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Non mi è dispiaciuto, di sicuro non sarà un gran film però nel complesso è apprezzabile. Inoltre poi è prodotto da Scorsese anche se non si avverte molto la mano sua. E' particolare, molto depressa come pellicola, molto pessimista. E' così fin dalla regia di tale Lindberg: molto distaccata, grezza, cupa e talvolta anche statica. Ma è volutamente così, infatti la regista azzecca il tipo di direzione adatto e riproduce molto dignitosamente una storia dai contorni molto squallidi. Ha voluto girare un film proprio molto crudo e senza vita, passando dalla fredde distese dell'iowa alla triste esistenza dei protagonisti. L'atmosfera sporca è molto caratterizzante, ricreata molto bene. Poi si avverte proprio un certo distacco tra regia e spettatore, il quale, più si sviluppa la storia, più viene immerso nel marcio più totale. Poi si gioca anche molto sull'ambientazione, la quale risulta essere un tassello fondamentale all'interno di tutta la vicenda, un posto dove non c'è nulla, non accade niente, il silenzio che pervade è interrotto solo al passaggio dei numerosi treni che transitano vicino. Un posto dimenticato da dio, dove ognuno conserva degli inconfessabili segreti che probabilmente non verranno mai scoperti. Discreta direzione degli attori, non eccezionale, però alla fine ci si accontenta. Però c'è uno scarsino approfondimento dei personaggi. Il finale è alquanto ingegnoso, molto triste, molto crudele, è sviluppato in degna maniera. Fotografia scialba, senza anima ecc... ma anche questo è un effetto voluto, almeno penso, per dare un ulteriore tocco di squallore. Cosa riuscita bene. La pecca maggiore secondo me, è la sceneggiatura: molto approssimativa, frettolosa, diversi elementi della storia vengono tralasciati. Poi sicuramente ci sono degli interessanti colpi di scena però ciò non basta a risollevare il tutto. In generale è insipida, molte scene sembra che fungano solo da riempitivo e i dialoghi passano inosservati. Purtroppo su questa linea c'è ben poco da salvare. La Lindberg riesce a dare un buon ritmo, la vicenda è portata dignitosamente avanti, magari a volte più che portata, è trascinata, però nel complesso viene svolto un lavoro onesto. Diciamo che momenti di noia pura non ci stanno. Il cast non è gran cosa, magari solo la Walters si salva, ma il resto degli attori non mi ha convinto nonostante vengano diretti abbastanza bene.
La sufficienza c'è, però da un film come questo, con una trama all'apparenza molto interessante, se ne poteva ricavare qualcosa di più.
Io non ho parole. Non ho visto un film più noioso e piatto nella mia esperienza da ''cinefilo''. Questo film mi ricorda molto Antichrist di Lars Von trier : la delineazione della follia al femminile. Il tema è interessante, ma lo sviluppo è un pugno nello stomaco. Fossi stato il regista, ci avrei di tanto in tanto qualche dialogo e avrei costruito la storia con un po' più di chiarezza.
"Rain" di Kathrine Lindberg è una tragedia greca immersa in uno spazio senza tempo. Splendide le immagini dell'Iowa, dimenticato da****, spazio sterminato che inghiotte, annulla chi lo abita, pochi uomini che si lasciano lentamente travolgere da un vortice di crudeltà e disperata violenza. La tragedia è sotto la pelle. L'attesa per qualcosa che sembra sempre stia per accadere è scandita dal continuo passaggio di treni che non si fermano mai... Rumori musicali e d'ambiente mantengono costantemente in bilico un ritmo narrativo sempre uguale a se stesso. Lentamente, ma inesorabilmente prima si intuisce poi si osserva in tutta la sua potenza distruttrice cosa il Destino sta dispiegando sugli uomini e le donne di quella piccola comunità. Senza (troppe) parole.