prima della rivoluzione regia di Bernardo Bertolucci Italia 1964
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prima della rivoluzione (1964)

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locandina del film PRIMA DELLA RIVOLUZIONE

Titolo Originale: PRIMA DELLA RIVOLUZIONE

RegiaBernardo Bertolucci

InterpretiAdriana Asti, Francesco Barilli, Allen Midgette, Morando Morandini

Durata: h 1.52
NazionalitàItalia 1964
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1964

•  Altri film di Bernardo Bertolucci

Trama del film Prima della rivoluzione

Parma, 1962. Fabrizio, un giovane dell'alta borghesia, è preso da una serie di inquietudini personali e ideologiche. Ha una fidanzata, la borghesissima Clelia, con la quale però si lascia in fretta. Ha una mezza idea d'iscriversi al Pci, ma pure quella non sembra una soluzione. Ci sarebbe sempre la zia Gina, quella che viene da Milano, e con la quale ha una relazione. Ma pure questa dura poco.

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Voto Visitatori:   6,20 / 10 (10 voti)6,20Grafico
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Voti e commenti su Prima della rivoluzione, 10 opinioni inserite

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david briar  @  01/04/2020 21:53:58
   7½ / 10
Benchè si tratti di un film ancora piuttosto acerbo e autoindulgente nella sua spregiudicatezza di linguaggio derivativa dalla Nouvelle Vague, ma in Italia ancora abbastanza fuori dal comune, "Prima delle rivoluzione" è un film che ancora oggi non lascia indifferenti, soprattutto per due aspetti fondamentali, la fotografia di Scavarda con assistente Storaro e il montaggio di Perpignani, che ancora lo rendono interessante a più di 50 anni di distanza.
Ma forse il vero motivo per vedere il film è il fascino di Adriana Asti, semplicemente perfetta in questo ruolo psicolabile e purtroppo in seguito sotto utilizzata nei film d'autore. Un fascino ambiguo e incomprensibile, il vero motore del film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  23/11/2012 22:36:44
   3½ / 10
E così il Nostro Caro Bertolucci già ai primi film era uno sbruffone pretenzioso de 'sta minchia.
Ma quanto ho odiato questo film? M'ha fatto due p.a.l.l.e che facevano paura.
Un film che vale meno di zero: innanzitutto lo stile è copiato completamente da Godard, ma a parte quello, fosse stato un minimo interessante, ed invece no, il regista ci piazza questi personaggi e li fa parlare e parlare, blablabla, ma cosa voleva dire in realtà?! Che disagio vuole mostrare in quest'epoca?! Mi spiace ma l'ho trovato solo un film pallosissimo politico filo-filosofeggiante, irritante e infinito.

barbuti75  @  27/11/2011 13:29:56
   4 / 10
La noia serpeggia per tutta la durata del film senza regalare mai nemmeno un inquadratura degna di nota. Belle le riprese da documentario di Parma, ma niente di più.
L'autocompiacimento di Bertolucci che si credeva già il Godard della bassa padana è fuori luogo e completamente fine a se stesso.

interessata  @  22/09/2011 00:42:46
   6 / 10
Sono molto contenta di non essere stata l'unica ad uscirne irritata..
Irritante all'estremo, per me, il personaggio femminile e le musiche..
Il percorso intellettuale del protagonista merita, così come le riflessioni su borghesia e comunismo.
I personaggi non attraggono affatto nel complesso, eccetto per Puck.

Qualcuno chiarisca i miei pensieri sulla scena finale:

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/01/2010 15:54:42
   6 / 10
Ho visto poco di Bertolucci ma questo che è uno dei suoi primi film non mi ha colpito più di tanto. Si vede la sua mano nella regia con citazioni e soprattutto la storia che mischia sesso e politica,certo non è scandaloso sotto il punto di vista delle scene erotiche ma per l'epoca la storia doveva essere comunque scabrosa.
Musiche di Morricone buone anche se un pò fastidiose (è una mezza bestemmia questa).
Ho preferito la prima parte alla seconda ma,ripeto,non mi ha entusiasmato.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/07/2009 18:32:38
   5 / 10
No con Bertolucci non ci siamo. Al suo secondo film, interessante la sentenza su una borghesia contradittoria degli anni "Prima della Rivoluzione", ma a 23 anni, il regista, era già intrappolato nel suo autocompiacimento poetico che francamente trovo irritante. Molto probabilmente Bertolucci vedeva, e vede la vita come una lunghissima poesia, ma non puoi far recitare i tuoi attori sempre come in un monologo di Shakespeare o una piece teatrale. Evidentissime le influenze di Godard al montaggio. Omaggi a Hitchcock, Rossellini e Hawks. "Non si può vivere senza Rosselini".

7 risposte al commento
Ultima risposta 28/07/2009 17.32.22
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  28/02/2009 18:53:36
   8 / 10
Pellicola molto ben realizzata da un Bernardo Bertolucci appena ventitreenne.
Molto bene regia e recitazione, ottime le musiche di Gino Paoli e del maestro Morricone.
Procede abbastanza lento (soprattutto all'inizio) in pieno stile Bertolucci, molto politico come quasi tutte le opere del regista parmigiano.
Tormentata storia d'un amore incestuoso tra due membri di una famiglia borghese.
Pellicola non per tutti, visione consigliata agli amanti del genere.

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DarkRareMirko  @  07/09/2008 23:54:46
   8 / 10
Altro grande film tra i primi diretti da Bernardo Bertolucci.


D'accordissimo sul fatto che la prima parte è in tutto e per tutto inferiore alla seconda.
E' un film che difatti parte male, in modo noioso e pesante, poi risolvendosi con più poesia e maestria registica proseguendo nella sua durata, per poi trovare il suo non plus ultra nell'ottimo e amaro finale.
Attori buoni ma non indicatissimi.
Ottima la scena sulla discussione cinematografica in cui, mi pare, sia presente non a caso pure Morando Morandini.


Film molto buono; inoltre ci si dovrebbe togliere il cappello considerando che il grandissimo Bertolucci l'ha realizzato a soli 23 anni, se non vado errato.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  01/11/2007 15:46:51
   6½ / 10
Direi un film incommentabile, quindi analizziamo le diverse fasi della mia visione:
La prima ora di film è penosa, recitata miseramente (anche da Morandini), sproloquiante, confusa, in sostanza Bertolucci (regista dagli evidenti limiti politici e dai fastidiosi collassi di retorica, ma indubbiamente dotato come regista) vuole strafare ispirandosi contemporaneamente ad Antonioni, Pasolini e Fellini senza per'altro conservarne il genio e l'afflato. e qui il voto è 5.
La seconda ora è molto intensa e tutto incredibilmente si risolve (a parte la dialettica), tutto si fa più interessante e soprattutto meno palloso! insomma credevo con Antonioni di aver visto tutto, ma mi sbagliavo...
ottime le sequenze allo stagno Lombardo in cui la citazione al Sogno di una Notte di Mezza Estate è pregnante e inserita con intelligenza. Bertolucci tocca dei lidi che quasi più toccherà in seguito: parlo di un naturalismo metaforico che poteva assurgere a uno dei punti forti della sua cinematografia. Morricone bachiano, Paoli popolare costituiscono una coppia stravagante, ma amalgamata sapientemente. personaggi un pò stereotipati, ma profondi (la recitazione si alza di tono anche), Bertolucci sapeva quello che girava e la sua padronanza di cultura è eccezionale, meravigliosa ironia nelle sequenze cinematografiche su Rossellini e il cineasta assuefatto.
ripeto: Antonioni, Fellini, Pasolini senza conservarne l'afflato...
(anche se meno datato di PPP)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/08/2007 00:20:29
   7½ / 10
Film molto personale di Bernardo Bertolucci, ambientato nella sua Parma, non privo di spunti autobiografici. Insieme ai Pugni in tasca di Bellocchio, ma con minore vitalità, analizza i fermenti pre-1968. Colpisce molto l'ipocrisia del protagonista, giovane borghese che odia la borghesia, ma di fronte alla relazione amorosa con la zia interpretata da Adriana Asti, si tira indietro rifugiandosi nei comodi agi borghesi. Fra echi di Stendhal (i nomi dei protagonisti sono gli stessi della Certosa di Parma) Pasolini e Antonioni, il film di Bertolucci mostra un ottimo uso della colonna sonora di Morricone e le canzoni di Gino Paoli.

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