piccoli affari sporchi (2002)

Niente male questo thriller noir che alterna la gravità e tristezza dei fatti riguardanti un gruppo di immigrati a Londra, senza diritti e sempre sul filo del rasoio, tema molto pesanti, soprattutto quando arrivano i soprusi, a dei momenti e dei toni, inclusa la colonna sonora, piuttosto leggeri. Ecco quindi un prodotto atipico, accattivante, che non può lasciare indifferenti. Bello il finale

SPOILER

Molto carino

Come già detto più che un thriller-drammatico è un film di denuncia...
Sinceramente non mi ha convinto del tutto ma anzi mi ha annoiato nella parte centrale, è da apprezzare però lo "sguardo" che Stephen Frears offre di una Londra tutt'altro che idilliaca in cui gli immigrati clandestini fanno da tappeto sociale, una periferia misera e degradata dove tutto ha un prezzo.
Non è girato poi tanto bene, il ritmo non è dei migliori e alla fine dei conti non vi è chissà che originalità e men che meno tensione o una sceneggiatura particolarmente riuscita.
A tratti riesce a toccare le corde giuste ma nel complesso non lo reputo un gran film, comunque un plauso a Chjwetel Ejiofor ma lo stesso non vale per Audrey Tautou che non mi è piaciuta per niente.
C'è dio meglio e c'è di peggio in giro...

Denuncia sociale e narrazione degli "invisibili", tema che come al solito colpisce e squote le coscienze di tutti, cosa che non dovrebbe mai cessare.

Interpretazione ottima dei protagonisti e storia avvincente, coinvolgente, maledettamente reale.

Non trovo niente da dire, il film non ha scossoni emozionali hollywoodiani ma racconta uno spaccato di vita che ci sembra lontano, ma è solo a qualche metro dalla nostra vista.

La Londra degli invisibili raccontata con sobrietà da Frears... forse troppa.
Il film in qualche misura vuole spingere troppo sull'emozionale risultando spesso patetico proprio quando si passa a parlare della vita degli immigrati; d'altro canto non so se per una questione di insensibilità o forse perché bilanciate male, le scene di umiliazione quotidiana subite da Okwe e soprattutto Senay non mi hanno colpito quanto avrebbero dovuto, e parliamo di abusi anche sessuali pesantissimi.
Ma forse la delusione parziale di un thriller carino sta tutto in quei primi minuti che fanno presagire troppo: un inizio al cardiopalma (ehm...), con la scena del water e del cuore da antologia. Poi qualcosa si inceppa nel meccanismo: prova ad essere un thriller di denuncia ma a parer mio la fusione non è riuscita del tutto e risulta almeno sul primo versante un pò insipida, oltre che in larga parte prevedibile e senza scossoni emozionali degni di tal nome.
Ottime le interpretazioni, specie Audrey Tatou che per motivi sconosciuti mi è sempre stata antipatica ma è impossibile non notare la sua bravura.

"La leggenda del santo immigrato", un poliedrico paladino degli "invisibili" a cavallo tra la disperazione del sopravvivere e la speranza di potersi riscattare senza dover cedere ai mali del mondo. Un interessante partita a scacchi con i compromessi e le avversità, una danza con una cenerentola della globalizzazione che si ritrova tra sorellastre ben più sinistre.
un film scaltro, nasconde molto sotto al tappeto e ci mostra tutto quello che non vorremmo vivere nel modo in cui lo vorremmo vedere. Ma è un film, non un documentario, ed è un film realizzato dannatamente bene.

SPOILER

Si potrebbe quasi definire come un noir di denuncia sociale; infatti le atmosfere, soprattutto quelle iniziali sono tutte da noir, mentre la trama in sè e la seconda parte lasciano il fasciono ombroso per dedicarsi al racconto delle difficoltà degli immigrati: la difficile lotta della sopravvivenza nel mondo occidentale. Un ritratto inglese ma che si addice anche ad altri paesi, un cast che recita in maniera solida e credibile e un'ambientazione cupa, spesso notturna di un Londra molto poco turistica, decisamente azzeccata.
Bravissimo Chjwetel Ejiofor nel ruolo di Okwe.

Visto per caso una sera in tv, mi è sembrato interessante ed ben recitato. Un racconto crudo e duro sui problemi che gli immigrati clandestini devono affrontare, vessati e costretti anche a commettere affari spochi pur di nutrire una speranza per il futuro.
La Tautou è bella e brava e in questo film dà prova di grande versatilità dopo i fasti di Amelie.

Ha il principale difetto nella lentezza, visto che non è un brutto film e l'attore protagonista non ha recitato male.

Premetto che la trama che leggete qui sopra non ha alcuna attinenza col film, in particolare non ne so nulla del famoso chirurgo, che poi il tipo sia diventato un investigatore e abbia assoldato le sue amiche nelle indagini magari me lo sono perso... chi sa...

Come molti, ho scelto di vedere questo film causa Piccola Amelie, fino ad ora non sono mai stato deluso.

Il film è scorrevole, né troppo veloce né troppo lento. Ha in se molti generi diversi da come si evince dagli altri commenti. Ma non per queste ragioni lo consiglio.

Potete vederlo da soli, a qualsiasi età, sesso o religione, oppure in coppia che pure è interessante, forse insieme ad amici non è il massimo, se invece siete l'unico maschietto in una comitiva di più femminucce allora sarà sicuramente interessante.

Mi piace perchè è una favola mascherata. Fa sognare lasciandoti l'agrodolce dei sogni. I contrasti che contiene mi hanno molto divertito. I personaggi sono irreali e stereotipati proprio come nei miti. Il linguaggio del cinema non è necessariamente verità e tutti i protagonisti fanno bene la loro parte lasciando intuire la maschera che indossano in scena.

Non mi ha commosso, questo accade solo con i maestri ma lo consiglio per una serata leggera con un pizzico di brio

SPOILER

Film discreto. Molto intenso nello scrutare il punto di vista di chi, per i motivi più diversi, si trova a dover vivere in un paese come immigrato. La trama resta quella di un giallo su un traffico illecito e su mille piccole (grandi!) miserie umane, da cui il titolo.
Discreta anche la fotografia e la provadei due attori principali! La durata delfilm è adeguata al contesto e l' ora e mezza scorre senza problemi, lasciandoci qualcosa ma senza sbaloridire.
Discreto, appunto.

avvincente film del tipo che non te l'aspetti , magari non del tutto curato nei particolari ma che mi ha preso dall'inizio alla fine e non ne sono rimasto deluso . assolutamente azzeccata anche al storia e le varie tematiche toccate .

Non mi ha lasciato niente...trama noiosa,.attori scarsi, la Tautou tra l'altro non l'ho mai apprezzata come attrice. Sconsiggliato

Sinceramente ne sono rimasto deluso... mi aspettavo di meglio.

sottovalutatissimo thriller che mi ha lasciato piacevolmente colpito. Bravissimi gli attori..da non perdere.

Ottimo regista, bravi attori, Tautou bellissima!

rispetto al commento qui sotto devo dire che il protagonista non mi ha convinto molto...l'ho trovato "freddo" nel suo modo di recitare e poco entrato in parte!
per il resto è un buon film con un finale convincente!

Molto bravi i due protagonisti, sia Audrey Tautou (che adoro) che Chjwetel Ejiofor, il film è molto bello per i contenuti, la trama mi è piaciuta fino a quando lascia intuire un po' troppo facilmente il finale...

SPOILER

L'esame di coscienza del protagonista che rifiuta di accettare tacitamente la scottante verità del traffico clandestino di organi umani, è, inizialmente, ben racconatato, in stile noir e con un buon ritmo, mentre nella seconda parte ha il difetto di recedere nel melodrammatico...

SPOILER

Veramente un gran film di Frears, un regista che non supera mai la sufficienza ma che stavolta ha dimostrato di saperci fare con una trama che alterna l'impegno sociale con la commedia. Grande Tatou e originale la trama.
Memorabile la frase con cui Okwe spiega al trafficante di organi il perchè non l'aveva mai visto: perchè noi siamo quelli che puliscono i vs. cessi, guidano i vs. taxi e succhiano i vs. c...., siamo invisibili.

Easy London...

è un ottimo film sull'immigrazione in Inghilterra... e so per esperienza, a me molto vicina, che è tristemente vicina alla realtà. E non pensate nemmeno per un secondo che in Italia sia poi molto diverso...

per quanto riguarda la situazione del traffico di organi il film sicuramente è un importante documento di denuncia e sensibilizzazione delle autorita al problema, tuttavia direi che la trama è lenta e poco avvincente per quanto avvincente possa essere un film che tratta questi argomenti . buona l interpretazione dei protagonisti da sconsigliare la visione all'amante dei film d'azione " all'americana" .

Mi aspettavo di meglio

Un film molto bello.....è incredibile come questo film era stato presentato a venezia l'anno scorso, era tra i maggiori candidati alla vittoria, ed è uscito solo ora, a più di un anno di distanza!!!
Al di la di questo comunque il film è caratterizzato da una grossa semplicità nel delineare i personaggi, una leggerezza che Distingue Frears (in genere un buon regista, autore qualche volta anche di film bellissimi), e che ben si addice alla interpretazione della Taotou.
Un Film che parte come un noir (tipo lo splendido" rishiose abitudini "di stephen Frears) e che diventa subito dopo un film di denuncia travestito da thriller... Lo consiglio a tutti!!

Si, buon film. Gli ho dato 7. Ma gli avrei dato di + se non aveseero lanciato il messaggio di vendetta o pan per focaccia finale. Forse perchgé anche il regista non crede nella giustizia terrena, e allora fa fare al cattivo la fine delle sue stesse vittime. Comunque ottimo lo sfondo sociale sull problema della immigrazioen clandestina e del tragicoi traffico di organi, Da vedere.
paolo

Solo per Audrey...

Audrey Taotou è un'attrice bravissima e molto bella!
Il film è stupendo...(PNS!!!)

Può anche non piacere, ma solo a chi non ama sapere quello che non vuole vedere