nosferatu regia di Friedrich Wilhelm Murnau Germania 1922
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nosferatu (1922)

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locandina del film NOSFERATU

Titolo Originale: NOSFERATU, EINE SYMPHONIE DES GRAUENS

RegiaFriedrich Wilhelm Murnau

InterpretiMax Schreck, Alexander Granach, Greta Schröder, Georg H. Schnell

Durata: h 1.34
NazionalitàGermania 1922
Generehorror
Tratto dal libro "Dracula" di Bram Stoker
Al cinema nel Settembre 1922

•  Altri film di Friedrich Wilhelm Murnau

Trama del film Nosferatu

Un losco commerciante di terreni, invia in Transilvania un suo agente immobiliare, il giovane Hutter, per trattare con il misterioso conte Orlok. Giunto nei Carpazi, Hutter alloggerà in una locanda, gli vengono preannunciati tristi presagi su ciò che lo attende...

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Voto Visitatori:   8,79 / 10 (141 voti)8,79Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Nosferatu, 141 opinioni inserite

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zerimor  @  31/01/2024 17:21:14
   10 / 10
Aldilà dell'importanza di questa pellicola e del suo indubbio valore, stiamo parlando di un capolavoro totale. Miglior film di sempre su Dracula, secondo il mio punto di vista. Scene che paiono dei quadri in movimento e che restano impresse all'istante e che mi hanno fatto riflettere circa il fatto che è davvero strabiliante e assurdo al contempo che nessun film sul vampiro per antonomasia uscito dopo il "Nosferatu" di Murnau abbia saputo trasporre il racconto tratto dal romanzo di Bram Stoker con tale maestria e intelligenza e con una regia che sapesse mettere in scena l'inquietudine primordiale e dunque il terrore per ciò che non si comprende. Non ci si sono nemmeno avvicinati in seguito. Film come "Il principe della notte" di Herzog e "Dracula" di Coppola, seppur bellissimi, sono ben distanti da questo. La figura del vampiro, il suo potere di agire nell'ombra grazie soprattutto alla sua inumana capacità ammaliante, le sue debolezze, ogni sua peculiarità, qui viene descritta con perfezione sbalorditiva e stiamo parlando di una pellicola di oltre un secolo fa. È pazzesco.
Tanti i momenti incredibili: Il viaggio di Hutter e il suo arrivo al castello, il primo incontro con Dracula, la fuga, la nave in mare aperto e il suo approdo a Wisborg, la processione con le bare e infine lo stupendo finale. Praticamente tutto il film.
Non aggiungo altro. Il 10 è d'obbligo.

Thorondir  @  13/12/2022 17:30:17
   10 / 10
Un secolo ed ha più linearità, sviluppo e coerenza di tantissima roba che esce oggigiorno. Qui siamo di fronte ad un film di proporzioni epocali (non a caso ne parliamo ancora oggi), un caposaldo dell'espressionismo in grado di dare le coordinate del genere e di definire quelle di tutto l'horror gotico successivo (basta pensare ad un autore contemporaneo come Eggers). Un lavoro magistrale per i tempi, tetro, oscuro, visivamente eccezionale e con una colonna sonora di una perfezione rara. Un capolavoro senza tempo della storia del cinema.

Italo Disco  @  09/10/2022 19:09:57
   9½ / 10
Importante ed affascinante. Imprescindibile per ogni cinefilo.

AgentSmith  @  18/08/2022 00:13:50
   9 / 10
E' stupefacente come un film che vanta ormai un secolo di storia possa essere ancora oggi tanto apprezzabile.
Una pellicola eccezionale sotto molti punti di vista ed è facile osservare come sia stata una fonte d'ispirazione fortemente caratterizzante per molti lavori futuri.

DankoCardi  @  29/09/2020 13:39:15
   8½ / 10
Mi mette i brividi pensare che se fosse stato per la vedova di Stoker (la quale comunque era nei suoi pieni diritti) questo capolavoro oggi sarebbe andato perduto e di conseguenza non ci sarebbe stato neppure il suggestivo remake del duo Herzog-Kinsky. Certo, Murnau attinge a piene mani dal romanzo Dracula, spostando solo l'ambientazione nella Mitteleuropa, cambiando i nomi ed inserendoci tutta la atroce parte della peste, morbo portato dal conte Orlok. Il regista sceglie appunto di incentrare l'attenzione sull'alone di morte, tramite malattia, che il suo arrivo porta nel mondo occidentale piuttosto che mostrare il vampiro intento a succhiare il sangue di tenere fanciulle. Insomma anche qui sembra che abbiamo più dramma che orrore, sebbene il trucco di Orlok e le sue apparizioni ancora oggi tolgano il sonno, anche grazie all'inarrivabile interpretazione di Max Schreck; a tal proposito sono nate diverse leggende urbane circa l'identità dell'attore...chi diceva fosse un vero vampiro chi invece lo stesso regista Murnau sotto pseudonimo, in realtà tutto è nato dalla curiosa circostanza che l'attore tedesco (interprete di molti altri film) si chiamasse davvero così: "Massimo Terrore"! La pellicola è una pietra miliare della cinematografia e su questo non si discute, tuttavia quello che mi impedisce di darli un voto massimo è il fatto che le scene di notte siano state girate tutte in pieno giorno...certo all'epoca i mezzi tecnici impedivano di fare diversamente...ma ciò a parer mio toglie un nel pò di atmosfera, che invece avrebbe dovuto essere la vera protagonista assoluta dell'opera. E poi ho notato un piccolo errore: intorno al minuto 16.30 nell'angolo in basso a destra entra in scena il ciak. Eh...caro Murnau...
Per il resto, però, contando l'epoca in cui è stato realizzato la regia è di avanguardia.

Goldust  @  23/05/2020 22:21:13
   7½ / 10
Questa pellicola ha quasi cento anni ma sprigiona ancora una carica attrattiva notevole grazie alla figura del conte Orlok - modellata sul Dracula di Stoker - davvero inquietante nella sua rappresentazione scenica e figurativa ( pallore e mani affilate soprattutto ), indimenticabile quando scende come un fantasma da una nave ormai disabitata. Di Mornau stupisce la capacità di creare personaggi definiti con pochissime inquadrature e la gestione dei tempi e sopratutto degli spazi del racconto - cosa che nel '22 non era certo così semplice - dove nebbie, locande sperdute o anche solo un cocchiere senza volto contribuiscono a costruire atmosfere autenticamente angoscianti. Insomma, uno dei vertici del cinema espressionista tedesco, che non sarà l'amore della mia vita come lo ora per l'impagabile ragionier Fantozzi, ma che non può lasciare indifferenti nella sua potente messa in scena.

Dom Cobb  @  27/02/2018 16:00:03
   7 / 10
L'agente immobiliare Hutter si reca in Transilvania per trattare d'affari con il losco e misterioso Conte Orlock nella residenza di quest'ultimo. Non sa che il conte è in realtà una spaventosa creatura delle tenebre...
Agli inizi degli anni '20, la Germania entra di prepotenza nella storia della settima arte e consacra nuove correnti artistiche (l'Espressionismo) che andranno inevitabilmente ad influenzare il cinema dei decenni successivi. E' un cinema caratterizzato da toni cupi, impostazioni visive gotiche e un generale clima di disillusione e pessimismo che riflette la turbolenta situazione politica della nazione. Già ci aveva pensato Robert Wiene a dare la definitiva rappresentazione di questa nuova era del cinema con il suo "Il gabinetto del Dottor Caligari", e anche se l'operazione viene portata avanti da Murnau in modo efficace sul fronte visivo, altrettanto non si può dire del resto.
Ora, è meglio stabilire subito che un qualsiasi spettatore moderno tende a guardare a ogni opera antecedente l'arrivo del sonoro più come a un'opera da museo che da intrattenimento, e non esattamente a torto: certo, l'importanza di simili opere è fuori discussione, hanno gettato i semi di tutto ciò che nel cinema è venuto in seguito, ma anche l'esempio più fulgido risulta ostico a un pubblico del giorno d'oggi, per il semplice fatto di essere troppo diverso e troppo legato al suo tempo e alle tecniche limitate di allora rispetto a quanto siamo abituati. L'unica ragione che uno oggi avrebbe di andare a riguardarsi questi classici sarebbe solo accademica.
Premesso ciò, l'opera di Murnau gioca tutte le sue carte sul fronte delle immagini, l'aspetto che più di tutti gli altri continua ancora a influenzare i cineasti: esso conta un sapiente uso della colorazione, che varia dal seppia al blu, e riprese entrate nell'immaginario collettivo anche per chi il film non l'ha mai visto prima.


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Inoltre, bisogna ammirare il coraggio di Murnau nel perseguire la realizzazione di un'opera (il Dracula di Bram Stoker) di cui non possedeva affatto i diritti, semplicemente cambiando i nomi di persone e luoghi e lasciando buona parte della trama generale invariata: una mossa che per poco non è costata la quasi totale distruzione dei negativi, con soltanto rarissime copie sopravvissute nel corso del tempo. E' infatti grazie a quel coraggio che certi stilemi del cinema horror di oggi sopravvive ancora.


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Ma popolarità e perizia tecnica a parte, devo ammettere che del film in sé rimane ben poco a fine visione: essere visivamente sontuoso non aiuta il film a risultare efficace anche dal punto di vista narrativo o emotivo, tutti per motivi che hanno a che fare con il suo essere un film muto. L'assenza di dialoghi, le recitazioni sopra le righe tipiche del genere, come anche la mancanza di un qualche sottotesto capace di rendere la storia più interessante minano alla base il godimento, rendendo il prodotto finale un'attrazione da studiare più che una storia da godersi. Manca la risonanza sociale del film di Wiene, o qualsiasi elemento capace di elevare la storia oltre il superficiale esercizio di orrore che cerca di essere; per non parlare del fatto che quel che risultava spaventoso all'epoca oggi fa sorridere.


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Film del genere hanno la fama di capolavori privi di difetti solo per il fatto di essere ancora oggi così popolari. Per quanto mi riguarda, se certi film vengono ricordati, c'è decisamente una ragione, e questo Nosferatu non fa eccezione; ma nessun film, neanche il migliore, è privo di difetti, e per quanto l'opera di Murnau contenga elementi che vale la pena ricordare, non è fatto tutto d'oro colato. Poi, ogni giudizio è chiaramente soggettivo, per cui la mia opinione avrà un certo valore per alcuni e nessuno per altri; ma se altri esempi di film muti hanno mantenuto il mio interesse più di quanto ci sia riuscito questo, allora suppongo ci siano ragioni che vadano oltre il gusto soggettivo.
Non lo sapremo mai, e continuare a blaterare non ha alcun senso; posso solo concludere questa mia piccola dissertazione dicendo che, a mio parere, questo cult del cinema muto è invecchiato peggio di altri suoi contemporanei.

Peanuts02  @  09/07/2017 13:05:52
   10 / 10
certi film anche se non ti piacciono vanno riconosciuti per quello che sono, ovvero capolavori, tappe fondamentali nella storia del cinema, e questo è uno di essi.
Partiamo dal fatto che era il 1922, e proprio due anni prima Wiene aveva sventolato la bandiera a scacchi per un genere che un giorno avrebbe influito molto: l'horror, grazie al suo allucinante "Il gabinetto del Dottor Caligari".
Se con Caligari Wiene aveva visualizzato una storia allucinante e claustrofobica, dove la stessa scenografia pare animarsi per rispecchiare l'umore dei personaggi ed amplificarne i tormenti e portare sia loro che gli spettatori a non distinguere più la sottile ed invisibile linea che in teoria dovrebbe porre un confine tra sogno e realtà, qui Marnau adotta uno stile diametralmente opposto per fare qualcosa di diverso: dirigere il male per eccellenza, far sentire agli spettatori gli occhi spiritati del Conte Horlock che fissano da un angolino buio, far percepire il brivido di freddo provocato dall'ombra delle sue grinfie avide che si protende sui nostri cuori.
Nosferatu è più che un film: è un evento di avanguardia registica, di narrativa e montaggio, è terrore ancestrale e allo stato puro, è l'interpretazione del doppio dell'animo umano, del lato più selvaggio e malvagio eppure carismatico e del lato più vivo e gioioso eppure tanto distante dalla realtà, è l'interpretazione del piacere sessuale...
Voto 10, sia per la storia, sia per la scrittura, sia per la recitazione, sia per la contestualizzazione di quasi un secolo da oggi.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 14:03:21
   6½ / 10
Il Nosferatu di Murnau è un film culto e lo è stato fin dal momento della sua uscita. Pare infatti che gli eredi di Bram Stoker avessero intentato causa al regista, cosicchè Murnau dovette cambiare tutti i nomi dei protagonisti a cominciare da quello di Dracula e quando il film uscì dovette comunque far bruciare tutte le copie. Una riuscì a salvarla e quella copia, oltre ad essere giunta fino ai giorni nostri, è stata la base ispirativa per praticamente tutti i film su Dracula realizzati in seguito, specie quello con Klaus Kinski protagonista.
La sceneggiatura si stacca però abbastanza dall'originale di Stoker: il personaggio di Van Helsing non è tra i protagonisti, Dracula alla vista del sole muore mentre nell'originale ( ed in quasi tutte le altre versioni successive ) ne viene solo indebolito, soprattutto ,

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fatto pressochè unico nelle varie trasposizioni relative al famoso conte.
Giudicare questo film non è così semplice; bisogna, a mio avviso, scindere l'aspetto storico da quello artistico. Storicamente è giustamente considerato un cult sia perchè è una pellicola del periodo del muto che è giunta fino a noi portandosi dietro una certa popolarità ( tra virgolette ), ma anche perchè ha influenzato molte delle opere future.
Artisticamente, però, non mi sentirei di definirlo un capolavoro e non perchè, come è ovvio, oggi non spaventa neanche un po'. Non ci vedo degli elementi che possano, pur analizzandolo come un prodotto di quasi cento anni fa, costituire un particolare modo di infondere paura o inquietudine nello spettatore, se non in parte nella maschera del protagonista: non nella regia, non nella fotografia, men che meno nella recitazione.
Ha avuto, insomma, il merito di uscire prima di chiunque altro, di portarsi dietro un'aurea maledetta e di essere comunque un buon film. Visto oggi, però, provoca solo tanta noia.

marcogiannelli  @  16/02/2016 07:37:29
   9 / 10
per essere risalente all'epoca dell'Espressionismo, al post 1a guerra mondiale, insomma a quasi 100 anni fa può essere inquietante e un capolavoro
è chiaro che ad oggi è troppo datato per spaventare, ma anche solo per inquietare, ma si parla di un'epoca in cui mio cugino di 2 anni usa il cellulare, mentre allora si andava ancora a cavallo

leonida94  @  09/02/2015 13:43:18
   5 / 10
Mettiamo il caso di entrare in una caverna e trovare una incisione rupestre, molto stilizzata, risalente al neolitico. Alquanto soddisfatti ci crogioliamo nel pensiero che circa settemila anni fa un uomo era stato capace di creare una, anche se rudimentale, opera d'arte. Ancora con gli occhi sgranati per lo stupore proseguiamo più avanti e, con nostra grande sorpresa troviamo un... TADAAN... bassorilievo!
Increduli iniziamo a fare le nostre analisi per datarlo e scopriamo subito che anch'esso è stato creato nel neolitico, esattamente negli stessi anni.
Bene, cosa diremmo adesso?
Beh io direi che uno dei due artisti era avanti o, nel caso trovassimo più bassorilievi, direi che era al passo con i tempi. L'altro invece no. L'altro era un po' indietro, troppo rude e con il tratto ancora eccessivamente grossolano per creare una vera opera d'arte.

E' significativo leggere che la maggior parte delle persone osanna Nosferatu quasi esclusivamente per il suo essere vecchio e all'avanguardia per il tempo.
La verità è però un'altra, e viene alla luce grazie ad un semplice paragone con pellicole dell'epoca. Il film va analizzato sì in una prospettiva storica, ma avendo sempre come pietra di paragone gli altri lavori del ventennio.
E perchè questo? Ovviamente per farci una idea di cosa si poteva fare al tempo con gli strumenti a disposizione e come il genio umano si fosse già adoperato per trasformare qualche righa di copione cartaceo (o una pietrosa caverna) in una esperienza innovativa e visionaria.

Circa 20 anni prima Méliès aveva dato inizio al filone fantascientifico, riuscendo a stupire anche gli spettatori di oggi grazie ad effetti speciali curatissimi (che vanno ben oltre al brutto stop-motion presente in questo). Nello stesso periodo Chaplin e Keaton sfornavano capolavori assoluti come "Il monello" e "Sherlock Junior".
Ma, più importante di tutti, tre anni prima di "Nosferatu" Rober Wiene creò il più grande capolavoro del cinema espressionista, destinato ad adombrare tutto il resto: "Il gabinetto del Dottor Caligari".
Tre anni più tardi Murnau dimostra una scarsa cura per gli effetti, per la trama che riesce ad essere confusionaria e per le stridenti musiche. Anche il gioco di ombre che tutti acclamano non è cosa nuova, e basta vedere il film di Wiene per capirlo.
Nel 1922, contro gli affilati utensili di Wiene, Murnau adoperò ancora il cuneo.

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Ultima risposta 10/02/2015 13.30.03
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ZanoDenis  @  24/01/2015 16:43:44
   9 / 10
Secondo me è un gradino sotto quel capolavoro che fu "Il gabinetto del dottor Caligari", ma stiamo parlando sempre di un film incredibile, prendendo spunto dal romanzo di Bram Stoker, senza neanche pagare i diritti, Murnau dirige un film eccezionale e veramente innovativo per i tempi, a partire dall'atmosfera, che dopo quasi 100 anni, è ancora angosciante, sin dalle prime battute del film, quando sembra tutto sereno, si ha la sensazione che il pericolo sia dietro l'angolo. Tutte le location sono azzeccatissime, danno la sensazione di quel vecchio marcio, di quel gotico, antico, dimenticato dal mondo, una sensazione di morte molto probabilmente, qui ci si allontana dagli spigolosi sogni di Wiene e si viene a contatto con una più fredda realtà, anche se si punta sempre alla percezione soggettiva, le classiche ombre esagerate, una delle caratteristiche base dell'espressionismo che riescono a inquietare terribilmente, poi vabbè, ci vorrebbe una standing ovation per il trucco e l'interpretazione di Max Schreck, che veramente sembrava un vampiro, uno dei personaggi più terrificanti di sempre. Per quanto riguarda la parte narrativa della storia, invece è più o meno come me l'aspettavo, semi-fedele al libro di stoker (anche se con i nomi storpiati) e con i suoi giusti e dosati momenti di climax ( la scena sulla nave, fantastica, e il pre-finale, inquietantissimo)
Spesso ho detto che l'horror è uno dei pochi generi che accusa il trascorrere del tempo, beh, insomma, qui siamo in un caso a parte, molto a parte, anche perché dire che questo è un film horror mi sembra parecchio riduttivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  24/12/2014 23:31:56
   9½ / 10
Per me è un vero capolavoro.
Pensiamo all'epoca, ai mezzi di allora e che cosa sono riusciti a produrre.
Un mostro spaventoso che farebbe avere incubi non solo ai bimbi di adesso (ormai abituati a qualsiasi nefandezza), ma un incubo anche per adulti.
Geniale.
Quell'ombra indimenticabile sul muro, quella postura incredibile, la cassa e poi: MUTO.
Film indistruttibile, inimitabile e veramente allucinante.

Ah, ok: povera Lucy. :(

5 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2014 14.59.41
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Noir Jazz  @  24/12/2014 22:30:10
   9 / 10
Ha quasi 100 anni e continua a stregare. Altro che quelle sciocchezze senza poesia che propagano come "horror" da quindici anni. Dato che il cinema contemporaneo offre poco niente, è cosa buona e giusta rispolverare i classici.
L'ombra di Nosferatu vale da sola tutta la sag(r)a di "Saw - l'enigmista".

antoeboli  @  01/10/2014 03:11:18
   9 / 10
Un voto dato pensando comunque ai tempi ,in cui il cinema si stava espandendo , e di come pellicole così venivano girate con budget miseri . Murnau comunque è riuscito a riproporre la sua versione di Dracula , seppur con grossi guai al seguito ,dandoli una visione tutta nuova ,a cominciare dall aspetto estetico che vale molto di questo film .
Pur a una buona novantina di anni può calcare impressione per chi si avvicina a questo film per puro caso , e secondo me si trova più interesse a vedere questo film che quello di Coppola , che durando un buon due ore è anche parecchio lento .
Se proprio vogliamo trovarne un difetto , alcune scene che dovrebbero essere più notturne ,danno la sensazione che il nostro vampiro giri in pieno giorno , oppure (vedi spoiler).
Logicamente è un film per veri amatori o per chi si avvicina a una carriera registica e vuole capire come va girato un film : con il talento e la passione.

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Testu  @  09/09/2014 22:57:33
   7½ / 10
Se non si è avezzi al cinema muto, coi suoi limiti e movenze esasperate è difficile dare un valore oggettivo all'opera, quello che posso dire rivedendolo è che si mantiene ancora un'esperienza interessante e che il vampiro nella sua magrezza ha una riuscita aria lugubre nonostante tutto, l'unica cosa che continua a non soddisfarmi è la disfatta finale e l'inutilità del professore. Le questioni sollevate dagli eredi dell'autore non dovrebbero aver influito.

Curiosity  @  20/07/2014 17:24:36
   9 / 10
La ragellante sagoma del Conte Orlok, le inquietanti ombre delle sue fameliche mani, l'orrido volto dell'oltretomba.

Sua maestà Nosferatu, mantiene intatta la sua aurea dopo quasi 100 anni.

zyzz  @  16/06/2014 22:13:09
   8 / 10
molto bello considerando pure l'epoca in cui è stato prodotto

GianniArshavin  @  12/06/2014 13:03:25
   8½ / 10
Altro caposaldo dell'espressionismo tedesco e del cinema in generale.
Questo travagliato film di Murnau ancora oggi conserva il suo incredibile fascino , grazie ad un Nosferatu inquietante straordinariamente interpretato e ad una serie di inquadrature del regista ancora oggi da brividi.
Insieme al "Gabinetto del dottor Caligari" una pietra miliare imperdibile , omaggiato in tutti i modi negli anni a seguire.

horror83  @  08/08/2013 23:17:29
   10 / 10
questo misà che è il film più vecchio che abbia visto (è del 1922) cioè 91 anni fa! e devo dire che mi è piaciuto! cioè ovviamente non lo posso paragonare con i film moderni perchè questo film è vecchissimo e a quei tempi con i pochi mezzi che avevano hanno fatto un film notevole! il protagonista è agghiacciante, mette veramente paura ed è il vampiro che si avvicina di più al vero vampiro! cioè io a quell'attore e a chi ha fatto il trucco gli avrei dato l'oscar. poi anche le inquadrature

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per me un capolavoro!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  31/07/2013 20:36:09
   7½ / 10
Come sempre, davanti a pellicole così vecchie e quindi così innovative, è sempre difficile dare un giudizio. Da un lato non si può non pensare a tutto quel che è venuto dopo, alla sperimentazione e a quei pochi eppur suggestivi effetti. Dall'altro, avendo a disposizione altri film dell'epoca con cui fare confronti, non si può non sorridere delle goffe interpretazioni dei 2 protagonisti "buoni". Certo, il vero protagonista, Nosferatu, è interpretato in una maniera davvero sinistra, da un attore notevole. Vale come pezzo di storia e come pietra miliare espressionista, ma un po'più di ritmo non avrebbe fatto male. Colonna sonora (almeno nella mia versione) davvero snervante.

ferzbox  @  21/02/2013 16:49:31
   9 / 10
Mamma mia,ragazzi...era il 1922 vi rendete conto?..
Ho guardato questo film totalmente ipnotizzato...onirico..suggestivo...inquietante nelle sue inquadrature e nella sua narrazione ...niente effetti speciali come quelli che conosciamo oggi,ma tanta tanta passione ......
Questo film è una chicca imperdibile che dimostra chiaramente che una sensazione angosciante la si può trasmettere anche solo con la regia e la fotografia..
I magistrali primordi...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  27/12/2012 15:02:17
   9 / 10
Un film visto più volte, più volte approcciato e sempre con la soggezione che incute il suo esser posto sul piedistallo dei capolavori della settima arte.
Innegabilmente raffinatissimo, oggi rivela tutti i suoi anni (a differenza dei, più commerciali, statunitensi e non europei film della Universal di dieci anni più tardi). Ma insieme affascina in più di un momento, specie nella versione "colorata" e se accompagnato da una buona colonna musicale (come quella, notevolissima, di Danilo Rea).
Evidentemente il fascino del film non sta più nella sua capacità di spaventare o angosciare (anche se - più a livello cerebrale che emotivo - di brividi ne mette molti, se lo si guarda sforzandosi di prenderlo sul serio come metafora del Male contro cui qualsiasi civilizzazione umana è impotente).
Né d'altra parte lo statuto di capolavoro può essergli attribuito per i suoi significati allegorici: al di là dell'altissimo valore storico della messa in scena (un espressionismo senza quasi distorsioni, con molte scene in esterni - da questo punto di vista slegato dalla sua epoca e più moderno), cosa rimane allora a farne un'opera ancora oggi, e forse universalmente, conturbante?
E' l'esposizione - celata ma allusiva, insistentemente (a partire dalla caratterizzazione particolarmente scialba di Hutter, fino a quell'ambiguo messaggio d'amore cucito da Ellen: "Ti amo"...a chi è rivolto?) - della pulsione di morte insita nell'attrazione: quella erotica, per Nosferatu, quella del Male, per Ellen-fanciulla-senza-macchia.
A differenza che nel romanzo di Stoker, dei due protagonisti - che qui sono Nosferatu ed Ellen - nessuno dei due sopravvive al proprio amplesso letale.
Cupio dissolvi, liberazione per Nosferatu; eco di un'epoca tragica che dopo la prima guerra mondiale non poteva forse scorgere nessun'alba di luce, come avrebbe voluto, né sorreggere con fede convinta l'ideale fiabesco della fanciulla che si immola per salvare l'umanità dal contagio del Male.

prof.donhoffman  @  28/11/2012 13:21:59
   8½ / 10
Bellissimo naturalmente ma non è il mio film impressionista preferito né la miglior trasposizione del Dracula a mio parere (che ovviamente è quella di Dario Argento :) ... Mantide regnat et docet)

Sir_Montero  @  29/10/2012 19:18:37
   10 / 10
L'impaccio che si prova nel commentare opere di questo valore è molto forte, e ritengo sia dovuto soprattutto alla percezione dell'importanza che tali opere hanno rivestito nel corso degli anni, dei cambiamenti che hanno causato: questo film è un'opera d'arte e, in quanto tale, ha segnato una traccia epocale nella storia del cinema e, di rimando, ha creato un topos universale nell'immaginario collettivo del ventesimo secolo. Tralasciando le innovazioni tecniche, importantissime e degne di essere studiate e approfofondite, che Murnau ha contribuito a creare, nello specifico del cinema Espressionista tedesco degli anni 20, e più in generale nella universale storia del cinema, l'attenzione va rivolta soprattutto, come già dicevamo, a quella che nel linguaggio filosofico viene definita Wirkungsgeschichte (ovvero, "storia degli effetti"), a quelle immagini simbolico-psichiche che quest'opera è riuscita a fondare, modificando la percezione stessa di alcuni temi sovrani della cultura occidentale. L'immagine del Male, forse per la prima volta nella storia, così oscura ed evocativa, è incarnata da una figura scarna, pallida come la pelle dei morti, strisciante come un ratto che si aggira nelle fogne alla ricerca di cibo, che racchiude nella sua ripugnanza, che lo segue come un ombra diabolica, tutte le fobie e le angosce più ataviche e irrazionali: la paura della notte e dei suoi segreti e delle sue creature; la paura del male, le cui ragioni sono sempre al di là o al di qua della nostra comprensione; il terrore asfissiante della morte, che cavalca le maree e le stagioni e annienta ogni sentimento, anche il più puro, come l'amore, sacrificandolo alla sua insensata nenia. Le interpretazioni che sono state prodotte per decifrare i vari significati, nascosti nel cuore pulsante di questo film, sono disparate e alcune in particolare molto valide, ma non staremo qui ad enunciarle ne tantomeno le passeremo al vaglio della critica.
Il senso ultimo di questo commento era quello di focalizzare l'attenzione (come già accennato precedentemente) sulla "traccia" lasciata da quest' opera sul sentiero dell'evoluzione del cinema, ultima delle arti, sui significati che ha incarnato, sulle immagini senza tempo che ha creato. Come è stato già detto da qualcuno, "Questo film non è cinema. E' storia."

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/10/2012 18.36.16
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Oskarsson88  @  29/10/2012 17:58:36
   7 / 10
come si fa a dare un voto ad un film così? preso adesso non fa paura, solo tenerezza. Dura pochissimo e questo è bene, pero è cinema di altrissimi tempi. Insomma si guarda perchè è storia del cinema, ma poi (almeno io) si dimentica presto. il voto che do è sette di rito, ma potrebbe essere qualsiasi altro voto...per me un film così è da s.v.

Jack_Burton  @  08/10/2012 15:50:03
   8 / 10
Che dire...è NOSFERATU.
Quando una persona pensa ad esso, quello che si immagina è esattamente quello rappresentato nel film di Murnau; in una parola, agghiacciante.
La scarsissima qualità delle immagini della pellicola rende ancora più oscura e minacciosa la sua figura più di quanto possa fare qualsiasi effetto speciale.
Amanti dell'horror e non solo, rispolverate questo vecchio gioiello dandogli un'occhiata, solo così potrete capire cosa sia realmete un NOSFERATU.

hghgg  @  12/06/2012 22:04:50
   9 / 10
F.W. Murnau fu indubbiamente tra i più abili ed importanti esponenti di quella corrente cinematografica nota come "Espressionismo Tedesco", nata alla fine degli anni '10 e probabilmente terminata circa 15 anni più tardi con "M" dell'altro grande maestro Fritz Lang; Murnau fu anche regista maledetto, criticato e osteggiato ma in possesso di una genalità assolutamente innegabile, un'eccezionale tecnica che lo pone tra i registi più importanti e innovativi di sempre (si veda l'introduzione del carrello per garantire riprese più varie alla fine degli anni '20). "Nosferatu" (di cui il regista riuscì a salvare un'unica copia dalla distruzione, quella che fortunatamente è giunta fino a noi) è certamente tra i suoi capolavori (non il suo capolavoro però, almeno secondo me), pietra miliare dell'Espressionismo Tedesco, tra i capostipiti del genere Horror (e tutt'ora tra i punti più alti raggiunti dal genere) e primo film liberamente ispirato al romanzo di Bram Stoker pubblicato 25 anni prima. Forte della regia perfetta di Murnau, un'atmosfera che è poco definire agghiacciante e un terrificante e leggendario Max Schrech nei panni di un indimenticabile conte Orlok (o Dracula o Nosferatu che dir si voglia), il film è a mio avviso tra i picchi più alti del cinema anni '20 (e non solo). Le sequenze, terrificanti, della nave sono tra le più belle dell'intera storia del cinema, così come le scene finali, ed ogni singola apparizione di Schreck non può non inquietare (l'espressione assolutamente spaventosa del grande attore è da antologia). Il genio di Murnau quasi al suo massimo splendore, pietra miliare assoluta. Non è cinema, è storia.

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Ultima risposta 29/10/2012 19.20.38
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C.Spaulding  @  02/06/2012 12:30:34
   10 / 10
Un film terrificante(grazie alla presenza di Max Schreck) un vero capolavoro. é un film che tutti dovrebbero vedere non solo per l'importanza storica ma anche perchè è davvero un ottima pellicola. Murnau si rivela per quel genio che è.

7219415  @  20/05/2012 15:36:03
   7 / 10
Rimane un capolavoro ma per me è stata un visione un po' faticosa...

laky  @  18/05/2012 00:22:53
   10 / 10
Il primo vero film sui vampiri. Per essere stato girato nel 1922 è da considerarsi un capolavoro assoluto!
Ancora oggi riesce a trasmette quell'originaria ansia e terrore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  14/09/2011 10:07:55
   5½ / 10
io sono nato nel 92 ' ... ed a mio parere certi film non si possono proporre ad un pubblico della mia età per il semplice motivo che non apprezzerebbe la qualità del suddetto "capolavoro"..
detto questo io ho visto il film ( non tutto) e devo ammettere che in alcune scene o punti i umori ed i suoni sostengono adeguatamente i momenti di suspance e pathos.
ma non è assolutamente un film che incute terrore...
molti lo mettono tra i migliori horror di tutti i tempi ma è sbagliato.
bisogna guardarlo perchè viene considerato un capolavoro: chi lo guarda per avere paura rimarrà profondamente deluso.
in ogni caso a me non è piaciuto granchè...

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  21/08/2011 17:03:29
   6½ / 10
Non so perché ma questa versione non mi é sembrata affatto la migliore. É vero, tutti gli altri sono remake o imitazioni, é questo film sta alla base di tutto ma non mi é parso niente di speciale. Riconosco però la magnifica interpretazione di Schreck, che con il suo volto e i suoi denti ricordano tantissimo i ratti che stanno hai suoi ordini fondando così un personaggio entrato nell'immaginario collettivo.

dave89  @  10/08/2011 10:24:03
   7½ / 10
Mi aspettavo molto di più da questo film ed avevo aspettato molto prima di vederlo proprio perchè ero quasi convinto che fosse un capolavoro. sono rimasto un po' deluso, è un buonissimo film ma a mio avviso non un capolavoro. Ho visto parecchi film dell'epoca del muto e questo induce a mio avviso troppo il sonno, annoia a tratti e un capolavoro questo non lo fa, un capolavoro per me ti affascina dall'inizio alla fine e ti fa immediatamente venire voglia di rivederlo, per questo film ciò non è avvenuto, tutt'altro. A mio avviso certe scene sono state più coinvolgenti nel Nosferatu di W.Herzog anche se pure in quella trasposizione delle cose non mi sono piaciute, resta comunque nel complesso a mio avviso la migliore trasposizione di Nosferatu.

barbuti75  @  04/02/2011 19:06:34
   10 / 10
Del grande capolavoro espressionista di Murnau è già stato detto tutto e il contrario di tutto. Quello che rende questa pellicola così unica nel mondo del cinema è proprio l'irrequietezza e il senso di angoscia che ancora oggi ci viene trasmesso dalle immagini create da questo grande genio del cinema.
Tralasciando le varie interpretazioni, vorrei esternare come non vi sia un solo minuto di questo monumento cinematografico da trascurare. Sin dalle prime battute si viene subito rapiti dall'atmosfera torbida che ci viene proposta dagli scorci naturalistici ripresi dal regista. Una vera rivoluzione nel campo espressionista dove tutto era giocato sulle luci e le ombre ricreate ad hoc negli interni, Murnau spiazza tutti dando un taglio quasi verista alle sue tenebrose riprese dei monti della Romania.
L'accoglienza nella casa del conte è quanto di più terrificante si possa immaginare, in un atmosfera surreale pienamente resa dal borgo gotico in cui furono effettuate le riprese.
La comparsa del conte nella stanza di Hutter è una delle scene da antologia...la smilza figura di Orlok si staglia contro la porta a sesto acuto della stanza risultando per effetto ottico ancora più grande nella sua magniloquenza. Analizzandola, molti in questa ripresa hanno denotato come Murnau tenda a palesare la propria omosessualità.
Ma il Nosferatu (il non morto) si lega spiritualmente (e anche carnalmente in seguito) con la ragazza di Hutter, e si reca da lei per farla sua. Qui inizia tutto il meraviglioso viaggio di Orlok in veliero: dove lui arriva porta morte, distruzione, pestilenza e dolore...tutto è in suo potere. Anche qui indimenticabile la scena del conte che si erge dalla bara con soprannaturale potenza a dimostrazione del suo dominio.
In definitiva non trovo possibile non ergere il Nosferatu di Murnau a sommo capolavoro cinematografico, film che si staccò dagli stereotipi dell'espressionismo pur mantenendone vive le tematiche e le dinamiche principali, film che riuscì a coniugare amore e morte, dolore e piacere in modo ancora oggi insuperato.

_Hollow_  @  24/11/2010 22:21:41
   9 / 10
Visto un anno fa, che dire di un film che nel 2009 continua ad essere stupendo? Certe cose invecchiano ma non perdono valore, le vere opere d'arte fanno parte di questa categoria.

Mothbat  @  14/11/2010 23:27:03
   10 / 10
Capolavoro del cinema muto.

Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  24/10/2010 13:52:05
   10 / 10
In una ipotetica classifica dei migliori film dell'epoca del muto(partendo però da un paradosso: i grandi film, come le grandi opere d'arte hanno un'epoca o sono senza tempo?) la "sinfonia dell'orrore" composta da Murnau nell'ormai lontanissimo 1922, occuperebbe senz'altro una delle primissime posizioni.
La prima novità del film rappresenta una radicale innovazione apportata agli schemi tipici dell'espressionismo tedesco, inaugurato con il capolavoro di Wiene due anni prima.
L'espressionismo prima di Murnau vedeva infatti una predilezione per gli ambienti chiusi, forse maggiormente rappresentativi dell'interiorità, e dunque la distorsione degli ambienti circostanti alla maniera di Kirchner era un modo per esternare le paure e le angosce del popolo tedesco, in particolar modo.
Murnau ribalta i canoni dell'espressionismo, dicevo, filmando prepotentemente gli esterni, le ambientazioni dunque naturali e deformandone le forme, rendendo la natura quasi "malefica", modellata nella sua geometria come da forze superiori ed oscure.
La trama di "Nosferatu" è relativamente semplice ed universalmente nota, essendo tratta palesemente dal celeberrimo romanzo di Stoker, di cui Murnau si è limitato a cambiare i nomi dei personaggi e, in parte, lo svolgimento di alcuni elementi, nemmeno così minori per chi avesse intenzione di interpretare il film.
Ciò che maggiormente colpisce di questo film è a mio avviso la sua totale apertura ad ogni chiave di lettura.
Innanzitutto ci sono i possibili risvolti psicanalitici che vedrebbero nei personaggi di questa storia dei precisi elementi psichici, delle istanze freudiane, delle rappresentazioni delle sue topiche maggiori.
Dunque il vampiro, il Nosferatu(che significa "non-morto"), qui nominato Orlok, rappresenterebbe la controparte "animalesca" di Hutter(il Jonathan Harker del romanzo, l'eroe), qui dipinto come un giovane quieto e quasi immaturo, incapace di comprendere in toto la sua natura sessuale e di "soddisfare" i desideri della propria moglie.
Puntualizzando, il vampiro rappresenterebbe l'Es, il desiderio(anch'esso di molteplice forma, come vedremo dopo)puro, immediato(nel senso più letterale, "non mediato");
Hutter/Harker rappresenterebbe invece il Super-Io, l'istanza atta a "reprimere" l'ambito pulsionale dell'Es.
La moglie potrebbe – proseguendo con questa dissertazione di psicanalisi spicciola – allora rappresentare l'istanza che fa da tramite, che è combattuta, tra i due poli pulsionali, e dunque l'Es ed il Super-Io.
Infatti c'è una sequenza molto enigmatica in cui la donna pronuncia le parole "Ti Amo…", ma il destinatario di questa formula resta sconosciuto: Hutter o Orlok?
In effetti l'attrazione della donna sembra contesa tra il marito ed il suo "lato animalesco", puramente pulsionale.
Orlok è infatti puro desiderio e la donna in diverse sequenza mostra un atteggiamento vago, quasi in bilico tra l'essere spaventata e l'essere attratta dal "mostro", portando dunque a compimento quel che il romanzo di Stoker soltanto accennava.
Dunque il voyage del giovane eroe, dell'immaturo Hutter nel "paese dei mostri" è quasi equiparabile al "sonno della ragione", che per l'appunto genera mostri.
In termini spiccioli il suo viaggio sarebbe un viaggio alla scoperta del suo "lato oscuro", da cui la moglie è al contempo terrorizzata ed attratta. Quindi, arrivato al castello del conte, il giovane/Super-Io viene "scavalcato" e messo fuori uso, per lasciare spazio al mostruoso Conte.
Infatti il viaggio del mostro avviene per via mare e l'acqua è in effetti un simbolo psicanalitico, indicante la pulsione. Sbarazzatosi degli ostacoli, il mostro raggiunge dunque l'abitazione di Hutter, dove "seduce" la moglie che, quasi per spirito di "sacrificio" decide di incontrarsi con il mostro e di morire per mano(o per morso, sarebbe più appropriato dire)sua.
La scena finale è allora pregna di significati: l'ombra del vampiro, immortalata nella storia del cinema, sale le scale e raggiunge la donna e la sua ombra sembra quasi sfiorarle un seno e provocare uno spasmo di piacere nella morente ragazza.
Il manifestarsi del vampiro di notte ed il suo evitare gli specchi sarebbero a mio avviso spiegabili come una manifestazione inconscia della sessualità, prevalentemente notturna(per luogo comune)ed incapace di specchiarsi, di avere identità, essendo visibile in una certa ottica come elemento abbrutente dell'uomo, un livellamento ad uno stato animalesco, disumanizzante, dunque.
Poi arriva la luce ed il vampiro si dissolve e PER UN ATTIMO riusciamo a vederlo riflesso nello specchio: che sia un involontario errore del regista o abbia un senso compiuto, siccome si tratta di un'analisi opinabile, si può dire che quel riflesso del vampiro nello specchio, prima di morire, ne rende in qualche modo la sua natura "quasi umana", reso umano dal momento in cui ha amato.
Chiaramente questa è SOLO una delle possibili chiavi di lettura del film.
Altra, sempre di stampo psicanalitico(ed è quella che preferisco, anche se non più probabile delle altre), vorrebbe identificare il Vampiro come catalizzatore dell'istinto di morte della civiltà, figura in cui convergerebbero e coesisterebbero pulsioni di Eros e di Thanatos, sempre stando ad una lettura di stampo freudiano(ultimo periodo, l'Al di là del principio di piacere).
La donna sarebbe attratta dunque anche dalla capacità nullificante del vampiro, che reca peste e morte in ogni dove. La scena del cimitero è in questo senso emblematica: la donna attende il marito(o la sua controparte animalesca?)nel cimitero, come se un presagio di morte(o un istinto?)incombesse su di lei.
Il sacrificio della donna potrebbe in realtà essere molto meno "drastico" di quanto non sembri, se si parte dal concetto che il suo sacrificio d'amore sia quasi un concedersi alla creatura, che forse altro non è che il lato pulsionale e represso del marito che, venuto a contatto con una realtà diversa, avrebbe portato fuori questa sua natura fino a quel momento contenuta anche da una certa immaturità quasi adolescenziale.
Naturalmente il film ha anche chiavi di lettura che esulano del tutto dal campo psicanalitico.
La più probabile delle altre è che il vampiro rappresenti profeticamente l'ascesa del Nazismo, in quegli anni ancora lungi dalla piena affermazione(che avverrà soltanto 11 anni dopo, a seguito delle elezioni del 1933)e quindi il suo avvento porterebbe la "peste", seminando morte e distruzione e richiedendo il sacrificio di innocenti per la buona causa comune.
Questa è forse la tesi più accreditata, ma ce ne sono ancora altre.
Alcuni parlano di Nosferatu come simbolo della globalizzazione o parlano di tracce di omosessualità nel film(come il morso/bacio quasi erotico del vampiro a Hutter).
Oppure, più probabilmente, il film, come ogni capolavoro dell'espressionismo, mirava più semplicemente ad esternare un'altrimenti ineffabile angoscia vaga ed indefinita.
Quel che è certo è che questo film resterà nella storia come uno dei pochissimi film dell'orrore in grado di creare angoscia sempre, a prescindere dalle epoche(ovviamente in questo senso il film ha perso comunque un buon 70% della sua capacità di fare paura, abituati come siamo ad uno standard di horror non più basso o più alto, semplicemente "molto differente" e più fine a se stesso, intento cioè al solo spaventare lo spettatore con colpi di scena da urlo o con effetti speciali all'ultima moda, generalizzando)e di rappresentare la grande maestria dei registi del cinema che fu.
E così l'ombra del vampiro non scomparve.

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Rand  @  09/10/2010 19:45:34
   8 / 10
certamente uno dei capisaldi della cinematografia delle origini... il primo film che rivela ad un pubblico di non solo lettori il mito del vampiro! Il comparto tecnico adesso fà sorridere ma per l'epoca era visibilmente rivoluzionario....
musica in presa diretta, registrata in secondo tempo, l'uso della cinepersa compressa nella sua fisica limitata è comunque notevole, riesce a rendere il senso di angoscia e mistero. La recitazione è alquanto teatrale, poichè a quell'epoca l'unico riferimento era il teatro, effetti speciali semplici ma efficaci, e l'uso delle ombre da solo è notevole....
Che altro dire, il cinema dell'horrore e non solo è nato da questa pellicola, quasi leggendaria.....

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Ultima risposta 09/10/2010 21.10.39
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vehuel  @  11/09/2010 09:31:43
   8 / 10
Ottimo film, sono passati quasi 90 anni e continua a reggere bene lo schermo. Onestamente però non c'è nulla di inquietante in questa pellicola a cui preferisco notevolmente il capolavoro di Herzog.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  11/08/2010 11:20:57
   9 / 10
Inquietante e visivamente magnifico. Qualcosa di eccezionale per gli anni '20.
Fortunatamente non ne bruciarono tutte le copie anche se il plagio è evidente, nonostante i nomi cambiati, una storia molto alleggerita e un finale completamente diverso.
Di filmetti sui vampiri ne hanno fatti centinaia (e continuano a farne purtroppo), questo però è il Film. Entrato di diritto nella storia e indissolubilmente legato all'immagine di Dracula nonostante il plagio. La mia copia di "Dracula" di Bram Stoker, per esempio, ha in copertina l'immagine dell'ombra del conte Orlok. Questo per sottolineare come il film sia entrato nell'immaginario collettiva.
Ancora un applauso a Murnau per aver creato quest'opera unica.

BlackNight90  @  26/05/2010 02:28:37
   9 / 10
L'eterno capolavoro di Murnau (anche se amo di più Aurora), che al giorno d'oggi ha perso solo in piccola parte il suo fascino. Finalmente l'ombra, che prende il sopravvento nell'eterna battaglia con la luce, e il male assoluto, presente nell'umano come nel naturale (rappresentato simbolicamente dai ragni, le piante carnivore, i lupi e soprattutto la peste), diventano i veri protagonisti, e il Vampiro entra nella leggenda. Quello di Murnau è un suggestivo e fiabesco trattato sul male (anche se ci andrei cauto con le interpretazioni troppo psicanalitiche): quanto avrei voluto vederlo con gli occhi di quel tempo! E pensare che le copie di questo film dovevano essere distrutte per violazione di diritti d'autore ai familari di Stoker (quando si dice 'viva la pirateria!').
Non si può comunque limitare Nosferatu al semplice espressionismo: è una pellicola così geniale ed innovativa, come un Quarto potere del horror e non solo, che non può non entusiasmare chiunque ami il cinema: l'uso della pellicola in negativo, del montaggio alternato, delle differenti tonalità di colore tra la notte e il giorno, delle dissolvenze, e tante altre cose.
Poi Max Schreck (che come tutti sanno, era veramente un vampiro), un brivido te lo fa sempre provare nonostante siano passati quasi 90 anni.
Da vedere assolutamente nella versione 'a colori'!

MidnightMikko  @  16/03/2010 16:50:54
   8 / 10
10 per l'importanza storica,questo celeberrimo film di Murnau (che di espressionista non ha quasi nulla) è un travolgente e godibilissimo film ben realizzato per l'epoca (ora sorpassatissimo,diciamocelo),che continua ad affascinare per l'atmosfera di cui è intriso.
Da vedere e rivedere,ma sicuramente troppo sopravvalutato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  14/03/2010 17:33:06
   8½ / 10
Il personaggio del vampiro Nosferatu è creato in modo eccellente. Davvero bello, il film. L'ho visto in inglese per cui qualche pezzo l'ho perso. Peccato...

diego2  @  16/02/2010 16:50:06
   9 / 10
io l'ho visto con accompagnamento musicale dal vivo. spettacolare...

Dr.Orgasmatron  @  13/01/2010 17:32:39
   9½ / 10
Incredibile pensare che risale agli anni 20. È il più grande film vampiresco di tutti i tempi. Murnau si distacca dall'espressionismo tipico e in voga al tempo per dedicarsi ad una maggiore concretezza cinematografica. E' un film non solo horror, ma anche psicologico e di riflessione esistenziale. "Mostruoso" Max Schreck. Immenso

sestogrado  @  19/10/2009 23:51:35
   9 / 10
un capolavoro di luci ed ombre nel primo vero horror della storia del cinema. un manifesto del cinema espressionista che ancora, a distanza di quasi 100 anni, regala emozioni terrificanti.

Frankys  @  31/08/2009 17:36:57
   7 / 10
Beh, non saprei che dire è difficile commentare un film del 1922, per quel tempo può esser stato un capolavoro ma a me non è piaciuto più di tanto, cmq buon film per avere quasi novant’anni ….

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  18/07/2009 21:19:27
   9 / 10
Gioiello degli anni 20.
Interessante pensare che è arrivato a noi tramite una copia "pirata". ^ ^

Invia una mail all'autore del commento marcocorsi  @  18/07/2009 20:39:37
   8½ / 10
Se non si è letto il libro Dracula di Bram Stoker (o anche se si è letto) è consigliabile la visione di questo film datato 1922 di Murnau. Visto con gli occhi del 2000 inoltrato potrebbe perdere diversi punti, ma va sempre analizzato e contestualizzato a fondo. Ne esce il capostipite del cinema horror, grezzo, magari con alcune lacune anche formali, ma impreziosito dalla presenza di un mostruoso (in tutti i sensi) Max Schreck

bulldog  @  16/07/2009 11:21:46
   9 / 10
capolavoro di Murnau

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Ultima risposta 08/09/2010 20.22.05
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RedPill  @  30/06/2009 20:11:38
   8 / 10
Nosferatu, ecco il volto della paura!Il freddo e criptico personaggio divenuto icona del cinema horror, l'immortale creatura tanto sensibile alla luce del sole che basterebbe un innocuo raggio per ridurla in cenere, la piaga assetata di sangue, il mostro che vive di notte e di giorno riposa nel suo letto di morte, l'orribile bestia, il Vampiro!Cosa rimane oggi di tutto questo, dopo che quasi novant'anni di cinema hanno "stuprato" la sua figura, riducendola ad insulsi e ammiccanti ammassi di brillantina e mascara, da Hardwickelli qualunque; povero Stoker... povero Murnau.
Girato per la quasi totalità nei Carpazi e per il resto nelle cupe vie di Brema, la pellicola è stata fonte di ispirazione e di guadagni per molti altri registi, che, prendendo ampi spunti dalla bravura e dalle scelte tecniche di Murnau (intelligenti giochi di luci e ombre, riprese in controluce, montaggi velocizzati, primi piani inquietanti, ecc ecc), hanno contribuito a mantener vivo il Mito, (s)caduto quasi del tutto nel corso degli anni, sotto il peso di rivisitazioni cinematografiche di dubbio gusto.Ma il Vampiro di Murnau non è solo questo, Nosferatu ha un significato metaforico intrinseco nel personaggio, che è ben più profondo e che va oltre le contrastanti e sfocate tinte della pellicola.Credo quindi che un voto inferiore non gli si possa dare, per tutto quello che ha rappresentato nel tempo e perché riesce ancora, a distanza di anni, a tener testa a certe pellicole di nuova generazione che non comunicano nemmeno lontanamente certe sensazioni.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  08/06/2009 22:17:48
   10 / 10
Un capolavoro del cinema. Me lo sono gustato dalla prima fino all' ultima scena. Un film sublime, ben interpretato e con musiche che ti tengono attaccato alla sedia. Meraviglioso

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VikCrow  @  08/03/2009 13:13:45
   10 / 10
Un pilastro del cinema horror, che non invecchia pur essendo del 1922. Secondo me il punto di forza del film sta nelle riprese, talmente ben fatte ed, alle volte, inusuali da mettere i brividi.

sally-rossella  @  15/02/2009 12:35:30
   8½ / 10
Superiore a moltissimi film horror-spazzatura girati recentemente.Vederlo tutt'oggi sebbene gli effetti speciali siano ormai superati da tempo questo film trasmette comunque angoscia e paura per l'ottima recitazione degli attori ,per le atmosfere tetre e per i continui giochi di ombre .Per me i films in bianco e nero rimangono sempre i più spaventosi,in particolare questo film aiutato dalla superba espressività degli attori e a mio parere dall'assenza di dialoghi che forse avrebbero rovinato l'atmosfera.

fragolina51  @  13/02/2009 21:51:54
   9 / 10
E' storia del cinema horror

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  04/02/2009 19:04:18
   7 / 10
Per prima cosa: devo ringraziare il mio grande amico Tommy per avermi passato questo film che purtroppo per vari problemi non sono mai riuscito a vedere, ma fortunatamente c'è l'ho fatta!
Allora, partendo dal fatto che è del 1922, e ovvio che non sto li a valutare gli effetti speciali e cose del genere, ma questi generi del film è inutile dirlo: incantano e allo stesso tempo affascinano, soprattutto quel bianco e nero che che in alcuni casi l'ho trovo meglio dei film a colori, per il resto l'atmosfera e spaziale, e ovvio che a quell'epoca davanti ad un film del genere non essendo abituato potevi solo tremare, e poi il l'aspetto del conte e senza dubbio spettacolare, rimane impressa.

Insomma certamente è una pellicola che ogni amante del cinema in generale deve assolutamente vedere, perchè penso che con questo film (e ovviamente con molti altri) si è scritta una piccola parte di cinema.

xxxgabryxxx0840  @  15/01/2009 23:49:00
   9 / 10
Impossibile non rimanere affascinati dinanzi a questa perla dell'espressionismo tedesco. Murnau trae la storia dal Dracula di Bram Stoker, ma ne stravolge i personaggi per non pagare i diritti d'autore (mica scemo, no??). Cmq pellicola di grande classe se si considera anche l'età e che fornisce atmosfere veramente spettrali e dell'aldilà. Grande la presenza di Max Schreck

simone p  @  09/01/2009 18:25:18
   7 / 10
Difficile commentare questo film (ho visto quasi niente di film anni '20).
Tutto sommato è interessante ma risulta abbastanza noioso.

gasy  @  24/12/2008 20:07:23
   9½ / 10
Meraviglioso per le immagini e per la presenza di Schreck. Film bellissimo. Non perfetto solo perchè risulta leggermente datato e le musichette di sottofondo stonano un pò con la trama per quanto siano divertenti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  03/11/2008 14:33:10
   7 / 10
E vai con gli anni ’20 e l’espressionismo tedesco…!
Inquietante la figura del conte Orlok, sicuramente all’epoca le sue espressioni e le sue ombre facevano una paura terribile! Gli “effetti speciali” sono ormai sorpassati però la storia è interessante. Quindi significa che negli anni ’20 non c’era bisogno di un certo “Metropolis” per fare dei capolavori.

DarkRareMirko  @  26/10/2008 19:26:28
   10 / 10
Film simbolo dell'espressionismo tedesco, nonchè indiscusso capolavoro del cinema horror e non, che pur essendo tratto dal romanzo Dracula di Bram Stoker, ne cambia nomi e certe caratteristiche in virtù del fatto che per diverse ragioni Murnau non ne possedeva i diritti d'autore.

Gioca su una figura vampiresca abbastanza comune, per non dire stereotipata (al contrario de Il vampiro di Dreyer, dove c'è tutto un gioco di evocazioni più che altro), ma come film fà perno su dei giochi d'ombra e su delle intepretazioni (prima fra tutte proprio quella ottima di Max Schrek, che si dice fosse per davvero un vampiro; una romanzata versione di questa storia la su può anche trovare nel discreto L'ombra del vampiro di Merhige), indimenticabili.

Film da vedere a tutti i costi, che ha proprio lasciato un solco nell'immaginario collettivo.
Ne esistono diverse versioni (colorizzate e non) e uno splendido remake di Herzog, con la Adjani e Klaus Kinski.

pinhead88  @  18/09/2008 18:06:38
   10 / 10
impolverata pellicola anni '20 geniale e purtroppo quasi dimenticata,il primo nosferatu..notevole e affascinante.
il gioco di ombre e le immagini sono grottesche e spettacolari,al contrario della pellicola del '79(il principe della notte) dove sono trattate in modo più raffinato,ma sempre notevoli..la colonna sonora è del tutto vivace e allegra che all'inizio fanno apparire il film una di quelle vecchie comiche..più che per la storia colpisce per le scene e le immagini a mio parere,anche per il fatto che si tratta di un film del '22...stupefacente

#Lou  @  22/08/2008 04:09:57
   9½ / 10
Mi ha emozionato guardarlo. Sarà dovuto alla data di questa pellicola o alla sua storia travagliata.

Ma secondo me è da vedere assolutamente.

aLe B. Goode  @  22/07/2008 19:23:21
   7 / 10
Di sicuro un buon film per l'epoca (forse anche di più), a me personalmente è piaciuto abbastanza...da apprezzare le recitazioni degli attori che senza voci dovevano comunicare attraverso i gesti e le espressioni..

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  31/05/2008 14:01:11
   5½ / 10
non regge il confronto con altri classici degli anni venti. troppi buchi di seceneggiatura,un bel susseguirsi di immagini e poco altro.

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Ultima risposta 01/06/2008 21.35.29
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Dan of the KOB  @  29/05/2008 22:55:51
   8 / 10
Son passati 86 anni da quando è stato girato questo film e nonostante ciò mantiene ancora tutto il suo fascino e magnetismo!
Una pietra miliare del cinema, da vedere assolutamente!
L'ho preferito addirittura al Nosferatu di Herzog!

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  08/04/2008 17:29:05
   9 / 10
Niente da dire, uno dei film più innovativi della storia del cinema, nonchè il più grande adattamento del mito di Dracula. Storicamente questo film ha un valore inestimabile, dal punto di vista artistico, cinematografico e storico, nonchè è una pietra miliare per gli appassionati di vampiri.
Credo tutti gli amanti del cinema debbano vederlo almeno una volta nella vita!

quaker  @  03/04/2008 23:47:06
   9½ / 10
Film che ha fatto la storia del cinema. In una Germania distrutta dalla sconfitta della I Guerra Mondiale, e in piena inflazione postbellica, Murnau gira un film che racchiude tutti i motivi che diventeranno altrettanti topoi del cinema horror.
Frankenstein junior ne è fin troppo fedele parodia.
Geniale e indimenticabile. Di culto: la nave, il castello.

G-nomo  @  20/03/2008 12:13:23
   9½ / 10
Lo vidi moltissimo tempo fa, ero piccolo e rimasi ipnotizzato e inquieto e disturbato. Forse perchè non ero abituato al muto, al bianco e nero, e forse per le atmosfere che si respiravano.
9 e mezzo per i ricordi.

qazertes  @  18/03/2008 22:03:37
   10 / 10
Ecco qui un vero horror.....per il suo genere uno dei migliori,assieme a carrie lo sguardo di satana!!

aolabres  @  18/03/2008 22:00:33
   10 / 10
terribile e inquietante al tempo stesso....per chi ama il genere è imperdibile

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Ultima risposta 19/03/2008 00.08.14
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  23/02/2008 18:08:19
   10 / 10
Per l'anno, il 1922 mi aspettavo tutt'altro tipo ti espressionismo, più simile a "Il gabinetto del dott. Caligari" anche se ho visto un frame solo che mi basta, o "Metropolis", invece Murnau sfodera un espressionismo più simile a "Frankenstein" oppure quello ripreso e riproposto da Ejsenstejn con "Ivan il terribile", insomma un espressionismo non più scenografico, ma di ombre e di montaggio in questo caso.
Come dimenticare ormai la faccia di Nosferatu, le sue mani, la camminata, una pellicola vecchia, quasi andata, ma totalmente ricca di fascino, siamo negli anni '20, tutto ciò era sperimentale tutto ciò è capolavoro.

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Ultima risposta 05/05/2008 22.18.20
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lampard8  @  27/01/2008 20:26:20
   10 / 10
Un grandissimo capolavoro firmato Murnau. Il grande cineasta tedesco ci regale uno degli horror più cupi, claustrofobici e inquietanti della storia.
Magistrale uso delle musiche che sottolinenano i momenti più inquientanti del film in una sorta di climax crescente. Immortale

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Ultima risposta 23/02/2008 18.20.00
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PetaloScarlatto  @  13/01/2008 01:38:46
   8 / 10
visto qualche giorno fa, in una versione sonorizzata che, dopo venti minuti, ho dovuto ammutolire perchè il continuo e picchiettante balletto di suoni mi infastidiva.

Questo film è leggenda. questo film è capostipite. questo film è da vedere, per amare il cinema e ci sono un paio di scene davvero terrificanti ( quando Nosferatu guarda dalla finestra la donna amata, immobile, cadaverico, ad esempio ).
Al di là del significato imprescindibile e dell'impatto che ha avuto nella storia del cinema, non è un film che rivederei in continuazione ( come eyes wide shut, shining, stalag 17, stand by me, ad esempio ). Sicuramente fra qalche tempo lo riguarderò per dedicarmi al tecnicismo e alle innovazioni che il regista ha portato nel cinema, con questa pellicola.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  29/11/2007 11:07:03
   4 / 10
Qui non vale nemmeno il discorso sull'archeologia. Non trattasi di film ma di uno stucchevole repertorio di immagini. Nasce dalla presunzione del film come opera d'arte astratta; anzi nasce come opera d'arte ancora prima di girarlo. Usa il linguaggio cinematografico, ma poteva essere scultura o pittura. Basta cadere prostrati di fronte ad opere tanto più impressionanti quanto più lontane nelk tempo. Luci della città (9 anni più tardi) è un film che merita di essere ricordato perché ha una storia e si perde tempo a raccontarla, non una storia usata a pretesto per far vedere a tutti quanto si è eruditi.

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Ultima risposta 23/02/2008 18.24.00
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Mizoguchi  @  31/10/2007 01:08:16
   10 / 10
Film imprescidibile.
Murnau gira un film che fa praticamente scuola nel genere horror (vampiresco e non) e non solo, che in un certo senso supera nella tecnica l'espressionismo tedesco, perchè abbandona le estreme scenografie in studio per girare, come una grande sfida, un film espressionista in esterni ed interni reali, cercando di espressionizzare la natura con la ripresa di ombre distorte, l'uso di colori primari, immagini al negativo, controluce accencanti, illuminazioni che più che l'urlo di Munch (citato a sproposito in precendenti commenti) rimanda alla matefisica di de chirico, con le sue fonti di luce inindividuabili ma onnipresenti.
Magistrali praticamente tutte le scene.
Il ritratto di vita borghese con la donna che gioca con il gattino ignara del destino tragico che l'attende, la recitazione da affarista smargiasso e scettico di Hutter, ovviamente destinato a ricredersi; poi c'è un bestiario fenomenale, dai lupi che escono di notte come presagio del male, alla selvaggina che si nasconde, al cavallo fantasma che traina la carozza al castello, ottenuto con un processo di stampa al negativo; poi c'è lui max schreck, attore mito, bravissimo e, del resto, ingiustamente conosciuto solo per questo ruolo. Sotto un trucco formidabile (non c'era ovviamente niente di vero nella leggenda che fosse davvero un vampiro) si muove senza pesantezza, con gesti terrificantemente eleganti e secchi.
Poi c'è il mitico controluce con cui penetra nella stanza di hutter, un controluce accecante come il male che rappresenta, un destino a cui non si può sfuggire.
Eccezionale poi il parallelo tra la possessione di nosferatu e la lezione del prof. bulwer sul ragno che tesse la ragnatela e intrappola le sue prede.
Bè ce ne sarebbero di cose da dire su questo capolavoro ma mi fermo qui per ora (magari in seguito a eventuali risposte si potrebbero approfondire dei punti); unica cosa fondamentale è, in qualsiasi caso, che il film sia visto nella sua edizione originale di 94 minuti con la velocità originaria di 18 fotogrammi al secondo, con oltretutto la pellicola virata in vari colori, perchè sì, come in uso negli anni venti il film è girato a tinte diverse a seconda delle scelte registiche delle scene (da notare che il momento della morte di nosferatu il cielo passa dall'azzurro cupo della notte ai toni caldi dell'alba) e solo successivamente con il trasferimento nelle successive pellicole sonore a 24 fotogrammi al secondo il colore si è perso rimanendo un non originale bianco e nero.
Insomma un film davvero fondamentale, a cui il cinema moderno deve tantissimo, oltre le cose citate anche per esempio il montaggio alternato (come il magistrale climax finale in cui da un lato abbiamo nosferatu e la donna disposta a sacrificarsi e dall'altro hutter e il dottor bulwer che si rendono conto di ciò che sta accadendo e decidono di intervenire ma ahimè troppo tardi, con il culmine dell'arrivo di lui nella stanza che coincide con l'ultimo respiro di lei), chiunque si appresti a vederlo lo veda con una certa preparazione critica, perchè non sono davvero film da arronzare con commenti superficiali e fuori luogo di persone che farebbero meglio a studiare un poco il cinema prima di sparare a zero su film che LORO non sono in grado di capire, non certo maestri come Murnau a toppare.

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Ultima risposta 26/02/2008 09.44.18
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Glendhi  @  19/10/2007 18:41:20
   4 / 10
Un film simbolo dell'espressionismo tedesco. Ho sempre adorato l'espressionismo come movimento artistico, ma questo film, mi ha fatto ridere-dormire. Ridere è plausibile, poichè con tutti gli orrori che siamo abituati a vedere noi spettatori moderni è ovvio che vedere un vampiro alzarsi da una bara con un crick suscita qualche risata. Dormire anche, perchè le sequenze si susseguono con una lentezza al di fuori del comune, e il fatto che il regista voglia evidenziare la pura forma ed espressività delle immagini non giustifica la pesantezza di questo mattone. L'espressione deve perforare, inquietare, travolgere lo spettatore. Questo è l'effetto che mi ha fatto il quadro simbolo dell'espressionismo (ovvero L'urlo di Munch), non questo film. Quest'opera è una freccia di gomma che appena solletica, ma senza nemmeno dar fastidio.

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Ultima risposta 23/02/2008 18.25.41
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  30/09/2007 18:21:20
   5 / 10
Parliamoci chiaro, senza negare l'immenso valore storico che ha questo film, dobbiamo riconoscere che oggi tutto il fascino che forse aveva 50 anni fa scompare.
Almeno così è stato per me...
La fotografia è troppo antiquata, è muto e non può assolutamentre far paura.
E pensare che il buon Chaplin è riuscito a creare film muti che tutt'ora rimangono bellissimi capolavori.
Mi sembra strano però... la versione che ho visto io durava solo 61 minuti (meglio così perchè mi era venuto il mal di testa) chissà perchè.
In conclusione non volglio generalizzare, ma credo che gran parte dei 9 e 10 sia solo un pò una sbruffonata di qualche utente per gli anni che il film ha e che l'esaltazione dell'espressionismo tedesco che molti hanno ricacciato sia solo una copertura per un voto alto che nn sarebbero riusciti a spiegare.
Non regge assolutamente il paragone degli altri capolavori in top 25.



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Ultima risposta 12/06/2017 17.12.27
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Tony Ciccione90  @  22/09/2007 07:58:50
   5½ / 10
Quando ci si trova dinanzi a film estremamente datati,è sempre difficile votarli. Mettendo un voto basso si rischia di passare per ignoranti,mettendolo alto,invece,o per esperti o per buffoni. A me questo film non è piaciuto. Mi sono annoiato. La musica,davvero bella è vero,secondo me non contribuiva a creare un minimo di tensione. Anzi. L'espressione del Nosferatu è rimasta giustamente nella storia e non metto in dubbio che abbia terrorizzato le vecchie generazioni. Murnau e gli altri registi di quel periodo sono dei pionieri,senza i quali il cinema oggi non sarebbe quello che è (forse sarebbe meglio dire il cinema di 15-20 anni fa,cmq...). Onore e rispetto ai pionieri dunque,ma qui dovrebbero avere una classifica tutta loro,dove si possano votare i primi film senza sonoro. Non possiamo paragonare Nosferatu et similia a capolavori moderni. Devo cmq dire che si sono film muti migliori di questo. Smettiamola di fare gli esperti tirando in ballo l'espressionismo tedesco e il "terribile contrasto bianco-nero" (che è presente anche in Stallio e Ollio). Chiedo lumi. Ciao!

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Ultima risposta 25/10/2007 14.25.27
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