ovunque sei regia di Michele Placido Italia 2004
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ovunque sei (2004)

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locandina del film OVUNQUE SEI

Titolo Originale: OVUNQUE SEI

RegiaMichele Placido

InterpretiStefano Accorsi, Barbora Bobulova, Violante Placido, Stefano Dionisi, Giuditta Saltarini, Massimo De Francovich, Donato Placido, Giuseppe De Marco

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2004
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2004

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Trama del film Ovunque sei

Una coppia di medici sposata felicemente da anni viene messa in crisi dalle tentazioni che i due coniugi affrontano nella stessa nottata: Matteo, che lavora in ambulanza, è attratto dalla bella volontaria Elena, mentre la moglie Emma dal primario di chirurgia, che da tempo la corteggia e con cui si trova ad operare un caso disperato.

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Voto Visitatori:   3,88 / 10 (60 voti)3,88Grafico
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Voti e commenti su Ovunque sei, 60 opinioni inserite

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sharins  @  02/01/2014 13:05:35
   6½ / 10
Secondo me questo film non è da buttare. Certo ci sono alcuni aspetti poco chiari.


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La bambina mi è piaciuta tantissimo e mi ha colpito. Nonostante tutto il film non mi è sembrato malvagio, ha trattato un tema che mi piace e mi sento di dargli la sufficienza piena.

outsider  @  20/07/2012 11:56:15
   7½ / 10
non riesco veramente a capire il motivo per cui i film italiani molto profondi, con una grande fotografia e bei colori, peraltro, maprincipalmente frutto di grandi idee, beninterpretati, toccanti, raffiguranti una realta' che ti fa guardare dentro, ma dentro davvero, vengano cosi' sviliti.
poi arriva il regista straniero, mezzo visionario ( non faccio il nome onde non sollevare un polverone) e tutti a gridare al genio.
no, non ci sto, almeno personalmente non ci sto.
questo film merita un applauso.
dionisi, bobulova e accorsi interpretano tre medici, questi due sposati fra loro e il primo innamorato di lei, la cui vita passa attraverso alcuni eventi che portano alla trama centrale del film, attraverso la quale placido dice ed esprime qualcosa di grande.
io sono rimasto di sasso davanti alla grandezza ed al modo in cui l'ha espressa.
certo, e' un film per tanti ma non per tutti, nel senso che ad una persona puo' " non andare" di vedere un film lento che puo' , dico puo' divenire pesante.
poi fa parte di quei film che esulano dall' affermazione: " mi e' piaciuto o no", ma e' semplicemente un film che, pur piacendo, puo' e ripeto puo' fare o meno piacere vedere.
certo, la sapienza della vecchiaia aiuta ad apprezzare la grandezza.
i pargoli riflettano ex ante visione. sappiate che dovrete impegnarvi per apprezzarlo, e' come leggere un libro e riflettere per capire. qui i finti riflessivi cadono, chi apprezza e' colui che ha la profondita' o quello che impegnarsi vuole.
promosso a pieni voti.
la bambina e' eccellente, la sua interpretazione tocca il cuore, il papa' accorsi che torna, crede di vedere, un finale che strugge l'animo e, a modo suo, da speranza. una profondita' psicologica quella ritraente il cammino dell'anima di accorsi nella seconda parte da manuale del saggio.
grande, gigante placido.

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Ultima risposta 15/08/2012 13.55.31
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DarkRareMirko  @  19/07/2012 10:34:12
   6½ / 10
Non è così orribile come molti dicono e, secondo me, è comunque un film più che sufficiente.

E' complesso, difficile, improbabile, fuori tempo massimo, ma anche romantico, sentito, diverso, libero (pure troppo).

Buon cast, qualche nudo gratuito, finale più o meno aperto.

Ma Placido lo si apprezza per ben altri film.

SuperLucky  @  20/12/2008 16:44:52
   6 / 10
renee  @  15/09/2006 12:56:27
   6 / 10
obiettivamente non è un capolavoro, ma mi sembra esagerato valutarlo con voti che vanno dall'1 al 4..ce ne sono molto peggiori...la recitazione è discreta...

frangipani79  @  23/08/2006 00:18:40
   9 / 10
Non ne posso più di leggere cattive recensioni di questo film. Si tratta di un'opera difficile per chiunque sia abituato a commediole leggere e di limitato spessore, non è un film per tutti.
Non per questo deve essere bello. Però, dopo una partenza difficile, i nodi della pellicola si cominciano a sciogliere e la trama si fa avvincente. Si entra perfettamente nel pathos dei protagonisti (tutti veramente molto bravi) e l'amore trionfa anche sottoforma di anime. E' un film decisamente incompreso, da pubblico e critica. Andrebbe rivalutato e riabilitato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/06/2007 22.46.41
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la mia opinione  @  03/10/2005 22:27:10
   6 / 10
Peccato certamente poteva essere meglio. Placido ha un po fallito con questa prova. La trama potrebbe essere anche interessante ma il ritmo e la sceneggiatura in genere non è di alto livello. Sembra uno dei tanti filmetti italiani retorici peccato poteva essere migliore semza dubbio, rimane cmq unafase di passaggio per il regista vediamo cosa ha cobinato adesso con Romanzo Criminale anche se le aspettative sembrano buone.

juliette  @  01/09/2005 23:57:28
   7 / 10
"Lui non c’è più, io invece sono qui" (Dionisi a Bobulova)
Premetto che prima di capire e ripercorrere mentalmente delle scene dl film mi ci è voluta un po'.
Il film è incasinato e di non facile comprensione.
Matteo ed Elena ( attratti l'uno dall'altra) la stessa notte in cui Emma e Leonardo (se non erro si chiamava cosi' il primario) si lasciano andare a tentazioni, si schiantano con l'ambulanza e da li' sono come dice Elena "anime in pena".
Matteo ripercorre con Elena le tappe della sua vita che aveva vissuto con Emma, e da anime in pena vivono la loro storia d'amore.
Emma elabora il lutto del marito e sentendosi in colpa per aver in un certo modo favorito la morte di esso, cerca di resistere per tutto il film alle avance un po' rozze di Leonardo per poi decidere di continuare a vivere e di dare alla figlia un padre.
Molte scene fanno capire che Elena e Matteo sono anime: il professore morto (vedi lo scarafaggio) il fiore nel libro di Cardiologia, e i paesaggi solari contornati di fiori che fanno da base ai due.
Bellissima la scena in cui Emma sfiora Matteo ma ovviamente non lo vedo.
Una pecca pero' il film la ha: potevano evitare il nudo, se non altro perchè il mio ragazzo non la finiva piu' di ridere, e potevano evitare delle scene che sono troppo simili al bellissimo "Sesto Senso".
E ultima cosa: Matteo proprio nel cane si doveva reincarnare....La bimba se n'è accorta, ma io era meglio che non me ne accorgevo :-/
Cmq 7 perchè è contorto, belle musiche, dolce, dolce anche nel rapporto Emma-Leonardo, che è nato come una cosa quasi rozza ed è diventata una storia riparatrice dolce

Invia una mail all'autore del commento pippina89  @  30/08/2005 18:13:55
   7 / 10
la prima parte abbastanza facile da capire...ma la seconda ci ho messo un po' e ancora oggi non sono sicura di aver capito esattamente..!
è uno di quei film ke ti lasciano perplesso ed è proprio x questo ke si DEVONO assolutamente rivedere....molto intensa la scena in cui violante placido e stefano accorsi sono completamente nudi....di una nudità semplice ke fa pensare...noi così abituati alla volgarità della pornografia e delle scene di sesso in tv...

poeta85  @  08/07/2005 11:35:30
   8 / 10
allora: Stefano Accorsi, e' morto già dall'inizio della pellicola, solo che il pubblico non lo sa e non se ne accorge. Il momento in cui la cosa si manifestera' sara' soggettivo, ognuno lo acquisira' in un certo momento e da quel momento l'ottica con cui si assistera' al resto della proiezione sara' diverso da prima. E' una pellicola che va quindi, necessariamente, rivista più di una volta perche' il film e' ricco di particolari emblematici e tutto ha un significato. Molti pensano che il protagonista del film e' morto quando ha un incidente con l'ambulanza che sta guidando; a causare l'incidente e' l'uomo con cui la moglie (vedova) del protagonista ha appena fatto l'amore: una sorta di tradimento da parte di lei che coincide con lo scrollarsi di dosso il ricordo del marito, che solo allora definitivamente muore agli occhi dell'amata. Lo stesso defunto, simbolicamente, vive nel film grazie al "ricordo" della storia d'amore con la propria consorte. Un film grandioso, dove la morte si confonde col passato, che, in realta', e' qualcosa che non esiste piu', ma che, com'e' detto nel film, e' l'unica cosa che ci fa vivere davvero.

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Ultima risposta 13/08/2005 21.11.27
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donnie  @  10/12/2004 14:49:51
   7 / 10
Ho appena finito di vederlo....mi trovo a dissociarmi con i commenti della maggior parte di voi.Un film emozionante e che tra luci e musica riesce a creare una bella atmosferma.Mi è piaciuto e me lo sono gustato.....ti lascia con il sorriso dell'amore e con la smorfia amara per quelle cose della vita che acquistano un sapore soltanto quando non ci sono piu.

luna_81  @  02/11/2004 18:27:14
   6 / 10
...dalle recensioni,dai vari commenti della critica,dai vostri commenti mi aspettavo molto di peggio...in fin dei conti non è orrido è davvero solo strutturato male..per quanto riguarda gli attori la placido mi è piaciuta,la sua recitazione l'ho trovata molto fresca e spontanea!la bobulova anche solo un po troppo impostata...e Stefano Accorsi...nulla credo solo che la sua interpretazione migliore sia stata nel film le fate ignoranti....che consiglio a tutti di vedere!

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Ultima risposta 03/01/2005 14.09.10
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lostlight  @  31/10/2004 13:12:59
   6 / 10
ho datto un sei al film...questo nn significa ke nn mi è piaciuto.è un film milto toccante che affronta temi molto difficili e al tempo stesso meravigliosamente poetici...l'amore che vive nel ricordo e il ricordo dell'amore che aiuta a vivere;la morte;etc..questo mi è piaciuto del film, il tema.x il resto nn lo considero grankè.bravo, come sempre Accorsi, un pò meno V.Placido...la scenografia è poco chiara, lenta e in alcuni momenti addirittura pesante.e poi nn ho capito tutto questo scandalo x il nudo finale...in tv si vede di peggio.l'unica cosa...l'ho visto come una forzatura del reggista...solo x far parlare del film.
Resta cmq un film molto toccante ed originale

dino2004  @  29/10/2004 15:18:00
   7 / 10
Il film va visto x la splendida interpretazione della meravigliosa e dolcissima Bobulova che mi auguro possa fare film migliori di questo. Bobulova forever !!!

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Ultima risposta 30/10/2004 14.57.41
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Cristellina  @  28/10/2004 23:12:39
   8 / 10
Davvero siamo ridotti così male da non saper più riconoscere la poesia quando ci viene proposta? Ovunque sei è un film assurdo, un pò lento ma indiscutibilmente poetico e toccante. Una trina di cristallo. Evanescente e surreale. La tanto criticata scena di nudo integrale era di una bellezza accecante, il naturale completamento della poesia, sembrava una tela caravaggesca sospesa tra realtà e sogno.
Nonostante la presenza di Violante Placido (che non si è ancora resa conto di non essere più alla recita delle elementari) e della Bobulova (che non sarebbe male se se guarisse dalla paralisi facciale e imparasse a fare almeno un paio di espressioni), Placido ha dimostrato una profondità inattesa, riuscendo a creare una vera opera d'arte, superbamente accompagnata da una musica splendida. Alla faccia dei critici di Venezia e di tutte le persone che (mi spiace per loro) non sanno più emozionarsi e distaccarsi dal realismo e dalla quotidianità. Questo è certamente un film da vedere!

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/06/2006 21.20.03
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DylanDog  @  25/10/2004 11:27:09
   6 / 10
Una variante a tinte indiscutibilmente decadenti del romando pirandelliano "Il fu mattia Pascal". Si pone marcatamente l'accento sulle tematiche concernenti il piacere proveniente sia dal'arte (le performance recitative di alcuni personaggi) sia dalla reminiscenza di un passato che normalmente non può tornare a meno che non si verifichi il pretesto (fatalità), l'imprevisto per cambiare; infine, il piacere perseguito con una semplice sbandata (sesso veloce e fine a se stesso, apetto quest'ultimo che attori e situazioni mettono continuamente in risalto). Il protagonista è intrappolato in un uno stato di cose al quale non può sottrarsi e ne sente fortemente il peso, poi cambierà tutto. Entrambi i coniugi nel film "muiono" per essere quasi forzatamente incanalati in due estremamente divergenti fasi intermedie fino alla completa rigenerazione, da cui la vera e propria rinascita dai toni tuttavia, a mio parere, non molto convincenti. Ciò discende principalmente dall'imperfezione dell'essere umano e dalla contamporana labilità dell'essere vivi, conseguenza che c'impedisce di compiere scelte degne d'essere definite stabili e a prova d'usura nel tempo. Il personaggio interpretato da Stefano Accorsi subisce una fase ricorsiva "aperta", che non esclude cioè il verificarsi, al di fuori del tempo tracciato sulla pellicola, di una nuova trasmutazione, e così via, indefinitamente. L'età non conta. S'insegue il piacere nello stesso modo in cui ce l'hanno insegnato Oscar Wilde nel suo celeberrimo "Ritratto di Dorian Gray", degno di essere cercato fino al punto di sacrificare il bene di qualcuno (il professore, la propria figlia), figlia che sostituirà la figura paterna con due patetici surrogati (amante+cane), anticamere surreali del nulla cosmico. La bambina, questa innocente creatura, riveste un ruolo niente affatto secondario: rappresenta la ricerca realtà nuda e cruda, il tentativo di fuoriuscire da un'illusione per approdare ad una visione pratica e semplificata dell'esistenza che ognuno di noi perpetra pur sapendolo già a priori segnato dall'insuccesso. E' la ricerca continua ed ininterrotta di una verità che ci sembra di tenere stretta ma che in realtà fugge dalle nostre mani, ci volta le spalle come il padre volta le spalle alla figlia che pur l'ha identificato. Chi crederà alla bambina quando questa riferirà quanto ha vista alla propria madre? Per forza di cose l'innocente creatura si convincerà che ciò che ha visto non può essere reale! La verità c'è, esiste, ma si confonde troppo bene nell'illusione per essere capita, "afferrata".
La lampadina si spegne per lasciare il posto ad un'altra che replichi la precedente in tutto e per tutto: stessi nel letto, i personaggi (lei pura, lui "riciclato") sono due statue decadenti (e non immortali come le statue marmoree la cui consistenza tentano di emulare); una luce bianca inonda il talamo simboleggiando la lampadina che si riaccende, il completamento di un neo-stadio larvale. L'inverno, la neve, il dolore insanabile ed incancellabile. L'oblìo. La realta che viene posta dinanzi ai nostri occhi come se fosse sogno. L'unica che non sogna di suo ma soltano per induzione da parte di terzi è la bimba.
Il mio voto è 6 perchè non condivido quasi nulla delle visioni prospettate nel film.

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Ultima risposta 07/03/2005 20.24.02
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Invia una mail all'autore del commento fragen  @  25/10/2004 00:55:47
   7 / 10
E' un film complesso per il tema che tratta...ma non è un brutto film come avevano detto i critici a Venezia...
Tentazioni, senso della vita, senso della morte, felicità apparente...questi sono i temi del film...un film sulla morte "Pirandelliana"; Un film dove Matteo(il personaggio del film), ha paura della morte in un certo senso, ma quando muore rinasce, ed è come se tornasse indietro, a rivivere le cose più belle della sua vita; da morto, Matteo si allontana sempre più da ciò che ha lasciato.
Il film mi ha trasmesso questo..sono dei punti di vista....

Credo fermamente che un bel 7 se lo merita..



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Ultima risposta 02/01/2014 15.55.05
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