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Rob Reiner dopo qualche flop torna a realizzare una pellicola discreta. Il regista è furbo a schierare due "grandi vecchi" come Jack Nicholson e Morgan Freeman, amati dalla stragrande maggioranza degli appassionati di cinema, mettendoli al servizio di una sceneggiatura molto semplice che punta tutto sulla simpatia degli interpreti e su qualche scena strappalacrime. I due si muovono in maniera perfetta e sono uno dei pochi motivi per cui valga realmente la pena di guardare questo film, anche l'alternanza tra scene comiche ed altre commoventi appare ben calibrata. Bisogna però dire che gli approfondimenti sono piuttosto banali, ed anche la trama presenta molte ruffianerie, ciò però non toglie che la pellicola alla fine risulti abbastanza godibile purchè si sia disposti a soprassedere su alcuni espedienti decisamente criticabili creati ad hoc per coinvolgere emotivamente lo spettatore. "Non è mai troppo tardi" (pessima traduzione del titolo originale "The bucket list") appare come il tipico lavoretto che dispensa massicce dosi di zucchero e buonismo senza realmente riuscire ad affrontare con veemenza il nocciolo della questione,nonostante ciò intrattiene in maniera decorosa e una visione tutto sommato la vale.