niente in comune (1986)

Oltre alla curiosità di vedere Tom Hanks ad una delle sue prime apparizioni cinematografiche e in verità già abbastanza "padrone" del mezzo, pochi sono i motivi di interesse in questa commedia diretta dal veterano Garry Marshall (anche lui prima della definitiva consacrazione artistica). Storia banale e sceneggiatura poco sviluppata sono i limiti principali di una commedia che non riesce mai a coinvolgere lo spettatore anche se la confezione è dignitosa.

Commedia sentimentale in pieno stile Marshall; che ha fatto sia di meglio sia di peggio.
Convincente il cast, scontata la trama.

Mediocre drammone in perfetto stile americano con poche sorprese e tanti luoghi comuni. Qualche scena simpatica ma il film non spinge, non graffia ed è privo di spessore, c'è solo un'artigianale dose di miele che finisce per stomacare, soprattutto nella parte finale. Non ci siamo.

Da un professionista della lacrima, una scialba commedia famigliare ottimamente interpretata ma troppo stiracchiata e zuccherosa. Tipico film 'carino' in cui confezione e cast sono più importanti di tutto il resto. E' l'occasione per rivedere all'opera due grandi star come Gleason e l'hitchcockiana Saint, assenti da tempo dagli schermi, anche se il vero mattatore qui è il bravissimo Hanks.

Tipico melodramma medio americano, ha il merito di offrire interpretazioni convincenti, come quella della rediviva Saint e di un Hanks in via di miglioramento (dopo tante commediole innoque).
Ovviamente ben confezionato e capace di attirare gli spettatori con il giusto dosaggio di buonumore e kleenex da consumare con gli occhi lucidi.
Il tutto, molto televisivo: chi l'ha detto che solo la tv italiana ha influenzato il cinema?