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In attesa del nuovo film di Lorenzo Bianchini " l'angelo dei muri" mi guardo gli altri corti di Lorenzo Bianchini. Se in oltre il guado il fiume era un metafora dei confini, la separazione del mondo dei vivi dal mondo dei morti, la barriera che divide il razionale dal irrazionale e il sovrannaturale. qui in paura dentro Bianchini si addentra in un bosco che altri non è che il subconscio, l'ansia. il disegno altro non è che la rappresentazione dello stato della nostra anima di quello che abbiamo dentro in questo caso l'inquietudine del nostro lato oscuro(l'inquietante figura nera)la paura di noi stessi. ottima l'idea di girare a colori per le scene dal vero e in bianco e nero per le scene oniriche dentro la nostra mente. bianco e nero, bene e male, paura e maturazione. horror dalle tinte psicologiche. anche se il formato video è amatoriale il film risulta perfettamente coerente con la storia e lo svolgimento della trama.
Non è che in Italia i registi horror si siano estinti misteriosamente come i dinosauri. Semplicemente l'assurdo ostracismo nei confronti del genere voluto da produttori e distributori ha costretti i poveri tapini in un limbo al quale è davvero difficile sfuggire. "Paura Dentro" vi riesce, trattasi di cortometraggio firmato Lorenzo Bianchini, non certo uno di primo pelo, tra l'altro osannato dai pochi fortunati che hanno potuto vedere il suo ultimo film intitolato "Oltre il guado". Accontentiamoci quindi di questo lavoro girato con pochi mezzi ma parecchie idee, nonostante una trama ridotta all'osso in cui una ragazza (Annalisa Gaudio, cugina del regista) viene inseguita all'interno di un bosco da una figura inquietante. Ottimo l'utilizzo del sonoro come notevole è la regia di Bianchini che affascina mediante aderenze espressioniste, ben sostenuto dall'utilizzo preponderante ed intelligente del bianco e nero. Senza scene sanguinose o sbalzi di volume improvvisi il regista friulano propone un esorcismo radicale delle nostre paure più personali e inconsce. I limiti stanno giusto nelle ristrettezze economiche, fattore che non impedisce alle indubbie capacità di spiccare ugualmente.