (almeno io non ci riesco), e proprio per questo ho apprezzato tanto il film.
Il voto non è più alto perchè, soprattutto nella parte centrale, mi è sembrato un po' troppo lungo e pesante. Forse devo solo metabolizzarlo meglio, non lo so...ma adesso come adesso ho l'impressione che sarebbe stato altrettanto efficace tagliando un po' certe parti.

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Ultima risposta 16/02/2006 15.48.43
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valtad  @  08/02/2006 10:25:04
   5 / 10
mi aspettavo tutti questi voti alti
il film è girato male come non mai sembra fatto da un dilettante
ci sono anche errori di raccordo nel montaggio
ideologicamente è un vomito, come alcune scene fatte solo per colpire
Brutto
peccato per Steven, che non vuole capire che è un regista d'azione
ci sono un paio di scene che salverei, ma proprio un paio
ovvero tutte le scene d'azione

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Ultima risposta 10/02/2006 11.30.46
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Betelgeuse  @  07/02/2006 11:06:20
   8½ / 10
Davvero dura quasi tre ore questo film?!?
Non sembra davvero.

Bello.
Dopo "La guerra dei mondi" (bleah...) finalmente Spielberg si fa sentire - un film sull'odio che genera odio e su come la violenza sia alienante.
Bello.
Intenso e toccante.

Ho visto anche Brokeback Mountain e vi dico: non vorrei essere nei panni dei giurati dell'Oscar!!!

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Ultima risposta 08/02/2006 17.17.01
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  07/02/2006 08:52:42
   7½ / 10
Spielberg finalmente abbandona il timbro buonista, che ha caratterizzato la sua produzione negli ultimi quindici anni, per offrirci un bel film, dove rinuncia ad una visione manichea della vicenda: non separa le vittime dai carnefici, anzi ci da una visione pessimista e molto amara riguardo alla vendetta, all’odio e soprattutto ai giochi politici che stanno dietro a tutto questo.
Perché è molto inquietante pensare che sotto le “guerre infinite”, sotto i patriottismi esasperati, opera un sottobosco di poteri occulti che di queste lotte ideologiche si alimenta per soddisfare le proprie ambizioni economiche e di potere.
Il film offre validi spunti di riflessione, è incalzante e le quasi tre ore di proiezione passano veloci. Le interpretazioni sono ineccepibili: Eric Bana piacevole sorpresa, strepitoso e convincente come sempre Geoffrey Rush.

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Ultima risposta 10/02/2006 01.14.06
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GLAMP  @  06/02/2006 20:27:40
   6 / 10
L'ultimo dialogo del film, quello tra un Bana ormai israelita e non più israeliano ed il suo capo, israeliano anti-israelita, varrebbe tutta la pellicola.
Tuttavia, se si eccettua l'idea di fondo (la vendetta non porta da nessuna parte e finisce per diventare una sorta di faida) e la tecnica pregevole (più merito del direttore della fotografia che del regista) non salvano Munich, a mio giudizio, dall'essere un'opera riuscita a metà.
Che lo Steven transnazionale sia in buona fede non è (quasi) da mettere in discussione, ma la sua morbosa voglia di oscar e il suo depecrabile ed incorreggibile sentilentalismo (Bana che parla con la bambina o che rinuncia ad una bonona per amore della moglie) tarpano le ali a quello che poteva venire fuori come uno dei film più coraggiosi degli ultimi anni.
Le scene d'azione inizialmente sono avvincenti, ma col passare del tempo portano allo sbadiglio: alla fine sembrava quasi di assistere a Mission Impossible.
Comunque Spielberg ha avuto coraggio, ed il film non è certo venato di quell'ipocrisia che aveva caratterizzato pellicole quali Schindler's List. Israeliani e Palestinesi sono la stessa razza, provengono dallo stesso ceppo, sono entrambi figli di Abramo: lo dicono le scritture per chi crede, lo dice la storia per chi non crede. Differenzia i due popoli solo la lingua. Che si combattano ancora dopo migliaia di anni rimane l'interrogativo forse più forte che ci dobbiamo porre.

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Ultima risposta 17/02/2006 19.23.30
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  06/02/2006 19:50:07
   9½ / 10
Spielberg firma il suo terzo grande capolavoro. Infatti dopo Schindler's List e Salvate il soldato Ryan il regista ebreo-americano mette a tacere tutte le voci che lo davano per finito e sigla una pellicola che sarà a lungo ricordata nella storia del cinema.
Oltretutto non incappa nell'errore di fare la solita americanata tutta azione e niente storia. Infatti l'azione si mescola perfettamente nella drammaticità e alcune sequenze rasentano la perfezione. Quindi, a mio modestissimo parere, la migliore è senz'altro quella dell'attacco in Libano dove sembra di essere direttamente dentro l'azione (questa scena è paragonabile allo sbarco in Normandia di Salvate il soldato Ryan).
In questo film viene anche espressa la grande drammaticità dello stato di Israele, anche grazie a dialoghi eccellenti e sopratutto grazie all'ottima recitazione dei 5 protagonisti. Magica è anche la fotografia (mi auguro che venga premiata con l'Oscar) di Janusz Kaminski e più che discrete sono le musiche di John Williams (candidato per la 43a volta all'Acadamy Awards).
Se quest'anno un film deve vincere molti Oscar io mi auguro che questo sia Munich.

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Ultima risposta 06/02/2006 20.03.05
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  06/02/2006 01:02:36
   8 / 10
Il miglior Spielberg degli ultimi anni. E ho detto tutto. Volendo dire qualcosa in più, finalmente Steven si ritrova per le mani una scenegiattura coi controc.azzi e decide di dirigere un film che può, seriamente, vincere gli Oscar. Certo lui, più americano che ebreo (lo si evince dal taglio delle inquadrature, che più spielberghiane non si può) ogni tanto scivola nel 'giro del mondo in 80 giorni' con le location europee da cartolina e a volte sembra di assistere ad un Indiana Jones versione ebraica, ma il film è ben fatto, è molto curato nella ricostruzione d'epoca (una chicca il poster di un film anni '70 con la Antonelli e Belmondo) e ha alcuni momenti topici (come l'incontro-scontro dialettico tra due pedine del potere, l'una ebrea e l'altra palestinese).
Grande, come sempre, Goffrey Rush.

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Ultima risposta 07/02/2006 02.32.10
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Brohymn  @  06/02/2006 00:10:10
   10 / 10
Premetto che non sono un fan di Spielberg. L'ho sempre giudicato sopravalutato e pochi dei suoi numerosissimi films mi sono piaciuti veramente.
E' con questo stato d'animo che sono andato al cinema, dicendomi: "andiamo a vedre l'ultima americanata filo-ebraica".

Beh..., ne sono rimasto incantato.
Munich č un film vero, sicuramente il piů bello del curriculum di Spielberg.

La trama č ben congeniuta e non troppo complicata come di solito sono le spy-stories. I personaggi hanno un'ottimo spessore e in certe scene si vede il tocco del grande regista.
Ma soprattutto questo film non cade nel banale della solita lotta buoni contro cattivi: la giustizia e la ragione stanno da entrambe le parti.
Inoltre Spielberg rappresenta le temutissime spie del Mossad come gente comune che commette errori e che prova sentimenti contrastati per il proprio lavoro.

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Ultima risposta 06/02/2006 23.55.00
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The_Cadger  @  05/02/2006 10:07:29
   6 / 10
Io sono andato al cinema sicuro di vedere un bel film, però mi sono solamente annoiato. Secondo me la storia non è lineare e quindi ci sono pezzi veloci ed entusiasmanti, ma moltissimi altri vermanete lenti e noiosi.
Mi spiace perchè l'idea era veramente interessante ed originale.

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Ultima risposta 09/03/2006 22.24.07
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edo88  @  05/02/2006 02:17:34
   8 / 10
Nel complesso...un film intensamente lungo. Mi dispiace ma è la prima cosa che mi viene in mente.
Intenso dunque e curato in tutto (regia magnifica!), ma che a me ha lasciato un pò stordito. Sarà stata l'ora (sono appena uscito dal cinema) e il genere che non è tra i miei preferiti, ma purtroppo verso la fine ogni tanto mi è capitato di abbassare le palpebre! Me lo aspettavo forse maggiormente di azione. E' invece - IMO - anche un film psicologico che fa leva sulle sensazioni del protogonista (e non solo) coinvolto in una situazione che può benissimo essere vista in due modi opposti.
Quindi, attori bravi, regia per quel che mi è arrivata splendida, forse la storia perdè un pò nel finale perchè mettere la parte più lenta come chiusura dà un senso di piattezza, comunque non potrei apprezzare mai più di tanto un film storico/drammatico...

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Ultima risposta 05/02/2006 02.19.20
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FlatEric  @  03/02/2006 14:26:36
   7 / 10
Sicuramente un buon film, dal punto di vista tecnico poi è impeccabile. L'ho trovato però poco coinvolgente, mancava quel qualcosa che poteva farlo partire e invece boh.. mancava ..
Poi Eric Bana nn mi ha proprio fatto entrare nel dramma, nn ha sottolineato la difficoltà di accettare un incarico del genere.. Peccato

Cmq un grandissimo Spielberg ancora

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Ultima risposta 09/03/2006 22.26.10
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84lestat  @  03/02/2006 11:23:09
   10 / 10
Pienamente d'accordo con l'amico Constantine. Non riesco a giudicarlo oggettivamente perché mi ha colpito nel profondo, suscitando emozioni che da tempo non avevo andando a vedere un film. Ha ragione chi parla del film come l'opera più matura di Spielberg, che con incredibile oggettività (sinceramente a me non è sembrato x niente pro-israele o pro-palestina, le due parti si prendono critiche e colpe) racconta una delle pagine più assurde della storia recente del suo popolo. Stupenda la regia, semplicemente perfetta la sceneggiatura. Ogni dialogo, ogni inquadratura è un piccolissimo pezzo che si incastra alla perfezioni con gli altri, senza alcune sbavatura o facili moralismi. Bravissimi gli attori su tutti un Bana in grandissima forma e un sempre ottimo Rush. La parte iniziale, in particolare dove avviene il sequestro degli atleti, è un pugno nello stomaco per la tensione che viene creata. Stupenda l'inquadratura finale. Secondo il mio modesto parere è, senza ombra di dubbio, un capolavoro.

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Ultima risposta 04/02/2006 18.40.47
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Constantine  @  03/02/2006 01:29:13
   10 / 10
Mi spiace ma forse non riuscirò a scostarmi oggettivamente da questo film per poterlo commentare davvero, perchè mi ha tolto il fiato, mi ha dato l'impressione di essere un opera perfetta. Spielberg ha larghi meriti ovviamente ( per quanto tutti credo sappiano che quando ci si mette sa fare le cose meglio di molti altri), moltissimi ce ne hanno gli attori, le musiche, le ambientazioni, la spettacolare sceneggiatura. E' veramente difficile per me riuscire a trovare i termini giusti per descrivere questa pellicola, se dovessi elencare le tantissime scene dalla potenza emotiva enorme, le favolose inquadrature, le sensazioni che trasmette e le sequenze fenomenali, rischierei di annoiarvi e sopratutto di rovinarvi la visione, che permettetimi di consigliarvi vivamente. Non è tanto la verosimiglianza della storia il cardine, ma la forza del messaggio ha far riflettere. Uno Spielberg ritrovato, un Rush maestoso e un Bana superlativo, in una sola parola, un capolavoro.

" Spezza il pane con me... "
" No. "

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Ultima risposta 21/02/2006 16.14.32
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ziotom77  @  01/02/2006 18:41:39
   5½ / 10
scusatemi se col mio voto si abbassa la media del film ma io non lo trovo affatto un capolavoro o un film da 8... ci sono troppi punti che non mi convincono e che a fatica riesco a comprendere...
Prima di tutto l'ho trovato troppo filoisraeliano e me lo dovevo aspettare, ma far passare gli israeliani per poveri vittime e palestinesi per terroristi non mi è piaciuto... non mi è piaciuta l'arroganza della madre del protagonista nel dire che qualunque cosa abbia fatto il figlio non importava, ora avevano una casa... una nazione!!!
Appunto una nazione... si sono intromessi nella terra palestinese appoggiati economicamente dagli americani e lo si vede benissimo, basti osservare i grattacieli e gli hotel di lusso che ha tel-aviv mentre in palestina vivono in case di calce e sabbia... e hanno anche la pretesa di allargare i propri confini!!!
Ma tornando al film quando durante le olimpiadi il commando palestinese "settembre nero" sequestra gli alteti e poi successivamente li uccidono, si apre un'altra missione segreta soltanto per dare una dimostrazione di forza e di violenza inesorabile...
Gli undici morti di monaco hanno fatto sentire al mondo la voce palestinese in un'atroce richiesta di attenzione non esaudita mentre la vendetta di Avner era solo la voce del Mossad...
Il protagonista non è altro che un killer commissionato appunto dal Mossad ma pagato con dollari americani, che man mano perde la propria personalità, di un uomo semplice com'era prima e solo con la nascita della figlia prova a recuperarla ma ormai era entrato nel vortice dalla quale non ne uscirà più.
Spielberg che ha origini ebree ha voluto fare chiarezza dopo quello che era successo, ma non ha fatto altro che rappresentare un gruppetto di sconosciuti inetti alle prese con armi e bombe come se fossero dei nuovi idoli da osannare...
morale della favola, non ha raccontato nulla di quanto noi non sappiamo già e ha sminuito di molto il vero motivo per cui i palestinesi stanno combattendo ancora oggi...

Bocciato!!!

46 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2006 19.31.37
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bad boys  @  31/01/2006 20:31:54
   10 / 10
finalmente spielberg si è ripreso

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/02/2006 01.20.15
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lucamario  @  30/01/2006 21:18:40
   5 / 10
Un film abbastanza lento...ma molto molto realistico...da vedere..

5 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2006 19.33.34
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Invia una mail all'autore del commento logical  @  30/01/2006 16:52:57
   7 / 10
Spielberg è una colonna del cinema Blockbuster, dello spettacolo per famiglie e, come si vede anche da questo forum, può contare su un supporto cieco e devoto qualunque sia il prodotto della sua ormai incrollabile fabbrica di immagini. E' l'effetto Pixar, Apple, Microsoft... ogni mossa di questi colossi del consenso muove le masse e le divide in adoranti e sprezzanti. Evidentemente, confrontandosi con un pubblico così vasto, realmente planetario, ogni contenuto deve essere vagliato con un'attenzione e una cura molto superiori e diverse dal cinema tradizionale. Spielberg ha creato nel tempo una chiave banalizzatrice capace di narcotizzare ogni tipo di critica classica: troppo facile dire, ad esempio, che in questo film non c'è traccia di veridicità o almeno di plausibilità e troppo prevedibile immaginare che alla storia sia affiancata l'onnipresente icona della mogliettina generatrice della Famiglia del Protagonista. Si tratta di raccontare un'altra storia dopo gli extraterrestri, la lista dei cacciatori di nazisti, lo sbarco in Normandia... ora tocca a Monaco 72, le grandi Olimpiadi di Mark Spitz ma anche l'inaugurazione del terrorismo mediatico, la morte in mondovisione, il male in diretta. L'argomento è molto difficile e mi incuriosiva vedere come l'avrebbe raccontato a tutti i bambini del mondo. Il film scorre e curiosamente tutta la violenza che racconta è inferiore a quella di qualunque telegiornale serale, il male non è descritto nella faccia di qualcuno o di qualcosa e la verità sembra potersi estrarre da un delicato e suggerito coinvolgimento di più parti. I bambini all'uscita non penseranno che gli israeliani sono sempre e solo perseguitati e che i palestinesi non hanno motivo per cercare di esportare il loro problema e anche che i russi e gli americani non hanno interesse al conflitto; questa apprezzabile ed efficace conseguenza fa superare quello che in un film tradizionale sarebbe stato considerato superficiale e riduttivo; il premio supera la narcosi anche se i più attenti avranno notato che il film finisce con il nostro eroe un po' dubbioso e pentito che si lamenta tenendosi alle spalle le Twin Towers. Traccia di un sequel al contrario?

24 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2006 21.22.42
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benluan  @  30/01/2006 11:42:53
   7½ / 10
Un film fatto bene, interpretato correttamente, interessante la scelta di girare con le tecnica di trent'anni fa ma....sono uscito un po' deluso da Spielberg: non ho visto la sua mano nel film. In "Schindler's list" c'era un'altra ispirazione.

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Ultima risposta 30/01/2006 12.36.33
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Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  30/01/2006 10:55:09
   10 / 10
Un film ruvido, scomodo, che mette sullo stesso piano entrambe le nazioni in eterno conflitto.
Finalmente un film di Spielberg che non può essere tacciato di retorica.
Un ebreo che induce a riflettere su quanto sbaglia Israele.
Un film che ti rivela che la guerra tra Israele e Palestina non finirà mai perché "gli altri" la finanziano e ci speculano sopra.

Bellissimi i dialoghi, soprattutto quello tra il protagonista e l'arabo incontrato nella stessa casa/rifugio in Grecia.
Odiosissima la vecchiaccia Primo Ministro Israeliano, che non assume neppure la responsabilità di farsi vedere in pubblico.
"Ancora un volta veniamo ingannati e uccisi sotto gli occhi del mondo".
Un film che induce a pensare che la guerra tra Israele e Palestina - ormai un problema di tutti - finisca per isolarli del tutto, poiché finiscono con l'essere uguali.
Il film è assolutamente da vedere, pur essendo duro e in molte scene "difficile".

8 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2006 21.39.55
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Kikka91  @  29/01/2006 21:24:12
   10 / 10
Allora?????Come ve lo devo dire????? Eric Bana è bellissimo e bravissimo 10 e lode x lui e steven Spielberg!!!!!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2006 21.28.15
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diego83  @  29/01/2006 02:09:49
   6½ / 10
premetto che non è il mio genere preferito,quindi il mio commento non può essere molto veritiero.a mio avviso il film scorre un po troppo lento.INATTENDIBILE(il mio voto)

16 risposte al commento
Ultima risposta 10/04/2012 15.26.32
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MyName  @  29/01/2006 00:03:46
   8½ / 10
Steven riesce a far recitare Eric. E' un grande regista. Il film è molto interessante e pieno di suspence. Ottime musiche. Fotografia e costumi e scenografia e che altro dire? Un filmone.

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2006 21.33.00
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Giulio R C  @  27/01/2006 17:26:47
   9 / 10
L'opera più matura di Spielberg, molto bello.

14 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2006 19.17.28
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