parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo regia di Terry Gilliam Francia, Canada 2009
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parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo (2009)

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locandina del film PARNASSUS - L'UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO

Titolo Originale: THE IMAGINARIUM OF DOCTOR PARNASSUS

RegiaTerry Gilliam

InterpretiJohnny Depp, Heath Ledger, Jude Law, Christopher Plummer, Lily Cole, Tom Waits, Verne Troyer, Andrew Garfield, Richard Riddell, Mike Godfrey, Mark Benton, Colin Farrell, Simon Day

Durata: h 2.02
NazionalitàFrancia, Canada 2009
Generefantasy
Al cinema nell'Ottobre 2009

•  Altri film di Terry Gilliam

•  Link al sito di PARNASSUS - L'UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO

Trama del film Parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo

La compagnia teatrale guidata dal Dottor Parnassus, offre al pubblico uno spettacolo ben superiore di quello che gli spettatori si aspetterebbero. Il Dottor Parnassus, infatti, é dotato della capacità di far vivere alle persone delle esperienze indimenticabili grazie al suo specchio magico, ma, a causa del patto che ha stretto con il diavolo, sta per perdere la figlia Valentina; il patto prevede che al compimento del sedicesimo anno d'età la ragazza vada nelle mani del demonio...

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Voto Visitatori:   6,47 / 10 (252 voti)6,47Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su Parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo, 252 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

GianniArshavin  @  27/04/2014 13:52:31
   7 / 10
Fantastico , magico e sognante sono solo alcuni degli aggettivi che si possono utilizzare per descrivere Parnassus , lavoro in pieno stile Gilliam.
Rispetto agli ultimi film che ho visionato del regista questo mi ha convinto e appassionato , nonostante la trama sia abbastanza confusa e a tratti illogica.
La forza della pellicola sono le fantasiose sequenze nello specchio , superbamente realizzate, che coinvolgono e inevitabilmente accendono l'immaginazione dello spettatore.
Anche il cast , costumi e scenografia sono di gran livello e qualità e tutto si completa alla perfezione dando vita e forma a questo teatrino dei sogni molto vecchio stampo ma tremendamente accattivante.
Tutti i personaggi sono di grande affabilità ed è difficile non entrare in sintonia con loro , merito ovviamente anche della scrittura e direzione di Gilliam e della bravura stessa degli interpreti. Triste e geniale allo stesso tempo l'espediente per sostituire il compianto e bravissimo Ledger , con Depp , Law e Farrell che si alternano per omaggiare/ricordare l'attore scomparso usando un metodo molto più indicato rispetto alla fredda computer grafica.
In parte anche i giovani Garfield e Cole , quest'ultima perfetta per il ruolo favolistico che ricopre grazie alla sua bellezza calda ed eterea.
Come ho già detto la vicenda è il punto debole del prodotto , soprattutto tenendo conto della poca coesione fra le storie di Tony e quella di Parnassus.
Comunque rispetto alle recenti delusioni che ho avuto dal regista britannico questo suo ultimo film mi ha convinto e divertito e lo consiglio a chiunque non cerchi per forza logica e coerenza ma creatività e spensieratezza in un film

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Ultima risposta 30/04/2014 01.26.58
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albyhfintegrale  @  10/08/2012 20:05:33
   3 / 10
Grottesco sia come genere che come dispregiativo

Sarò io che odio l'assurdità, il non senso, ma qui non si parla di fantasia, quanto appunto di assurdità.


Un senso ed una razionalità ci può essere anche in un film fantasy che parla di magia.
Qui invece è tutto sconclusionato e pazzesco.

Dopo averlo visto mi sono sentito nauseato come dopo essermi svegliato da un incubo o da uno di quei sogni senza senso che ogni tanto si fanno...

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Ultima risposta 07/12/2013 15.24.41
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Dante69  @  07/11/2011 22:34:59
   6½ / 10
veramente bello e commovente in certi pezzi , non me loaspettavo così scorrevole, fantasioso non troppo per fortuna e fa anche riflettere , diretto da un magistrale terry gilliam

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Ultima risposta 13/11/2011 17.16.32
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SANDROO  @  07/11/2010 23:16:47
   7 / 10
Innanzitutto bisogna dire che Depp (come sempre superlativa) e Law hanno una parte piccolissima nel film.....
PARTICOLARE....

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Ultima risposta 11/12/2010 01.42.40
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Dosto  @  19/08/2010 01:53:12
   6 / 10
Gilliam era molto più bravo in Brazil. Film un pò confusionario. Come al solito belli i colori e le scenografie. Farrel è alquanto inutile, stesso dicasi per Law, Deep invece non delude. Si lascia guardare ma non rimane impresso per niente.

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Ultima risposta 19/08/2010 12.02.14
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  08/07/2010 08:04:01
   7 / 10
Parnassus è un caleidoscopio di colori e fantasia, un fuorilegio di magia, mondi fantastici e situazioni surreali. Un film che, è vero, manca di coerenza nella trama, ma che stupisce per le situazioni inventate, per le prove attoriali (il mefistolico Waits è incredibile) e per effetti visivi realmente stupefacenti. L'ironia, il fantastico e il grottesco si sfiorano, si intrecciano, si sovrappongono.

Si capisce che la morte improvvisa di Ledger (sostituito con uno stratagemma dalla triade Law/Depp/Farrell, orrima comunque) a scombussolato un po' i piani di Gilliam, infatti i problemi del film (coerenza della storia, filo conduttore spezzato, un insieme di situazioni incoerenti) sono per lo più dovuti a questo problema, che però, benedetta pubblicità, ha fatto fare comunque un sacco di soldi al film.

Insomma, Gilliam non è il mio regista preferito, però tutta la sua fantasia e la sua abilità risolleva le sorti di un film forse destinato al completo fallimento. Mi chiedo cosa sarebbe venuto fuori senza i problemi che ha dovuto affrontare

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Ultima risposta 01/08/2010 18.15.18
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morgana2009  @  15/05/2010 17:20:39
   10 / 10
Terry Gilliam realizza il suo film più riuscito, con un'incantevole atmosfera da sogno, originale, grandioso. Con il suo stile visionario trascina lo spettatore in un mondo magico e surreale di forte impatto visivo. Altro che Alice nel paese delle meraviglie, Tim Burton guarda e impara...

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Ultima risposta 17/05/2010 15.52.30
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gemellino86  @  03/04/2010 23:09:07
   5½ / 10
Una specie di fantasy complicato e particolare che parte bene ma poi si perde per strada e peggiora con il passare dei minuti. Nella prima parte è impossibile non addormentarsi e segue una seconda molto confusionaria. Un film molto difficile da capire sia per gli appassionati del genere che ai critici del fantasy.

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Ultima risposta 03/05/2010 19.24.59
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davmus  @  22/02/2010 11:25:10
   4 / 10
A metà tempo....ho dovuto smettere di guardarlo!

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Ultima risposta 03/05/2010 19.42.58
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addicted  @  05/02/2010 22:38:54
   7½ / 10
Terry Gilliam è la mia ossessione. E' capace di produrre perle del calibro di Brazil e Paura e delirio. Ma è anche capace di lanciarsi in avventure pericolosissime e strampalate. Gira che ti rigira, alla fine devi sempre ammettere una cosa: Gilliam è un artista. Lo so benissimo che i suoi film sono sbilenchi, eccessivi e talvolta proprio sbagliati, ma li vedo lo stesso con una assoluta benevolenza e partigianeria. Perché sono i suoi film. E mi basta.
In questo caso inventa un chiassoso baraccone, che incede barcollante tra scoppi e piroette dall'inizio alla fine. C'è un po' passione per il circense, un po' per il surreale, un po' per il fantastico.
Sarebbe da sei e mezzo, però si merita un punto in più perché è di Gilliam.
Io la vedo così.

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Ultima risposta 07/06/2010 23.53.43
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outsider  @  27/01/2010 18:38:26
   9 / 10
scenografia e coreografia da 12, ovvero lodevoli!
Idea straordinariamente innovativa.
Fantasia di una mente geniale (mai affermazione più appropriata di chi ha visto il film).
Lily Cole, una stra fi ga roba da spruzzarsi nei pantaloni a vedere il film.
Promosso!

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Ultima risposta 01/02/2010 21.33.12
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Febrisio  @  29/12/2009 22:30:29
   8 / 10
Gilliam mette in mostra ciò che sa fare meglio: raccontare storie di fantasia "artigianale". Qui va verso l'eccessivo, un culmine che vuole far apparire allo spettatore donandogli il potere di non avere nessun confine. Fantasia illimitata. Kitch illimitato. Quasi al posto di Parnassus ci vedevo meglio Terry Gilliam. Un film che vuole mandare un messaggio chiaro, dentro in un miscuglio di colori, forme, parole ed idee. Bei personaggi, bei visi, e qui mi riferisco sopratttutto a Lily Cole che sembra conciliare bellezza e lineamenti sconosciuti, ma di un raro e piacevole abbinamento. Tutto fila liscia armonioso con una storia che tassello dopo tassello costruisce il suo finale lasciando allo spettatore uno spunto da cogliere. Molto espressivo, assai personale, piacevole da vedere, sentire, e desiderosi di poter toccare con proprie mani un mondo fantastico. Insomma il film ci farà sfiorare belle sensazioni di cui però faremo tanta fatica a sentirci appagati appieno, per un semplice fatto che la fantasia già completa di Gilliam non ci lascerà spazio a una tutta nostra. Qui forse nasce un altro inganno confrontandoci con il nostro di diavolo, magari uguale a quello di Gilliam, chissà. E a questo punto... a voi la scelta... a voi la vostra vita. Al diavolo il diavolo, senza dimenticare un ultimo saluto, ciao Heath!

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Ultima risposta 31/12/2009 13.35.01
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TheLegend  @  19/12/2009 00:13:13
   4½ / 10
Mi ha annoiato per tutta la durata.
Confuso e dalla sceneggiatura traballante.
Le aspettative erano sicuramente altre.

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Ultima risposta 19/12/2009 16.00.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  27/11/2009 09:58:07
   7½ / 10
Potrebbe interpretarsi come la quintessenza di un regista che dell’immaginazione sfrenata ha fatto da sempre il suo vessillo professionale.
“Parnassus” non è altro che l’incarnazione di un sogno,quello di un uomo che utilizza l’attempato protagonista dell'opera come suo alter-ego e mediante esso dà sfoggio dei visionari mondi che abitano la sua mente.Un film forse non perfetto ma estremamente sentito e personale,sul quale un fato beffardo ha scagliato la propria maledizione privandoci di un attore di gran caratura scomparso troppo prematuramente e consegnato alla memoria collettiva come ricordato nel monologo di Johnny Depp.
Terry Gillliam è un fiume in piena,non si contiene,crea barocchismi scenografici di inusitata bellezza,li fonde con una storia ambientata al giorno d’oggi ricollegata a sensazioni appartenenti ad un passato odoroso di stantio e fragranze antiche.Il carrozzone sul quale si muovono i protagonisti è un’entrata per l’inferno o il paradiso, in cui i desideri e gli incubi più reconditi prendono forma.Ecco allora la gioiosa atmosfera circense trasformarsi in qualcosa di oscuro,il lato buio di un mondo luccicante mostra la sua parte più marcia in cui il diavolo in persona si cela,affamato di anime e di bellezza.
Il duello tra Parnassus e il sulfureo antagonista (gli ottimi Cristopher Plummer e Tom Waits) è solo in apparenza di banale sottigliezza psicologica.Da una parte l’uomo con le sue debolezze,incapace di fermarsi anche davanti la perdita più grave,dall’altra il subdolo fascino dell’effimero potere,conquistabile a caro prezzo,che si tramuta in una sfida infinita oltre che stimolo esistenziale.
La forza delle immagini è devastante,a tratti distoglie dai temi principali che finiscono così per passare in secondo piano.La morte di Ledger ha indubbiamente inciso parecchio sul prodotto finito,costringendo svariati arrangiamenti in corsa che comunque non appaiono mai eccessivamente posticci.Bene gli attori,i “tre moschettieri” gigioneggiano mica male,mentre Andrew Garfield (già apprezzato in “Boy A”) e la modella Lily Cole,dotata di una bellezza molto particolare, bucano lo schermo proponendosi come interessanti volti nuovi.
Bello,forse a tratti un po’ troppo eccessivo, ma limitare un Gilliam così follemente ispirato sarebbe stato un reato.


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Ultima risposta 28/12/2009 16.43.40
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kenciro  @  17/11/2009 17:38:36
   7 / 10
Buon film per essere francese XD... storia interessante e dal cast interessante.
Avrei forse preferito più buoni e meno cattivoni imbroglioni, ma solo perche' mi piacciono le favole...

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Ultima risposta 28/11/2009 13.49.40
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Tuco ElPuerco  @  16/11/2009 02:09:11
   8½ / 10
La cosa terribile,a volte poco allettante addirittura,ma al fine meravigliosa,di un Forum in generale,è che chiuque puo' cimentarsi ed esprimere commenti di vario genere.Ed e' pappa di tutti i giorni veder giudizi di filoLynchiani sconvolti d'all'astrattismo di tale visioraria opera,giudizi di chi si aspettava TimBurton,giudizi di saltuari frequentatori del genere in se' stesso,giudizi di chi ,arrivati alla fine del film,si aspettava Kaiser Soze che rivelasse il senso di tutto e le identita' di tutti,giudizi di chi addirittura forse si aspettava di sicuro di piu ma non di meno;tutto cio' e' eccezionale perche' fa rimbombare e rimbalzare il nostro animo e il nostro"giudizio" su migliaia di specchi differenti,dando forza,dubbio,entusiasmo e minuti di riflessione.Ecco perche' paragonare un nostro giudizio a quello di altri non ha senso.
Per quanto mi riguarda posso solo dire che,in questo caso:

-Nessuno riuscira' mai a calcolare i danni che da il trailer di un film al film stesso
-Mi riscopro dolcemente incatenato nel cercare di capire il senso logico della trama che si deduce con la punta delle dita ma non si puo' prendere in mano decisamente (come il Boccino d'oro del quiddich di H.Potter,dio l'abbia in gloria)
-Di questi tempi un film che lascia la mente occupata e affascianata per svariato tempo dopo la visione e' metallo nobile
-Una pellicola che vista al film ne eredita una strana maledizione propria del"mezzo".E cioe',necessita di almeno altre 2 visioni per goderne quasi a pieno,cosa che risulterebbe piu' facile con un DVD o con un portafogli piu' gonfio e un agenda piu' vuota.

Per il resto "Benvenuti" a coloro che Gilliam non l'avevano mai sentito nominare,se volete restare qui bene,senno' non perdero' un solo minuto di ipu' a convincervi a restare.L'arte e' una delle forme piu' alte di democrazia intellettuale.E questo film per me e' arte allo stato puro.
Notte notte

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Ultima risposta 17/11/2009 04.53.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  15/11/2009 22:15:07
   6½ / 10
Oh, finalmente riesco a dare la sufficienza a Gilliam! La sua ultima opera è riuscita a divertirmi e affascinarmi abbastanza, alcune scenografie sono davvero magnifiche, gli attori sono ottimi e la trama è discretamente interessante. Sì dai, si può vedere tranquillamente...

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Ultima risposta 09/05/2010 12.16.28
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muSe  @  13/11/2009 10:45:40
   6 / 10
Voto DIECI alle rotondità della Valentina.. per tutto il film si spera che esca fuori una tetta, alla fine quasi accade.. Giunonica..
Voto CINQUE alla rotazioni di star di Hollywood che si alternano manco fossero ad una staffetta olimpica...Sprecati..
Voto SETTE al regista che inventa una storia affascinante nella prima parte, sconclusionata nella seconda.. risultato finale...si poteva far meglio

sei più

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Ultima risposta 13/11/2009 13.38.49
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STEn  @  12/11/2009 15:33:22
   9 / 10
sono rimasto un pò sorpreso nel constatare la media (secondo me bassa) dei voti dati a questo film. dopo un primo stupore però ho cercato di capirne i motivi.

sicuramente la traduzione del titolo in italiano ha attirato una fetta di pubblico che, chissà, s'aspettava qualcosa di diverso.
In più leggendo i commenti ho l'impressione che praticamente nessuno si sia soffremato sul significato del film, sul suo contenuto filosofico e sul modo in cui viene costantemente espresso e ribadito per tutto lo svolgimento del film. al punto che praticamente nessuna battuta o elemento di scenografia è buttato lì a caso.
Forse il problema è proprio questo, il regista adotta tecniche cinematografiche che vanno tanto di moda, effetti digitali ad esempio, per veicolare un messaggio che eviedentemente, a giudicare anche dai commenti lasciati su questo forum, l'utente medio non accoglie.

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Ultima risposta 13/11/2009 20.18.18
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faluggi  @  09/11/2009 21:52:31
   1 / 10
hahahaaha che patakkata di film mio dio! menomale che il biglietto mi è stato pagato da altri... è facile pubblicizzare un film usando la morte di un attore per questa ***** fumante (e mi trovo costretto a citare senjuro ©)

no no fa andare al sonno proprio, infatti dopo un'ora stavo già ronfando.

Classico filmetto che vuole essere figo presentando un diavolo in smoking con alcuni tratti dell'uomogatto con quegli orrendi baffi, si comporta alla Lex Luthor con la solita sostanza che vendendo l'anima al diavolo non si ha nessun ritorno. Il tutto condito in una sorta di spettacolino al circo dove entri da una parte ed esci dall'altra con il volto diverso...meglio l'avvocato del diavolo.

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Ultima risposta 05/10/2011 01.11.31
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simonssj  @  07/11/2009 10:31:31
   3½ / 10
Non mi è piaciuto affatto; massimo rispetto per il lavorone che tutti i componenti del cast hanno realizzare per supplire alla tragedia di Ledger, ma ciò che risulta è un film che di visionario ha poco e di "trip stupefacente" ha invece tanto...e la confusione (in cui magari tutti i pezzi del puzzle alla fine vengono collocati al proprio posto,a nche se gran parte dei dubbi rimangono) tocca l'apice nella mezzora finale. In generale c'è un'aurea poco interessante e coinvolgente che circonda gli eventi e le caratterizzazioni dei personaggi (con attori che appaiono mooolto sotto tono, Heath compreso purtroppo) e una rapida inversione di marcia nel finale in cui si tenta di abbagliare lo spettatore con il "troppo": troppe luci, troppi eventi, troppa azione, troppi effetti mirabilmente speciali, troppo di tutto!
L'impressione è che le necessità di riscrivere la storia per i fatti che ben conosciamo non abbiano fatto altro che dare il colpo di grazia ad una sceneggiatura già traballante e ubriaca di suo nel momento del suo concepimento. Delusione enorme

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Ultima risposta 18/11/2009 18.43.59
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Invia una mail all'autore del commento BRISEIDE  @  03/11/2009 10:54:16
   9 / 10
.... non capisco il 6 di media..... bah!!!!
Pellicola visionaria e poetica , sembra di essere in un quadro di Salvator Dali,
L' alternanza tra paesaggi magnifici e degrado ambientale e' catartica. Film elegante, teatrale e moralmente scorretto....
Lo consiglio agli amanti del bello in tutte le sue forme, anche quellle piu' oscure e perverse.

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2009 19.04.14
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Silver  @  02/11/2009 19:03:47
   1½ / 10
Non potevano fare di peggio.

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Ultima risposta 03/11/2009 15.28.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  30/10/2009 18:32:20
   6½ / 10
Dopo il deludente "Tideland" Gilliam torna al cinema con una storia di pura fantasia lasciando tematiche adulte e realizzando un film per famiglie!
Per creare il suo mondo di "sogni" e desideri si ricorre ad un uso sconsiderato di effetti speciali,ma non sono questi che attirano il pubblico...E' sicuramente l'ultima apparizione di Ledger che mette curiosita' allo spettatore che probabilmente riempira' le sale Italiane!
Ma questo film ha una grossa carenza che sta nella sceneggiatura...banale,si seguono dialoghi senza suscitare interesse e si arriva a un finale troppo accelerato come se mancassero le idee!
Le idee non mancano e l'immaginario di Gilliam è pari,forse,solo a quello di Tim Burton ma si poteva dare di piu' come storia...

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Ultima risposta 31/10/2009 23.59.02
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Invia una mail all'autore del commento lorenzo971  @  29/10/2009 14:55:39
   8 / 10
La fantasia, nel XXI secolo, è un vecchio barbone ubriaco in preda a dolori senili. Questo è il sunto del film. Questo, paradossalmente il senso ultimo della pellicola dietro al quale non bisogna cercare metafore, spiegazioni complicate e assurde, sensi filosofici o morali. L'idea è chiara, il messaggio semplice, se in Munchausen il barone per quanto stanco e malato riusciva a reagire, trovava la forza di ricordare e riportare alla realtà le vecchie storie, spinto dall'entusiasmo ringiovaniva alla presenza di una nuova avventura, accompagnato dai suoi inseparabili compagni di viaggio, Parnassus è totalmente, irrimediabilmente e definitivamente sconfitto. L'immaginazione, nel XXI secolo, è diventata mortale.
E lo è diventata a causa di un patto folle col diavolo, che, come in "I Cacciatori del Tempo" non rappresenta l'entità infernale, ma assume il ruolo di portavoce di un Ade che costantemente preoccupa Gilliam: lo squallore e la corruzione della modernità, che come una macchia densa di catrame si insinua e infetta tutto: corrode gli antichi miti, smarrisce i sogni, devia l'attenzione della gente che cade in una malata filantropia col vizio, con lo stress quotidiano, in una inconsapevolezza da cui non può più fuggire. Per la prima volta Gilliam inserisce nei suoi film il senso acceso dell'erotico che, entrando in contrasto con il sentimento idilliaco dell'amore presente in altre sue opere, testimonia che la fantasia in questo film non solo è ridotta ad un reietto sociale impotente e sofferente dell'indifferenza del mondo, ma non è più pura essa stessa, tradisce i giovani ed è succube dei problemi moderni, dei fatti reali, finendo con lo scacciare i propri compagni di avventura, i propri amici e restando completamente "sola".
Tuttavia, sebbene il pessimismo sia imperante, non è totale, sebbene l'ombra della modernità si estenda pressoché ovunque, non è onnipotente; il film rimane un inno, per quanto sbiadito, alla fantasia. Fantasia vista come principio ultimo dell'universo stesso, capace con le sue storie di sorreggere il mondo: se gli uomini smettessero di immaginare, di sognare, ma soprattutto di raccontare, la società stessa collasserebbe, l'esistenza smarrirebbe il suo senso più intimo; di questo il "diavolo", nella magnifica interpretazione di Tom Waits, è a conoscenza, tanto che pur tormentandolo, pur sconfiggendolo ripetutamente, pur riducendolo ad un vagabondo costretto a chiedere l'elemosina, non porta Parnassus alla morte, perchè, nel gioco perverso delle scommesse, ha bisogno di lui.
Benchè consumata e priva della sua stessa purezza la mente immaginifica di Parnassus mantiene la sua capacità purificatrice, è ancora in grado di infrangere le catene dell'oblio quotidiano, di un'esistenza ripetitiva che altrimenti non lascerebbe scampo, sa condurre l'essere umano ad un' evasione totale e incondizionata dalla realtà, rendendolo capace di rinunciare a tutti i simulacri vuoti del benessere di cui si circonda, per un sogno, il cui prezzo, come si vede nel caso della signora anziana, supera quello della vita stessa.
E' affine l'operazione che Gilliam si prefissa con questo film, che non è altro che una grandiosa guida al sogno, quella di spingerci nello specchio magico e mostrarci quanto potente possa essere la capacità immaginativa della mente, ancora oggi. Ecco il perché della trama scarna e a tratti senza senso: essa è inutile al film che la trascende, che vuole essere un'iniezione di immaginazione e colore al reale arido. Il regista, con un appello disperato, vuole farci riscoprire il valore della fantasia, nella vita e nel lavoro, tanto che lui stesso, come ha sempre fatto,con un atto di coraggio sfida tecniche commerciali e case produttrici realizzando una pellicola in cui, come di rado accade oggi ad Holliwood, il regista stesso perde le redini della sua mente e del film, diventando succube della sua stessa immaginazione, sacrificando il senso, non temendo di allontanare il pubblico pur di trasmetterci il suo messaggio: solo abbandonandosi incondizionatamente alla fantasia, alla creatività visionaria, solo disertando dal reale, l'uomo può recuperare la sua libertà nella forma più genuina.

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Ultima risposta 18/11/2009 15.01.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  29/10/2009 14:01:54
   4 / 10
La bellezza delle immagini si contrappone alla bruttezza della storia, per lo meno al modo in cui si svolge e viene narrata.
Molto bello il carrozzone, i costumi, l'atmosfera tetra e ambigua, la mia amata Londra, i colori dei mondi al di là dello specchio.
Deludente lo svolgimento dei fatti, confuso, arruffato, noioso, per concludere poi con l'orrendo finale.
Peccato poteva essere senza dubbio migliore.

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Ultima risposta 27/12/2009 13.33.11
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  29/10/2009 13:52:26
   5 / 10
Ho sempre apprezzato Gilliam, regista poliedrico, fantasioso e complesso al contempo. Per questo ora sono spiazzata dal suo ultimo film, di cui percepisco qualcosa che non riesco a focalizzare, di cui non mi è piaciuto quasi nulla. Si, sono rimasta delusa da un film che è un belisume d'immagini surreali scarsamente poetiche e scollegate fra loro in un groviglio di cartoline visionarie poco originali. Probabilmente mi è sfuggito il nesso oppure non l'ho compreso; in fondo Gilliam non è un regista di facile fruizione.
Non sono tentata di rivederlo per meglio comprenderlo, però, non mi ha emozionato, non mi ha trasmesso niente e neanche divertito. Ho apprezzato le performance attoriali, certamente convincenti tutti, ma la regia di Gilliam, quasi a voler scimmiottare i voli pindarici di Burton, mi ha lasciato indifferente.

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Ultima risposta 30/10/2009 21.13.50
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benzo24  @  28/10/2009 15:32:59
   9 / 10
Grande film del grande gilliam. in questo film tutto è fantastico, dai rimandi ai monty python alla smisurata interpretazione di tom waits, visionario, poetico e profondo. un punto in più perchè nonostante la morte di ledger, gilliam è riuscito lo stesso a finire il suo film e probabilmente con il cambio degli attori (molto convincente colin farrell) a renderlo ancora più affascinante.

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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  28/10/2009 13:42:05
   4½ / 10
Se dovessi descrivere questo film con una sola parola probabilmente direi "inconcludente".
Tutto qui quest'ultimo Gilliam, l'uomo delle 12 scimmie o du Brazil (no, non esattamente la stessa cosa della vicenda "politica" degli ultimi giorni) ci propone un film fantastico sotto il punto di vista visivo ma veramente povero sotto quello contenutistico.
Inspiegabili inoltre gli ultimi quindici minuti in cui il film vira nel thriller avanzando punti interrogativi sul passato del protagonista. Forse è stato veramente finito in fretta e furia?

Arte fine a sè stessa, niente altro che un minestrone mirabolante per gli occhi ma inutile per il cervello. Chissà come sarebbe stato se Ledger non fosse morto.
Da 10 e lode però la scena in cui Depp guarda le tombe fluttuanti di James Dean e di Lady Diana e con uno sguardo amorevole dice: "Rimarranno per sempre belli e immortali": un vero e proprio omaggio al Joker defunto.

Parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo. Terry Gilliam - l'uomo che voleva ingannare il pubblico?

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Kr0nK  @  28/10/2009 01:14:21
   9½ / 10
Mi rendo conto che questo film o lo si ama o si odia. Chi letteralmente dormiva sulla poltrona, chi malediceva l'amico per essere stato trascinato in sala....e chi applaudeva a fine film, ma questo è il bello dei grandi registi: fregarsene del consenso della massa. Io faccio parte dell'ultima categoria. L'ho trovato geniale, squisitamente delirante. Se sei un sognatore, tendente all'irrazionale, amerai la fantasia di questo film, irrazionale come un sogno, viceversa la necessità di volerne vedere la logicità di ogni scena porterebbe probabilmente ad odiarlo. Per me è arte. Se potessi descriverlo con un quadro, ne direi uno di Dalì: Sogno causato dal volo di un'ape attorno a una melagrana, un attimo prima del risveglio

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DiReCtOr  @  27/10/2009 11:07:34
   2½ / 10
Ignobile filmetto completato unicamente per gli introiti che ne sarebbero usciti data la morte di Ledger e le prestazioni di 3 attori con innumerevoli fan in tutto il mondo.
La trama è di una banalità imbarazzante e ci sono dei buchi enormi nella sceneggiatura che non hanno alcuna spiegazione. Il film varrebbè 2 ma Londra e la sua bellezza lo salvano un pochino. Poi, vogliamo parlare degli effetti speciali??? sono ridicoli, fatti da cani in fretta e furia. Uno schifo di film in tutto e per tutto!
Non mi era mai capitato ma ieri mi stavo per addormentare durante la visione.

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Ultima risposta 29/10/2009 17.54.31
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bulldog  @  25/10/2009 12:14:47
   3½ / 10
Premesso che Terry Gilliam mi è stato sempre alquanto indifferente c'è da dire che perlomeno in passato i suoi mondi irreali(vedasi Brazil) creati artigianalmente avevano un discreto fascino metaforico.

In questo Parnassus invece ci troviamo di fronte ad un accozzaglia artificiosa senza ne capo ne coda,un giochetto di stile in computer grafica per stupire lo spettatoruccio con dei mondi fantastici curati al dettaglio.
La trama è confusa,pasticciata e banale.
Un film superficiale e cialtrone,2 ore di nulla.

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Ultima risposta 08/11/2009 23.57.08
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  25/10/2009 11:24:46
   6 / 10
Siamo andati vicino al capolavoro.

Pienamente sufficiente. 6+

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Ultima risposta 06/10/2010 22.16.04
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  25/10/2009 00:01:23
   8 / 10
Noto dalla media che esiste ancora un'immotivata diffidenza nei confronti di Gilliam, ma io vado controcorrente e raccomando caldamente il film per tutti quelli che amano Gilliam e il suo talento visionario (mai così espressivo e devastante).
Un film non esente da difetti, certamente troppo ambizioso e macchinoso, a tratti (soprattutto nella seconda parte) talmente sovraccarico e barocco da smarrire l'ottimo spunto iniziale (cfr. il senso laico della vita e dell'universo lasciato alla sola immaginazione individuale di ciascuno di noi).
Però accidenti questo affascinante incrocio tra fantasy island e federico fellini, tra un finissimo retrogusto old fashioned (parodia delle parodie dei classici topoi americani ed europei) e gli ideomi tipici gillianiani (cfr. la magnifica sequenza degli specchi infranti o anche la smaccata parodia dei Monty Python in una sgangherata coreografia pseudo-gay) è una galleria di invenzioni visive che non può che lasciare ammaliati.
Poco importa se qualcuno troverà il film artificioso e ridondante, del resto le splendide performance degli attori esordienti, dell'"eterno immortale" Plummer, del postumo Ledger e soprattutto del mefistofelico Tom Waits, finalmente valorizzato nella sua magnifica mise in scene da diavolo dandy, riescono a rispecchiare lo spirito del Gilliam dei tempi d'oro.
Una vera e propria rinascita creativa, che se avesse tenuto a freno la sua urgenza espressiva avrebbe potuto tradursi anche in un capolavoro: per coloro che sono in grado di vedere, diciamo, come citato nello stesso film

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Ultima risposta 01/11/2009 10.04.21
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Samsam  @  24/10/2009 21:03:40
   8 / 10
Chi è in realtà Mr. Nick?
Il Dott. Parnassus?
E cosa rappresenta in realtà Tony?
Cos'è lo specchio, impalpabile porta verso l'oblio?

Eravamo in quattro alla proiezione, ognuno ha letto il film in modo diverso. Unanime coro: mi ha dato due ore di emozioni. Però contrastanti.
Un grande Gilliam, forse non all'altezza di altre pellicole ma l'atmosfera è la sua. Gilliam confeziona un film geniale ma a tratti volutamente irritante, con lunghe pause fastidiose, soprattutto nella prima mezz'ora, e un finale aperto ad almeno due letture diverse.
Una metafora continua tra realtà e fantasia, la vita, la morte e l'oblio.
Un personaggio (il ragazzo) che, quando meno te lo aspetti, pronuncia una frase che racchiude tutto il significato del film.
Triste e splendida eredità di Heath Ledger, a suo agio in un personaggio tanto bizzarro quanto profondo e umano, così diverso dal Joker.
Depp e Farrell bravi, a volte si confondono tra loro per quanto si somigliano. Law è quello che non rende al pieno, non convince, anche il suo viaggio nello specchio è meno incisivo.
Da vedere. Lo rivedrò una seconda volta, per assimilare tutto ciò che sfugge alla mente intenta a godere dei viaggi dei protagonisti.



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Ultima risposta 27/10/2009 11.17.26
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Kisu  @  23/10/2009 20:24:43
   9½ / 10
Non mi trovo assolutamente d'accordo con il commento sottostante, a me le atmosfere oniriche e i richiami alla pittura surrealista sono piaciuti parecchio.
non gli do dieci perchè voglio vederlo in lingua originale, ma è comunque un gran bel film.
Heath ledger ci saluta in una maniera eccezionale.
Consigliato.

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Ultima risposta 29/10/2009 00.50.42
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  19/10/2009 10:26:33
   5½ / 10
Mi piange veramente il cuore a dover criticare l'ultimo film di uno dei miei registi preferiti, ma questo "Parnassus" è veramente un baraccone raffazzonato.
Ok, Gilliam ha tutte le attenuanti del caso: i soliti problemi di produzione, il budget più basso di quanto sarebbe stato necessario, la scomparsa prematura del suo protagonista (anche se, ad onor del vero, la pubblicità indiretta di cui ha beneficiato è stata notevole). Ciò non toglie che è inaccettabile che un regista dal talento visionario di Gilliam si perda in un'orgia di computer graphic così scadente, quando è riuscito con i sani rimedi artigianali a creare mondi come quelli di Brazil o del Barone di Munchausen.
Allo stesso modo non si possono perdonare così tante superficialità o svarioni di sceneggiatura: tutto sembra fatto a tirar via, con la fretta di chi ha tante (peraltro ottime) intuizioni ma non sa come venirne a capo.
Ottimi Christopher Plummer, Tom Waits e la girandola di Ledger & amici di Ledger (in particolare Johnny Depp, che sembra quasi un clone dell'attore australiano); non basta però a risollevare un film (auto)citazionista in cui però l'immaginazione ha un sapore più burtoniano che made in Gilliam.

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Ultima risposta 13/11/2009 20.24.03
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