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Film da considerare, soprattutto visto oggi, come poco più che una trashata. Palesemente propagandistico, non mostra nemmeno (rispetto magari ad altri film anch'essi propagandistici) un minimo di tecnica o qualche elemento che lo renda comunque interessante dal punto di vista cinematografico. Fa peraltro palese disinformazione sul tema trattato, portando argomentazioni che probabilmente non sono sostenute nemmeno da chi oggi è contro la marijuana. Oltre a qualche risata (peraltro involontaria) e vari tentativi di terrorismo psicologico (soprattutto con i discorsi del personaggio che introduce la vicenda), anch'essi maldestri, niente di che.
Da vedere giusto una volta per la curiosità "storica" che ha guadagnato in questi 81 anni.Forse il più famoso dei cosidetti "educational movies",film di propaganda che in America furoreggiavano negli anni'30,'50 e '60 con lo scopo di indottrinare gli spettatori(giovani o vecchi)sui vari pericoli che si annidiavano nella società.In questo caso il male assoluto è rappresentato dalla marijuana,mostrata come una sorta di micidiale detonatore di tutte le più nefaste pulsioni umane(demenza,libido sfrenata,assassinio,guida spericolata,promisquità e così via).Ma come tutti i filmetti dell'epoca la storia si conclude con l'ovvio lieto fine:il povero studentello che ha provato controvoglia lo spinello viene scagionato,il vero assassino arrestato e la spacciatrice addirittura si getta dalla finestra del tribunale per il senso di colpa....Non è chiaro se a commissionarlo sia stato l'esercito o la chiesa,di fatto non sortì esattamente gli effetti rivelatori che speravano,visto che da lì a 10 anni ci sarebbe stato il boom degli stupefacenti,e ben più dannosi dell'erba.Forse il motivo dell'insuccesso fu dovuto alla confezione impresentabile,alla recitazione imbarazzante,e soprattutto all'eccessiva demonizzazione di quella che oggi è nota a tutti come la più leggera delle droghe leggere,cosa di cui probabilmente si saranno accorti anche i giovani di allora(nel film invece dovrebbe dare pure dipendenza).Rivisto oggi le uniche scene degne di interesse o di qualche risata sono ovviamente quelle in cui i protagonisti fumano.Il resto è il vuoto assoluto,e i 68 minuti sembrano interminabili.Fosse durato 10 inuti in meno come il precedente e ben più divertente "Maniac"(sulle malattie mentali)sarebbe stato meglio.Quel genere di film che la voglia di fumare te la fa venire,altrochè....
State attenti ignari consumatori, la maria vi può uccidere, vi rende folli, vi fa ridere come degli scemi. A parte gli scherzi penso che anche uno come Goebbels si sarebe alzato in piedi ad applaudire 'sta spazzatura di pellicola, complimentadosi vivamente per la bassa propaganda utilizzata e il cumulo di ******* raccontate. Incredibile poi il livello di comicità involontaria che riesce a generare dal tono solenne e serioso, tipico dei bigotti (e gli americani riguardo il bigottismo riescono a raggiungere vette irragiungibili come in questo caso). il fatto che la pellicola sia qualitativamente scadente sia secondario. Bellissima l'immagine finale del ditino del preside puntato verso gli spettatori con il monito "Tell your children". Quello stesso ditino che avrebbe potuto usare in maniera più appropriata, ma non lo dico in questa sede perchè sono un signore...
Film d'exploitation anni '30 piuttosto imbarazzante nel suo uso propagandistico-educativo,soprattutto visto ai giorni d'oggi.il suo intento fu quello di allarmare il più possibile i giovani dai pericoli della droga.un film che all'epoca fece scalpore per alcune situazioni di nudo integrale,scene di sesso e non ultimo utilizzo di droghe.la droga ,in questo caso leggera,viene vista come ogni male della società,capace di portare anche all'omicidio e allo stupro.divenne un film di culto negli anni '70.comunque sia,rimane un film pessimo sotto ogni punto di vista.