rosemary's baby - nastro rosso a new york regia di Roman Polanski USA 1968
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rosemary's baby - nastro rosso a new york (1968)

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locandina del film ROSEMARY'S BABY - NASTRO ROSSO A NEW YORK

Titolo Originale: ROSEMARY'S BABY

RegiaRoman Polanski

InterpretiMia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Maurice Evans, Ralph Bellamy, Victoria Vetri, Patsy Kelly, Elisha Cook Jr., Emmaline Henry, Charles Grodin, Hanna Landy, Phil Leeds, D'Urville Martin, Hope Summers, Marianne Gordon, Wende Wagner, William Castle, Tony Curtis, Clay Tanner

Durata: h 2.09
NazionalitàUSA 1968
Generehorror
Tratto dal libro "Rosemary's baby" di Ira Levin
Al cinema nel Settembre 1968

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Rosemary's baby - nastro rosso a new york

Guy Wodehouse, giovane attore teatrale, e sua moglie Rosemary, allacciano amichevoli rapporti con i loro nuovi vicini di casa, gli anziani coniugi Castevet. Mentre Guy comincia a frequentare assiduamente i Castevet, Rosemary dimostra ben presto di non gradire l'invadenza dei nuovi vicini. Allorchè Guy si afferma clamorosamente come attore, di comune accordo i due giovani coniugi decidono di avere un bambino. La gravidanza di Rosemary si rivela particolarmente difficile...

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Voto Visitatori:   8,16 / 10 (258 voti)8,16Grafico
Migliore attrice non protagonista (Ruth Gordon)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore attrice non protagonista (Ruth Gordon)
Migliore regista straniero (Roman Polanski)Migliore attrice straniera (Mia Farrow)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista straniero (Roman Polanski), Migliore attrice straniera (Mia Farrow)
Miglior attrice non protagonista (Ruth Gordon)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice non protagonista (Ruth Gordon)
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Voti e commenti su Rosemary's baby - nastro rosso a new york, 258 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

simonpietro92  @  23/03/2017 19:37:49
   5 / 10
Uno dei film più sopravvalutati che abbia mai visto. Qualcuno gridava al capolavoro ma io grido a un qualcosa che non mi ha mai preso e questo è molto strano visto che il genere mi piace parecchio. Mai un colpo di scena degno di nota... per non parlare del finale. Probabilmente è questione di gusti però peccato perchè polanski non mi ha mai deluso.

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Ultima risposta 24/03/2017 20.02.04
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Dompi  @  30/10/2015 19:50:58
   10 / 10
Come inizia Psycho? con un movimento di macchina che dall'esterno entra all'interno(opposto e contrario a quello invece de "La Finestra sul cortile" dove il movimento è interno/esterno e si inizia l'esplorazione del cortile), Hitchock voleva il pianosequenza che dal totale passava alla finestra(omaggiato da Gus Van Sant nel remake) ma adotta poi 2 dissolvenze e uno stacco, lì siamo in un Venerdì di Dicembre. Polanski inizia il film proprio con quel pianosequenza mancato che dal totale dei palazzi scuri della New York del '65 passa ad isolare un edificio sinistro ma elegante che svetta sulle strade cittadine, è la "Casa del Diavolo" ma questo Rosemary e Guy ancora non lo sanno.

Rosemary's Baby è un film che disturba, provoca angoscia, smarrimento, paura, terrore, tutto è in bilico e instabile come in un sogno fin troppo reale, come le certezze di Rosemary(interpretata da una Mia Farrow indimenticabile) che sono destinate a sgretolarsi e crollare miseramente, cosa è vero? cosa (non) è reale? di chi (non) bisogna fidarsi? Quale male si nasconde dietro le pareti della propria casa? Il bene contro il male rovesciato all'inverosimile con i vicini che sembrano all'apparenza le persone più premurose e gentili che celano invece un'oscura verità, una casa così luminosa e spaziosa che cela il male da ogni suo angolo, il compagno di Rosemary che si trasforma in un essere ripugnante e meschino, il nemico è l'uomo stesso e forse è per questo che "Rosemary's Baby" con gli anni non ha perso nemmeno una minima parte del terrore e dell'angoscia viscerale che Polanski voleva infondere alla pellicola.

Tutto il film è permeato da un conflitto esterno/interno che sarà il tema principale(come in altri film di Polanski) dell'altro film "L'inquilino del terzo piano" che chiuderà la trilogia dell'appartamento iniziata con il magnifico "Repulsione" girato tre anni prima di "Rosemary's baby": Rosemary inizia a pensare che dietro di lei ci sia tutto un complotto ordito da chissà chi che man mano inizierà a dipanarsi nella sua assurda verità mentre il conflitto interno è dato dal disagio interiore(fortissimo in Repulsione)di Rosemary che realizza ben presto di dover combattere da sola(e quindi relegata ad una condizione di isolamento fisico e psicologico) contro qualcosa che non riesce ad accettare perchè inaccettabile per una mente "sana" fino ad un punto di non ritorno dove realtà, angoscia e ossessione diventano irrimediabilmente indistinguibili.

Il sogno di Guy e Rosemary è quello di fare un figlio(anzi tre a detta del compagno) ed è proprio un sogno che si realizza il loro desiderio: un sogno che inizia con lei che accusa un malore dopo aver mangiato un po' del gelato regalato così generosamente dalla vicina, lei si stende sul letto, lui le toglie i vestiti magari per sistemarla sotto le coperte ma il sogno si tramuta in un incubo: qui Polanski gira forse la scena onirica più bella mai realizzata, mai un sogno(o incubo) si era mai visto così. In vertigo Hitchcock giocherella(sempre secondo la mia opinione si intende)e gira una sequenza che è sì onirica ma è probabilmente la sequenza meno riuscita di tutto il film. L'incubo che tormenta Scottie, ricaduto nella malattia dopo la morte della presunta Madeleine, è un'incursione nell'inconscio e nella vertigine. Se Hitchock mostra nel sogno di Scottie molte delle immagini già incontrate: la tomba vuota, la spirale, la camera buia, il primo piano del volto, la collana, in "Rosemary's Baby" tutta la scena del sogno invece è un'anticipazione di quello che avverrà e si scoprirà dopo, la musica sparisce, si sentono per un breve istante delle voci lontane, il ticchettio dell'orologio diventa snervante(presenza costante in quasi ogni scena del film, come nel precedente "Repulsione", così come il Fur Elise di Beethoven, altra presenza costante in Rosemary's Baby che si sente a sprazzi durante le incursioni dei vicini in casa dei Woodhouse), Mia Farrow è su una barca, il mare è piatto e tranquillo, l'amico di sempre "Hutch" la chiama ma non può salirvi("Solo i cattolici" le riferisce un personaggio).

Il corpo di Rosemary è sollevato su una carrucola e viene avvicinato ad soffitto dipinto raffigurante la Creazione di Adamo, un'onda si infrange e dissolve la scena, il mare è ora in tempesta, un personaggio che si era visto prima ad accompagnare la coppia in casa ammonisce Rosemary di entrare in cabina("E' meglio che lei scenda da basso"), lei si stende su un materasso, uomini e donne anziane si radunano per assistere la scena, tra gli invitati c'è anche Guy che confabula con l'anziana vicina("E' sveglia ci vede? No non vede e non sente, è come morta"), una mano deforme e mostruosa le graffia il corpo, è un'entità mostruosa irriconoscibile che la avvolge totalmente, lei si volta con quella parte del volto ancora libero, il Papa le si avvicina con indosso il ciondolo che verrà poi regalato dalla vicina a Rosemary.

Rosemary apprende così di aspettare un bambino, un evento che dovrebbe rappresentare il coronamento di ogni coppia che si rivelerà invece l'inizio di un incubo. "Ogni gravidanza è a sè" e quella di Rosemary sarà dapprima dolorosa, se non indesiderata in quanto avvenuta quando lei non era cosciente, per poi trasformarsi in un "peso" che dovrà portare lei sola: abbandonata da tutti(o così lei inizia a credere), inizierà a dubitare di ogni consiglio e premura, il compagno le diventa distante e inaffettivo perché troppo occupato dal lavoro egocentrico di attore di spettacolo, l'unica persona fidata che le rimane è il buon "Hutch" che scompare però misteriosamente ed entra in coma. Rosemary si sdoppia, nulla è più come prima, il taglio di capelli configura una nuova personalità, è sola, spaventata, impaurita, pallida ed emanciata fisicamente, cos'è davvero quel bambino che porta in grembo?

La risposta al quesito è nel finale agghiacciante e potentissimo: Rosemary si troverà di fronte ad una scelta terribile, allevare il proprio bambino(nato il 6 giugno del '66, 6/66) portato in grembo e a lungo desiderato diventando sua madre a tutti gli effetti o tentare di salvare il mondo uccidendo quella creatura che si agita nella culla("Il suo nome è Adrian, egli rovescerà i potenti e devasterà i loro templi, riscatterà e vendicherà tutti gli arsi vivi ed i torturati!"). La congrega di uomini e donne che assistono alla decisione di Rosemary sono tutti vicini di casa e persone conosciute, medici famosi, persone eleganti, lo stesso Guy è lì in mezzo che cerca di consolare Rosemary("Non ti abbiamo fatto del male, pensa se durante la gravidanza avessi perduto il bambino"). Il bambino inizia a piangere, Rosemary posa il coltello a terra dopo essere entrata nella stanza di soppiatto scoprendo l'orribile verità(pianosequenza fantastico), si avvicina alla culla infernale e inizia a farla dondolare, tutta la congrega(un invasato orientale inizia a scattare delle foto ridendo) si raccoglie intorno a Rosemary, la decisione è presa, ha accettato la realtà, un sorriso debolissimo le segna il volto e lo sguardo è fisso al bambino nella culla, si ritorna così al grigio edificio che svetta sulla strada cittadina di New York, il film finisce com'era iniziato.

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Ultima risposta 31/10/2015 14.57.11
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ferzbox  @  12/06/2015 21:41:56
   8½ / 10
Opera meravigliosa di Roman Polanski,definito horror dai più ma in realtà molto più di un semplice film del terrore; un dramma che si trasforma man mano in un vero e proprio incubo,dove lo spettatore crede di capire cosa stia succedendo,ma avendo sempre il dubbio che possa essere solo la paranoia della protagonista,unica e sola a temere il male che sospetta la circondi.
Il tema del satanismo affrontato narrando la storia di una semplicissima famiglia che improvvisamente si ritrova circondata da personaggi ambigui e storie cruenti passate,fino ad arrivare alla disperazione di una donna sola ed impaurita per la salute del suo bambino in grembo.
La bellezza di "Rosemary's baby" sta nella sua formula narrativa,concepita per incutere timore,dubbi e suggestioni che acquisiscono potenza e forza con lo scorrere dei minuti....
Finale da antologia...regia e fotografia raffinate ....ed una Mia Farrow davvero straordinaria....
Anche il terrore può essere raccontato con classe.....forse l'unico film di tale genere che è riuscito ad affascinare anche mia madre,una donna che quando vede un vampiro o un morto vivente cambia canale dicendo che sono puttànate allucinanti.......con questo film di Polanski rimase ipnotizzata...
Non è la storia,ma chi la racconta(come mi firmo nel forum)

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Ultima risposta 13/06/2015 13.32.34
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76eric  @  09/04/2015 21:18:48
   9 / 10
Secondo capitolo della cosìdetta Trilogia dell' appartamento e forse il film più famoso di Polanski. Come "Repulsione" e "L' inquilino del terzo piano" è un dramma a tinte horror con un trama meno complessa, esaltata da un contenitore sfarzoso, come non mai. Quello che mi ha colpito maggiormente è come il regista polacco sia riuscito a mettere in secondo piano l' horror, ad una storia che con l' horror ci và a nozze ( cosa comunque già egregiamente sperimentata con "Per favore non mordermi sul collo"), tenendo però sempre alto il livello di inquietudine, grazie alla prova monstre dell' attrice protagonista Mia Farrow. Cioè, sia ben chiaro, lo script è un qualcosa di stratosferico e di quasi inarrivabile e forse la recita della protagonista è facilitata per questo motivo. La sua paura è la stessa che riesce a trasmettere a noi. Si scava fino ad arrivare nelle viscere della psicologia. Intelligentia. Raffinatezza. Arte.
Un film horror poi non ha una durata così elevata, solitamente, ed oltre al corpo centrale del film, si finisce per notare un pò tutti gli elementi, anche quelli meno importanti come ad esempio i fugaci stralci della sempre caotica New York sessantottina, la routine condominiale con annesso gossip ecc..., ecc...

Inoltre può essere considerato uno dei tre totem del genere satanico, assieme all' horror per eccellenza "L' esorcista" ed all' altro spaventosissimo ( e per me migliore dei tre) "Omen Il Presagio". Sia chiaro però.., perde il confronto da un punto di vista prettamente orrorifico, ma nel genere rimarrà sempre una delle vette più alte ed inarrivabili.
Come parziale giustificazione, potrebbe starci il fatto che è uscito in un contesto di cambiamento radicale, e parlo di ciò che generò anche in ambito cinematografico l' annata spartiacque e seminale del 1968, ma se vediamo a cosa Polanski riuscì a concepire con Repulsione, che di morboso e di malsano ha molto di più di questo film, forse un qualcosina in termini di orrore nella suà totalità poteva essere fatta. E comunque solo un mio parere personale che nulla toglie alla bellezza ed all' importanza di questa pellicola.

Parlare delle altre prove attoriali, delle musiche e di tutto ciò che concerne i lati tecnico ed artistico è superfluo perchè tutto và nella giusta direzione. E' tutto perfetto. Poi come già dissi in altri commenti, sebbene ammiri molto lo stile di Polanski, non l' ho mai messo fra i miei TOP' s director. Questione di pelle!!

Horrorofilo o meno, il DVD, anche non originale, di questa pellicola lo devi avere nella tua collezione. Anche se sicuramente non è quello che fai leggere di più nel tuo DVD player o BLU RAY, lo ripeto.., lo DEVI AVERE! :-)

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Ultima risposta 10/04/2015 19.08.24
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Sbrillo  @  12/09/2014 23:33:04
   1 / 10
un film è fatto da un Satanista-massone come Polanski e conta tra le comparse il fondatore della Chiesa di Satana, LaVey che interpreta Satana stesso in una scena..
non ha nessuna morale interessante e in caso ci fosse a me non è pervenuta!!!!

SPAZZATURA

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Ultima risposta 14/09/2014 19.07.05
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GianniArshavin  @  01/04/2014 13:29:26
   8½ / 10
Che dire? Nonostante non sia un horror puro,Rosemary's baby ha ispirato migliaia di film appartenenti a questo genere,risultando a mio parere ancora oggi insuperato.
Polanski ci cala in questo incubo metropolitano senza mostrare nulla o quasi, giocando sulla psicologia,sulla quotidianità e su un misfatto malato che vedrà coinvolta a suo malgrado la povera protagonista.
In questa pellicola non c'è sangue,non ci sono mostri o apparizioni....abbiamo solo un senso d'angoscia e inquietudine costante,una claustrofobica storia dove anche le persone a te più care possono essere diverse da quello che sembrano.
Tecnicamente siamo su livelli eccelsi,e ancora oggi a quasi 50 anni dall'uscita Rosemary's baby funziona benissimo senza mai annoiare e senza essere ridondante.
Da sottolineare anche la prova maestosa di Mia Farrow,mai più cosi brava,supportata da un cast di contorno davvero di alto profilo.
In definitiva consiglio a tutti questo thriller dagli spunti finali orrorifici,che nonostante sia agli antipodi rispetto agli horror e ai thriller odierni risulta ancora immensamente superiore a questi ultimi.

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Ultima risposta 06/02/2017 22.39.43
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marcogiannelli  @  17/02/2014 18:43:01
   8½ / 10
Bel film a metà tra il thriller e l'horror nel finale..fantastica la Farrow, che con la sua naturalissima recitazione ed il passaggio da stupefacente donna a spettro, regge il film da sola, anche se il resto del cast se la cava bene (inspiegabile l'Oscar alla vecchietta) tranne il marito che fa ******..il finale, sì, è la parte forte: fino a quel momento poca tensione, invece nel finale il film fa un gran salto di qualità, pur sembrando troppo veloce...beato il diavolo, la Farrow merita

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Ultima risposta 25/09/2014 09.52.35
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Tuonato  @  05/12/2012 15:00:39
   8 / 10
Un male che si annida dietro i muri di casa, covato dagli amichevoli vicini d'appartamento.
Un horror sui generis 'Rosemary's baby', conserva intatto il suo fascino nonostante abbia ormai quasi quarant'anni.
Tutto è ambiguo, inquietante. La cantilena asessuata ci ipnotizza e ci conduce per mano in questo tunnel del terrore, osserveremo i deliri di Rosemary fatti di sette segrete, sabba, riti satanici. Incubi o realtà?
Mia Farrow rimane scolpita nella memoria. Specialmente lì, con il coltellaccio da cucina sorretto con le mani tremanti mentre fa il suo ingresso in "società" e mestamente realizza che tutte le sue paure erano fondate. Quando si abbandona ad un volere superiore ed inizia a spingere con amore materno quella tetra culla nera.

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Ultima risposta 07/12/2012 11.57.56
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Signor Wolf  @  22/10/2012 21:33:42
   6½ / 10
probabilmente è invecchiato male, molto lento, sa pochissimo di horror, sa pochissimo di thriller, insomma ha poco sapore.
almeno è stato inspiratrice di altre pellicole ma solo per l'ultima mezz'ora, poteva cominciare un ora dopo e non ci perdavamo niente

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Ultima risposta 17/11/2012 14.09.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  01/09/2011 15:35:29
   5 / 10
Mi spiace dover dare un voto del genere, però, ecco, non mi è piaciuto. Semplicemente questo è il motivo. Semplicemente mi dà l'idea di una trama buona ma mal sviluppata. Non è che la regia sia pessima, semplicemente, secondo me, è sbagliata. Non è una regia da film horror, ma una regia da "Vacanze Romane" con qualche elemento (giusto qualche) hitchcockiano. Non è che un film siccome è del '66, è stato fatto con millantamila dollari, è interpretato da ottimi attori e diretto da uno come Polanski deve essere per forza un capolavoro (anche se a dire il vero gli ho dato 5 e non 4 1/2 giusto perchè è un film di Roman...). Cosa vuole trasmettere? Tensione? Paura? Io l'unico momento di tensione che ho notato era nella scena della cabina telefonica. Non mi venite a dire che è un film del '68, perchè nel '68 c'erano già fior di Bava, Freda, Corman & co. Senza poi parlare di "Nosferatu" di Murnau che è degli anni '30. Insomma, un buon film, ma come horror non vale molto. Già l'idea di far vedere il bambino in due fotogrammi e mezzo appena di sfuggita rende l'idea. Quale voleva essere lo scopo? Di trucchi e costumi, poi, non parliamo. Notevole solo la protagonista, per il resto il "diavoletto" che la mette incinta e il bambino sono fatti maluccio. A proposito del "diavoletto", poi, la scena del sogno è secondo me girata poco bene. Non mette nè ansia nè tensione, nè niente. E un'altra cosa. Perchè

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER viene uccisa? Posso capire gli altri delitti, che hanno tutti una spiegazione logica, ma perchè uccidere

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER E perchè poi la protagonista

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER E poi il finale, alquanto insopportabile, se fosse successo che

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Ultima risposta 25/05/2013 17.16.46
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PignaSystem  @  23/06/2011 18:04:46
   9 / 10
Tra L'Esorcista e Rosemary's Baby, ho sempre scelto quel'ultimo. Un horror, e non solo, come deve essere fatto!

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Ultima risposta 22/08/2011 00.09.42
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  04/06/2011 03:30:18
   8½ / 10
Il miglior horror che mi sia capitato sottomano finora, credo.
Può parlare di stegoneria quanto di invadenza che diventa invasione e, infine, controllo. Lo stile angoscioso trasmette un'inquietudine infinita durante tutta la visione e l'aderenza perfetta della narrazione con il personaggio di Rosemary lascia disorientati, non permettendo la chiara percezione del confine tra realtà e allucinazione. Il punto forte è proprio questo: un momento sei persuaso dalle storie sulle congreghe, l'attimo dopo ti ritrovi a pensare che è da sciocchi, e che in fondo è tutta una metafora sull'ansia del diventare genitori.


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Un horror autoriale, come non se ne vedono più. Eccellente.

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Ultima risposta 04/06/2011 15.46.37
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  14/01/2011 22:30:28
   8 / 10
Devo ammettere che questo film mi ha colpito molto. Ci ho pensato a lungo dopo la visione (non riuscendo a prendere sonno) e anche oggi mi è tornato spesso in mente. Non è un fatto di paura o di timore, è che mi ha lasciato un po' sconcertato. Tutt'ora non so ancora come interpretarlo. Va preso sul serio o è solo una metafora di qualcosa?
Il film è praticamente perfetto fino alla scena finale. Si mantiene con grande arte in bilico sul sottile confine che separa la percezione del reale dalla sua interpretazione immaginaria. Nel finale invece la storia sembra prendere una svolta in una certa precisa direzione, il che mi ha lasciato francamente scettico e anche un po' deluso. Avrei preferito che anche il finale avesse lasciato più margine al dubbio e all'incertezza.
Il grande pregio del film è il fatto di non appartenere ad un genere preciso. E' un misto fra thriller e horror, ma non viene impiegata nessuna convenzione stilistica che appartiene strettamente a questi generi. Si usa invece uno stile realistico di stampo quotidiano (come in "Repulsion") , con situazioni, personaggi e vicende di assoluta normalità. I dialoghi, le scene si svolgono con grande scioltezza e verosimiglianza. Anche le situazioni sono assolutamente comuni e plausibili. Eppure fin dall'inizio si fa strada l'incertezza e il dubbio con strani fatti e strane coincidenze. Niente comunque che non sia esplicabile come "normale".
L'espediente che fa lievitare l'incertezza e il dubbio su ciò che viene mostrato è il fatto che ogni cosa viene raccontata da un unico punto di vista, cioè quello della protagonista Rosemary. Molti fatti, molti eventi (tutte le uscite di suo marito, ad esempio) avvengono in ellissi. Come Rosemary, noi non sappiamo e possiamo solo congetturare e decisamente la voglia di pensare allo speciale c'è davvero. Tanto più che molta parte viene percepita tramite lo stato di dormiveglia e lì veramente l'arte raggiunge il suo picco. Quanta parte appartiene al sogno (le immagine della barca, del bikini) e quanta alla realtà (le mani mostruose, gli occhi rossi)? Il dubbio permane, persiste e avvelena Rosemary, avvelena noi.
Si arriva quasi al punto di essere convinti dell'esistenza del complotto, del sovrannaturale, almeno fino alla scena presso lo studio del Dott. Hill, quando con un voltafaccia stilistico si fa percepire allo spettatore la possibilità che Rosemary sia in preda ad un esaurimento nervoso. Il ricordo di "Repulsion" affiora nella mente dello spettatore. Rosemary come Carol?
Del resto anche "Rosemary's Baby" ha lo stesso impianto di tutti i film precedenti di Polanski. Pure in piena New York viene creato un ambiente ristrettissimo, claustrofobico e opprimente intorno a Rosemary. I pochi contatti sono con gente borghese snob, superficiale e convenzionale. Manca a Carol una vera amicizia e una vera valvola di sfogo (il marito è troppo preso dal lavoro). Come Carol di "Repulsion", Rosemary ha un carattere debole, remissivo che si porta dietro sensi di colpa. Tutto deporrebbe per una patologia di carattere persecutorio da parte di Rosemary. Il dubbio avvincente permane fino al finale, che si rivela forse fin troppo esplicito.

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Ultima risposta 14/05/2011 10.34.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  24/12/2010 00:21:19
   7 / 10
Media esageratissima per uno degli horror (che di horror, a parte il concetto di fondo e il tema angosciante, ha molto poco) più sopravvalutati di sempre. Una storia intrigantissima e all'inizio di una tensione insostenibile si perde poi per strada in uno sviluppo piatto, lentissimo e sempre più scontato (concordo in pieno con chi ha affermato che la suspense si affievolisce man mano che l'incubo procede) facendo sprofondare lo spettatore nella noia e nella speranza che prima o poi succeda qualcosa che dia un'attimo di spinta alla vicenda. E invece, Polanski si limita a raccontare tutto in modo talmente lineare che alla fine si arriva all'epilogo stanchi e senza essere minimamente sorpresi di come si chiude il cerchio.
La Farrow poi, in ogni caso eccellente come attrice (sconvolgente il passaggio da dolce e bella casalinga a fantasma rassegnato con il volto pallido come un lenzuolo), è davvero troppo tonta, e per gran parte del film, tutti ci accorgiamo di quello che le succede attorno (sia personaggi che pubblico) tranne lei.
Ottimi i vicini invadenti e inquietanti Gordon e Blackmer, le musiche, e la location quasi gotica. Pessimo invece Cassavetes, di un'inespressività unica.
Porca miseria, è sicuramente un bel film, ma secondo me oltre il 7 non si può proprio andare. Mi sono fatto ingannare dalle troppe lodi e dai voti alti del sito (alcuni mi danno tanto l'impressione di essere stati messi lì a casaccio e solo per seguire la corrente). Forse nel '68 poteva risultare scioccante, ma oggi, sinceramente, appare terribilmente datato. Mi dispiace molto.

Nota: nella parte del Dr. Hill, un giovanissimo ed irriconoscibile Charles Grodin.

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Ultima risposta 30/12/2010 05.05.28
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Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  28/08/2010 10:20:02
   9 / 10
Ho già postato questo commento su FilmUp... lo riporto per rapidità.
Tanto per cominciare, Rosemary's Baby non è un vero e proprio horror, ma più un thriller con risolti psicologici.
Nel caso di Shining è vero che è riduttivo parlarne in termini di genere, ma questo vale per quasi tutti i film di Kubrick... nonostante le innumerevoli tematiche rilevabili(non necessariamente presenti, si legga tra le righe...)nel capolavoro di Kubrick, resta infatti indubbio che si tratta di uno dei film più complessi del maestro ed al tempo stesso più di "genere".
E' stato concepito come film horror e resta tale, a prescindere dal suo prestarsi ad innumerevoli chiavi di lettura - più di ogni altro horror nella storia del cinema, insieme a Nosferatu di Murnau, forse -, del suo essere film "sull'interpretazione", parafrasando Ghezzi.
Come è stato giustamente notato, Rosemary's Baby è un film bunueliano. E non mi riferisco solo alla famosa scena del sogno, gioiello del surrealismo, ma mi riferisco in particolar modo alla politica del film, spiccatamente pessimista sul mondo borghese.
Ma in Polanski manca quell'ironia di fondo che caratterizzava l'ultima parte della carriera del grande regista spagnolo.
Per analizzare il film sarebbe sufficiente soffermarsi sulle inquadrature iniziali e di chiusura del film, sul quartiere Dakota(si chiamava così, giusto?). Esse segnano l'impossibilità di un affrancamento da quel piccolo mondo borghese, mondo all'apparenza fin troppo ordinato(come il condominio del successivo The Tenant), ma incredibilmente oscuro e grottesco nella sua biechezza.
A differenza del successivo The Tenant(forse il mio preferito di Polanski, un vero e proprio gioiello), il Cul-De-Sac dell'individuo è convalidato dalla presenza del Male, laddove nell'altro lavoro il Male è assoggettato all'individuo stesso, alle proprie fobie personali, che invece in Rosemary's Baby trovano conferma.
Non è comunque da scartare l'ambiguità di fondo che caratterizza l'opera: alcuni hanno visto in Rosemary's Baby - tesi tra l'altro interessantissima - una sorta di metafora dell'essere madri, del terrore di divenire madri, che si manifesta in quella percezione di un ambiente apparentemente familiare che si rivela ostile, quasi complottisticamente mosso al fine di perseguire i propri sporchi obiettivi.
Ciò che resta senza dubbio a livello tematico è la resa di un mondo borghese sporco nella sua ritualità, colto nella sua dimensione più intima e grottesca: non è caricatura come in Bunuel... è - come nel primo Bunuel, in un certo senso - quasi documentaristico, è quasi una presa per i fondelli realistica, senza forzature. Neanche il satanismo è reso con grandi pretese metafisiche - per fortuna, aggiungerei - per rendere il film sgombro da incanalamenti troppo ristretti in ambito interpretativo.
L'horror di Polanski deriva pienamente da quello dell'ossessione di Bunuel, resa qui in un modo molto particolare.
L'altra tematica dominante è quella della donna subordinata al marito, ai propri vicini, alla società, alla propria condizione di essere donna, moglie e madre al tempo stesso.
La congiura ordita contro Rosemary - immaginaria o meno che sia - è emblematica di un sistema solo all'apparenza in grado di integrare tutti... il mondo borghese è responsabile di questa illusione di un sistema giusto e accogliente.
I sogni di Rosemary sono banali nella loro semplicità: consistono nell'essere madre, nel vivere sicura nel suo nido, che alla fine si rivelerà una trappola dal quale non sarà possibile uscire.
La claustrofobia del film è più simbolica che nel surreale The tenant o che nel finale di Cul-de-sac, o ancora che nella follia della Deneuve in Repulsion.
E' claustrofobia intesa come impossibilità di uscire dal proprio mondo, quello borghese, quello per cui si è combattuto, del quale si voleva in un primo momento divenire parte.
Altra tematica è quella del Male, come già evidenziato da altri utenti, prima respinto, poi accolto...
Il fascino discreto del Male, dunque.
A livello ancora più banale si può poi dire che un figlio è pur sempre un figlio e una madre lo accetterà sempre e comunque per quello che è.
Polanski denuncia poi la politica del cinema, del mondo dello spettacolo, spietato e pronto ad ogni mezzo, lecito od illecito che sia(ecco cosa significa letteralmente "vendersi al diavolo"), come farà il marito di Rosemary.
Non si parla di mafia come in Chinatown, ma di satanismo... poco conta.
E come in Chinatown una possibilità di riscatto è impossibile.
Si tratta di uno dei capisaldi del cinema di tutti i tempi a mio avviso e tra i migliori di Polanski.
Molti lo considerano il suo capolavoro, ma io mi asterrei dall'esprimere un giudizio... insomma, Polanski è Polanski. Punto.

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albertoso  @  20/02/2010 12:31:17
   4 / 10
mamma mia... 2 palleeeeee! non succede NIENTE. A vedere i vostri commenti sembrava un capolavoro assoluto. Ebbene vi ringrazio perchè ho perso 2 ore a darvi retta. Mi dovete 50 centesimi a testa per il tempo che mi avete fatto perdere.
E' catalogato come Horror e non fa ssolutamente paura. Non vi sono salti sulla sedia e va bene perchè anche shining (quello si che è un capolavoro) è un horror e non li fa fare. Addirittura the others che è un thriller spaventa molto di più.
Uno guarda un film in base al genere, se scelgo un horror un minimo di tensione la deve dare.. ecco questo non la da quindi voto 4.

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John Carpenter  @  23/01/2010 17:19:32
   8 / 10
Tra i massimi cult del cinema horror c'è Rosemary's Baby, film che mi è piaciuto moltissimo fin dalla prima volta che l'ho visto. Il film è famoso per la tensione che sale fino a culminare nel finale, e si avvale di grandissimi attori, in primis Mia Farrow in una delle sue migliori interpretazioni di sempre, nel ruolo di una donna fragile e insicura che sembra non reagire mai alle angherie che la circondano. La regia di Polanski poi contribuisce molto a rendere il film malsano e onirico, sospeso tra realtà e finzione, e la colonna sonora misteriosa e inquietante termina il tutto in modo impeccabile. Un'altra cosa che ho apprezzato sono state le ambientazioni che aumentano il clima di ansia. Tra le cose che invece non mi sono piaciute, anche se non sono difetti veri del film, sono le somiglianze con L'inquilino del terzo piano che ho già visto e mi è piaciuto di più, e alcuni clichè stra-abusati nel cinema del terrore. Ma come ripeto non sono veri e propri difetti del film perchè ricordiamoci che è di ben 40 anni fa, e inoltre è arrivato molto prima anche de L'inquilino.
Il finale è una cosa allucinante, nella sua assolutà pazzia (o normalità), un finale azzeccato, e conclude nei migliori dei modi un grandissimo capolavoro che ispirerà moltissimi film di questo genere.

John.

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Ultima risposta 23/01/2010 20.31.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  02/01/2010 22:42:32
   8 / 10
Basta vedere l'anno di uscita e poi il film per capire che Rosemary's baby non ha perso la sua fortissima carica di tensione e inquietudine,tutto grazie al talento dell'inquietudine di Polanski e a Mia Farrow,con quei capelli corti e quel viso con gli occhioni spalancati che rendono il tutto ancora più spaventoso. La storia è molto originale e interessante (siamo nel '68,L'esorcista ancora non è arrivato),inoltre alcune interpretazioni sono eccelse come quella della vicina di casa petulante che credo sia proprio la vincitrice dell'oscar Ruth Gordon oltre che della magnifica protagonista Mia Farrow.
Il cinema di Polanski è un cinema del'inquietudine,dell'angoscia e del claustrofobico e Rosemary's baby ne è l'apice insieme al precedente Repulsion e al successivo Inquilino del terzo piano. Il regista sa quando usare le musiche e i silenzi(nel sogno specialmente) e come costruire una storia lentamente e senza mai esagerare. Fino agli ultimi dieci minuti finali,agghiaccianti e terrorizzanti nella loro apparentemente disturbante tranquillità e normalità. Forse è proprio questo che mi spaventò tanto nel finale,il fatto che è Rosemary l'anormale e tutti gli altri quelli normali. E quella culla e lo sguardo della povera Rosemary che lasciano tutto all'immaginazione dello spettatore.
Polanski è sempre riuscito a fare grandi film,Rosemary's baby da molti è considerato il suo capolavoro ma personalmente preferisco sia Repulsion che L'inquilino del terzo piano ma qui siamo su livelli molto alti.

La battuta più agghiacciante (ma anche più vera) del film:


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Da non dormirci la notte.

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Ultima risposta 16/04/2010 00.03.17
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crimal9436  @  27/09/2009 21:48:41
   8½ / 10
Le pareti dell'appartamento sono bianche;
Mia Farrow ha un viso angelico;
Roman Castevet ha l'aspetto di un nonno buono;
I giovani sposi si amano...
... e allora perché per tutto il film permane un'atmosfera inquietante, l'attesa ansiosa dell'inaspettato e dell'orribile.
Forse perché a confezionare questo film sono degli artisti

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Ultima risposta 04/01/2010 13.08.53
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pat3  @  11/08/2009 19:07:57
   9 / 10
uno dei migliori horror mai girati e comunque il miglior film di Roman Polanski! la regia attenta e scrupolosa accompagnata da una perfetta, angosciante colonna sonora che riprende dall'inizio una ninna nanna fastidiosa, da scene girate mirabilmente in modo realistico in interni ed esterni suggestivi, portano lo spettatore ad un livello di tensione e ansia soffocanti e incontrollabili che aleggiano e permangono fino al finale sconvolgente.......


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strepitose le interpretazioni di Mia Farrow e John Cassavetes e brava la coppia di anziani vicini che tenta inesorabilmente di intromettersi nella loro vita.


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Ultima risposta 12/08/2009 21.31.36
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RedPill  @  05/06/2009 13:54:13
   7½ / 10
Fantastico thriller dalle sfumature horror, da considerare sicuramente uno dei migliori tra quelli che trattano questo tema.Molto bravo Polanski, il quale riesce ad accomodare lo spettatore dentro il film mettendolo a proprio agio fin dalle prime scene come fa con la protagonista, ma suscitando in lui, col passare del tempo, sempre più timori e inquietudini.La scelta quindi di spendere gran parte del tempo nel tentativo di ricreare una situazione il più naturale e umana possibile intorno alla figura di Rosemary, è da promuovere a pieno perché necessaria, anche se questa comporta ad un decisivo rallentamento della pellicola.Tutto ciò infatti, con l'evolversi della storia, provoca un senso di diffidenza anche negli occhi di chi osserva, per giungere poi ad un finale veramente magnifico, che è decisamente uno dei miei preferiti.
Le persone, a volte, non sono quello che sembrano.

P.S.
Geniale la battuta che Guy fa alla moglie: lo sai che ti amo vero?!Giuro su dio che ti amo!

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Ultima risposta 09/06/2009 15.17.22
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Max78  @  20/04/2009 17:46:32
   8 / 10
Non sono un grande fan di Polansky ma ammetto che questo horror psicologico non è affatto male. Di primo acchito poco dopo la visione mi ha lasciato quel retrogusto di insoddisfazione, con l'andar dei giorni poi mi sono reso conto che il film funziona e rimane scolpito nella memoria.

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Ultima risposta 20/04/2009 17.47.19
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polsiak  @  18/04/2009 12:17:46
   6 / 10
L'ho visto ieri sera. Sto ancora aspettando il colpo di scena che mi faccia rivalutare il film.


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Per il resto è un film carino, recitato molto bene, girato molto bene, ecc. ecc.
Ma più il film andava avanti più la tensione svaniva.

Sono rimasto deluso.

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Ultima risposta 29/05/2009 16.16.05
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Touch of Evil  @  25/01/2009 19:00:04
   9½ / 10
Quando per far paura non c'è bisogno di scene splatter, ma basta grande genio registico e raffinatezza. Inquietante e diabolico.....finale da applausi

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Ultima risposta 28/01/2009 18.08.12
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harlan  @  02/12/2008 00:25:46
   6 / 10
un film dalle atmosfere davvero inquietanti. ottima storia e ancora originale nonostante abbia quarant'anni. regia e interpretazioni davvero ottime. mia farrow devvero superba.
e allora perchè sei?
sei perché il film é lento nella prima ora e vi sono picchi di suspance (ma pochi) quando la portagonista si addormenta. ma per il resto molto lento. la scena madre mi è piaciuta. tuttavia è poco incisiva e avrebbe potuto davvero essere grandiosa se solo approfondita un pò di più.
manca il colpo di scena. il film ti lascia credere una cosa e alla fine e proprio quella che hai creduto fino a quel momento. magari un pò di ambiguità che durante il film ti indirizzava verso un'altra strada non avrebbe guastato.
ma questo me l'aspettavo: guardando anche la nona porta ho capito che polanski queste cose non le fa. ti da una storia e ti porta alla fine in modo lineare. può essere considerato un pregio, ma a me sta cosa non piace, perchè il film perde d'interesse, a mio avviso, se vedi confermate tutte le tue attese. insomma è un film che ti inquieta, ma non ti sorprende, e questo per me è grave per un film di questo genere.

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Ultima risposta 02/12/2008 00.37.28
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Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  14/11/2008 20:01:49
   6½ / 10
Sicuramente poco commerciale, risulta essere un film d'autore di non facile catalogazione, più che un horror lo definirei come "drammatico/suspance" !
Sceneggiatura molto buona che però poteva essere sviluppata in maniera più coinvolgente ( il film nella prima ora , forse anche ora e mezza è alquanto noioso e pesante ). Le interpretazioni sono buone, ottima quella della Farrow.

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Ultima risposta 22/11/2008 22.12.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  23/10/2008 20:17:36
   9 / 10
La mdp che spazia in campo lungo i monotoni palazzi newyorkesi per poi insinuarsi violentemente nell'intimità dei protagonisti... allo stesso modo Polanski trascina lo spettatore in un gioco perverso, sevro di qualsivoglia goccia di sangue, eppure inquietante nel suo essere essenziale.

"Rosemary's Baby" è come un pugnale che lentamente ma inesorabilmente fende la carne per poi allentare di colpo l'affondo, diramando fiumi d'angoscia, lacrime di disperazione... lasciandoci lì, ansioni ma ancora doloranti.

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Ultima risposta 04/11/2008 15.30.58
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erry rileypoole  @  15/09/2008 19:26:06
   5½ / 10
posso dire d essere rimasto deluso da qst lavoro d polanski .... dalla durata di piu di due ore qst film nn regala molta suspance,magari nn è un problema per molti, ma x me si ....sentendo dire che era uno dei film piu spaventosi mai girati.... !!! dopo un ora circa il film prende un po d ritmo ma non è degno d essere ricordato come un capolavoro secondo me ... oddio vero che è vekkio....però non mi sento sinceramente d promuoverlo .... meglio l'inquilino del terzo piano sempre dello stesso regista.......

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Ultima risposta 29/09/2008 19.43.10
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JOKER1926  @  11/04/2008 18:17:54
   5 / 10
"Rosemary's Baby" di Roman Polanski è un film molto famoso, ma anche molto sopravvalutato, prima di entrare vivamente nel commento del film in questione preciso che i film su Satana, o meglio, su gli anticristi sono stati quasi sempre dei flop, esempio il "Presagio", il "Signore del male" ...
Film che inizia con una discreta colonna sonora (unica colonna sonora del film che accompagnerà anche l'ultima scena...), ci saranno presentati immediatamente i due protagonisti principali del film (che recitano discretamente) e dopo poco entreranno in scena i due signori anziani (mi sono piaciuti molto,sono buffi, sono personaggi strani, sono...imprevedibili..!).
Film orfano di una buona fotografia, molto lento e mi azzardo col dire che è un po' troppo noioso, certo è fatto abbastanza bene, un complimento in questo caso và fatto al regista per l'accurata scelta dei dettagli (sia riguardo i luoghi sia per le caratteristiche dei personaggi).
Ma il film in linea di massima lo trovo privo di tensione (ma cio' forse non è nemmeno un difetto), "Rosemary's Baby" è un film povero, terribilmente lungo, i sogni (escluso quello in cui si vede Satana accoppiarsi con la giovane protagonista) sono privi di significato, giocano sulla paura psicologica dello spettatore (ma che comunque sono inconcludenti...).
Film che è una vera è propria odissea, assisteremo alle torture psicologiche a Rosemary, urla e disperazione, film "piatto" ed eccessivamente drammatico e cupo...
Discreta la parte del libro, ma un po' forzata, finale del film molto grossolano e poco entusiasmante che in poche parole porta alla vittoria del male (quindi film diseducativo e di cattivo gusto, anche il criticatissimo "Esorcista" finisce bene, con la sconfitta del male).
Tirando le somme dico che il film sul piano dei dettagli e insuperabile (ma allo stesso tempo inutile), mentre sul piano Horror è un flop totale...
Roman Polanski mette nel suo film qualche povera metafora come l'amore incondizionato di una madre per il proprio figlio; film in parte anche improbabile che gioca moltissimo sulla fantasia...

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Ultima risposta 28/12/2008 13.10.38
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  31/03/2008 10:31:54
   8 / 10
Grande film di Polansky, un film maledetto, mi sembra sia questo ad essergli additato come responsabile della fine di Sharon Tate, un anno più tardi.
E' un horror che smantella tutti i clichè del genere, Roman usa una tecnica incredibile, mette inquietudine con piani sequenza, primi piani a focale corta perfetti per i particolari occhi e lineamenti della protagonista, una bellissima Mia Farrow.
Si parte con una panoramica iniziale in stile "Psycho", che trasmette un senso di libertà per finire poi tra la claustrofobia degli interni.
Film psicologico, ossessivo, paranoico dove la persona della quale ti dovresti fidare in realtà è il mostro che ti sta perseguitando, con una schiera di personaggi bizzarri ma tutti più o meno credibili.Gli ultimi 20 minuti sono da antologia del cinema.

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Ultima risposta 24/10/2008 16.53.13
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baghiero  @  20/03/2008 13:51:08
   10 / 10
Vi prego, ho sentito che vogliono rifare Rosemary's baby. E' un capolavoro e rischia solo di essere rovinato!!!
Soprattutto per gli amanti del genere, è un film assolutamente da non perdere.

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Ultima risposta 20/03/2008 13.57.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  25/01/2008 20:03:34
   9 / 10
Rosemary's baby è uno di quei pochi film che ha fatto la storia del cinema horror. E' un prodotto particolarmente interessante per diversi motivi:

1) lo strepitoso esordio di Roman Polanski alla regia;
2) l'interpretazione superba da parte di tutto il cast, su tutti una splendida Mia Farrow;
3) la colonna sonora, in particolare la sigla iniziale;
4) l'incredibile tensione che si respira per tutto il film, senza neanche una singola scena di violenza.

Tutte quelle mezze ciofeghe che oggi vengono fatte passare per horror impallidiscono di fronte a questa pellicola, che nonostante gli anni trascorsi, mantiene intatto tutto il suo fascino. Stavolta grido al capolavoro.

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Ultima risposta 25/01/2008 22.28.12
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  20/01/2008 20:38:48
   9 / 10
Se mai ce ne fosse ulteriore bisogno "Rosemary's baby" è la conferma che l'angoscia che deriva da una paura psicologica, non manifesta, sottile, nascosta, non pienamente compresa, crea nel nostro animo un senso di inquietudine di gran lunga superiore a quello che tentano di trasmetterci le pellicole che trasudano sangue, squartamenti e cadaveri di ogni genere; questo è cinema horror, a meno che per horror non si intenda l'orrore inteso come ribrezzo, ripugnanza, disgusto, allora lo splatter può andar bene, se invece vogliamo associare l'orrore all'angoscia, al turbamento, all'oppressione, allora qui ci troviamo senza ombra di dubbio di fronte ad un capolavoro.
Dove però, normalmente, ad ogni opera che riscuote un successo come quello che ha riscosso Rosemary's baby, segue l'orgoglio e la soddisfazione del regista, probabilmente con R.B. Roman Polanski questa gratificazione l'ha assaporata fino alla sera del 9 agosto del 1969 quando la bella moglie Sharon Tate, incinta del loro bambino, viene barbaramente uccisa da tale Charles Manson noto killer dell'epoca, ironia della sorte soprannominato Satana.
Il male si annida ovunque e può esplodere improvviso come una cellula maligna; la contrapposizione tra la normalità che accompagna la vita di tutti i giorni i coniugi Rosemary e Guy in una casa di un palazzo del centro di una grande città, e l'incubo che inizia pian piano ad impossessarsi della giovane sposa all'interno delle mura di casa è rappresentato così bene che lo spettatore si trova a vivere i respiri di Rosemary; è una delle qualità di Polanski riuscire a creare sempre una simbiosi tra noi che assistiamo ed il protagonista, la scelta di Mia Farrow è stata quanto mai azzeccata, la sua interpretazione è straordinaria, non so quante altre attrici avrebbero saputo rappresentare così bene uno stato d'animo quando questo viene investito dallo sgomento, dal terrore dell'inconscio, da forze a noi sconosciute; difficile dimenticare la magrezza, il pallore, gli occhi cerchiati di nero di Rosemary durante la sua discesa all'inferno; c'è da tenere presente che quaranta anni fa le forze occulte facevano molto più paura di adesso, erano gli anni degli esorcismi e delle sedute spiritiche ed il diavolo riusciva ancora ad inquietare ed impaurire; non so se questi timori fossero dettati dall'ingenuità, ma il senso di minaccia che si avvertiva quasi mezzo secolo fa, sono sicuro si possa avvertire anche ad una prima visione di adesso, l'attualità del film è sorprendente, Polanski ha il merito di sconvolgere senza ricorrere ai mezzi consueti dei film dell'orrore, l'immaginazione sostituisce l'effetto, la paura dell'inconscio annichilisce il ribrezzo degli sgozzamenti, il terrore percepito contro quello mostrato, tensione claustrofobica allo stato puro. Consigliato ai nostalgici dell'orrore e non; ad avercene, oggi, di queste pellicole.

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Ultima risposta 04/06/2008 16.50.39
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norah  @  23/11/2007 12:09:38
   9½ / 10
Capolavoro di Polanski.
Uno dei film più affascinanti e magnetici della storia del cinema.
Nonostante una certa lentezza e una durata di due ore e passa,impossibile distogliere lo sguardo dall'inquietante quotidiano casalingo della divina Mia Farrow.
Stilosissimo.

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Ultima risposta 23/11/2007 12.16.42
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InSaNITy  @  24/10/2007 14:41:42
   9 / 10
Letteralmente uno dei film più angoscianti che abbia mai visto.
Due ore ed 11 minuti opprimenti; la solitudine e la fragilità di Rosemary comunicano allo spettatore un senso di impotenza che stringe come una morsa.
Non capisco perchè venga classificato fra gli horror..questo film è molto, molto di più secondo me.
Il dubbio che si insinua, il sospetto che logora, la quotidianità che diventa un incubo, le prove che iniziano a divenire schiaccianti, l'assenza di qualsiasi appiglio...e la sconvolgente conferma finale. Un pianto di neonato che deve pur provenire da qualche parte...sorrisi glaciali e viscidi, scuse sfuggenti..


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Ultima risposta 24/10/2007 22.01.35
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mainoz  @  11/08/2007 10:27:44
   4½ / 10
Che delusione, che delusione....
Ecco tutti i difetti di questo film:
1) non esiste tensione, non inquieta, non fa paura
2) non è un horror, le scene sanguinarie o splatter non esistono
3) il finale è grottesco, ridicolo
4) non esistono belle inquadrature, degne di nota
5) pessimo l'attore che interpretava il marito della Farrow
6) pesantissima tutta la prima parte del film, sembrava una Soap Opera
Pregio: molto buona la recitazione della Farrow
In conclusione consiglio a Polanski di fare film impegnati, tipo "il Pianista", gli vengono decisamente meglio

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Ultima risposta 04/11/2008 01.00.43
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A band apart  @  11/07/2007 18:59:03
   6½ / 10
Son un pò deluso! erano veramente anni che sentivo parlare di questo film ottimamente, ma una volta visto devo dire che non mi è piaciuto più di tanto. premetto che questo film veniva un pò paragonato a shining per il tipo di tensione che generava,ma io questa tensione giuro di non averla mai sentita(mentre dopo il film di kubrick ero molto scosso),lo trovato anzi anche un pò noiosetto(perdonatemi fan di polanski)! insomma non mi ha dato quelle emozioni che mi aspettavo, l'unica scena che mi è veramente piaciuta è quella finale! però se c'è una media così alta e le critiche in questi anni sono sempre state positive ci sarà un motivo,quindi mi riprometto in un futuro di rivederlo.

P:S: ottima però la recitazione di mia farrow,perfetta nell'interpretazione di una donna che si sente sola contro tutti!

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Ultima risposta 15/07/2007 21.13.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  28/04/2007 15:03:07
   8 / 10
Tutto ha inizio così in sordina da portare lo spettatore all'ansia e alla tensione scena dopo scena.
Fino al culmine, quando tu sai bene che lei ha ragione, ma non puoi fare nulla per aiutarla.
Rosemary è così sola e con un marito così assente, sebbene fisicamene ci sia, insensibile e disinteressato a lei che anche un bambino si sarebbe ribellato. Solo che, alle forze del male, è quasi impossibile opporre resistenza.


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Il finale, a mio avviso, terribile ed angosciante proprio perché

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Ultima risposta 04/06/2008 16.32.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  17/04/2007 13:49:19
   8 / 10
Inquietante pellicola di Polanski che ambienta nella civilizzata New York, tra le lugubri pareti di un palazzo dallo stile gotico, una storia dal sapore antico,quella della nascita dell’Anticristo.
La trama di “Rosemary’s baby” si dipana in maniera perfetta,sfruttando al meglio tutti i meccanismi piu’ consolidati del thriller,il regista insinua nello spettatore l’ombra del dubbio..esiste davvero un complotto a sfondo diabolico oppure è la protagonista del film ad essere paranoica?Con lo svolgersi degli avvenimenti i fatti assumono sempre di piu’ connotati drammatici pur non svelando mai eccessivamente cio’ che sta accadendo,tenendo sul filo del rasoio lo spettatore sino a trascinarlo al bellissimo e terribile finale rivelatorio.
Polanski tiene alta la tensione, anche se vista la durata del film, ogni tanto incappa in qualche punto morto o poco coinvolgente,nel complesso pero’ la pellicola si rivela molto riuscita pur discostandosi da quelli che sono i riconosciuti dettami del cinema horror,non riscontriamo infatti né spargimenti di sangue, né violenza,né sequenze spaventose,il regista basa tutta la sua opera su un susseguirsi di avvenimenti che vanno ad incastrarsi alla perfezione in quello che sara’ il drammatico mosaico finale.
Questo thriller soprannaturale è poi un notevole atto d’accusa nei confronti della cosiddetta middle-classe,arrivista,ipocrita, incurante del prossimo e falsamente liberale, disposta a tutto,nella circostanza anche decisa a vendersi al demonio pur di ottenere successo,fama e denaro.
Perfetti gli attori,Mia Farrow è a dir poco impressionante,mentre indimenticabile risulta Ruth Gordon giustamente premiata con l’Oscar.
Film d’atmosfera e gran prova del regista franco-polacco che a mio avviso firma uno dei suoi lavori piu’ riusciti.

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Ultima risposta 17/04/2007 17.19.14
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DeepRed81  @  15/03/2007 09:33:17
   6 / 10
Erano anni che sentivo parlare di questo film,senza mai riuscire a vederlo; che dire,ora che l'ho visto,avrei preferito continuare a farne a meno,a mio parere,non merita assolutamente la fama che si porta dietro; sono oltre 2 ore di noia totale,non succede mai niente di niente,e gia dopo i primi 15 minuti costringe a pigiare il tasto avanti sul telecomando! Sono rimasto piuttosto deluso,non perchè mi aspettassi chissà cosa da Polanski,ma per come se ne parla in giro,nelle recensioni,per i premi vinti,tutto immeritato; Di horror c'è veramente pochissimo,fosse per me lo catalogherei nel genere Giallo,e sarebbe anche troppo...conclusione,un film che il Signor Polanski poteva benissimo risparmiarsi.

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Ultima risposta 18/07/2007 15.15.11
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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  08/02/2007 21:22:54
   8 / 10
Inquietante pellicola diretta da Roman Polanski.
Racconto intenso, lineare e apparentemente normale nella sua prima parte, diventando angosciate ed inquietante nella successiva seconda, dove si palesano le essenze del male, viste in una prospettiva familiare, umana ..accompagnato da personaggi che nascondono dietro l’apparente normalità una natura malefica e deviata ..lo sguardo della protagonista e la sua metamorfosi mostra al meglio l’insinuarsi del diavolo nella mente e nella vita della famiglia Wodehouse ..il male assume forme diverse, si insinua nelle fragilità (la voglia del successo professionale a tutti i costi) e nelle paure degli esseri umani.
La suggestione, la tensione che il racconto porta lentamente con se viene evidenziato grazie ad una costruzione narrativa attenta e ad ambientazioni fredde (il palazzo newyorkese Dakota Building), oltre a quella inesorabile sensazione di solitudine che la giovane Rosemary porta con se ..il finale, malinconico e senza speranza, lascia presagire l’inevitabile destino a cui la “mamma del diavolo” dovrà far fronte, in un incubo che diventa tragica realtà .
Ottime le interpretazioni dei protagonisti, tra tutti la bravissima Mia Farrow, ma tutto il cast risulta davvero all’altezza ..sapiente la direzione del regista Roman Polanski, nella sua prima opera in terra americana.
Film intenso ed agghiacciante ..imperdibile per chi ama il genere.

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Ultima risposta 02/07/2007 13.28.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  18/01/2007 13:42:39
   9 / 10
Non ho visto molti film di Polansky, ma questo classico non potevo perdermelo. E'' un capolavoro come pochi nel campo del sovrannaturale; insieme all''Esorcista il più bello in assoluto. Mia Farrow fa amicizia con coinquilini cortesi ma sinistri. Da qui una lenta ma insesorabile discesa agli inferi. Uno dei finali più agghiaccianti e senza speranza della storia del cinema, che preconizza sotto molti aspetti la fine della moglie. Malvagio.

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Ultima risposta 18/01/2007 14.12.58
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Norman Bates  @  10/11/2006 15:08:21
   10 / 10
che bel film, Polanski riesce a fare un film al di là di ogni aspettative, uno dei primi film dedicati a questo genere. con un cast d'eccezione. ottima l'interpretazione di Mia Farrow e John Cassavetes. non ci sono parole che descrivono questo film, sicuramente uno dei migliori di sempre.

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Ultima risposta 08/12/2006 11.16.15
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  19/09/2006 16:23:42
   9 / 10
VERAMENTE ANGOSCIANTE , UN FILM CHE TI RIMANE IMPRESSO. AVRO' VISTO QUESTA PELLICOLA 5 VOLTE E COME DICE L'UTENTE SOTTO DI ME NON TI STANCHI MAI DI VEDERLA !! PER CHI AMA I FILM HORROR DA CINETECA !!

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Ultima risposta 26/09/2006 08.22.25
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Invia una mail all'autore del commento NNIICCKK  @  08/09/2006 13:43:08
   6½ / 10
Non mi è piaciuto più di tanto ,mi aspettavo un film più scioccante visti i precedenti commenti. Di horror c'è ben poco per non dire niente ,sarebbe più un thriller-psicologico secondo me.
Il film parte tranquillo per poi aumentare il ritmo .Nel finale ho avuto la sensazione che il regista fosse stanco di girare e quindi ha voluto tagliare qualche minuto di pellicola.....boh.
Nonostante tutto la confezione è più che sufficiente, molto meglio però"l'inquilino del terzo piano".
Una curiosità: nel palazzo usato per girare il film, un paio d'anni dopo c'è stato l'omicidio di john Lennon....mah

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Ultima risposta 15/07/2007 21.21.31
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Frogger  @  08/06/2006 20:17:01
   7½ / 10
Strepitosa l'atmosfera d'angoscia che si percepisce, ti entra nelle vene in modo impensabile. La caratterizzazione dei personaggi è straordinaria, la recitazione della Farrow è davvero da oscar (con merito). La scena del concepimento anche secondo me è il fulcro del film, inquietante come non mai. A parte questa scenza e il tema trattaro, il film risulta però più un thriller di elevata fattura ed il finale non mi è piaciuto proprio:

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Ultima risposta 15/07/2007 21.21.12
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  03/05/2006 21:08:43
   9½ / 10
Bellissimo ed agghiacciante. Strepitosa la Farrow, che riesce a trasmettere egregiamente per tutto il film l'angoscia della propria situazione, ma anche l'adorabile coppia di vecchietti vicini di casa, sibillini e diabolici. Da antologia la scena del concepimento. Purtroppo Rosemary's baby è stato stuprato da un'infinità di cloni successivi che ne hanno un po' indebolito la potenza e l'impatto per lo spettatore moderno.

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Ultima risposta 18/02/2008 15.37.45
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Crimson  @  02/03/2006 19:05:42
   8½ / 10
Assieme a "Repulsion" è il mio Polanski preferito. Un film impeccabile, per molti versi innovativo, recitato benissimo. Ti prende dentro e ti sconvolge, ti porta a odiare la maledettissima coppia di vecchi (specie la vecchia coi suoi intrugli schifosi). Comunque a me la figura di John Cassavetes ricorda molto quella di Cary Grant ne "il sospetto" (anche se ne "il sospetto" poi il marito..). Oltre a numerose analogie riguardanti la tensione che lo spettatore prova difronte all'accumularsi di sospetti, retroscena e indizi inquietanti c'è anche il bicchiere di latte...certo la sostanza cambia, però cavolo non può essere solo una coincidenza.
Al di là di questi possibili riferimenti il film comunque è davvero ingegnoso e ricco di suspance, con una sequenza onirica strepitosa.

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Ultima risposta 04/06/2008 14.42.44
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loveandpeace  @  27/01/2006 19:35:58
   2 / 10
Tutto questo gran parlare bene di questo film se lo potevano risparmiare. Il miglior horror di sempre? Ma per favore.. questo film mi ha fatto venire sonno, a stento sono riuscito a vederlo fino alla fine, ma poi quando ho visto quei vecchietti inneggiare satana li ho avuto il colpo di grazia.. Polansky mi hai deluso. Carino un pò solo il significato del finale.. per il resto lo sconsiglio: NOIOSO

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Ultima risposta 29/01/2006 02.37.17
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Ecio  @  13/12/2005 15:33:23
   9 / 10
Avevo 15 anni quando l'ho visto. Era il 1990, prima di quello avevo visto Nightmare, Shining, La Casa, ecc. Tutti film in cui l'orrore era qualcosa di sovrannaturale. Qualcosa di fuori dalla realtà, comunque non spiegabile razionalmente. Rosemary ha rivoluzionato il mio modo di vedere gli horror. La paura vera deriva dalla malavagità degli uomini comuni (banale?! forse, ma d'altronde è così)
Rosemary non deve far paura, deve TERRORIZZARE. E ci riesce benissimo.
Un punto in più perché c'è qualcuno che vuole farsi notare e dà 1.

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Ultima risposta 23/10/2007 00.55.05
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pastapasta2  @  10/12/2005 16:56:04
   10 / 10
mi dispiace daniele 10 ma questo è un gran capolavoro, forse il migliore di polansky. da incubo il finale

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Ultima risposta 02/01/2006 21.50.25
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  01/11/2005 19:05:48
   9 / 10
Rosemary's Baby è uno dei film migliori nella storia del cinema horror. Splendida la trama, con una chiara trasposizione dei fatti che accaddero a Roman Polanski (James Manson che uccise la sua prima moglie e il bambino che portava in grembo). Ottime sono anche le recitazioni dei quattro protagonisti (su tutti Mia Farrow) e le musiche. Splendido il finale, che, con un ritmo sostenutissimo, diventa il momento migliore del film. Non attribuisco un 10 solo perchè non lo ritengo il migliore in assoluto di Polanski.

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Ultima risposta 04/06/2008 15.02.48
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daniele10  @  18/10/2005 15:45:02
   1 / 10
Io vorrei veramente riuscire a capire cosa c'è di bello o di spaventoso in questo film.
Una setta dagli 80 anni in su che oltre a rompere i ........... fa quasi tenerezza,un viso satanico che sembra una maschera cinese,la culla che a voi vi da un senso demoniaco ma che a me ricorda mentre dondolava, no quella di nightmare ma quella di fantozzi, il dottore pazzo che sembra uscito da una lavatrice,attori pessimi, cantilena che concilia il sonno.
In qualche scena mi ha veramente fatto ridere,durante l'accoppiamento con il diavolo con addosso una pelliccia pitonatata by roberto cavalli,il vecchio rinco....vestito da papa che si fa baciare l'anello,i brindisi modello matrimonio aala fine del film e l'immancabile giapponese(credo)con l'immancabile macchina fotografica deito a scattare foto.
Allora ricapitoliamo dietro la copertina del dvd vi è scritto l'horror migliore di sempre,quindi forse a me sfugge qualcosa,però siamo seri considerate davvero questo horror più terrificante dell'esorcista o più riuscito di shining?
Secondo me neanche lontanamente anche perchè il mio voto rispecchia realmente il giudizio sul film.

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Ultima risposta 16/02/2006 09.47.45
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droppy  @  08/10/2005 13:29:59
   6 / 10
Dispiace dare un voto sotto la media per un film considerato un capolavoro, ma proprio non mi è piaciuto..
Lento e a tratti ripetitivo, poco avvincente forse nel 68 bastava poco per creare tensione nel pubblico.
Dopo aver visto “l’inquilino del terzo piano”, veramente bello, ho cercato “Rosemary’s baby” credendo di trovare un film da non dormire le notti invece…..
Il finale non è male ma poteva essere meglio, troppo scontato


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Ultima risposta 18/10/2005 15.49.52
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spencer12  @  31/08/2005 11:59:30
   3 / 10
uno dei film a mio avviso più brutti d Polanski... lento e noioso, finale scontato... da nn rivedere

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Ultima risposta 11/09/2005 18.21.56
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benzo24  @  06/06/2005 12:44:09
   10 / 10
Inquietante e glaciale, personalmente lo considero il miglior film del genere mai realizzato, superiore anche a Shining. Polanski è un grande artista e questo film lo conferma. Grandissimi anche gli attori, sopratutto Cassavetes.Sicuramente c'è qualcosa di diabolico e sinistro in questa pellicola, oltre alla storia personale del regista anche il palazzo dove è stato girato. Il dakota building dove abitava lennon e alla cui entrata è stato assassinato.

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Ultima risposta 16/02/2006 09.51.05
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Moderator  @  04/06/2005 18:24:43
   4 / 10
sempre lo stesso tema dalla nascita... pessime interpretazioni

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Ultima risposta 04/06/2005 18.39.36
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desi  @  17/05/2005 15:30:51
   6 / 10
Ho deciso di vederlo dopo aver saputo che la storia è stata interamente scritta da Roman Polanski poco dopo l'assassinio della moglie incinta di otto mesi ad opera del noto satanista pluriomicida Charles Manson.
Naturalmente quasi tutto il film è influenzato da questo episodio della vita del regista.
Manson affermerà anni dopo di aver agito per conto del Diavolo...
Inoltre molte recensioni lo hanno immortalato come miglior horror mai realizzato.
Eccitatissimo, l'ho visto per la prima volta e sono rimasto a dir poco deluso.
Tutto troppo sotto le aspettative di cui avevo letto da ogni notizia su questa pellicola.
In realtà però, penso sia un film da vedere e rivedere perchè è molto profondo e ha bisogno di essere assimilato comletamente per capirne il contenuto.
Inoltre c'è da tenere conto che in quel periodo film del genere erano piuttosto pesanti...
In conclusione, penso che se non appartenesse alla categoria horror, meriterebbe un voto alto.
Purtroppo lo stesso Polanski lo ha valutato come horror e mi dispiace dirlo ma non è assolutamente il miglior film di questo genere mai realizzato. Sotto ogni punto di vista.
Maledetto


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Ultima risposta 23/10/2007 00.56.57
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  24/01/2005 18:55:39
   10 / 10
Horror moralista, geniale e concettuale del grande Roman Polanski. Un film che analizza e rivolta il concetto di "Terrore" ponendo le basi per lo "Shining - Kinghiano" che verrà: infatti, il messaggio lanciato da entrambe le opere, è che la paura (intesa nel senso più profondo del termine) non arriva dall''ignoto, ma è il lato più esoterico dell''ignoto stesso che si cela nelle cose e nelle persone che supponiamo di conoscere meglio...Polanski, però, riesce a spingersi addirittura oltre: il terrore è dentro di noi...Cresce e si sviluppa in parallelo al bene supremo: l''amore di una madre per un figlio che ancora deve nascere..."Rosemary''s Baby" è un capolavoro assoluto della cinematografia, intesa in senso lato, e, a mio modesto parere, il miglior horror di sempre...Non pretendo che chiunque possa comprendere l''infinita complessità di quest''opera, e mi meraviglio che nessuno abbia ancora scritto "NON FA PAURA...2..."

La morale, ripropostaci dal grande Larry Cohen nel suo "Baby killer", è sempre la stessa: "OGNI SCARRAFONE E'' BELLO A MAMMA SUA"



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Ultima risposta 15/02/2005 11.14.58
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/12/2004 00:43:22
   9 / 10
Un horror dell'anima

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Ultima risposta 04/06/2008 14.44.55
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