per favore non toccate le vecchiette regia di Mel Brooks USA 1967
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per favore non toccate le vecchiette (1967)

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locandina del film PER FAVORE NON TOCCATE LE VECCHIETTE

Titolo Originale: THE PRODUCERS

RegiaMel Brooks

InterpretiChristopher Hewett, Estelle Winwood, Zero Mostel, Gene Wilder

Durata: h 1.32
NazionalitàUSA 1967
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1967

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Trama del film Per favore non toccate le vecchiette

L'ultimo spettacolo messo in piedi da Max è stato un fiasco totale. Per colmo di sfortuna è venuto a rovistare nei suoi conti Léon, un impiegato delle imposte timido e impacciato quanto si vuole ma pur sempre deciso a portare a termine il proprio dovere. Léon scopre che c'è un modo semplice per frodare il fisco ed è quello di mettere in scena un lavoro teatrale destinato a sicuro insuccesso. Cogliendo al volo l'idea dell'impiegato Max non ci pensa su due volte e, dopo aver cercato allestisce uno spettacolo. Dopo lunghe ricerche la scelta cade su ""La primavera di Hitler"", uno dei più orrendi copioni della storia dello spettacolo.

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Voto Visitatori:   7,76 / 10 (31 voti)7,76Grafico
Migliore sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
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Voti e commenti su Per favore non toccate le vecchiette, 31 opinioni inserite

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alex94  @  04/02/2024 17:43:03
   8 / 10
Splendido esordio di Mel Brooks con una scoppiettante commedia piena di trovate ingegnose e divertenti inserite all' interno di un plot originale ed irresistibile.
Ritmo vorticoso,personaggi ben caratterizzato,sequenze musical irresistibili.
Deve molto al teatro,un cult imperdibile.

Romi  @  12/06/2018 15:00:43
   8 / 10
Divertentissimo, originale e forse il meno noto di Mel Brooks.

Goldust  @  03/05/2017 12:25:11
   7½ / 10
L'impagabile maschera comica di Zero Mostel, impresario disperato che se la fa con le vecchiette pur di raccattare qualche magro investimento, svetta inarrivabile in questo primo, geniale lavoro di Mel Brooks, dove la linearità del racconto e la non-profondità della storia ( teatrale in ogni senso ) non sono mai un limite bensì un pregio. Un divertimento tanto intelligente da meritarsi un valido rifacimento a mo' di musical nel 2005 con il titolo - uguale all'originale inglese - di The Producers.

topsecret  @  08/10/2016 22:36:28
   7 / 10
Non mi sarei mai aspettato vedere un film diretto da Mel Brooks vincere l'oscar per la miglior sceneggiatura originale, dato che il regista-attore newyorkese è sempre stato uno dei massimi esponenti della commedia demenziale.
Ma in questo THE PRODUCERS la musica cambia, nel senso che la comicità è grottesca ma non idiota, intelligente e arguta nello sfruttare dinamismo e scene simpatiche, ben interpretate e ben dirette da un Brooks all'esordio.
Non sono mai impazzito per le sue opere ma va dato atto a Mel di aver saputo imbastire una buona commedia, resa simpatica dalla verve dei due protagonisti e dalle loro capacità espressive e comiche.

antoeboli  @  04/09/2016 17:58:14
   6 / 10
il film che segnò l esordio del grande Mel Brooks alla regia . di certo non un film memorabile al giorno d'oggi , visto che la scenggiatura risulta banale , ma che al tempo poteva regalare sorprese.
Gene Wilder bravino ma non al suo top , mentre grande prova di Zero Mostel , attore del periodo molto in voga al teatro , che qui è il vero mattatore , ma che con Wilder non forma una coppia di sicuro affiatamento come poteva essere quella Wilder -Feldman.
Regia comunque di valore , ancora oggi il film si riesce a gustare benissimo , le situazioni piuttosto grottesche e i personaggi anche loro assurdi sono la ciliegina sulla torta , in un film divertente quanto basta , senza voler strafare.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/09/2016 02.30.52
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Filman  @  28/01/2016 16:55:42
   8 / 10
La chiarezza personale di Mel Brooks si dimostra fulgida sin dal suo esordio cinematografico THE PRODUCERS, traboccante di ammirazione e richiami al cinema comico classico americano con l'ausilio di personaggi archetipali adatti a calcare l'assurdità di ciò che viene rappresentato mediante un umorismo di grande senso e forma. La vincente soluzione del mezzo permette di contornare un tipo di demenzialità dove le situazioni e i personaggi neoclassici utilizzati diventano propri dell'autore, il quale ricama un manifesto artistico che nel film si presenta essenzialmente sotto forma dello spettacolo "Springtime for Hitler", ovviamente comico e in altri termini un modo di guardare alla storia e al passato da una prospettiva diversa, attraverso una sensibilità controversa ma incriticabile che prende per mano il concetto di satira e lo smuove ancora di più verso un sentimento di semplice ilarità ampiamente applicabile, altresì una preparazione a quella che sarà poi la fortuna del regista.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  21/01/2015 17:52:39
   6½ / 10
Raccogli finanziamenti consistenti, investine una minima parte per mettere in scena una commedia inguardabile e mettiti in tasca il resto: questo è il piano, ideato da un ex produttore teatrale e un contabile, per risollevare le proprie sorti in declino. Un piano goffo, che ovviamente non riuscirà ad andare in porto.

Il battesimo cinematografico di Mel Brooks non passa inosservato: il genio dissacrante del regista, già pienamente maturo, gli vale l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Merito perlopiù delle due trovate che strutturano il film: la prima è il fundraising effettuato dai protagonisti mediante seduzione carnale di anziane facoltose, per ottenerne importanti finanziamenti; la seconda è il prendersi gioco di un pezzo di storia drammatico come il nazismo, facendone parodia in una commedia omosessuale (ci ha provato recentemente anche l'orrendo "Il colore del silenzio", sottoprodotto del cinema omosessuale italiano, seppur con intenti differenti e con esito assolutamente infausto).
Chiaramente non c'è solo questo. In sottofondo, ma non troppo velata, si scorge una pungente satira rivolta al "grande pubblico", incapace di distinguere tra il talento autentico (il grande Max Bialystock è dimenticato e caduto in disgrazia) e le opere scadenti (l'orribile "Springtime for Hitler" ottiene un clamoroso successo).

Figura dominante sul set è Zero Mostel, mattatore assoluto al quale Gene Wilder fa semplicemente (e discretamente) da spalla. E' con lui che Brooks deve dividere il successo di "The producers", che in patria ottiene un risultato clamoroso al punto da ispirare Broadway (il musical ha ottenuto un numero infinito di repliche) e di nuovo Hollywood (con un cast importante, ma con esito meno fortunato della pellicola originale).

Ad oggi, dopo quasi 50 anni, "The producers" appare in effetti come una commedia scritta per il teatro, che sembra l'ambiente ideale per ospitarne le principali location (l'ufficio, il teatro, il carcere), le recitazioni e gli ampi tratti musicali della storia. Come pellicola, invece, porta il peso degli anni: complice un umorismo (anch'esso teatrale) che oggi sugli schermi non riceve altrettanto apprezzamento.

Storicamente valido, ma purtroppo superato.

Gualty  @  17/08/2014 19:54:39
   8 / 10
Commedia brillante, seppur prevedibile, ricalca i fasti di un passato classico osando sfidare i tabù di allora e di oggi, senza pudore ma senza esser volgare.
Enorme la coppia Wilder-Mostel.

lukef  @  14/04/2012 15:30:20
   6½ / 10
Premetto che mi piacciono molto Mel Brooks e Gene Wilder ma questa commedia non mi ha fatto molto ridere. Pur avendo un'ottima sceneggiatura e, manco a dirlo, ottimi attori, il più delle gag suscita solo qualche sorriso. Complessivamente, specie nella prima parte, ci sono diversi momenti morti e non di rado ci si annoia.
Insomma merita ugualmente di essere vista per gli innegabili meriti ma in quanto a comicità sente un po' il peso degli anni e se lo scopo è anche farsi quattro risata, consiglierei i lavori sucessivi di Brooks.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  25/01/2012 12:30:57
   8 / 10
Se amo alcune delle parodie di Brooks, ben più leggere, non posso comunque fare a meno di riconoscere la genialità di questa sceneggiatura, la più bella ed acuta che abbia mai scritto.
Il registro comico si basa sulla tecnica dell'inversione, e pur parlando di cattivo gusto non rientra mai in tale categoria: laddove il protagonista ama le vecchiette del titolo italiano per denaro, finanzia uno spettacolo che DEVE essere un fiasco, sceglie attori cani e poi lo stesso spettacolo diventa fonte di umorismo involontario (per il pubblico del film) che ne decreta il successo, si, ma il fallimento dei protagonisti. Si ride quindi per quello che dovrebbe essere il meglio del peggio e che diventa, per una massa di spettatori, il meglio del meglio, ma involontariamente.

Certo, è una critica velata (ma nemmeno tanto, a pensarci bene) al dilagare di un trash qui ripreso in forme di comicità iperbolica.
Merito anche di attori in stato di grazia, spassosissimi, con Zero Mostel che provoca risate al solo guardarlo e un Gene Wilder come al solito strepitoso (anche se nel ruolo di spalla), capace di rappresentare la più languida placidità per poi eruttare in crisi isteriche degne di una checca nevrotica.

E adesso tutti a rivedersi le performance di Springtime for Hitler!

PignaSystem  @  05/08/2011 22:09:30
   7½ / 10
Lancio prima dell'arrivo del successo vero e proprio qualche anno dopo con "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" per Mel Brooks,"The producers" è una presa in giro dell'"invisibile" dietro le quinte di uno show,tra cialtroni che pur di guadagnare soldi inventano truffe,cast squinternati e autori psicopatici."Per favore,non toccate le vecchiette" ha avuto di recente un remake e una versione in musical:ha uno spunto geniale,innegabilmente,e ha il pregio di far sorridere sul sordido che si annida dietro lustrini e luci del varietà.E'vero anche,però,che non tutte le battute vanno a segno,e non tutte le situazioni siano esilaranti:Brooks,in una delle sue prime regie,conduce con ritmo pimpante,ma non sempre gli riesce di ottenere il massimo di divertimento dalle potenziali scene e caratteri.Bene il duo Mostel-Wilder,ruffiano e laido il primo,nevrotico e pudibondo il secondo,però "Non toccate..." è un'occasione sfruttata a metà.

BrundleFly  @  06/06/2011 19:23:11
   7 / 10
Spassosissima commedia di un esordiente Mel Brooks, con due protagonisti simpaticissimi. Non c'è ancora quella demenzialità che contraddistinguerà i lavori successivi del regista (non che la cosa debba essere per forza un difetto), ma si ride comunque in più di un'occasione.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  07/05/2011 11:16:32
   5½ / 10
Decisamente una delusione: non si ride praticamente mai. Il film si trascina noiosamente presentando personaggi assurdi che si agitano senza regalare molto più di qualche sorriso. Datatissimo.

Tigrero91  @  04/01/2011 18:13:03
   6 / 10
Ma niente da fare, a me Mel Brooks non mi fa ridere con le sue commedie, preferisco altri tipi di commedia, pur avendo una sceneggiatura molto bella, si salvano solo 2 film del regista dal mio punto di vista.

SKULLL  @  13/10/2010 23:46:32
   7 / 10
Tra i migliori di Brooks.

dave89  @  29/07/2010 13:31:37
   7½ / 10
buon film ma non un gran che...spesso noioso e troppo ridicolo.

LoSpaccone  @  29/04/2010 15:47:58
   7½ / 10
Esordio col botto di Mel Brooks come regista che riuscirà ad eguagliarsi e superarsi solo con "Frankenstein Junior". La satira sul mondo dello spettacolo è pepata ma garbata e intelligente, a tal punto da poterci vedere ancora referimenti all'attuale mondo della tv. Zero Mostel mattatore.

dils  @  31/03/2010 17:15:15
   10 / 10
assolutamente geniale, dico solo questo:" Spring time for Hitler and Germany...da morire dal ridere. Capolavoro!!

ronaldinho80  @  01/03/2010 20:55:27
   10 / 10
Un piccolo capolavoro.

leonida94  @  18/10/2009 10:04:07
   7½ / 10
Commedia datata, nonchè prima opera del demenzialissimo Mel.
Anche se gli anni si sentono la coppia Mostel \ Wilder e la stupenda regia riescono a catturarti a pieno con un continuo di risate e di Hitler cantanti.
Alcune scene, anche se semplici, risultano divertentissime e i due protagonisti fanno spalla a spalla perfettamente.
Le doti di Brooks si fanno già sentire.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/09/2009 23:18:45
   8½ / 10
L'opera prima di Mel Brooks è una delle commedie più esilaranti e divertenti dell'autore grazie a dei dialoghi pressochè perfetti. Straordinari tutti gli intepreti a partire da Zero Mostel che fa ridere solo con la sua presenza e un giovane Gene Wilder validissima spalla. Difficile scegliere delle scene da ricordare, ce ne sono tante e si ride di gusto.

DarkRareMirko  @  14/05/2009 20:26:24
   8 / 10
Ecco il Brooks davvero geniale, quello veramente pieno di idee, non ancora arrivato alla qualità comunque decorosa di un Dracula morto e contento, per fare solo un esempio.

Qui brilla la sceneggiatura sopratuttto (che difatti prese l'Oscar) ed un certo cattivo gusto di fondo (chiamatemi bacchettone, ma qualsiasi cosa che esponga svastiche io lo trovo di cattivo gusto, mi scuso ad ogni modo) viene mitigato dalla bravura generale di tutti gli interpreti (Wilder e Mostel sopratuttto, of course).

Rifatto di recente con quella gran bella donna della Thrurman.

Molto buona anche la regia (se poi si tiene conto che si tratti - credo - di un'opera prima...)

Da vedere.

tarax  @  16/01/2009 15:27:42
   7½ / 10
Bello bello bello, mel brooks c sa proprio farE..KUANDO VUOLE FARVI DIVERTIRE CI RIESCE PER FORZA!!!

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kalin_dran  @  01/02/2008 19:53:47
   7½ / 10
Il 1967 è l'anno in cui il grande schermo ospita la prima opera del grande Mel Brooks. Un film che ha avuto tante difficoltà nell'uscire. Il produttore infatti non riteneva troppo divertente la pellicola e fu necessaria l'intercessione di un grande del cinema quale Peter Sellers. Il titolo originario fu cambiato da "Springtime for Hitler" a "The Producers" e il film fu distribuito nelle sale.
La prima parte del film lascia presupporre poche innovazione e poco divertimento. La genialità della sceneggiatura è però quella di andare in un lento crescendo fino alla parte finale estremamente divertente.
Estremamente bravo ed eccezionalmente divertente è Zero Mostel. Sorprendente la prima collaborazione fra Gene Wilder e Mel Brooks. Già in questa pellicola si può notare l'incredibile talento di Wilder e le sue straordinarie capacità espressive.
Ovviamente geniale e rivoluzionaria la regia di Mel Brooks anche se il suo metodo necessiterà di migliorie e correzioni nel corso degli anni.
Un più che positivo esordio con una pellicola girata a basso costo.

Will Smith  @  01/12/2007 13:50:40
   10 / 10
Brooks strikes again

Dick  @  04/06/2007 17:21:26
   7½ / 10
Il film è simpatico e carino e mi sono anche abbastanza divertito, ma un pò a mio avviso risulta datato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  17/02/2007 08:36:11
   7½ / 10
Il primo, l'unico e irraggiungibile. Diffidare della forzatura Camp (falsamente tragressiva) del suo recentissimo sequel.
Una commedia adorabile, con due interpreti incontenibili (soprattutto Zero Mostel, tornato in attività dopo anni e anni di oscurantismo per presunte attività antiamericane cfr. la caccia alle streghe di McCarthy e compagnia brutta) e, soprattutto, divertente dall'inizio alla fine.
La parte migliore è la Prima di "primavera di Hitler": sconcertante esempio di quanto il trash e il cattivo gusto siano antitetici ai favori della massa

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/02/2007 14:28:02
   7 / 10
molto divertente,fa passare un'oretta in grande allegria!
le scene migliori sono quelle di seduzione con le vecchiette e le prove per la parte di hitler...
forse perche l'ho visto senza sottotitoli non ho apprezzato molti i troppi momenti musicali!
e anche l'interpretazione di Wilder non mi ha impressionato particolarmente!
comunque è un film sicuramente godibile!
bello

ALBERTO89  @  10/10/2006 18:37:59
   10 / 10
Straordinario, un capolvaoro. Sottovalutato, sul serio. Insieme a Frankenstein Junior il miglior Brooks di sempre. Assolutamente geniale. Straordinari Zero Mostel e Gene Wilder. Tutte divertentissime le scene di "seduzione". Magnifico!

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento maremare  @  23/04/2006 00:37:00
   9 / 10
Il primo, l'unico, l'originale.
Da non perdere.

Sanachan  @  09/12/2005 01:13:37
   9 / 10
Esilarante opera prima di quel pazzo di Mel Brooks.Fantastica la coppia Mostel-Wilder,quest'ultimo giovaniiiiiissimo!
Assolutamente da vedere!

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