outrage coda (2017) 

OUTRAGE CODA chiude una trilogia soggettivamente soporifera, che ha bisogno di tre film per avere delle scene notturne interessanti, pensata come una storia che vive di linearità, in cui le sfaccettature dei personaggi non esistono e la creatività di chi scrive è messa al bando, se non per alcuni momenti di violenza che nel complesso risultano pochi.
Takeshi Kitano si è azzerato artisticamente per produrre questa serie di film, basando tutto sull'inquadratura migliore ma mai sull'inquadratura particolare e vendendo la propria "maschera" al servizio di un film che poteva dirigere chiunque altro. La sola recitazione trascina la carretta.

Si tratta praticamente del remake di Outrage Beyond che a sua volta era il remake del primo capitolo.
Direi che i concetti sono stati chiariti a sufficienza.
Le famiglie Yakuza sono gestite come multinazionali capeggiate da burocrati che non hanno mai preso in mano una pistola in vita loro…lealtà e onore sono spariti dalla loro lista delle priorità.
Non avendo ripassato i primi due capitoli mi sono un po' perso nel marasma di doppi, tripli e quadrupli giochi fra affiliati ai vari clan che passano da una parte all'altra senza soluzione di continuità come biechi mercenari, mentre Kitano fa la solita scheggia impazzita che mette in crisi gli equilibri.
Sono arrivato in fondo sperando almeno in qualche esplosione di follia violenta a cui il regista mi aveva abituato ma sono rimasto a bocca asciutta…le uccisioni sono tutte all'arma da fuoco e le uniche un po' fantasiose sono lasciate fuori campo.
Per quanto mi riguarda gli Yakuza di Kitano si sono meritati la pensione.
Possiamo passare ad altro.