night fishing (2011)

Aldilà del discorso dell'Iphone, strumento con cui Park ha girato il film, quello che mi ha stupito maggiormente in questo racconto dal tone surreale è la facilità con cui il regista coreano riesce in maniera naturale a cambiare registro, senza che il soggetto ne esca svilito. Una particolare elaborazione del lutto con una prima parte notturna ed in bianco e nero che tende all'horror, a cui però non mancano momenti comici come la "pesca miracolosa", fino ad addentrarsi nel pieno dei colori dello sciamanismo coreano. Niente male.

Film criptico e complesso, ma tra i suoi più personali, con un'attenzione splendida al tema folkloristico, piuttosto che alla vendetta o al ritmo. Visivamente, uno spettacolo. E se si pensa che Park Chan-Wook l'ha girato con un i-phone, beh, il voto si alza.