permette? alberto sordi regia di Luca Manfredi Italia 2020
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permette? alberto sordi (2020)

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locandina del film PERMETTE? ALBERTO SORDI

Titolo Originale: PERMETTE? ALBERTO SORDI

RegiaLuca Manfredi

InterpretiEdoardo Pesce, Pia Lanciotti, Alberto Paradossi, Paola Tiziana Cruciani, Luisa Riccio, Michela Giraud, Paola Giangrasso, Giorgio Colangeli, Martina Galletta, Francesco Foti, Sara Cardinaletti, Lillo Petrolo

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 2020
Generebiografico
Al cinema nel Marzo 2020

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Trama del film Permette? alberto sordi

Il racconto di come Alberto Sordi, interpretato da Edoardo Pesce, sia diventato uno degli emblemi della cinema e, soprattutto, della commedia italiana. Un film che mostra i vent'anni che hanno portato un giovane aspirante attore a diventare un'icona, l'Albertone nazionale con quell'accento romano che lo contraddistingueva.

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Voto Visitatori:   6,21 / 10 (7 voti)6,21Grafico
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Voti e commenti su Permette? alberto sordi, 7 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

topsecret  @  25/11/2020 22:56:23
   5½ / 10
Da estimatore di Sordi non potevo esimermi dal vedere questa fiction tv che tenta di renderGLI omaggio. Il risultato è, a mio avviso, poco soddisfacente: alcune cose sono note ai più, altre invece sono artefatte per esigenze di copione e non rispecchiano quello che era Alberto Sordi uomo, rigoroso, devoto e riservato.
Pesce non dispiace, altri invece come Lillo, cercano di gigioneggiare alcuni degli illustri personaggi presenti, riuscendo solo a proporre delle brutte imitazioni che non convincono e non suscitano una grande simpatia.
Interessante la storia d'amore con la Pagnani, il resto mi è sembrato un po' superficiale.
Certo è che Sordi meriterebbe un omaggio più sostanzioso.

Wilding  @  07/06/2020 16:58:33
   8 / 10
Paradossalmente concordo in tutto con quanto espresso sotto di me, ma veder sfilare quei Mostri sacri del nostro Cinema, intorno ad un Mostro come Albertone, in tempi che non ci sono più, mi ha dato una particolare emozione, e tanto mi basta da una Fiction per essere soddisfatto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/04/2020 16:55:46
   4½ / 10
Permette, Alberto Sordi è fiction televisiva nel senso più deleterio del termine. Classico piattume dove svetta il solo Eduardo Pesce che ha il principale pregio di non fare l'imitazione dell'attore, ma riprendendone tic e gestualità espressiva riesce comunque ad offrire un'interpetazione solida ed apprezzabile. Il resto e varia anedottica cronologica, di poca importanza e che pur cercando di fare quel qualcosa in più rimane solo patina superficiale. Classico prodotto da Rai Fiction da prima serata, inoffensivo e soprattutto insipido.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/04/2020 11.14.58
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marcogiannelli  @  25/03/2020 17:00:15
   5 / 10
Purtroppo non concordo con chi ha commentato prima di me. E non è da me bocciare così un'operazione di questo tipo, ma "Permette?" ha nel suo interno troppi errori per passarci sopra.
E non parlo di errori di rappresentazione storica (anche se della Seconda Guerra Mondiale se ne parla come di una guerra lontana che non ci riguarda) o incongruenze con la storia vera, ma errori dal punto di vista formale, narrativamente. Un film che, pubblicità escluse, durerebbe 1 ora e 40, che mi sono sembrate 5 e mezzo.
Cosa si esplora in questo film? La voglia di un giovane Sordi (nelle prime scene avrebbe 17 anni, per dire, Edoardo Pesce ne ha 40 e non gliene darei di meno) di fare carriera nel mondo del cinema. O quello o niente. Viene raccontato il rapporto con i genitori (la dipartita dei due è raffigurata in due scene così repentine che ammetto di aver riso per la messa in scena) ma fratello e sorella sono praticamente dimenticati.
Dovrebbe raccontare tante cose, tanti passaggi visto che copre 20 anni, dal '37 al '57, dovremmo avere la mente congestionata dalle scene che ci vengono proposte, dagli eventi sullo schermo.
Invece niente, si trova il tempo anche per annoiarsi. Non vediamo nulla del suo lavoro e della sua preparazione durante un film, una mezza scena (in realtà solo uno sketch de "Lo sceicco bianco"). Prima nessuno lo vuole nel suo film, è denigrato, è na merd*, dopo la gente gli lancia addosso il lavoro mentre passeggia per strada.
Edoardo Pesce è bravissimo, non lo discuto, però purtroppo a tratti mi sembrava di vedere un'imitazione forzata di Sordi. Per carità, lui bene o male funziona, è il resto del cast (ahimè, troppo legato al mondo televisivo) a funzionare male, eccetto una brava Pia Lancillotti nel ruolo di Andreina Pagnani. Il rapporto tra i due è forza il tema meglio esplorato del film.
Un altro personaggio fondamentale è quello di un giovane Fellini che però, purtroppo, qui sembra un cretino. Il loro rapporto alla fine funziona ma avrei diverse cose da dire sull'interpetazione di Alberto Paradossi. Facciamo che passo. Perché anche De Sica, Fabrizi, Steno compaiono sullo schermo e ce li si dimentica in un amen, senza che lascino nulla.
La regia è puramente televisiva, non c'è nulla di artistico, un'inquadratura, una scena con una fotografia diversa, niente. E ho odiato quella colonna sonora così spensierata, che spesso rompeva il momentum di una scena.
Per me un prodotto non riuscito, anche se teoricamente nato e sviluppato per un pubblico abituato alla classica miniserie Rai innocua.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  25/03/2020 00:45:04
   6½ / 10
Discreta fiction Rai diretta da Luca Manfredi(figlio del grande Nino) sulla figura umana e artistica del grande Alberto Sordi nel centenario della nascita di Albertone(15 giugno 1920-2020).

Bravo il protagonista Edoardo Pesce in un ruolo non facile(vista la fama dell'Albertone nazionale) Ben descritta la storia d'amore con Andreina Pagnani(all'epoca notissima attrice). Bello il rapporto di amicizia col giovane Fellini, ma mi ha deluso il fatto che non si sia parlato di una figura fondamentale per Sordi ovvero il geniale sceneggiatore Rodolfo Sonego che inventò la maggior parte dei migliori ruoli cinematografici di Albertone(Il Vedovo,Una Vita difficile,il Vigile). Ben raccontato il periodo del doppiaggio di Ollio e i successi radiofonici.

camifilm  @  25/03/2020 00:23:30
   6½ / 10
Piacevole. Non un docufilm, ma più un omaggi e in forma ridotta, degli inizi della carriera e le difficoltà.
Mancano alcune note caratteristiche di Sordi, che erano innate in lui (mi pare di non aver notato nessun riferimento al suo Credo, magari nel momento della morte della madre si voleva dare il senso di Fede, ma non credo).
Diciamo che non è stato un progetto riuscito male.
Mi sono piaciuti Sordi, Fabrizi e Corrado.

Mi pare di ricordare che Alberto Sordi nel film accenni al fatto di fare il film "i tre aquilotti" credo il suo primo film. E' curioso sottolineare che il soggettista del film era il figlio di Mussolini (solo per nota storica).

Tutto lo sceneggiato si basa sulla bravura di recitazione degli interpreti. Poche mi pare le note curiose, lo studio abbastanza superficiale e piuttosto noto del protagonista, non ci sono grosse scoperte.

DankoCardi  @  24/03/2020 23:47:24
   7½ / 10
Per prima cosa non si può non sottolineare la straordinaria bravura di Edoardo Pesce che ci fornisce un Sordi più che convincente sia nel volto che nella voce, tanto che a tratti sembra proprio di vedere l'Arbertone nazionale in persona. Sorprendenti anche gli altri interpreti nei loro rispettivi ruoli dei divi dell'epoca, senza cadere nel macchiettistico (come Lillo Petrolo che interpreta Aldo Fabrizi). Pure le musiche richiamano bene le marcette di Piccioni od i temi di Nino Rota. Magari non ci sono molti approfondimenti, magari se fosse stato in due parti ci sarebbe stato molto più da vedere (come fu anche per il film su Nino Manfredi sempre dello stesso regista) e da gustarsi ma alla fine la pellicola scorre in maniera piacevole tra drammi e risate, tra speranze fallimenti e successi, attraverso un periodo storico difficile come il conflitto. Sordi ha sempre rappresentato l'Italiano in tutte le sue sfaccettature e questo piccolo film fa vedere la sua ascesa. Piacevole!

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