q - il serpente alato (1982)

Cohen recupera il classico pretesto da horror anni'50(anche se qui le simpatie vanno tutte al mostro)e con la consueta spigliatezza gira un simpatico filmetto squinternato con personaggi meno insulsi del solito e una bella dose di humour per stemperare i vari passaggi sanguinosi.Effetti speciali poveri ma efficaci.Le spassose parentesi dedicate al sacerdote assassino che sacrifica le vittime in un magazzino sembrano uscite da un film di Herschell Gordon Lewis.Il cast sta al gioco,a cominciare dallo stralunato Moriarty,futuro avvocato Stone nella serie "Law & Order".Ovvio finale con sorpresa.Per alcuni un piccolo cult.

Q il serpente alato è un film di Larry Cohen del 1982, un puro b-movie che si muove fra l'orrore , il fantasy e il trash.
La pellicola si incastra a metà fra i beast movie che vissero il loro periodo d'oro durante gli anni 80 e i monsters movie tanto in voga durante gli anni 50. In questo caso il mostro è un serpente alato ,un essere quasi divino , che miete vittime attaccando le persone in cima ai grattacieli di NYC.
Essendo un prodotto del buon Larry Cohen parliamo ovviamente di un film senza pretese , girato con scarsi mezzi e contaminato da una forte componente trash.
Il ritmo è buono , la storia è simpatica anche se lineare e molto semplice e gli effetti del drago sono passabili anche se ormai fuori moda. Il livello di tensione non è granché mentre invece non mancano i momenti sanguinolenti.
La regia di Cohen è buona ma il basso budget si fa sentire, cosi cosi invece gli attori , non aiutati da dialoghi a tratti stupidi.
Dunque un film che non eccelle , tuttavia se preso per quello che è può risultare simpatico e divertente agli occhi dell'appassionato.

Interessante B-movie,che nonostante non brilli per l'originalità si rivela godibile e piacevole da vedere grazie a diversi elementi e ad una certa cura per i particolari.
I personaggi sono uno degli aspetti meglio riusciti di questo film,ben caratterizzati ed interpretati tutti in modo decente.
La regia è buona (le riprese dall'alto tra i grattacieli della città sono notevoli),realizzata in stop motion la creatura,che purtroppo al giorno d'oggi non colpisce più come dovrebbe,abbastanza presenti e realizzati bene invece gli effetti splatter.
Un film leggero,con un buon ritmo che si lascia seguire senza problemi,nel suo genere un piccolo cult.

Piccolo cult che gode di un'ottima reputazione, però visto adesso è molto invecchiato.
L'idea del dio azteco risvegliatosi in una città è azzeccata, la fattura del mostro è accattivante, ma il contrasto della stop motion con gli sfondi statici rendono a tratti ridicola la visione (vedere i poliziotti che cadono).
Da elogiare la prova convincente di Moriarty, e parlando in generale il film si sorregge su qualche situazione simpatica, senza però dare l'impressione di esplodere in maniera definitiva e convinta.
Peccato che l'atmosfera con il proseguire della vicenda perda parecchio, virando fortemente su una componente poliziesca, a mio parere meno interessante e più canonica rispetto alle ottime premesse.
La visione , per gli amanti dei b-movie, è consigliata, ma a patto che non si alzino le pretese.

La novità più interessante del film sta nel fatto che con un mostro del genere le prime vittime sono quelle che si trovano nei punti alti della città, quindi i lavavetri nei palazzi, gli addetti ai cantieri, signorine carine che si abbronzano nelle terrazze, ecc... poi per il resto nel film non mi è piaciuto quasi niente: purtroppo il difetto principale di Charles Cohen è che non mette mai suspense nei suoi film, grave errore, perché il film è noioso e si limita al routinario ritrovamento cadavere/attacco del mostro/ritrovamento cadavere/attacco del mostro...

SPOILER
Quindi in sostanza questo film non ha nulla di interessante, neanche i trucchi sono granché, le uniche cose degne di nota sono le panoramiche con l'elicottero e i cadaveri molto orridi.

Il difetto di questo film è principalmente quello di far intravedere troppo presto il mostro alato. Gli effetti speciali sono il riflesso di un budget basso e preservare la visione un po' grottesca della creatura avrebbe giovato di più. La pellicola tuttavia possiede un buon ritmo, offre solide intepretazioni di Carradine e Moriarty ed un finale decisamente citazionista. Un onesto b-movies di una volta fatto da un artigiano specialista nel genere.

Simpatico B-movie sfornato ancora una volta da quel mestierante quale è Larry Cohen...certamente pieno di grossolanità tecniche e qualche scena ridicola ma che perlomeno non annoia ma anzi mette in scena una sceneggiatura originale e con quel gusto trash senza superare i limiti del cattivo gusto.
Gli effetti speciali, in stop motion, del Serpente Alato sono dignitosi anche se nell'epoca della CGI fanno fare più di un sorriso e specie nel finale...proprio il finale dello scontro tra forze armate (che rimanda chiaramente a "King Kong") e il mostro/Dio è la parte del film in cui ho trovato le maggiori cadute di stile perché fino a quel momento mi aveva piacevolmente sorpreso!
Le urla dei poliziotti scaraventati nel vuoto fanno ridere così come la scena in cui la bestia appare alle spalle di Carradine in cui si denota il basso livello della pellicola.
Per il resto una buona storia grazie all'azzeccatissima location metropolitana che si mescola alla leggendaria creatura mitologica azteca....eccellenti riprese in volo, ben fotografati i palazzi sia negli interni che negli esterni ecc...
Peccato per la mancanza di una colonna sonora degna di nota ma in compenso Cohen non ci fa mancare un bel pò di splatter-gore artigianale ben realizzato e pure la classica occhiatina sexy ad inizio film.
Il cast principale funziona a dovere (non si può dire lo stesso per gli attori comprimari) con il mitico David Carradine che pare divertito e a suo agio tra una battuta ed un colpo di pistola...Michael Moriarty (doppiato da mongoloide) invece è un attore che non ammiro per niente ma qui, dopo averlo odiato all'inizio specie per la scenata piagnucolona, ha cominciato a starmi simpatico in questo ruolo da sfigàto.
Giudizio positivo in linea di massima per un film che mi sarebbe piaciuto aver visto da bambino.

Questo fa parte di quei film che Italia 1,durante gli anni 80,trasmetteva in prima serata,e che portavano puntualmente mia madre a scattare come una giaguaro per dirmi di non vederli....ed io puntualmente gli dicevo di non rompere le balle(10 anni,ma precoce...povera donna)...lo registrai pure con il mio lettore VHS Phonola(cioè..cazzò...Phonola),e tutt'ora nastro in mio possesso...

Comunque,cazzàte a parte,"Il serpente alato" è un'altra opera del nostro beneamino Larry Cohen,non estraneo ai Trash horror movie e famoso per altre pellicole assurde come "The Stuff-il gelato che uccide" o "I vampiri di Salem's Lot" (pessimo seguito dell'opera di Stephen King)...

Il film è il classico "Monster movie" mezzo horror,mezzo poliziesco,mezzo fantasy,che vede i poveri Newyorkesi vittime di un Drago gigante,animato in stop motion, appollaiato sopra un enorme grattacielo in cerca di vittime per nutrire i propri piccoli.....trash,che più trash non si può...però è un piacevole ricordo dei film horror di serie B della mia infanzia(insieme ad Alligator,La macchina nera,tentacoli,il cane infernale ecc...ecc..).

Spassoso se si è curiosi di scoprire i miti horror a basso costo....e se si è coscienti di cosa si sta per vedere dal momento che si sceglie un film di Cohen....
Sufficenza scarsa data per simpatia,e per la presenza di David Carradine...

non male,un connubio tra fantasy e poliziesco abbastanza riuscito,qualche punticello morto ce l'ha ma niente di che..la creatura è realizzata con la stop motion,abbastanza credibile.
piuttosto prevedibile il finale,ma d'altronde finiscon quasi tutti alla stessa maniera..chi ama questo tipo di film lo veda pure,senza infamia nè lode;)

curioso e strano miscuglio di horror e poliziesco. Qualcuno lo definisce capolavoro, qualcun altro addirittura splatter ma non è nessuno dei due. Di scene cruente non ve ne sono eccezion fatta per qualche scheletro, un po' di sangue (con il contagocce), un paio di cadaveri squartati e due o tre scene di sacrifici umani - a detta del regista - secondo rituali aztechi.
Difficile pure definirlo un b-movie. Nel contesto in cui è uscito questo film è uno di quei prodotti a basso costo ma non del tutto da buttare. La recitazione è discreta, la regia ricorda molto alcuni film polizieschi della fine degli anni '70, ci sono anche alcuni momenti "comici", forse involontariamente.
L'azione è poca, eccezion fatta per la parte finale.
Nel complesso è un film che si ricorda poca ma che non è del tutto da scartare. Sembrerebbe essere una sorta di esperimento, un tentativo di commistione tra generi diversi e - se considerato così - il film raggiunge e supera, di poco, la sufficienza.

Monotono horror di Cohen. Non diverte, non fa paura, e di sangue ce n'è pochissimo. In più, Moriarty, attore feticcio del regista che personalmente mi è sempre stato simpatico, interpreta un personaggio mal caratterizzato che cambia atteggiamento ogni cinque minuti senza motivo (da ribelle a codardo, da duro a pisciasotto), mentre Carradine e Roundtree appaiono svogliati e totalmente fuori parte. Brutti anche gli effetti speciali del serpente drago.
Insomma, a mio parere questo tentativo di Cohen di aggiornare la formula dei monster movie anni 50 non ha funzionato per niente. Ritengo che sia il suo film peggiore. Trash noioso.

Unica scena divertente che regala al film un voto in più: il numero stonatissimo di Moriarty al pianoforte del bar. Quello fa ridere eccome.
Dadadadadadada... da...da...da...dadadadadadada. What do you dooooooooooooo!

Deficitario B movie in stile anni 50 su di una creatura svolazzante che decapita gli abitanti di New York. Effetti speciali che di speciale hanno ben poco e attori di un certo calibro come Carradine e Roundtree abbastanza svogliati nelle vesti dei poliziotti intenti a risolvere i misteriosi casi di omicidio. Comica la spiegazione dell'esistenza del mostro alato ed il finale beffardo.Null'altro da ricordare.

Più che buon b-movie con elementi ironici ed orrorifici diretto dall'oggi soprannominato Master of horror Larry Cohen - è quello di God told me -.

Gli effetti speciali, in stop motion e non, son ben curati e realizzati, il compianto David Carradine fà sempre piacerissimo vederlo e tutto il cast dù una discreta prova recitativa.

Insomma, interessante ed originale, pur pescando da certi film del passato, immettere una figura mitologica e leggendaria come quella del drago in un contesto moderno e cittadino; se poi si aggiungono al piatto anche ironia e simpatia, il gioco è fatto; Cohen poi ci sà anche fare dietro la mdp.

Un film sopravvalutatissimo in America (dove lo hanno definito la migliore opera del regista), ma che risulta un pessimo prodotto d'importazione, reduce di un filone di mostri assassini iniziato negli anni '30. Brutto, noioso, con poche scene sanguinose e un mostro volante fatto malissimo in stop-motion. Da evitare.

Non è che mi aspettassi chissà che cosa, dato soggetto e autore.

E in effetti il film di Cohen è proprio come ci si può immaginare. Si tratta di un filmettino simpatico di pura serie B, abbastanza trash, all'inizio degli anni '80, con brutti dialoghi, pessimi effetti speciali, ma comunque non del tutto disprezzabile, e anzi , tutto sommato abbastanza divertente.
Nel cast oltre a David Carradine , c'è Richard Roundtree, "Shaft", che Cohen riprende dai film black degli anni '70, di cui lo stesso Cohen (bianco) erastato uno degli autori + illustri.

Solo per gli amanti del genere, perchè alla fine si tratta di uno dei tanti film in cui le bestie mangiano gli uomini, perfettamente in voga con la tendenza di quel periodo, e non è nemmeno tra i più belli (mi viene in mente "alligator", di lewis Teague, praticamente contemporaneo e sempre pura serie B).

Un horror-poliziesco con un' idea interessante che poteva essere sviluppata meglio a mio parere. Qualche riferimento in più al culto sarebbe stato gradito ad esempio.

Siete ammiratori del cinema puro? Voto 2.
Siete spettatori aperti e sapete valutare e apprezzare le novità dei b.movies e le loro potenzialità? Voto 6
Siete degli impenitenti amanti del trash del gore dello splatter e di tutti i b-movies? Voto 10

A dispetto proprio di quei "puristi" che si stracciano le vesti con reticente pudore, questo sottoprodotto è ben fatto, e visiviamente assai suggestivo e inquietante. Il tentativo, nobile e assai complesso, di Cohen è di unire antico e moderno creando una sorta di pamphlet-poema horror visionario contemporaneo. Il "mostro" è una Divinità azteca, una via di mezzo tra un drago e l'Idra delle Leggende, e proprio per questo ben si presta a una sorta di stilismo post-medioevale come del resto è evidente dalla fotografia del film: un pò come "L'armata delle tenebre" di Raimi, ma con meno budget.
La "creatura", comunque, animata in stop.motion, è davvero notevole e le sequenze della sua "tana" (il Covo, il Nido, chiamatelo come volete) innesca veramente brividi di terrore sulla schiena degli spettatori.
L'eccesso di grand-guignol e alcuni dialoghi sono assai risibili, ma ciò non toglie che questo film andrebbe rivalutato a distanza, e visto meglio

Un filmino a basso costo, con alcuni limiti nella sceneggiatura. Eppure, nel suo piccolo, si vede con piacere grazie soprattutto al simpatico Michael Moriarty e al sempre bravo David Carradine.
Peccato che i riferimenti ai Maya vengano solo accennati e spesso in maniera confusionaria!

La solita menata sul mostro che fa razzia a destra e a manca .
Horror economico con qualche spunto per farsi due risate e nulla più.