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Se un film del 2009 parte con l'incipit: "2010. L'umanità si è estinta a causa del virus S-94 e sono sopravvissute solo due donne in tutta la terra", per me ha già vinto in partenza. Se poi so che il regista è quello di Pinocchio 964, e vedo la prima sequenza con le immagini di Tokyo velocizzate e montate in modalità epilessia mi esalto completamente. Purtroppo, però, non posso dire che il resto del cortometraggio sia all'altezza delle premesse: fino alle ultime battute accade ben poco, e al contrario di ciò che ci si potrebbe attendere l'azione sullo schermo è molto statica. Mancano anche le scene "malate" per cui Fukui può contare giustamente su un certo numero di fan. Verso la fine però il film migliora decisamente, ed è proprio nell'assurdo finale che dà il meglio di sè. E chi ha visto Pinocchio 964 sa bene come questo regista possa chiudere le proprie pellicole nei modi più improbabili.
Consigliato agli amanti di Fukui Shozin, per chi lo deve ancora conoscere direi di partire da Pinocchio 964 e Rubber's Lover.