salto nel vuoto (1980)

Media un pò troppo alta per un film discreto, ben fatto, anche se prolisso.

Molto bella la Aimee, bravo Piccoli, discreto Placido e mi pare che allo script, solido, abbia pure partecipato Cerami.

Come ritratto sociale è buono, è il ritmo che un pò latita, ma ad ogni modo il film regge e la mano del rodato regista si sente; è credibile l'avvicendarsi di ciò che porta a logorare i vari legami tra persone.

Vedibile, si rifà ad un passato successo di Bellocchio, I pugni in tasca.

Un equilibrio che gradualmente si sfalda, tra fratello e sorella. Un rapporto lontano dalla morbosità, ma vissuto dalla dipendenza del fratello verso la sorella, quasi parassitaria e sviluppato nel corso degli anni in alcune sequenze flashback, una delle quali in particolare costituirà sicuramente uno spunto per L'ora di religione. Un affresco dall'atmosfera soffocante, ben sostenuto da Piccoli e la Aimeé.

Un Bellocchio giovanile e in gran forma in un ritratto al vetriolo della borghesia di allora.
Grande, come sempre, Michel Piccoli