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Solito soft porn di zio Tinto. Come tutti i suoi film, che comunque sono carini, si tratta poi in fin dei conti di far vedere il prodotto che più lo ha reso famoso in campo cinematografico. Forse in questo film c'è da dire che a volte ha esagerato, come nella scena
Debora Caprioglio era veramente notevole sul piano estetico e Brass lanciandola in questo film, esibisce le sue "doti migliori", non certamente la recitazione che è pessima, difatti non mi sembra che la sua carriera artistica sia decollata dopo questo lavoro. Per quanto riguarda il film è veramente poca cosa, come trama regia e tutto, più vicino al genere hard,piuttosto che all'erotismo o al soft-core che dir si voglia.
Uno dei migliori film del vecchio sporcaccione del cinema italiano, nel suo genere merita sicuramente un voto generoso come il kulo della protagonista.
Chi dice di non averlo visto nemmeno una volta da ragazzino mente spudoratamente. Un Brass decisamente in forma a mostrare le forme della morbida Debora Caprioglio. Recitazione da arresto, ma si perdona.
Fu l'iniziatore del Brass più esplicito e "spudorato". Non ho mai particolarmente amato questo suo nuovo stile,ma "Paprika",nel suo piccolo, ha la straordinaria capacità di trasmettere molto bene l'atmosfera tipica delle "case chiuse" di un tempo. Probabilmente l'unico film che si può accettare per com'è;non che sia assolutamente indispensabile per la propria cultura cinematografica...però ha il suo perchè. La sceneggiatura è una furba maschera per enfatizzare le perversioni di Brass,che tutto sommato,di tanto in tanto, sa fare qualcosa di buono alla regia(anche se si impegna solo per altri scopi e quando ne ha voglia).....
Nel lontano 1991 accettai questo film per l'azzardo inaspettato....dopodichè,di pellicola in pellicola,cominciarono a cascarmi sempre di più le braccia nel vedere una fossilizzazione di stile estremamente ripetitiva e ossessiva....
Perlomeno,come ripeto,questo Paprika era giustificato dalla tematica;se fosse stato solo questo avrebbe lasciato un impronta diversa.....non profonda,ma leggermente più marcata. Poi arrivò invece "Così fan tutte" e fu l'inizio del tormentone....(almeno per me)... Decisamente più convincenti "La chiave" e "Miranda"...per quanto non memorabili.
Se Brass si limitasse a filmare solo scene di nudo sarebbe un grande regista porno soft, il guaio è che i suoi personaggi parlano pure...e ne dicono di frescacce. Non si può sentire ma si guarda volentieri.
Si vede che Tinto Brass ha nostalgia per certi luoghi. Questo più che un film erotico è un film soft-core cmq dignitoso (forse l'ultimo decente di Brass) ha un minimo di storia e la Caprioglio, almeno qui, è in parte. Da vietare ai minori di 16 anni.
Solito Tinto, più porco e volgare del solito, rinuncia a metterci del colto, anche perchè l'ambientazione del film non permetteva altro. Deborah Caprioglio strabordante, manifestazione della sovrabbondanza d'essere plotiniana. C'era pure una mia amica, la chiamavamo Plotina per questo.
Non è malaccio, buona la ricostruzione del periodo, purtroppo diventa carente quando Brass si prende sul serio e infarcisce il film di drammi sulle "donnine" un pò stile Pasolini/Bolognini fine anni cinquanta... la Caprioglio ha una simpatia istintiva che riesce a far accettare le sue modeste virtù di attrice. Ovviamente penso che sia l'unica soluzione possibile, in barba ai moralisti dell'ultima ora
E' forse il più famoso di Brass, e probabilmente il merito di ciò va solo alle gigantesche tettone della Caprioglio, dotate di poteri paranormali in grado di ipnotizzare e schiavizzare qualsiasi ragazzino adolescente e di condurlo al completo e precoce (nonchè violento) sviluppo puberale nell'arco delle 2 ore di film. Rivedendolo dopo anni e ponendo attenzione anche agli altri particolari, tra cui la trama, il film non si dimostra però quel kolossal degno di 46 Oscar che ricordavo invece fosse. Il buon Tinto ha senz'altro il merito di analizzare la vita nei bordelli, di porre il quesito su chi sia veramente la put.tana in questa società sempre più degradata e di stuzzicare nello spettatore l'idea di una riapertura delle case chiuse (il che non è poco per un film del genere, e a mio avviso ciò gli permette di guadagnare ampiamente la sufficienza), ma nel complesso il film risulta frivolo e stupidotto, con dialoghi veramente infantili che fanno da contorno a situazioni sbrigative, superficiali e al limite della credibilità. Tanto pessimo quanto esilarante anche il cameo di Brass come medico abortista.
Concentrato di scemenze e di sovrabbondanza di ghiandole mammarie con cui tutto sommato siamo cresciuti un po' tutti noi ggiovani; in memoria dei bei tempi andati un 6 politico se lo merita tutto, nonostante la Caprioglio non sia esattamente un modello di grazia e beltade.
Buona ricostruzione degli interni. Il film ha pretese erotiche, promesse di piacere visivo ben mantenute a giudicare dallo svolgersi del film.
Il film si regge sul prorompente erotismo della Caproglio.
Sul significato del film si potrebbe dire che la sessualità di mercato appare come una misera cosa e rispecchia una crisi esistenziale e relazionale, di più vaste dimensioni, che non si può o non si vuole affrontare...
Visto che non sono un appassionato di film erotici, in particolare quelli di tinto brass, il mio voto va semplicemente come spettatore ignorante, che vede e valuta senza avere nessuna esperienza e conoscenza di questo genere.
per me tinto brass è un regista che nn vale proprio niente di niente. i film che fa lui sono tutti uguali e chiiunque sarebbe buono di farli. questo è sicuramente meglio di tanti altri, ma resta cmq del tutto insufficente. stupida come al solito la comparsa di brass sotto le vesti di un medico....
Film mediocre. Curiosa la ricostruzione dei bordelli, ma la storia è un pò carente e anche la Caprioglio non è proprio... come dire... al massimo della forma.
Ho debole x questo filmetto. Lo vidi di nascosto a 13 anni in video tape. Ricordo che per giorni e giorni mi ammazzai di s e g h e!!!! Distinti saluti.