napoletani a milano regia di Eduardo De Filippo Italia 1953
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napoletani a milano (1953)

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locandina del film NAPOLETANI A MILANO

Titolo Originale: NAPOLETANI A MILANO

RegiaEduardo De Filippo

InterpretiEduardo De Filippo, Anna Maria Ferrero, Frank Latimore, Vittorio Sanipoli

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 1953
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1953

•  Altri film di Eduardo De Filippo

Trama del film Napoletani a milano

Don Salvatore Aianello abita da sempre, insieme con un folto gruppo di conterranei, in casupole costruite su un terreno abbandonato della periferia di Napoli. Ma la società proprietaria del terreno, che fa capo a capitalisti milanesi, li scaccia perché deve costruire su quel terreno dei palazzi moderni. Allora Don Salvatore capeggia una marcia dei diseredati su Milano.

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Voto Visitatori:   7,75 / 10 (6 voti)7,75Grafico
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Voti e commenti su Napoletani a milano, 6 opinioni inserite

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DarkRareMirko  @  18/04/2014 01:30:59
   7½ / 10
Altra buona prova per De Filippo, con un film incentrato sui soliti contrasti nord e sud, ad ogni modo ben risolti in modo abbastanza originale e poetico, tipo il finale SPOILER

Mai noioso, per forza di cose qua e là trito, come già detto passa sopra ai clichè in modo intelligente, anche con dialoghi arguti (tipo i botta e risposta in azienda, per esempio), riuscendo anche a contrapporre verità agli sterotipi (il film ad esempio smentisce la convinczione che in realtà i napoletani siano tutti dei fannulloni).

La mano del regista si sente ed il film è invecchiato bene.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

topsecret  @  16/07/2012 10:10:23
   7 / 10
Eduardo non si smentisce mai confezionando l'ennesima commedia agrodolce che coinvolge lo spettatore con momenti di sagace ironia ad altri di compassata eleganza emozionale.
Non manca di quel pizzico di sana retorica ma è comunque un lavoro apprezzabile e godibile dall'inizio alla fine.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  31/12/2011 20:44:14
   7½ / 10
Piccolo gioiello dimenticato di Eduardo De Filippo, qui al cinema nella veste di regista e attore e senza il supporto dei fratelli.
Molti erroneamente lo indicano come esordio registico quando già precedentemente Eduardo aveva diretto altri film (Ti conosco mascherina, le versioni da cinema di Napoli Milionaria e Filumena Marturano).

Si sa che De Filippo era un animale da teatro, e che ha fatto cinema come una sorta di "ripiego"; Fellini lo chiamava scherzosamente "scozzese" perché poco avvezzo ad usare la macchina da presa come un ottimo regista saprebbe fare, e lo diceva lui stesso: "La regia cinematografica è, nel complesso, più impegnativa e presenta
maggiori difficoltà e problemi di quella teatrale".
Ciononostante anche in questo Napoletani a Milano vi sono alcune soluzioni ottime, e visto oggi andrebbe riscoperto anche per quello che questo film vorrebbe dire.
Le facce scelte da Eduardo sono perfette, le varie storie che si vanno ad intersecare nel racconto soffrono ogni tanto di un certo retrogusto didascalico e sentimentale ma riescono anche ad evadere ogni deriva qualunquista o buonista, a parte il finale che però ci può (anzi si deve) stare.

L'Eduardo regista, per sua stessa ammissione, si sacrifica nel ruolo di attore lasciando più spazio anche ad altri personaggi ed è un peccato, perché quando parla il magnetismo non ti permette di staccare gli occhi dal suo volto: "Osservando i film finora da me stesso diretti, ho constatato che il regista Eduardo De Filippo non è, per esempio, riuscito sempre a controllare l'attore
cinematografico Eduardo De Filippo"

Un film che può ancora oggi essere da insegnamento per alcuni individui che fanno a gara col pregiudizio su Napoli e i napoletani, e che inoltre affronta una tematica tutt'altro che semplice come quella del lavoro operaio.
Da riscoprire.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  01/12/2011 23:14:38
   8 / 10
Bel film che i leghisti dovrebbero vedere(lo capirebbero?ne dubito!!)Contro ogni pregiudizio e discriminazione.Grande EDUARDO

DDJgirl  @  03/11/2010 18:48:26
   9 / 10
Eduardo De Filippo è il mitico Eduardo De Filippo! e questo già descriverebbe tutto il film....mi è piaciuto come ha affrontato il tema della divisione, molto marcata a quell'epoca ma anche ai giorni nostri non scherza, tra nord e sud. Questi napoletani caciaroni che stupiscono i milanesi (i tipici bauscia con le fabbrichette) andando a lavorare, rompendo la bariera del pregiudizio "i napoletani non hanno proprio voglia di lavorare"...ma la cosa bella è stata sentire proprio Eduardo parlare milanese...veramente bello

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  18/10/2006 20:41:41
   7½ / 10
Una ricca commedia del grande De Filippo.
In questa storia, il maestro partenopeo, affronta la delicata tematica del pregiudizio e del rapporto tra nord e sud, tra milanesi e napoletani, questo come sempre con elevate punte di saggezza ..così, partendo dalla difesa del diritto all’abitazione (non solo come luogo fisico ma soprattutto come luogo dei ricordi), il nostro protagonista cercherà di dimostrare l’infondata diceria circa la poca avversione al lavoro del popolo napoletano.
Molto bella la scena della vera e propria invasione di napoletani, capeggiata da Don Salvatore, appena giunta nella stazione centrale di Milano ..vi si rileva un colpo d’occhio davvero memorabile.
Poi la vita ed il lavoro nella fabbrica, la difficile realtà di doversi confrontare con abitudini, con un clima diverso da quello della città natia ..davvero bello il discorso che il protagonista elargisce all’intero stato maggiore della società, perorando le proprie idee e le proprie ragioni (fatte di una filosofia di vita toccante e realistica).
Ogni cosa ritroverà poi la propria allocazione, con un bel ed intenso finale ..questa volta Eduardo De Filippo recita senza il supporto dei fratelli, ma come sempre, all’altezza della situazione (con l’innata teatralità che gli è propria).
Una pellicola piena di spunti interessanti ..da vedere!

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