razorback - oltre l'urlo del demonio regia di Russell Mulcahy Australia 1984
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razorback - oltre l'urlo del demonio (1984)

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locandina del film RAZORBACK - OLTRE L'URLO DEL DEMONIO

Titolo Originale: RAZORBACK

RegiaRussell Mulcahy

InterpretiBill Kerr, Chris Haywood, Gregory Harrison, Arkie Whiteley

Durata: h 1.35
NazionalitàAustralia 1984
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1984

•  Altri film di Russell Mulcahy

Trama del film Razorback - oltre l'urlo del demonio

Ambientata nel Southwest Wales, 600 km a ovest di Sidney, la vicenda fa capo alla presenza spaventosa del razorback (schiena di rasoio), gigantesco e feroce cinghiale grosso come un rinoceronte e invulnerabile come Achille. Uccide un bimbo e della sua morte viene incolpato il nonno cacciatore.

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Voto Visitatori:   6,18 / 10 (14 voti)6,18Grafico
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Voti e commenti su Razorback - oltre l'urlo del demonio, 14 opinioni inserite

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andrea90  @  23/07/2020 21:59:09
   7½ / 10
Variante di "Jaws" ambientata nel deserto australiano con un feroce cinghiale assassino al posto del celebre pescecane, visivamente mozzafiato (l'ottima fotografia e' del futuro Oscar Dean Semler) e con ottimi effetti sonori.
Il regista, reduce dallo splendido Videoclip di "A Total Eclipse of the Heart", fa le prove generali per quello che sarà il suo capolavoro di qualche anno dopo "Highlander", con un Monster Movie che nella prima parte ci mette un po' ad ingranare , ma che gode di alcune sequenze di indubbio fascino a cominciare dagli attacchi del cinghialone ( assai sporadici purtroppo a dirla tutta) fino alla splendida sequenza-incubo nel deserto del protagonista, scena che da sola vale la visione del film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/12/2016 23:18:46
   7 / 10
Razorback è un buon film di genere. Più che un horror puro è una fiaba con forti connotati horror. Mulcahy, al suo esordio, dipinge uno scenario che sfruttando i colori e le suggestioni dell'outback australiano, diventa una sorta di Wake in fright surreale (la caccia notturna ai canguri è una citazione piuttosto palese al controverso film di Kotcheff), dove le scenografie estremamente curate ed una fotografia che predilige molte volte delle tonalità oniriche, sono lo sfondo di una battaglia da incubo in cui incombe questa creatura quasi mitologica e fuori dal mondo. E' un film che ha le sue imperfezioni, però nonostante il budget contenuto il risultato è più che dignitoso. Non ci sono grossi punti morti, gli attori offrono una caratterizzazione scarna ma funzionale al racconto. Certamente è da apprezzare più dal punto di vista visivo rispetto ad altri aspetti.

ZanoDenis  @  29/10/2015 20:31:07
   5½ / 10
Scialbo animal-horror basato su un cinghiale gigante assassino. Sceneggiatura rivedibile, e anche parecchio piatta, suspense assente e noioso per buona parte del film. L'unica cosa che lo salva in parte è un buon comparto tecnico con una bella fotografia e dei paesaggi aridi e polverosi, molto simili al western che fanno la loro figura. Comunque un filmetto dimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  03/05/2015 15:57:11
   6 / 10
Veramente un peccato visionare un film con un comparto tecnico così sontuoso al servizio di una sceneggiatura tremenda e una trama eccessivamente statica.
In questo modo si potrebbe riassumere il commento su " Razorbeck".
Il film propone, fin dalle prime scene, una fotografia impressionante che riesce a valorizzare al 100% gli ottimi paesaggi australiani.
La stessa fotografia diventa protagonista nelle interessanti fasi oniriche, oltre ad avere un ruolo di mascheramento del pupazzone sanguinario.
Veramente degne di nota le musiche: offrono un'enfasi non indifferente in alcuni momenti drammatici che risulterebbero abbastanza insipidi.
Il rovescio della medaglia, come detto precedentemente, è una sceneggiatura molto lacunosa che gestisce malissimo tutti i personaggi principali, gli antagonisti e offre anche notevoli buchi logici:

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Ultima risposta 03/05/2015 15.58.53
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alex94  @  30/06/2014 20:46:51
   7½ / 10
Buon animal-horror australiano diretto nel 1984 da Russell Mulcahy.
La trama è carina e non annoia mai grazie ad una buona regia,ai bei paesaggi dove si svolge la storia e grazie al cinghiale ben realizzato e abbastanza inquietante.
Discreti gli attori.
Insomma uno dei migliori animal horror di sempre ben realizzato,divertente e che riesce anche a trasmettere un po di tensione,merita di essere visto.

topsecret  @  22/03/2014 17:18:26
   4½ / 10
Sconcerto e noia (accompagnati da una buona dose di sbadigli) sono le sole cose che questo RAZORBACK regala allo spettatore.
Già il fatto stesso di catalogarlo come horror risulta essere una gran presa per i fondelli, se poi ci aggiungiamo la scarsa propensione ad imbastire una storia sensata e capace di accattivare il pubblico, la mancanza di tensione e di spessore interpretativo e di un ritmo che aiuti a non morire di noia, ecco che il quadro è completo.
Le uniche cose da apprezzare sono la fotografia e alcune inquadrature che premiano Mulcahy sotto il profilo tecnico ma che non lasciano grande spazio al coinvolgimento e alla voglia di colpire.

john doe83  @  21/11/2013 16:57:14
   6 / 10
Primo film di Mulcahy, ne viene fuori un film sufficiente, da inserire nel filone beast movie, si nota che il budget è ridotto ma le suggestive ambientazioni australiane non sono male.

BlueBlaster  @  19/09/2012 01:27:36
   6½ / 10
Sin dai primi istanti si capisce di avere di fronte un film dal notevole spessore tecnico...si fermano qui però i pregi del primo lungometraggio del futuro regista di "Highlander", Russell Mulcahy...un tipo che con la macchina da presa ci sa fare e se ne inventa di tutti i colori!
La sceneggiatura però è una oscenità...tematiche esistenziali e animaliste (con scene davvero disgustose di violenza sui canguri) mal si conciliano con un monster-movie che ha come soggetto una creatura così banale come un cinghiale corazzato, che tra l'altro si vede pochissimo (nonostante sia costato 250.000 dollari il modello meccanico)!
Le musiche di Iva Davies sono a dir poco strepitose, davvero da serie A, roba da film profondi...psichedeliche ed inquietanti! Abbinate ad un sonoro eccelso, basta ascoltare (oltre che guardare) la scena iniziale con il vento che soffia nel deserto per capire di cosa sto parlando.
Altro fiore all'occhiello di questa produzione è la bellissima e curatissima fotografia di Dean Semler (che lavorerà pure in Waterworld, Apocalypto e 2012)...puntata in particolar modo sull'arancione ed il blu elettrico e molto saturi, il che rende perfettamente l'idea dei deserti australiani!
Non a caso sia la fotografia che la colonna sonora ricevettero molti premi.
Interessanti ma inutili le sequenze oniriche che il regista ci mette in scena.
Sembra quasi che il suddetto RAZORBACK sia un MacGuffin, per dirla alla Hitchcock, per avere la possibilità di girare un film che è più di protesta sociale (specie contro la violenza sugli animali ed i bracconieri) che piuttosto un canonico animal movie che all'epoca andava molto.
Con un pretesto horror più profondo sarebbe stato un capolavoro, purtroppo così non è...comunque da vedere per i motivi prima descritti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/09/2012 01.30.09
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Invia una mail all'autore del commento giovanni79  @  07/02/2010 11:38:55
   5 / 10
Il mega cinghiale corazzato (i normali proiettili gli fanno il solletico) mi mancava. Peccato però che sia proprio il gigasuino a vedersi poco, a parte il capoccione con zanne. Il resto del film è più che altro una sorta di documentario sui buzzurri del luogo (Gamulla, in Australia) che passano la loro vita a bere,sparare e scuoiare canguri e cinghiali, corazzati e non. Diciamo che, in un cortometraggio, ci poteva anche stare, ma qui il brodo risulta annacquato, nonostante qualche sequenza interessante e un utilizzo particolare dei colori notturni. Si nota comunque un certo mestiere. Voto 5-

bulldog  @  27/10/2009 18:56:18
   5½ / 10
Ennesima pellicola sulla scia de 'Lo Squalo' .
Stavolta è un cinghiale a spargere terrore in questo prodotto australiano senza infamia ne lode.

Maniac Cop  @  20/07/2009 19:39:11
   8 / 10
Buon film. Il gigantesco razorback del titolo si vede poco, ma comunque il rapporto uomo-natura è trattato in maniera non banale ma interessantissima e suggestiva (il sogno nel deserto).
Sorprendente.

mikeP92  @  10/07/2009 23:28:30
   5 / 10
B- movie, le cui uniche cose buone sono; la scelta del mostro, la sua realizzazione, l'ambientazione e la fotografia (ottima per un film del 1984).
Per il resto; la noia dilaga, non ci sono sequenze sanguinose, gli attori recitano male, il montaggio é rozzo e fatto alla meno peggio.
Comunque é a livello di tutti gli altri cloni de "Lo squalo", a parte di Piranha e di Grizzly- L'orso che uccide (che sono migliori).

Dick  @  17/08/2007 21:34:20
   6½ / 10
Il racconto a mio parere è sfilacciatello, però grazie ad un certo gusto visivo e l' epica sfida nonchè l' aspetto del cinghiale, il film si lascia vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/07/2005 13:54:20
   6 / 10
Horror australiano sulla scia di "lo squalo", ma cmq dignitoso e originale nell'ambientazione. Il film è ambientato nelle praterie australiane, dove c'è un cinghiale gigantesco che fa le sue vittime.
Solita roba, comunque è più divertente rispetto agli standard di questo filone (escluso il capostipite di spielberg ovviamente).

Il regista è Russel Mulchay, lo stesso che poi avrebbe diretto, trasferitosi negli Stati Uniti, il primo "Highlander" con Sean Connery.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/08/2007 21.35.49
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