piano, solo regia di Riccardo Milani Italia 2007
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piano, solo (2007)

 Trailer Trailer PIANO, SOLO

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locandina del film PIANO, SOLO

Titolo Originale: PIANO, SOLO

RegiaRiccardo Milani

InterpretiKim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Paola Cortellesi, Roberto De Francesco, Corso Salani, Mariella Valentini, Claudio Gioé, Sandra Ceccarelli, Konrad Podolny, Michele Placido

Durata: h 1.44
NazionalitàItalia 2007
Generebiografico
Tratto dal libro "Il disco del mondo. Vita breve di Luca Flores, musicista" di Walter Veltroni
Al cinema nel Settembre 2007

•  Altri film di Riccardo Milani

Trama del film Piano, solo

Il film racconta la storia di Luca Flores, un geniale musicista italiano, morto suicida nel 1995, poco prima di compiere quaranta anni.

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (20 voti)6,85Grafico
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Voti e commenti su Piano, solo, 20 opinioni inserite

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Kit Carson  @  14/05/2022 18:39:25
   7 / 10
Film molto delicato che riesce a farci sfiorare il tormento di Luca Flores, un uomo dove genio e sofferenza si mischiano, finchè quest'ultima prende decisamente il sopravvento. Bravo Kim Rossi Stuart. Molto brava la Cortellesi.

DarkRareMirko  @  14/04/2019 22:11:03
   7½ / 10
Notevolissima la prova di Stuart, attore che stimo infinitamente, un pò troppo di contorno, nonchè non troppo a fuoco, tutti gli altri (c'è pure una giovane Rohrwacher).

Bene pure De Francesco, attore che, mi son accorto, presenta pure un discreto trasformismo.

E' un film italiano elegante, biografico, molto valido, dove, ovviamente, la musica la fa spesso da padrone.

Vale assolutamente il recupero.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  30/11/2011 19:48:24
   6½ / 10
Non male davvero, peccato solo per l'angoscia che mi trasmise una volta uscito dal cinema. Ad ogni modo troppo lungo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/12/2010 00:51:42
   7 / 10
Una vita segnata fin dall'inizio, la perdita della madre, lo smembramento della famiglia. Il film di Milani mostra il travaglio di un uomo che, malgrado l'immenso talento musicale, non è riuscito a colmare l'assenza di quella figura perduta in circostanze tragiche, anzi la separazione dalla sua compagna non ha fatto altro che ripetere l'analogo trauma. Bravo Rossi Stuart a mostrare la grande fragilità interiore di uomo condannato fin dall'inizio al destino finale.

Ironkarlo  @  22/04/2010 09:40:51
   5 / 10
molto lento e pesante...nella seconda parte si riprende un po'.

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  13/04/2010 16:03:07
   8½ / 10
Ho appena finito di vederlo su RaiSat Cinema e....ho i brividi.....non tanto x la storia, ke non konoscevo e ke trovo straordinaria.......e ottimamente rakkonta.....quanto x la prova degli attori, Kim Rossi Stuart su tutti......
è uno di quei film italiani ke poki konoskono, ma ke meriterebbero maggiore attenzione.....a me è piaciuto tantissimo...tantissimo....
e kusate il kommento breve, ma devo korrere a komperare il regalo di kompleanno al mio nipotino, ke oggi kompie 9 anni.....marò...devo korrereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.....

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/08/2010 18.15.40
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Lory_noir  @  12/04/2010 19:22:32
   7 / 10
Una bella storia, recitata anche abbastanza bene. La Cortellesi mi stupisce ogni volta di più, bravissima anche nei ruoli drammatici! Avrei voluto essere coinvolto un pò di più ma non so se questo sia dipeso dal film che comunque ho apprezzato.

roy d'arcy  @  04/09/2009 14:38:00
   3 / 10
Veltroni è stato un pessimo sindaco a Roma ed è anche un pessimo scrittore, da cui è stato tratto questo filmetto molto pomposo e superificiale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  18/02/2009 23:04:17
   6½ / 10
daccordo con il commento che mi precede del sempre ottimo Anterman63...apprezzo questo film sapendo,pero',che poteva darmi di piu'!
La vita travagliata di un artista del nostro tempo che non riesce a superare la morte della madre malgrado l'affetto dei suoi cari o della fidanzata...esemplare la sua reazione quando scopre di poter diventare padre!
Qualcosa da ridire sull'attrice che interpreta la fidanzata che non mi è piaciuta per niente e su qualche sequenza un po troppo mielosa come l'abbraccio finale tra lui e la sorella...
un film un po' freddo ma visto l'argomento meglio cosi forse...qualcuno ne vrebbe potuto fare un melodrammone strappalacrime

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  31/05/2008 19:25:33
   6½ / 10
E’ un film adatto a chi ama i sentimenti. Qui se ne fa quasi una scorpacciata. C’è da dire che ci sono anche film peggiori. Infatti qui non s’indulge troppo sulla commozione o sulla lacrima facile, ma gli ingredienti ci sono certamente tutti per andare diritto alla parte “tenera” dell’animo umano.
In pratica si raccontano le disavventure interiori di un’anima bella. Si tratta di una persona molto talentata, ma che non ha il carattere per gestire tutto questo talento In scena c’è il personaggio di Luca Flores e delle persone che gli sono ruotate intorno e si fa di tutto per rendere il personaggio e il mondo in cui ha vissuto qualcosa di bello e di positivo. Certo non sono tutte rose e fiori. C’è un senso di colpa pesante nei confronti della madre che ossessiona Luca e in più ha dei rapporti problematici con il padre. C’è poi l’introversione e la scarsa capacità di rapportarsi con gli altri che determinano sconfitte cocenti dal punto di vista interiore. Va a finire che l’estrema sensibilità che è la sua ricchezza diventa anche la sua condanna.
Manca però vero dramma nel film, tutto è filtrato da una certa vaghezza sentimentale anche nei momenti di sconforto e dolore. Forse è anche l’interpretazione di Kim Rossi Stuart che non riesce forse a dare intensità e forza al dolore e alla pazzia, anche se (porello) ce la mette tutta. Sinceramente Shine o Quattro Minuti mi ha fatto molta più impressione.
C’è un altro aspetto nel film che finisce per ritorcersi contro: la fotografia. Splendida, bellissima ma sinceramente troppo. Tutte le scene sembrano quasi false da quanto sono perfette, volutamente incantevoli e suggestive. Ma come hanno fatto a girare quelle scene a Firenze? Sinceramente io che in pratica ci vivo non mi sono mai trovato in situazioni del genere, da quanto traffico e folla si trova in giro.
Insomma scene e musica per il piacere estetico e la vicenda per quasi piangere su di un talento perduto. Di più non sono riuscito a vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/12/2007 15:37:00
   7 / 10
La vita di Luca Flores,pianista geniale e tormentato,musicista dotato di incredibile tecnica ma anche uomo fortemente disturbato.
Tratto dal romanzo di Walter Veltroni “Il disco del mondo-Vita breve di Luca Flores,musicista” appare come un lavoro che nella sua semplice linearità riesce a presentare con buona forza il ritratto di un uomo combattuto,segnato sin dall’infanzia da un evento luttuoso che ne condizionerà l’esistenza corrosa dal ricordo e dal rimorso.
Incapace di relazionarsi con il mondo esterno troverà la naturale via di fuga nella musica,equilibratrice di una personalità border-line, ma destinata anch’essa a soccombere davanti alle ombre del passato,troppo forti da controllare per il fragile animo di Luca.
La recitazione credibilmente sofferta di Kim Rossi Stuart è un notevole punto a favore della pellicola(molto brava anche Paola Cortellesi ed il cast in generale),l’analisi lucida dei rapporti tra il protagonista ed i suoi cari è sempre ben calibrata,senza eccedere in momenti troppo enfatici o gratuitamente commoventi.
A mancare forse è un pochino di personalita’ in piu’ da parte del regista,piuttosto didascalico nella narrazione e poco propenso ad osare,indirizzato verso una regia asciutta, condita da qualche flashback ben inserito nel contesto ma anche da giochi di luce simbolicamente elementari.
Complessivamente “Piano,solo” è un film genuino,che trasmette la voglia del regista di raccontarci con la massima semplicita’ una storia di amore e follia,ed il risultato finale è da considerarsi apprezzabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/11/2007 10:11:43
   7 / 10
La storia del musicista Luca Flores è diretta da Milani con garbo e con un tono quasi sommesso. La trama ci racconta la continua ricerca di affetto di questo giovane talento ed il suo rendersi impermeabile a qualsiasi forma di successo, il suo rifugiarsi nel pianoforte e nello studio continuo, il suo ricercare il passato senza affrontare il presente.
Davvero bravo Kim Rossi Stuart a rappresentarci un personaggio difficile come questo, bravo anche Michele Placido nella sua recitazione fatta più di sguardi che di parole, meno brava decisamente Jasmine Trinca che sembra essere spesso fuori luogo.

giumig  @  26/11/2007 16:54:55
   8 / 10
Da amante e, profano, "suonatore" di jazz, non ho potuto non rimanere incantato dinanzi alla storia di Luca Flores, dinanzi ad un film toccante e triste, eppure magnifico, e rimanere incantato dinanzi alla strepitosa prova di Kim Rossi Stuart.

Un gran film, finalmente diverso, e che effettivamente non ha nulla a che fare con shine.

HoldenRm  @  25/11/2007 19:37:55
   6 / 10
Film piacevole solo per metà.Il libro da cui è tratto - Il disco del mondo, di W.Veltroni- è ricco di suggestioni che il film non porta sullo schermo. Si ha l'mpressione di vedere frammenti, fotogrammi, didascalie esplicative del libro ma senza renderne l'intensità e il sentimento. Rossi Stuart dal momento in cui interpreta Flores malato è apprezzabile. La Cortellesi si dimostra anche questa volta molto brava. Il film sembra non scritto in tutte le sue parti, - buffo visto che è tratto da un libro - e risulta slegato.
Peccato per l'occasione colta solo a metà.

Cuba  @  12/11/2007 17:52:19
   9 / 10
Questo film è molto forte...potente. Mi ha lasciato dentro qualcosa e dopo alcuni giorni mi fa ancora riflettere. Veramente bello...non semplice... smuove forti emozioni.

Il soccombente  @  15/10/2007 20:46:50
   9½ / 10
E' stupido che io sia avaro di voti (come molti pseudocritici di questo "forum") nei confronti di un lavoro che - al termine del quale e ancora per qualche giorno - mi ha lasciato esterefatto. Sarà perchè è un tema che mi ha toccato personalmente, sarà perchè il film intero è dominato da un pathos perdurante e persistente, ma non riesco assolutamente a capire come si possa restarvi dinanzi senza essere "controllati" dagli sbalzi d'animo del protagonista e frustrati per il suo impietoso declino, e guardarlo con distacco come un normalissimo filmetto italiano da incamerare nel proprio archivio e/o votare con la massima leggerezza (vedi l'utente che ha trovato OVVI RIFERIMENTI a Shine, quando sia per contesto, che per contenuti, che per personalità del pianista, ALMENO IO non trovo nulla che accomuni i 2 film, se non la "presenza" di Rachmaninov, che tuttavia mi pare un termine di paragone piuttosto leggero).
Non mi esprimo sulla tecnica cinematografica in quanto profano del settore, ma in quanto mero spettatore posso dire di essere contento che il regista, a differenza di come fanno molti altri, un pò scolasticamente (il tutto mi sembra risalga alle regole del teatro di Aristotele, capitolo "catarsi"), non abbia usato intermezzi "allegri" per stemperare il climax discendente dell'umore e quello ascendente della rassegnazione - sia dei protagonisti che del pubblico. Un vortice non lascia mai alcuna speranza, in effetti, a chi ci è già dentro per metà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  14/10/2007 15:24:36
   6 / 10
I riferimenti a "Shine" sono ovvi quando si guarda questo film (stessa idea del pianista tormentato ed una scena molto simile) ma anche inutili, perché il film di Hicks è di tutt'altro spessore rispetto a questo lavoro di Milani, autore peraltro già navigato. Sul piano emotivo è sicuramente potente ed incide, ed all'inizio - con l'esecuzione del folgorante Bells of Moscow di Rachmaninov - sembra poter diventare un dramma convincente anche grazie alla valida recitazione di Rossi Stuart, ma alla fine il film non decolla, la seconda parte è inutilmente lunga e si accartoccia su situazioni ripetute facendo perdere l'interesse dello spettatore, e viceversa dà poco peso a passaggi fondamentali come l'abbandono da parte dei suoi compagni di band.
Inoltre nel raccontare la vita di un pianista - sconosciuto ai più peraltro - le notizie biografiche dovevano essere ampliate, ed è oltretutto inutile che Milani ci illustri un artista perennemente triste e mangiato da sensi di colpa senza operare uno scavo psicologico profondo. Una mezza delusione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  28/09/2007 10:09:55
   5½ / 10
E' vero che di mia iniziativa non sarei mai andato a vedere un film del genere, e questo può influenzare un giudizio, ma al di la di questo non mi è sembrato un bel film. Innanzitutto bisognerebbe essere parenti stretti di Luca Flores per capire molte cose(...). Registicamente è un film piatto, privo di invenzioni, mentre si salvano le interpretazioni, soprattutto Placido, che come il buon vino migliora invecchiando e della imprevedibile Cortellesi (di cui si dice un gran bene anche a teatro). Appena discreta la prestazione di Stuart, che è cmq il miglior attore italiano tra i giovani, mentre trovo già monotona e sempre uguale a sè stessa la Trinca. Da vedere solo se vi piace il jazz

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Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia  @  27/09/2007 10:46:19
   7 / 10
L'effetto di questo film è stato come un colpo al cuore forte lancinante e persistente entrare nella vita di questo grande musicista anche solo via virtuale mi ha sconvolto, devo concordare con il commento successivo magari si poteva approfondire di più il disagio psicologico del protagonista .. la musica la fa veramente da padrona per me che sono un amante del jazz una vera delizia..GARNDE e anche di pIù Kim Rossi Stuart un interpretazione lodevole mai sopra le righe e molto intensa.

groover76  @  23/09/2007 18:41:48
   7½ / 10
Storia ke meriterebbe un approfondimento più esaustiva da parte del regista soprattutto per quanto riguarda la condizione psicologica del protagonista luca floris.a mio avviso il film rimane invece a metà tra la melodrammaticità della storia in se e la vita profondamente incoerente e difficile ke il protagonista deve affrontare sia dal punto di vista della carriera ke della sua vita privata con i suoi drammi e con le sue esaltazioni artistiche.Si ha la sensazione invece ke il film prosegua a fasi alterne non ponendo a dovere l'attenzione dello spettatore sui motivi psicologici ke portano a mutare cosi improvvisamentegli atteggiamenti e umori di floris poggiando tutto sul solo incidente ke ne caratterizza l'infanzia.Nonchè l'incompletezza delle vicissitudini artistiche del grande jazzista tralasciando alcune preziose collaborazioni.Detto questo c'è da lodare l'interpretazione di Stuart ke regge alla grande,tra le alternanze umorali e depressive,il pur difficile ruolo, nel complesso ottime le prove della cortellesi e di jasmine trinca.La nota migliore del film però non poteva ke essere la musica ke è spesso LA protagonista della storia ke si innalza e si dilegua salvo ritornare d'impeto nell'aria come una splendida prima donna ke s'impone quasi sempre sul resto.Nel complesso un film ke lascia una sensazione di tristezza e di voglia di scoprire ancora di più della troppo breve vita di Luca Floris,con un po d'attenzione in più da parte del regista\sceneggiatore poteva essere un film notevole.Peccato

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