nove lune e mezza regia di Michela Andreozzi Italia 2017
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nove lune e mezza (2017)

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locandina del film NOVE LUNE E MEZZA

Titolo Originale: 9 LUNE E MEZZA

RegiaMichela Andreozzi

InterpretiClaudia Gerini, Giorgio Pasotti, Lillo Petrolo, Michela Andreozzi, Alessandro Tiberi, Claudia Potenza, Massimiliano Vado, Nunzia Schiano, Stefano Fresi, Nello Mascia, Paola Tiziana Cruciani

Durata: -
NazionalitàItalia 2017
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2017

•  Altri film di Michela Andreozzi

Trama del film Nove lune e mezza

Due visioni contrastanti della vita: da un lato quella "rock" e avventurosa della sfrontata Livia (Claudia Gerini), violoncellista sprovvista d'istinto materno, dall'altro la routine rassicurante di sua sorella Tina (Michela Andreozzi), timido vigile urbano con un ardente desiderio di maternità. Entrambe hanno un compagno amorevole che sostiene e incoraggia le loro decisioni. La prima vive con Fabio (Giorgio Pasotti), un osteopata dolce e accogliente, la seconda con Gianni (Lillo), un collega ordinario e intollerante. E nessuna interferisce nella vita nell'altra, almeno fino a quando Livia, dietro consiglio del ginecologo Nicola (Stefano Fresi), non decide di portare avanti una gravidanza per la sorella che non riesce ad avere bambini. Per Nove lune e mezza, l'esuberante Livia dovrà trattenersi dall'esibire il pancione crescente, mentre l'impacciata Livia fingerà di essere in dolce attesa. Le due saranno protagoniste di situazioni paradossali che coinvolgeranno anche la folle famiglia di origine: una mamma campionessa di ragù, un padre idealista e sognatore, un fratello neocatecumenale con moglie devota e quattro figlie femmine. Un viaggio al femminile alla scoperta degli infiniti modi di essere donne e madri.

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Voto Visitatori:   5,75 / 10 (12 voti)5,75Grafico
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Voti e commenti su Nove lune e mezza, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

daniele64  @  08/03/2023 13:02:37
   6 / 10
Afflitta dai sensi di colpa , una donna che non vuole figli si offre di aiutare la sorella che non riesce ad averne .... Michela Andreozzi fa il suo esordio alla regia con questa pellicola che prova ad affrontare temi importanti con prevalenti toni da commedia . Il film ruota attorno al problema della maternità surrogata , pratica ancora oggi vietata nel nostro Paese . Ed infatti gli unici personaggi ben delineati della vicenda sono proprio le due sorelle , dal carattere antitetico ma legate da un forte affetto sororale . Gli altri personaggi ( i due compagni delle sorelle ed il ginecologo ) restano più sullo sfondo , quasi come macchiette , e non partecipano mai attivamente ai problemi causati dall' evoluzione della maternità , anzi spesso li aggravano . Sullo sfondo del film poi si affaccia anche la questione delle adozioni per le coppie omosessuali e si sceglie di ridicolizzare apertamente certe scelte religiose al limite del fanatismo . Del resto sono note a tutti le innegabili ingerenze vaticane nella politica italiana e nelle sue decisioni di chiusura verso certi innovativi e delicati argomenti . La vera protagonista assoluta è la brava Claudia Gerini , sempre più matura ed in grado di destreggiarsi bene pure al di fuori della commedia semplice . La Andreozzi tiene per sè il ruolo della sorella frustrata , mentre nel comparto maschile ci sono il macchiettistico Lillo , Giorgio Pasotti e Stefano Fresi . Insomma , è un film che può apparire come un piccolo manifesto progressista in tema di diritto di famiglia , anche se in maniera un po' superficiale . Una commedia in cui non si ride molto ma almeno forse si riflette un pochetto . Le regalo il 6 .

Mauro@Lanari  @  15/02/2023 21:49:30
   4½ / 10
Lillo è un fasciolaziale che rifiuta d'avere un figlio adottivo poiché magari da grande finisce lavavetri ai semafori, perciò lui e la compagna, da buoni vigili urbani della Capitale, decidono d'infrangere l'art. 12 della legge n. 40 del 2004, quello che sanziona la maternità surrogata cioè l'utero in affitto con la reclusione fin'a due anni e con la multa fin'a un milione d'euro (https://www.parlamento.it/parlam/leggi/04040l.htm). La caratterista esordisce armata della sicumera di voler riflettere s'un argomento serio tramite siffatta pachidermica leggerezza: nemmeno con lo sputo. Vedi uno e compri due ciofeche, nausea e vomito pur in assenza di gravidanza. Non si fanno prigionieri: chiunque la possa pensare altrimenti viene irriso e dileggiato. Tolleranza volterriana a sens'unico. La Gerini col violoncello fa il verso all'Antonelli de "Il merlo maschio" (Festa Campanile '71: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/eb/Il_merlo_maschio_%281971%29_-_Laura_Antonelli.jpg/347px-Il_merlo_maschio_%281971%29_-_Laura_Antonelli.jpg).
Aggiungo un paio di cose:
i diritti non sono equivalenti ma seguono una precisa gerarchia: esistenziali, politici, socioeconomici, civili. Chi si batte per quest'ultimi può permetterselo grazie a un'acquisita prosperità che in linea di principio lo desensibilizza verso i precedenti e coloro ch'ancora non ne beneficiano;
nonostante il "disturbo di genere" sia tale in quant'associato a un'"angoscia clinicamente significativa", la parola "disturbo" è stata progressivamente rimpiazzata prima da "disforia" e poi da "incongruenza" "a causa della stigmatizzazione che il termine disturbo comportava" (sic). Il suo trattamento richiede un costoso intervento clinico sia medico che psicoterapico, e se non s'è benestanti peggio per i/le pazienti.

Chemako  @  17/04/2020 07:22:53
   7 / 10
Simpatico film su un tema molto discusso... ma poi perché???

Saffox  @  18/10/2019 17:22:07
   6½ / 10
Il film non merita meno di 6 e mezzo. Scorre, intrattiene, a tratti scontato, gli attori sebbene sia una commedia recitano adeguatamente (e ci credo visto chi hanno scelto). Molto meglio di tante altre commedie.

Il voto che merita è 6 e mezzo, non più, non meno.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/06/2018 16:13:42
   4 / 10
Brutta commedia ai limiti dell'assurdo il cui finale è una liberazione!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/03/2018 09:18:38
   2 / 10
Questo film rappresenta un manifesto politico della sinistra Italiana. C'è un po' tutta la carne al fuoco (forse anche troppa) di quelli che chiamano "diritti civili".
Da unioni gay, con figli felici ovviamente e con maschietti che giocano con le bambole, a utero in affitto.
Il tema della maternita' che doveva restare al centro viene un po' messo da parte da tutta questa confusione.
Non puo' mancare certamente un duro attacco alla religione che qui viene rappresentata da un rappresentante delle Comunita' Neocatecumenali. I loro concetti Cristiani vengono messi alla berlina perche "oggi" la famiglia tradizionale (addirittura con 4 figli) è vista come una cosa ridicola.
Quindi facciamogli fare una preghiera cantata a squarciagola prima di pranzo (che nella realta' non è affatto cosi) o mostrare bigottismo per tutto il film, del resto è da lui che dobbiamo stare alla larga. Tutti gli altri sono felici, l'unica che finisce piangendo e scompare dalla scena è la moglie "costretta" ad un altro futuro travaglio.
Recitazione complessiva di basso livello, pochissimi momenti divertenti e un tentativo di colpo di scena finale mal riuscito.
Tutto per mandare messaggi politici evidenti e dire "i figli non sono di chi li mette al mondo ma di chi li cresce".
Del resto un film sulla maternita' diretto da un attrice che ammette di non volere figli...
Evitatelo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/02/2018 20:42:18
   6½ / 10
Malgrado il leggero e brillante della commedia la Andreozzi mette sul tavolo parecchie tematiche, tra le quali la maternità che riveste l'aspetto centrale della pellicola. Mi è sembrato che il film soffra un po' di sovraccarico a tale riguardo. Dalla matenità si allarga il discorso alla famiglia, gay e non, la questione spinosa dell'utero in affitto, l'amore tra sorelle e le figure maschili. La regista cerca di trattare queste problematiche cercando di non essere eccessivamente superficiale, però immancabilmente pecca qualche volta di schematismo. Buona la direzione degli attori, ognuno ha il proprio spazio e la propria importanza all'interno della storia.

maxi82  @  23/02/2018 20:02:04
   6 / 10
Una commedia abbastanza reale su come si vive questi momenti,qualche gag divertente non troppo stupida come di solito si vedono in questo genere,si può vedere x una serata divertente

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  20/02/2018 20:16:58
   6½ / 10
Commedia che tratta un argomento particolarmente delicato in maniera semplice senza sforare in scene fuori luogo.
Forse, dopo l'inizio del film si affievolisce il ritmo, ma merita cmq una buona sufficienza.

topsecret  @  15/02/2018 22:27:29
   7 / 10
Una piacevole sorpresa questa commedia sceneggiata, diretta e co-interpretata da Michela Andreozzi, che da brava caratterista si dimostra abile anche alla regia, al suo primo lungometraggio.
Bene il cast, ognuno si ritaglia il proprio spazio grazie a delle caratterizzazioni ben definite, il ritmo narrativo è fluido e la sceneggiatura non manca di amalgamare critica e commedia in maniera semplice ma decisa. I dialoghi precisi e spiritosi fanno il resto e ci consegnano una commedia simpatica, interessante e ben fatta.

Trixter  @  30/10/2017 10:13:29
   5½ / 10
Non basta il solo Lillo a rendere frizzante e piacevole questa commedia, diretta in modo un pò approssimativo dalla Andreozzi. Non sono degne di nota neppure le interpretazioni (a parte la brava Claudia Gerini) dovute a personaggi un pò sbiaditi e senza grande fascino. Per carità, il film si lascia vedere, è abbastanza leggero e scorre dignitosamente, ma al termine della visione non lascia nulla allo spettatore. Il mio modesto parere è che finchè il nostro cinema andrà avanti solo con finanziamenti pubblici raramente si vedranno opere davvero interessanti.

Wilding  @  22/10/2017 21:34:17
   7½ / 10
Deliziosa commedia con bravi interpreti e molti spunti di riflessione.

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