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Come rovinare un mito. Pessimo film diretto da un altrettanto pessimo regista. Ray era un genio della musica ed ha avuto una vita incredibile, in particolare negli ultimi 25 anni. Quegli anni di cui questo film non si cura affatto! Certo la musica del film è fantastica! ma non è certo merito del regista. E sinceramente è l'unica cosa salvabile di questa biografia patinata e riarrangiata secondo il gusto di certi sceneggiatori che di gusto non ne hanno affatto. Dell'attore principale non si può dire che non sia bravo, ma non esageriamo facendone un icona della recitazione!
Personalmente mi aspettavo molto di piu':la regia e'discreta ma il film non convince per niente,risultando lento e noioso(i primi 30 minuti sono un sonnifero)con un Jamie Foxx autore di un'interpretazione pessima tanto da far sembrare Ray Charles un'epilettico.Salvo solo i costumi e la musica,ma per il resto siamo molto lontani da un capolavoro....
mamma mia ke noia.... mi hanno costretto a vederlo perkè nel gruppo c'erano ammiratori di ray... Io non sono un suo gran fans... ma diciamo ke il film .. potevano farlo meglio per un grade della musica come è stato lui.. almeno cosi' mi hanno detto.. ma il film deludente
Sentite.. non mi dire che non è stata una gran rottura questo film. ok poteva essere bello..ma troppo lungo..una lagna totale.. ogni anno, ogni mese della vita di ray oddioooooooooooooooo.. troppi particolari, vermente una noia mortale..salvava giusto con qualche flashback
Darei cinque, ma ho visto davvero voti esagerati senza la minima giustificazione! A favore: straordinario Foxx (un nome, un fila-fila-tre), mi ha lasciato basito; mi era già piaciuto in "collateral", ma qui...la cosa più incredibile è che canta pure! La fotografia lipperlì non mi era piaciuta, poi ho visto che cambiava mano a mano che passavano gli anni...aveva una sua logica, era curata. Le musiche non si discutono. Il resto semplicemente osceno, anche se nel senso buono del termine!;) La regia mai una trovata, uno spunto interessante... il giorno che a scuola hanno insegnato il piano sequenza, magari è stato clamorosametne marinato....? E i flashback?Semplicemente spezzettati e messi a caso!!!Però il tutto era sostenuto da un montaggio curato fin nei minimi dettagli, al punto che le sequenze non superavano mai i dieci secondi.Sembrava a tratti un videoclip. E per finire una sceneggiatura davvero ok, ci fosse stato un tema, uno solo dico portato avanti con coerenza dall'inizio alla fine, che fosse la droga o il tradimento o la segragazione razziale o la morte del fratello...giusto quando la moglie lo convince a disintossicarsi si è mosso l'elettroencefalogramma della sceneggiatura. E gli ultimi cinque minuti?Ma che è, un documentario?Che c'inzerta con le treoretre precedenti???
A me non è piaciuto. L'unica cosa che ho apprezzato è stata la recitazione del protagonista, ma per il resto il film non mi ha convinta. Si vuol parlare di troppe cose: i sensi di colpa per il fratello, la tossicodipendenza, la segregazione razziale, la vita amorosa turbolenta, le insicurezze nei confronti degli altri, ma alla fine non si porta avanti bene fino in fondo nessuno di questi temi. Gli argomenti vengono affrontati a singhiozzo con dei brutti flash-back inseriti senza continuità e senza senso. I dialoghi sono davvero brutti e banali, soprattutto quello finale con la madre (sembrava destinato a dei bambini di cinque anni) e in più tante storie vengono accennate senza essere portate vanti fino in fondo (che fine ha fatto l'amico licenziato? e il figlio?). Poteva essere un grande film ma secondo me è stato buttato via. Le musiche di ray charles sono eccezionali ovviamente, ma per tutto il tempo ho avuto la sgradevole sensazione che chi ha fatto il film abbia creduto che bastasse inserirle per trasformare il (brutto) prodotto in un capolavoro. Insomma, ho avvertito della malafede in questo lavoro, ed è per questo che alla fine gli do un voto così basso.